Sbatté la porta e iniziò a correre… perché si intromettevano perennemente nella sua vita?

Vedeva il paesaggio modificarsi  sotto i suoi occhi, come la sua vita, che in pochi istanti e con poche parole, cambiava, senza che lei potesse farci niente. Si fermò, aveva scorto uno squarcio di paesaggio diverso dal resto… vedeva i colori delle foglie, che cadevano una dopo l’altra… come le sue intenzioni… gli steli erano così fragili…come era stata lei per tutta la vita.  Il cielo era così limpido… ma andava cambiando… una breve tempesta era in arrivo, le nuvole erano cariche di pioggia… tutto si faceva grigio… cupo…

Troppi  pensieri la tormentavano da parecchi giorni. Eppure sapeva che la risposta c’era…

Si asciugò il sudore che le colava dalla fronte, batté la schiena contro la corteccia dell’albero accanto a lei  e scivolò in basso per sedersi sulle radici che spuntavano imponenti dal terreno…

Con lo sguardo perso nell’orizzonte cercava di isolarsi dal resto del mondo, di non sentire più il rumore del traffico… il mormorio della folla...

Iniziò il temporale, le gocce d’acqua cadevano pesanti, una dietro l’altra… rimase immobile e chiuse gli occhi, ascoltò il rumore della pioggia… ma il tutto durò poco.

Ci fu una breve ma intensa scarica di tuoni;  lei rimase immobile, come incantata da ciò che le accadeva intorno. Il cielo torno gradualmente sereno… le nuvole si dileguarono, e i raggi del sole la colpirono, svegliandola da quell’apparente stato di trans.

Era forse un segnale tutto ciò che era appena accaduto?,

Anche lei doveva cambiare: Avere il coraggio di lottare per ciò che voleva, avere la forza di opporsi anche a chi le voleva bene. Essere padrona del suo destino, decidere lei cosa fare e come comportarsi nel modo giusto o sbagliato, provare il “brivido” di aver corso un rischio, di aver urlato contro qualcuno! Di aver dato voce alla follia che aveva dentro, senza dar peso al parere degli altri.

Voleva vivere la sua vita, perché era sua e di nessun’altro.