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Autore: CharlotteisnotReal__    20/01/2013    2 recensioni
Quando i ragazzi la videro, Agatha quasi non arrossì e Thomas, non accortosi della presenza della ragazza, ancora ancheggiava a spasmi, imitando un cowboy che agita il lazo. Qualcuno accennò un colpo di tosse, così Thomas dovette interrompersi e, girandosi verso i compagni, si accorse della bionda. Agatha sentì le guance andarle a fuoco, mentre Thomas, scendendo dalla panchina, le si mise di fronte, completamente nudo. «Allora vedi che se proprio una guardona?». La schernì, gonfiando il petto e sfoggiando uno dei suoi sorrisi sghembi migliore. «Non è colpa mia se ti diverti a fare il nudista!».
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tom DeLonge
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  Capitolo due

 
Agatha era distratta. Non ascoltava la professoressa spiegare la lezione, ne prestava troppa attenzione a ciò che accadeva fuori dalla finestra, semplicemente era assorta nei suoi pensieri. 
Come aveva potuto constatare era avanti con il programma di quasi tutte le materie ed altro non poteva fare che annoiarsi in classe e ripassare i suoi vecchi appunti.
Proprio quando provò ad aprire il suo quaderno di fisica un qualcosa le colpì il naso; prese l'oggetto in mano, ed una volta accortasi che si trattava di un bigliettino, e non di una semplice palla di carta, lo aprì e lesse.
"Che pigiama hai intenzione di indossare stasera, guardona? Spero sia un qualcosa di sexy perché non vedo l'ora ;)
La ragazza non aveva bisogno di nessuna firma per capire chi fosse il mittente di quel messaggio, una sfacciataggine così poco pudica ed un nomignolo a quei livelli di stupidità potevano esser attribuiti solamente ad una persona: Thomas Matthew DeLonge.
Agatha si girò alla sua destra, direzione dalla quale il messaggio le era arrivato e, come immaginato, Thomas era lì, stravaccato sulla sedia, che le salutava con la manina sfoggiando il suo solito ghigno.
Sotto gli occhi maliziosi del ragazzo, Agatha strappò il foglio, per poi abbandonarne i resti nel cestino, una volta finita l’ora.
 
Era corsa via dall'aula, prima ancora che la professoressa avesse salutato i ragazzi, e con altrettanta velocità era scappata in corridoio, mischiandosi fra la folla e rendendosi  così irriconoscibile agli occhi di Thomas.
Purtroppo per lei la voce del ritorno di Ugly Agh si era sparsa in tutto l'istituto, e nessuno studente voleva farsi scappare l'occasione di poterlo constatare con i proprio occhi, così Agatha si era ritrovata ad esser il centro dell'attenzione dell’intero corpo studentesco.
A causa di tutta quegli sguardi molesti Agatha non si era accorta dell'amica che le camminava affianco, e quasi non urlò dallo spavento quando Karen la salutò. «Buongiorno, Agh! Passato bene le prime due ore?».Le domandò sarcastica la mora. «Un vero e proprio inferno. Sono reduce da una lezione di fisica insieme a DeLonge, ti ho detto tutto!».Sbottò irritata la bionda. «Fammi indovinare... - Prese parola Karen - Ti ha chiesto che intimo indossi?».Azzardò poi.
«No, ma ci sei andata vicina. - Rispose la bionda- Mi ha chiesto se il pigiama che indosserò stasera sarà sexy».Disse, facendo scoppiare in una fragorosa risata Karen, contagiandola a sua volta. 
Così, scherzando e ridendo le due ragazze si lasciarono, tornando ognuna alla propria lezione.
 
«Ciao!».Una voce squillante le perforò le orecchie, e quando alzò lo sguardo vide, di fronte a lei, due ragazze che indossavano solo una misera divisa che poco lasciava all’immaginazione. Erano cheerleader, Agatha le odiava. Odiava il loro esser categoricamente oche, il fatto che frequentassero sempre uno sportivo all'ultimo anno ed odiava anche il loro ancheggiare a ritmo di stupide rime di incitamento.
«Piacere, Cynthia!». Sorrise falsamente la bionda dalla chioma folta e riccia. «Agatha».Rispose freddamente lei. «Io sono Lauren!».Sorrise, giuliva, la seconda ragazza. Questa portava dei lunghi capelli castani che, a differenza di quelli corti dell'amica, erano lisci come degli spaghetti. Entrambe erano di una bellezza indescrivibile, ma se sul viso di Cynthia la furbizia era come stampata, su quello di Lauren Agatha non ci vedeva altro che ingenuità.
«Beh, come mai sei qui, tutta sola?».Domandò la bionda, prendendo a giocare con una ciocca dei suoi capelli e rendendola ancor più ondulata di quanto già non fosse. «Sto aspettando un'amica».Rispose vaga la ragazza; tutto quel l'interesse nei suoi confronti la insospettiva.
«Allora nel frattempo puoi sempre chiacchierare con noi!».Esclamò con tono squillante la mora. «Se non ho altrimenti...».Sussurrò Agatha, quasi impercettibilmente, ma non sfuggendo alle tesissime orecchie di Cynthia York. «Se ti disturba la nostra compagnia possiamo anche andarcene. - Sputò con finta indifferenza la riccia- Volevamo semplicemente fare amicizia. E magari sapere come il brutto anatroccolo sia potuto sbocciare e diventare uno splendido cigno...».Svelò poi, le sue vere intenzioni.
Quelle due erano affamate di gossip ed Agatha non era di certo intenzionata a colmare il loro appetito, aveva di meglio da fare. Come aspettare che i suoi quasi “amici” uscissero da scuola.
La ragazza era calata in un tombale silenzio, al che le due atlete si videro costrette ad accampar per aria le più bizzarre ipotesi.
«Liposuzione?». Domandò, invadente la mora, spezzando quel silenzio che cominciava a statale stretto. «Digiuno?».Provò allora la bionda, quando poi, colte dallo stupore, esclamarono insieme: «Anoressia!».
 
Prima che Agatha potesse risponderle per le rime, e mandare al diavolo la buona reputazione degli Edwards, Karen venne in suo soccorso, scacciando in malo modo le due atlete. «Sloggiate, arpie!».
Le ragazze non se lo fecero ripete e subito se ne andarono, lasciando il posto a Karen. «Ma che diavolo volevano?».Domandò la mora, sistemandosi meglio lo zaino sulle spalle. «Sapere come Ugly Agh "il brutto anatroccolo - Disse citando le parole della bionda- sia potuta sbocciare e diventare un cigno"».Scoppiò a ridere Agatha, pensando a quanto stupide potessero esser quelle due.
Karen non si unì a quella risata, si sentì in colpa. Infondo, anche lei si poneva quella domanda sin da quando aveva visto il pastore Edwards scaricare le valigie della ragazza dalla macchina ed Agatha aiutarlo a portarle in casa, giorni prima.
«Cos'hai?».Le domandò premurosa Agatha, vedendo la preoccupazione negli occhi dell'amica. 
Karen non seppe cosa rispondere, la dolcezza di quella ragazza era un qualcosa di indescrivibile e non voleva ferirla o urtarla. «Beh, ecco io... -Balbettò incerta, non trovando le parole adatte- Ecco, anche io mi chiedevo la stessa cosa».Ammise poi a capo chino, incapace di sostenere lo sguardo della bionda. Contrariamente ad ogni sua aspettativa Agatha scoppiò in un ulteriore risata, che lasciò sconcertata la mora e, come se la cosa non la turbasse, appagò anche la sua curiosità. «Crescita. –Sorrise sorniona- Semplicemente la pubertà mi ha portato fortuna».Sorrise ancora, mentre Karen sprofondava nell'imbarazzo e in una grassa risata.
«Ed io che credevo fossi rivolta ad un qualche rito vudù!».Ironizzò poi la mora, scacciando l'iniziale imbarazzo che aveva provato. Le due ragzze scoppiarono a ridere, come fossero amiche di vecchia data. Era strano come quelle due, poco più che conoscenti, si sentissero a proprio agio l'una con l'altra e quanto potessero essere in sintonia. 
«Cosa avete da ridere così tanto, voi due?».Domandò Scott, andando incontro alla sorella. «Cose da donne, mio caro Donkey. Roba che un ciuco come te non potrebbe capire».Sorrise la ragazza, schernendo il fratello. 
Scott non rispose alle velate provocazioni della sorella, ormai si era abituato a maltrattamenti del genere, semplicemente poco gli importava. 
Sin da quando erano bambini Karen aveva sempre visto il fratello minore come un essere insignificante e stupido, fino a che, alla tenera età di quindici anni non gli attribuì l'appellativo di ciuco, per poi passare ad uno più simpatico, come Donkey.
 
«Ehilà, Scotty!».Salutò Thomas, scompigliando i capelli del giovane. «Bella, Tom!».Sorrise di rimando lui. Thomas si affianco ad Agatha, infastidita alquanto dalla sua presenza e, come se nulla fosse, le posò un bacio sulla guancia, portandole poi un braccio dietro le spalle. «Ciao anche a te, guardona!».
Automaticamente le guance della ragazza si colorarono di un porpora acceso, per l'imbarazzo, mentre dentro di se era fuori dalla rabbia.
«Per l'ennesima volta, non sono una guardona e tutta questa confidenza non so chi te l'abbia mai data!».Sputò acida, gonfiando le guance come una bambina.
Thomas scoppiò a ridere alla vista della buffa espressione della ragazza, per poi tornar serio e dedicarsi alla sua merendina.
Agatha sbuffò, vedendo che il ragazzo aveva preferito cibarsi con una mano sola, piuttosto che sciogliere la presa sulle sue spalle.
«Scotty, hai notato che Lauren Williams non ti toglie gli occhi di dosso?».Esclamò d'un tratto Thomas, con un che di malizioso.
A quelle parole Karen sbiancò, girandosi ad osservare il gruppo più popolare della scuola e constatando ciò che il biondo aveva detto. Lauren Williams non solo teneva la sguardo fisso su di suo fratello, ma osava anche mangiarselo con gli occhi ed il ragazzino pareva apprezzare ciò perché le occhiate che le riservava avevan poco di casto.
«Quella sgualdrina avrà presto poco da guardare, perché se non la smette di provarci con il mio fratellino la disintegro!».Esclamò adirata Karen, alzandosi dal suo posto e dirigendosi a passo spedito dalla mora.
La ragazza, per quanto ritenesse il fratello privo di intelligenza e buon senso, era sempre stata un tipo protettivo nei suoi confronti proprio perché riteneva che avesse bisogno di una guida e di una persona capace al suo fianco, non una stupida sciacquetta che altro non sapeva fare se non agitare il sedere in contemporanea coi pom-pon.
 
«Ehi, tu!- Disse indicando la malcapitata Lauren - Se solo ti azzardi a puntare i tuoi artigli su di mio fratello io ti...». La ragazza non aveva fatto in tempo a finire la frase che subito Mark si era precipitato a tapparle la bocca e sollevarla di peso.
Fortunatamente, il ragazzo aveva visto il terrore dipinto negli occhi della Williams ed aveva deciso di risparmiarle ferite e lividi visto che conosceva Karen e sapeva quanto male potesse fare, se istigata per bene. 
«Mark! Mettimi giù! -Sbraitò infuriata la ragazza- Ti ho detto di lasciarmi subito, dannazione!». Imprecò anche, prima di toccar il suolo coi piedi.
«Ti vuoi calmare?».Le domandò pacifico Mark, poggiandole le mani sulle spalle.
A quel contatto Karen ebbe un brivido e le guance le andarono a fuoco. Erano soli, Mark l'aveva portata fuori, nell'angolo più remoto del giardino ed ora erano a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altra, all'ombra di un grande albero.
«La Williams ha messo gli occhi su Scott...».Sospirò poi la ragazza, sentendo il sangue ribollirle nelle vene. Il ragazzo le carezzo dolcemente una guancia; «È tu stavi per commettere un omicidi per difendere la purezza del tuo caro fratellino?».La schernì lui, non perdendo però quel che di dolce, tipico degli Hoppus.
«Esattamente!».Sorrise lei, stranamente calma.
Mark aveva quello strano effetto sulla ragazza, era in grado di influenzarla con così poco e questa era una delle maggior paure di Karen, visti i suoi sentimenti nei confronti del ragazzo. Era cotta di lui sin dai tempi delle medie, ma mai aveva avuto il coraggio di dichiararsi e da troppo portava il peso di quel fardello.
«Senti, Mark, io...».Era sul punto di dichiararsi, di rivelare il suo amore al ragazzo quando lui la interruppe. «Karen, adesso fai un bel respiro e torniamo a casa».Karen fece come Mark le aveva detto, prese un grosso respiro ed insieme, mano nella mano, tornarono dai loro amici.
Un pensiero fisso, però, torturava la mente della giovane: per quanto ancora avrebbe dovuto nascondere i suoi sentimenti?
 
 

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«Sloggiate, arpie!».

 
 

Charlie's:
Oooooooookay. 
Eccoci qui già al secondo capitolo!
Come avrete potuto constatare quella scuola è una gabbia di matti, e la nostra crew di Bad Boii è messa ancor peggio del resto del corpo studentesco! lol
Tom pare sia stato realmente rapito dagli alieni, Mark sembra vivere in un mondo popolato da My Little Pony tutti queer ed arcobalenosi (?) – ecco spiegato il perché del basso rosa-. Agh è la dolcezza in persona, tranne con Tom. L'unico che sia mai venuto a contatto con il suo lato acido, mentre i due Raynor li lascio commentare a voi, anche perché devo ancora inquadrarli bene anche io. :,D
Ah, a tal proposito tengo a precisare che a Scott è stato abbonato un anno in più, giusto per permettergli di frequentare la scuola con la sorella ed i compagni di band, e che Karen è frutto della mia immaginazione. Non so se i Raynor abbiano avuto altri figli oltre a Scott e tantomeno so se esiste una potenziale sorella maggiore di nome Karen. Il suo personaggio mi serviva per alcuni fini nella storia, ecco perché di questa aggiunta. :)
Mentre le due cheerleader, Cynthia York e Lauren Williams, sono un omaggio a Taylor e Hayley dei Paramore, ispirate a Marti e Savanna del telefilm “Hellcats”. (Rispettivamente Aly Michalka e Ashley Tisdale) :) 
Beh, che altro potrei dire? Credo nulla, solo fatemi sapere che ne pensate del capitolo e dei momenti "Marken" (se avete un nome migliore da shippare si accettano suggerimenti! lol).
So che vi aspettavate il capitolo del pigiama party dai Raynor, ma poi ho pensato a questa splendida coppia e non ho resistito a scriver di loro! **
A presto, un bacio!
Carlotta. :)

  
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