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Autore: Bameriu    20/01/2013    5 recensioni
Salve! Ecco a voi una piccola One-Shot! I protagonisti sono una certa biondina e un certo ragazzo dai capelli e gli occhi neri.
Una Song-fic senza pretese, nata ascoltando la bellissima canzone dei Modà. Spero possa piacervi ^^
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ino Yamanaka, Sai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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COME UN PITTORE




Ogni giorno passava per quella strada affollata di Konoha. Non sapeva spiegarsi perché, eppure sapeva che c'entrava una certa ragazza.

Non la considerava bella, anzi, per lui era uguale a tutte le altre. Però il suo modo di fare lo aveva attratto. Lei, quella ragazza dai capelli gialli e splendenti come il Sole, dagli occhi azzurri e profondi come il mare, con il suo sorriso lo aveva stregato. Quelle labbra perennemente rosse lo facevano impazzire, voleva baciarle al Sole e sentire il loro sapore.

Azzurro come te,
come il cielo e il mare
E giallo come luce del Sole,
Rosso come le
cose che mi fai… provare

Passeggiava sempre per quella via affollata di Konoha solo per riuscire ad intravederla dentro al suo negozio di fiori. Alle volte entrava per comprare un mazzo di margherite da portare sulla tomba di suo fratello, e quelle volte la ragazza dei fiori, come l'aveva soprannominata, era sempre gentile con lui.


Aveva potuto dare nome a quel comportamento solo dopo aver letto numerosissimi libri. Aveva diversi problemi nell'esprimersi oralmente, quindi si sfogava disegnando e dipingendo. Lui adorava dipingere i paesaggi, ma ultimamente sulla tela stava spuntando il volto di una ragazza.

Ciao, semplicemente ciao.
Difficile trovar parole molto serie,
tenterò di disegnare...
Come un pittore,
farò in modo di arrivare dritto al cuore
con la forza del colore.


Sapeva esattamente chi stesse raffigurando e forse era anche per questo che cercava di vederla ogni giorno: per imprimersi nella mente le varie sfumature di giallo dei suoi capelli, le possibili pagliuzze colorate dei suoi occhi azzurri e la posizione delle fossette quando lei sorrideva.

Nonostante fosse piena estate restava chiuso nel suo piccolo appartamento continuando a dipingere. Ogni giorno aggiungeva nuovi particolari e ne copriva altri: non era mai soddisfatto...

Ora che è estate, ora che è amore...


L'estate passava lenta mentre invece le pennellate diventavano frenetiche.

Aveva trovato il sorriso che tanto cercava. Aveva anche trovato le sfumature ideali da usare per il fiore che stava colorando in quei capelli colore del grano. Non si era mai arreso, aveva cercato in tutti i campi attorno al villaggio fino a quando, in un giorno di tempesta, lo aveva trovato.

Lo aveva staccato alla radice così da poterlo piantare in un vaso e quindi osservarlo nei giorni seguenti. Era bellissimo e delicato, se non fosse arrivato in tempo, quel giorno, il fiore avrebbe perso tutti i suoi petali sotto la furia della pioggia.

Per le tempeste non ho il colore
Con quel che resta, disegno un fiore


Finalmente lo aveva terminato. Dopo tantissimi mesi trascorsi ad osservarla e a dipingere, aveva concluso la sua opera. Opera che considerava la migliore tra tutte le altre da lui dipinte.

Fece passare i giorni per far asciugare il colore, incorniciò la tela, e dopo averla chiusa dentro a della carta marrone si diresse verso il negozio di fiori.

Prese un bel respiro prima di entrare nel piccolo e colorato negozio. Non voleva sembrare impacciato, semplicemente gli sarebbe piaciuto abbandonare lì la sua opera e tornarsene nei campi fioriti.

E l'aria... Puoi solo respirarla!


Rimase deluso: quel giorno la sua musa non c'era. Al suo posto vi era una ragazza dai capelli rosati e gli occhi color dell'erba. Avrebbe voluto vedere l’azzurro, ma a quanto pare ciò non era possibile…

-Posso esserti d'aiuto?- Chiese la ragazza con un sorriso.

-Sto cercando Ino... - Una strana sensazione lo avvolse, non voleva ricevere una risposta...

-Ino si è presa una vacanza, è andata a trovare il suo ragazzo a Suna.-

Cos'era quella sensazione all'altezza del petto? Non sapeva come spiegarla... Era come se qualcosa avesse stretto il suo cuore fino a distruggerlo...

-Ah... Non lo sapevo... Vorrà dire che aspetterò…- Detto questo, con il suo pacco ingombrante si allontanò.

Aveva cominciato a correre senza voltarsi indietro. Non voleva pensare alle parole che la ragazza gli aveva detto, eppure continuava a sentirle.

"È andata a Suna a trovare il suo ragazzo." Non poteva crederci... Tutto quel tempo, tutta l'estate buttata...
Appena arrivato nel campo in cui aveva raccolto quel fiore si sdraiò all’ombra di un albero. Non poteva nemmeno starsene da solo con i suoi pensieri che una ragazza si stava avvicinando. Vedeva soltanto due gambe lunghe e snelle avvicinarsi lentamente a lui.

La ragazza dei fiori, Ino, non era a Suna: si era appena seduta accanto a lui contro lo stesso albero.

Non sapeva cosa fare… La morsa che aveva attanagliato il suo cuore si era allentata. Cosa ci faceva lì, vicino a lui, la ragazza che aveva occupato i suoi pensieri per tutta l’estate?

-Ciao!- Lo aveva appena salutato allargando le sue labbra rosse in un sorriso.

-Solitamente non c’è mai nessuno qui, ma ogni tanto è bello avere compagnia!- Davvero lei gli stava parlando? Quelle poche volte che si erano detti qualcosa era solo per parlare delle margherite. Troppo immerso nei suoi pensieri non aveva minimamente pensato a risponderle… Eppure, perché non era a Suna? Glielo avrebbe chiesto più tardi.

-E in quel pacco? Posso vedere cosa c’è?- Lo stava guardando con uno sguardo implorante, cercando di ottenere quello che voleva.

Quello sguardo gli aveva fatto seccare la gola, neanche volendo sarebbe riuscito a risponderle. Semplicemente prese il quadro che aveva precedentemente poggiato sull’erba e glielo porse.

Guarda... Senza parlare.


La guardò senza proferire parola mentre lei, delicatamente, scartava il pacchetto. La vide trattenere il fiato mentre ammirava la sua creazione.

Ino non poteva credere ai propri occhi, quello era un quadro che raffigurava lei, distesa in un prato verde, sorridente e con un fiore blu e bianco tra i suoi capelli biondi!

Disegno l'erba verde come la speranza
e come frutta ancora acerba.
E adesso un po' di blu
Come la notte
E bianco come le sue stelle
con le sfumature gialle


Era bellissima, non avrebbe cambiato una virgola. Nemmeno sapeva che lui, quel ragazzo sempre silenzioso, potesse essere così attratto da lei da farne un ritratto.

-Scusami… Forse è meglio se lo riprendo, non vorrei che il tuo ragazzo di Suna lo vedesse: potrebbe ingelosirsi… -
A sentire quelle parole Ino scoppiò a ridere. Non poteva crederci! Possibile che Sakura fosse così subdola? Poi gliel’avrebbe fatta pagare a quella fronte spaziosa! Nemmeno poteva prendersi una giornata libera che lei andava a dire in giro che era fidanzata!

-Fidati, non ho nessun fidanzato a Suna!- Continuava a ridere, non riusciva proprio a trattenersi.

-Ma come...?- Sai non riusciva proprio a capire il perché di quello scatto di risa, eppure cosa aveva detto di strano?

Aspetta un attimo... Ha detto di non avere alcun ragazzo a Suna? Ma, allora, c'erano ancora delle possibilità! Ma come avrebbe dovuto comportarsi? Lui non ci sapeva fare...

-Sai, vero? Posso appenderlo nel mio negozio? Ci starebbe benissimo! È così bello!-

Che rispondere? Che rispondere?!

-Ma certo, bellezza, l'ho fatto apposta per te.- Per fortuna che di libri ne aveva letti molti...

L'aveva appena chiamata Bellezza... Nemmeno i suoi migliori amici le avevano fatto certi complimenti... Improvvisamente le guance le si imporporarono e cominciò a guardarlo in modo diverso. Il volto era sempre contratto in un'espressione seria, come a non voler far trapelare i suoi sentimenti.

Anche se molto spesso un sorriso falso incorniciava le sue labbra sottili e pallide. In quel momento però, il sorriso sul suo volto sembrava sincero. Lui stava guardando dritto davanti a sé, beandosi di quel Sole di Settembre che illuminava il campo lì attorno.

Ino, preso un po' di coraggio, lo baciò sulla guancia, e, con il quadro in mano, cominciò a correre.

-Ci si vede!- Gli aveva gridato in lontananza sorridente.

Era, infatti, troppo lontana per accorgersi del sorriso ebete che aveva preso forma sul volto del ragazzo.
In quel preciso momento Sai decise che sarebbe andato più spesso, molto più spesso a trovare suo fratello Shin al cimitero.


La canzone è Come un pittore dei Modà

  
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