Chapter one
prologue


 

"Curami Maya per un pomeriggio, sarò di ritorno per le 6.30"

Certo.

Digitai forte i numeri sul telefono, e me lo appiccicai all' orecchio.

tuu tuu tuu

Figurati se risponde.

Guardai ancora l'ora: le 6.45

Porca.Miseria.

Questa volta non l' avrebbe passata liscia,lo sapeva quanto io tenessi alla piscina.

Beh, a dir la verità, tenevo ad ogni corso o club che frequentavo,ma nuoto ero l' unico sport che avessi mai fatto,era parte di me,e odiavo che mia madre mi  facesse perdere del tempo prezoiso.

Per questo ero andata a vivere da sola..tanto avevo venti anni.

Sentii gli occhi bruciarmi. Inutile:ogni volta che mi arrabbio piango,è più forte di me.

Controllai per l' ultima volta l'ora: 6.50.

Avvertii  il familiare rombo dell' auto di mia madre,presi il borsone e mi tirai dietro la porta con così tanta potenza che questa rimbalzò e si riaprì.

"MENOMALE CHE AVEVI DETTO ALLE 6:30!"  ulrai addosso a mia mammma con tutta la forza che avevo in corpo.

Gli occhi mi si rimepirono di lacrime.

Non le diedi il tempo di architettare qualche scusa plausibile:mi girai e mi avviai a grossi passi verso la macchina.

Perchè,perchè mi faceva questo?

Non ce l' avrei mai fatta...dovevo guidare veloce,molto veloce se volevo arrivare con non più di dieci minuti dii ritardo.

Più ci pensavo, più mi arrabbiavo,più piangevo.

Era inutile, dovevo togliermi quella rabia dal corpo.

"Sciao bela,come mai triste?Volere aiuto?"

di solito ai marocchini sudici che bivaccavano nel parcheggio comune non davo retta:tiravo dritto. Ma ero troppo arrabbiata: -MA VAFFANCULO!- gli gridai dietro,poi aprii la macchina e ci salii dentro,girando la chiave nel quadro.Misi in moto immediatamente e iniziai a guidare.

Era da un po' che guidavo,ma non riuscivo bene a capire dove fossi. Forse andavo oltre il limite di velocità,o forse no...

Le lacrime occupavano totalmente il mio campo visivo.

Non vedevo nulla, solo  confuse macchie di colore...provai a sbattere le ciglia, ma peggiorai solo la situazione.

Cos'era quella luce? Rosso? o forse verde..non ne ero sicura.

Forse era il semaforo dei pedoni...forse mi dovevo fermare...ma se era verde?!

In quel momento sentii la botta.

Sembrava di essere in un film vissuto passivamente,come se niente capitasse a me.

Riuscii a percepire tutte le leggi della fisica sul mio corpo:lo sentii andare da una parte, guidato da una forza incontrollabilmente potente.

Il rumore della botta fu sordo, ma incredibilmente vicino.

Non avevo ancora realizzato tutto-era accaduto in qualche secondo-che mi sentii sbattere con una forza incredibile su qualcosa di duro.

Migliaia di frammenti di vetro di caddero addosso e dovetti chiudere gli occhi per evitare di ritrovarmi accecata.

Tutto si muoveva,e sentivo un forte dolore sul retro della testa. Era insopportabile, non riuscii a respirare per qualche secondo,e poi il rallentatore finì e tutto accadde velocemente.

Centinaia di dolori, tutti assieme, sovrastavano ilo mio corpo:la gamba destra,che non era nella posizione giusta,un oggetto infilato nella carne nella parte destra del bacino, mentre tutta la parte sinistra era schiacciata da qualcosa di duro e gonfio-forse l' airbag,ora che ci penso. 

Un calore improvvisò mi occupò la testa e la pancia e cominciai a sentire un forte ronzio negli orecchi.

Provai a muovermi ma inutilmente:niente rispondeva ai miei ordini, e mi sentivo bloccata ad ogni fronte.

Mi resi conto in quel momento che non vedevo quasi nulla e che tutto intorno a me era confuso.

Provai a focalizzarmi sull' esterno per capire cosa stesse succedendo e per cercare di non pensare al terribile dolore.

Voci,rumori di sirene e stridii metallici.

Due uomini erano abbastanza vicini in modo tale che io li potessi sentire:

-Ecco...ho trovato il portafoglio!-

-Dammi la carta d'identità

Silenzio

-Coco Harvey

Un attimo...quello era il mio nome! Ma perchè..?

-Okay, e il ragazzo?

Quale ragazzo? Di cosa stavano parlando?

Le loro voci si fecero sempre più deboli.

-Era senza documenti e tutto ciò che era nella macchina è bruciato,la targa è illeggibile...però hanno trovato un foglietto nei suoi pantaloni:è quasi del tutto distrutto, non si legge molto..

-IL NOME! Ci serve il nome...

-Si...forse riesco a...

-Dai muoviti!Come si chiama  il ragazzo?

Silenzio per qualche secondo, e il ronzio nelle mie orecchie si fece forte,molto più forte.Mi sentii improvvisamente debole, la testa che girava e i dolori allucinanti.

Riuscii a percepire le ultime parole dell' uomo prima di cadere nel vortice della mia testa:

-Louis.


 

Spazio autrice
Ciaooo pelle pimpe OuO
Alloh, questa è la mia seconda ff quindi abbiate
pietà, e quello è il mio primo banner e abbiate
ancor più pietà!
La ff è su Louis :3 prima di lanciarmi le uova
aspettate di leggere il seguito plis
Passate se vi va dall' altra mia ff:http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1491328&i=1
E datemi un parere con una recensione, mi farebbe piacere
jchfbjvbfvnb
bacissimi (?) xx