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Autore: Fred Halliwell    20/01/2013    9 recensioni
In un mondo di pace e luce esiste sempre l'oscurità, ed è tra quelle ombre che sempre più agguerrito e vendicativo vive Pitch Black.
Si è armato, con nuovi trucchi, molto più potenti di prima, che neanche il bastone magico di Jack riese a fermare. Come faranno i Guardiani a sopravvivere? A chi chiederanno aiuto?
Mgari a qualcuno come loro!
Ma esistono altri spiriti come loro? Ci avete mai pensato?
Avete mai provato ad immaginare cosa succederebbe se, oltre ai 5 Guardiani, l'Uomo della Luna ne avesse scelto un sesto, molto prima di tutti gli altri. Un Guardiano ormai tanto antico da essere stato dimenticato, confuso con un mito, scambaito per qualcun'altro. Un Guadiano vissuto così tanto tempo fà che persino lui ha dimentico il suo scopo.
Beh, io SI! XD
E se questo spirito perduto venisse richiamato a combattere? A lottare in una guerra che non gli appartiene più, per sconfiggere un vecchio nemico e ripristinare l'ordine nel mondo e salvare gli altri Guardiani.
Lo farà?
Chi sarà mai questo Guardiano che vaga per il mondo senza più una meta? E deciderà di unirsi ai Guardiani o a Pitch per portare avanti la sua vendetta?
Buona lettura!
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Frost, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Jarida's Universe'
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CAPITOLO QUATTRO
"Ops"

 
<< Hahahahaha! >> la risata cristallina di Jack si propagò, per l’ennesima volta in tutto il grande salone. Un paio di elfi nelle vicinanze si tapparono le orecchie con delle lampadine che, tra parentesi, si illuminarono, per di non farsi trapanare i timpani da quel verso penetrante.
Lo spirito dell’inverno doveva fare leva sul suo bastone per non cadere a terra dalle risate. Stava ridendo così tanto che stava andando in apnea per mancanza di ossigeno << Cioè … un giocattolo ti ha aggredito?! >> gli chiese Jack per l’ennesima volta e North lo guardò esasperato: gli stava chiedendo la stessa cosa da dieci minuti buoni, per poi scoppiare a ridere ogni volta che annuiva.
Per fare quella stupida domanda interrompeva continuamente il suo discorso. Jack poteva anche essere il Guardiano del Divertimento, ma si stava divertendo un po’ troppo.
Bunnymund, da sempre poco incline a sopportare gli infantilismi del nuovo Guardiano, gli rispose per le rime << Si ghiacciolo! Lo ha aggredito un giocattolo! Ma questo ce lo ha detto all’inizio del suo racconto, circa mezz’ora fa! >>
<< Non rompermi le uova, Coda di Cotone! >> lo ammonì l’albino sorridendo sardonico<< La cosa è comica >>
Il coniglio corrucciò le sopracciglia, facendo assumere al suo viso un’espressione preoccupata<< Forse per te che hai le sfera emotiva di un protozoo! La cosa non è comica, è seria. Ma tu non puoi capire, sei Guardiano da pochissimo tempo >>
Jack lo guardò storto ma non rispose, limitandosi a mettere il broncio e lasciarsi pesantemente cadere sul tavolo di fianco al pannello di controllo del globo, sedendosi in modo scomposto sul bordo.
Sandman, leggermente alterato per la poca considerazione che stava avendo, si librò a mezz’aria in mezzo al gruppo, mostrando l’immagine di un coniglio e poi di un orso. In poche parole chiedeva a Bunnymund se a lui era successa la stessa cosa.
Lui annuì gravemente e Toothiana trattenne il fiato portandosi le mani alla bocca come già aveva fatto durante il resoconto di North.
Il coniglio li guardò tutti e cominciò il suo racconto: << I simpatici amici di North hanno fatto visita anche alla mia tana. Tutto sembrava normale quando mi sono svegliato, ma entro poche ore si è scatenato l’inferno >> tutti i presenti pendevano dalle sue labbra, così si affrettò a continuare << Quelle strane ombre a forma di orso sono entrate all’improvviso passando da non so dove. Camminavano sopra le uova e così facendo le risvegliavano! >>
North tossicchiò con un pugno davanti alla bocca, attirando l’attenzione generale << Ma Bunnymund … tue uova già camminano! >>
Jack guardò il suo rivale sorridendo sornione, convinto che l’uomo barbuto lo avesse incastrato, ma il Guardiano della Speranza, rispondendo al suo sguardo con un sorriso ancora più sarcastico, spiegò << Si, camminano, ma di solito non hanno “le braccia” e, sempre di solito, non saltano ovunque strappando i fiori, attaccando le mie sentinelle e minacciandomi con i pennelli! >>
Jack scoppiò a ridere << Non mi sembra una cosa tanto grave … andiamo, sono solo uova colorate! >>
<< Miliardi di uova colorate >> sottolineò il coniglio << Che si muovevano a attaccavano tutte insieme! Non erano facili da gestire. Era un esercito! Senza contare che anche se facevo saltare in aria le ombre, esse si riformavano come se niente fosse. Sono più forti. Ho dovuto aspettare che se ne andassero da sole! >>
A quel punto anche “Jack lingua lunga” (come lo appellò mentalmente Bunnymund) dovette fare silenzio.
L’angoscia era palpabile, la tensione poteva tagliarsi con un coltello. Sandman, ancora sospeso in aria, abbassò lo sguardo, improvvisamente intristito. North e Bunnymund si guardavano a vicenda, preoccupati e Jack, faticosamente zittito dal coniglio, non faceva altro che giocherellare con un laccio della felpa blu, pensieroso. Persino Toothiana, sempre super agitata, si era stranamente quietata e non dava più continui ordini alla sue fatine.
Fu proprio lei, dopo un attimo di riflessione, a rompere quell’innaturale silenzio che si era creato, sussurrando parole spaventate.
<< Voi … >>cominciò titubante << … Voi pensate che centri Pitch Black, vero ragazzi? >>
Sandman fece apparire un piccolo visto sulla testa per esprimere la sua approvazione ed anche North cominciò a discutere sul presunto coinvolgimento dell’Uomo Nero. Bunnymund la pensava diversamente e non aspettò molto e dire la sua.
L’unico che non esprimeva la sua opinione era, stranamente, visto che non perdeva mai l’occasione, Jack Frost. Il nuovo Guardiano, infatti, si era alzato ed aveva iniziato a camminare, come in trans, verso il globo. Era stato catturato dalla luce lunare che filtrava dal grande finestrone nel soffitto; essa stava diventando sempre più intensa, finché non si formò un unico e luminoso fascio di luce azzurrognola.
<< Ehm … ragazzi >> lo richiamò Jack, ma non fu ascoltato.
Dopo un altro paio di tentativi andati a vuoto, visto che gli altri stavano animatamente discutendo sul da farsi, fu costretto a congelare il pavimento col il suo bastone magico per farsi ascoltare.
Solo quando il Coniglio Pasquale e Babbo Natale finirono gambe all’aria, infatti, si decisero a dargli la loro attenzione. Rivolsero tutti lo sguardo al neo-Guardiano, che si era sollevato da terra di qualche metro e li guardava dall’alto con un cipiglio piccato, il bastone ancora puntato verso il pavimento. << Ora che ho la vostra attenzione >> disse con voce irritata<< Credo che Manny voglia dirci qualcosa >> e non aveva tutti i torti.
Il fascio di luce scese, scorrendo sul pavimento, fino ad illuminare la mattonella con su incisa la “G” di Guardiano. Come in un déjà vu, il profilo di Pitch Black si delineò chiaro come se fosse stato lì con loro in quel momento.
Bunnymund si portò avanti con un saltello << E’ Pitch! Avevate ragione! E’ tornato, sta volta con delle ombre più potenti di prima! >>
<< Abbiamo notato, amico mio. Ma perché questa dimostrazione di forza? >> domandò il gigante russo << perché mandare ombre invincibili se poi voleva ritirare loro? >>
Sandman e Toothiana abbassarono la sguardo, afflitti: neanche loro ci capivano molto.
Jack, invece,  sceso nuovamente con i piedi per terra, guardava sconvolto la luce della luna. Era la prima volta che assisteva a una delle “comunicazioni speciali” di Manny, così, quando scomparve l’immagine dell’Uomo Nero e cominciò ad apparirne un’altra, si agitò, ancora più eccitato di prima, indicando la mattonella come un bambino a Natale indica i regali sotto l’albero.
Se ne stava lì, in piedi, appoggiato al suo inseparabile bastone di legno scuro, con un enorme sorriso stampato sulle labbra e la meraviglia impressa negli occhi. Non sembrava minimamente preoccupato per il ritorno del loro vecchio nemico.
Lo aveva già sconfitto una volta, congelando le sue ombre, e per quanto queste nuove fossero forti, era convinto di poter compire nuovamente l’impresa.
Bunnymund lo guardò male: per Jack Frost era tutto un gioco e la cosa lo irritava da sempre. Ormai erano amici, la cosa era innegabile, ed infondo non doveva neanche stupirsi (dopotutto era il Guardiano del Divertimento), ma alcuni suoi comportamenti da spaccone irresponsabile gli risultavano ancora difficili da digerire.
A quel punto Toothiana ricatturò l’attenzione generale, svolazzando sopra le loro teste << Sta scegliendo un nuovo Guardiano? >> chiese, rivolta più che altro a North
<< No >> rispose lui << Ce ne sta mostrando uno. Forse chi di noi cinque può battere Pitch >>
A quelle parole si misero tutti, con timore, ad osservare il volto che Manny voleva mostrare loro, cercando di immaginare chi tra loro cinque, e come, avrebbe potuto vincere quelle ombre. L’immagine che la luce lunare stava creando si staccò dal pavimento, diventando luminosa e in tre dimensioni: il viso che si delineò era quello di una bella ragazza di circa sedici anni con dei folti e lunghi capelli ricci. La faccia tonda era abbellito da un solare sorriso, gli occhi chiari sembravano brillare di luce propria.
Non appena Jack vide quel volto gli si gelò il sangue nelle vene: non ricordava di aver mai provato tanto freddo da quando era divenuto un Guardiano.
“… Ops …”
 
Contemporaneamente, a parecchie miglia di distanza, una ragazza dai capelli rossi, che si stava furtivamente aggirando nel parco di Burgess, starnutì energicamente.
“ Se non fosse che sono invisibile …”rimuginò mentalemte “crederei che qualcuno mi stia pensando”
Era ormai notte e il vento soffiava forte, muovendo i rami secche e le poche foglie ingiallite ancora attaccate vicino ad essi. Una brezza più forte delle altre mosse i ricci della ragazza, portandoglieli davanti al viso. Momentaneamente cieca, diede, erroneamente, un calcio ad un sasso facendolo finire nella fontana del parco. Quel tonfo sordo che sentì la spinse a provare di nuovo, sta volta di proposito. Si piegò e prese un piccolo e piatto ciottolo bianco tra le dita. Caricò il braccio all’indietro e lanciò il sasso con un preciso movimento del polso. Lui saltò sull’acqua scura solo un paio di volte prima di sprofondare anch’esso, come il suo predecessore. Vedendolo scomparire la ragazza ringhiò forte, stringendo i denti, cercando di sfogare tutta la sua rabbia repressa.
“Maledetto Frost!” 
Per colpa di quel moccioso aveva perso l’occasione più “gustosa” della giornata. Un amore tanto puro ed innocente che le avrebbe risollevato il morale per decenni.
“Ed invece no! Capitan Ghiacciolo doveva intralciarmi per proteggere il suo amichetto Jamie!”
Nel pensarlo aveva anche gesticolato con le mani, in una stupida imitazione di una papera … Era in momenti come questi che ringraziava il cielo di essere invisibile … almeno nessuno poteva vederla precipitare insieme a quel minimo di dignità rimastale.
“Grr che nervoso!”
A ripensarci le veniva l’orticaria, le prudevano le mani tanta era la voglia di strozzarlo. Se lo avesse avuto davanti lo avrebbe ridotto in tanti pezzettini di ghiaccio. Le aveva fatto perdere un sacco di tempo, perché aveva cercato quel ragazzino per due ore buone, ma niente! Era come scomparso nel nulla insieme a quell’oca di Stacy.
Dal suo punto di vista Jack Frost era solo uno spaccone, un ragazzino fattosi uomo troppo velocemente, che non aveva regole e fin troppe responsabilità. Manny doveva essere fuori di zucca quando lo aveva nominato Guardiano.
Ripensò al suo viso e a quel sorriso di scherno che le aveva rivolto mentre discutevano. Si era permesso di offendere lei: una Guardiana come lui (seppur in pensione), anzi, la prima Guardiana mai esistita!
Solo perché aveva un bel faccino non poteva permettersi di parlarle come ad una suo pari.
<< Quando ero umana ero un principessa, dannazione! >>imprecò ad alta voce dando un altro calcio ad un sasso
“ … Beh forse, riconsiderando il bel faccino … ” Resasi conto ci ciò che stava rimuginando, arrossì leggermente e scosse velocemente il capo, mulinando i lunghi riccioli rossi, come a voler scacciare quel pensiero dalla sua testa. Oramai le sue idee correvano da sole, non riusciva più a controllarle!
Doveva darsi un contegno.
Jack Frost poteva essere carino quanto voleva, ma non l’avrebbe abbindolata con quei suoi occhioni azzurri, il bel sorriso e …  E forse era meglio se smetteva di pensare a Jack Frost per un po’, prima di cadere nuovamente nel ridicolo …
Per cercare di distrarsi guardò in alto nel cielo, che oramai si era fatto completamente scuro. La luna brillava, come unica fonte di luce in quell’immenso mare nero che era il cielo. Era così splendente che sembrava quasi deriderla per la sua sfortuna di quel giorno.
Un gorgoglio proveniente dal suo stomaco le fece capire che probabilmente era ora di cena e che era dal giorno prima che non metteva niente sotto i denti.
Dovunque abitasse, anche l’Ultima Luce si stava godendo un meritato pasto, quindi era inutile cercarlo oltre. L’occasione, il momento perfetto, era ormai passato; avrebbe dovuto aspettare un po’ prima che le si ripresentasse una simile opportunità.
Decise, quindi, di mangiare qualcosa, e optò per qualcosa di saporito e nutriente: pesce!
Richiamò la sua nuvoletta rosa (era troppo affamata per volare) e cercò velocemente un ruscello dove abbeverarsi e poter pescare in santa pace.
Osservando dall’alto individuò presto un luogo adatto. Poco lontano dalla città c’era un piccolo lago ghiacciato e vicino ad esso scorreva un piccolo torrente che le avrebbe fatto comodo.
Salì su un sasso che spuntava dal letto del fiume e aspettò con l’arco in mano. Un pesce guizzò proprio lì vicino ed lei lo trafisse con una freccia (sugli animali non funzionavano come sugli uomini) uccidendolo.
La cena era servita.
 
Intanto, al Polo Nord, mentre Jack si fustigava mentalmente, Babbo Natale sorrideva felice, riconoscendo il volto di una vecchia amica << Cupido! >> gridò infatti l’uomo accarezzandosi la pancia tonda << Bene: a noi servire aiuto di Cupido >> si girò, dando le spalle ai compagni e avvicinandosi ad un baule vicino al fuoco << E’ cosa buona >> continuò aprendolo e tirando fuori un’altra mattonella triangolare dedicata ad un guardiano, essa raffigurava un cuore trafitto da una freccia << Non è Guardiano di ora, ma Guardiano di vecchia guardia. Saprà come sconfiggere Pitch, lei lo ha già fatto! >>
<< Un … un momento! >> balbettò Jack con sguardo spaventato << Lei è … lei era … lei ha … ops >> e finì la frase con una specie di lamento sommesso, il suono tipico che faceva sempre quando si rendeva conto di aver combinato un guaio.
Toothiana gli si avvicinò preoccupata << Tutto ok, Jack? >>
Lui la guardò nervoso, mordendosi il labbro inferiore, mentre Baby Tooth si rifece viva dandogli un colpetto sulla testa, come per dirgli: << Muoviti! Parla! >>
Lui si grattò la nuca e abbassò lo sguardo, sentendosi colpevole << Io oggi l’ho incontrata >> disse << E credo di averla offesa >>
La fata del dentino sgranò gli occhi, mentre Bunnymund gli si avvicinò furente, puntandogli un dito al petto << Cosa avresti fatto tu oggi? >>
Jack allontanò il dito in malo modo << Stava mirando con una freccia a Jamie ed io l’ho colpita con una palla di neve >>
<< Tu cosa? >> chiese il padrone di casa guardandolo con gli occhi stralunati. Non era realmente arrabbiato, anzi: si immaginava la scena e gli veniva quasi da ridere. Un tipino orgoglioso e permaloso come la riccia non avrà digerito facilmente un affronto del genere.
L’albino si girò verso di lui, richiedendo almeno la sua pietà << Non l’ho fatto di proposito >> cominciò a scusarsi, ma quella cosa non gli era mai riuscita molto bene<< Non sapevo fosse Cupido! E’ una ragazza, come potevo anche solo immaginare che fosse Cupido? Non me l’ha voluto dire e non sapevo neanche che fosse un Guardiano, ma ora, ripensandoci, si spiegano molte cose >>
Bunnymund agitò le zampe con fare esasperato << Perché ovunque tu vada combini guai? Spero solo che lei accetti comunque di tornare con Guardiani e di aiutarci nonostante tu l’abbia offesa >>
Jack aggrottò un sopracciglio e, ignorando l’evidente tentativo del Coniglio Pasquale di stuzzicarlo, domandò:<< Com’è possibile che lei non sia più un Guardiano? >>
Sta volta fu Toothiana a rispondergli, con il suo solito tono dolce e delicato << Nessuno smette mai di essere un Guardiano. Il nostro obbiettivo è sempre quello di proteggere il nostro centro, ma diciamo che lei ha deciso di prendersi un… periodo di riflessione >>
<< Che dura da quasi cinquecento anni >> aggiunse Bunnymund incrociando le braccia al petto.
 Jack non voleva crederci e lo guardò con uno sguardo a metà tra lo sconvolto e l’incredulo << Sul serio? >> Per lui era impossibile comprendere perché uno spirito dovesse preferire farsi dimenticare e divenire invisibile. Lui aveva tanto lottato per il contrario, ed ora questa ragazzina sprecava il dono più bello che un Guardiano potesse ricevere?
Cosa le era capitato di tanto brutto da farle prendere questa decisione? Perché mai un Guardiano doveva prendersi una pausa? Ma soprattutto, era possibile farlo?
<< Già >>continuò il coniglio << Lei è stato il primo Guardiano creato dall’Uomo della Luna per “rischiarare” i secoli bui >> fece anche il segno delle virgolette con le zampe vicino alla parola rischiarare.
Quella ragazzina gli dava fastidio quasi quanto Jack: erano due teste calde!
Il Guardiano del Divertimento, intanto, ancora frastornato dalle tante informazioni che stava ricevendo, indicò Sandy con lo sguardo: << Credevo che il primo Guardiano fosse stato Sandman >>
Sta volta fu Toothiana a rispondergli. Gli volò accanto e gli sorrise, posandogli una mano sulla spalla << No. Cupido è nata insieme a Pitch e lo ha tenuto a bada per molto tempo. Solo dopo Manny scelse Sandy come nemico naturale dell’Uomo Nero. >> indicò il profilo iridescente della ragazza con il dito << La ragazza con cui hai litigato oggi è molto più vecchia di quanto sembri, molto più vecchia di te, di me, o di chiunque altro in questa stanza >>
L’albino osservò incantato il profilo della ex-Guardiana e formò una perfetta “o” con le labbra, sorpreso e meravigliato al tempo stesso. L’immagine era di un unico colore, l’azzurro ma, lui che l’aveva vista, poteva ricrearla mentalmente come se fosse lì davanti a lui.
Il sorriso enigmatico della giovane lo attrasse come una mosca vicino alla luce“Cosa ti è capitato?” domandò alla sua rappresentazione olografica, allungando un braccio per toccare il suo volto con le dita.
Logicamente la sua mano non poté toccare quel riflesso, così la ritirò stringendola a pugno. Lo guardò per un po’, pensando: “Davvero preferisci scomparire piuttosto che vivere?”
Intanto North aveva messo fine alla discussione << Non abbiamo tempo per inutili chiacchiere. Dobbiamo recuperare lei e chiedere suo aiuto in prossima battaglia contro Pitch >> si rigirò verso un gruppo di yeti che era rimasto ad ascoltarli per tutto il tempo << Phil … prendi sacco! >>  




Ed eccomi di nuovo qui ragazzi! Hihihi!
Ringraziate (o maledite, dipende dai punti di vista XD) che i corsi all’università ormai sono finiti u.u, altrimenti non avrei mai avuto il tempo di scrivere così velocemente, tra tutte le cose che ho da studiare … che palle -_-‘’’ !!!
Mi sto mettendo d’impegno, per scrivere ora il più possibile e devo ringraziare voi, che mi leggete, mi seguite e mi preferite se ci sto riuscendo!
Probabilmente se non mi commentasse nessuno non avrei neanche stimoli a continuare…quindi GRAZIE!
Allora? Piaciuto questo nuovo capitolo che vi ho “servito” oggi? E’ stato di vostro gradimento?
Vi prego, commentate numerosi! Con una recensione potete salvare un autore.
Grazie in anticipo a chi commenterà ^///^ 
Baci da Fred!


  
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