Non sono l’unica

Sentivo forte questo grande amore
non mi aspettavo di soffrire
non sono l'unica...
non sono l'unica...
Io che correvo
in fondo a quelle scale
per respirare l'infinito
ma non sono l'unica
non sono l'unica...per te
-Cixi, Non sono l’unica

Il cielo di Londra oggi è più grigio del solito, è perfettamente in tinta col mio umore! Iniziano a cadere delle gocce che si mescolano con le lacrime sulle mie guance.

“Cher!” lo sento urlare il mio nome. Non ho intenzione di fermarmi. Comincio a correre più forte.

“Cher ti prego fermati! Ti prego fammi spiegare!”

Scuoto la testa violentemente senza fermarmi! Tanto so che mi raggiungerà, è più veloce di me. E infatti sento delle braccia afferrarmi e farmi fermare. Mi fa voltare e inizio a spingerlo per farmi lasciare ma non molla la presa. Allora inizio a dargli dei pugni sul petto, sempre più forte.

“Lasciami!” voglio solo tornare a casa, buttarmi sul letto e piangere finche non mi sarò calmata!

“Cher mi dispiace! Non volevo ferirti!”

Continuo con i pugni e inizio ad essere scossa dai singhiozzi! Non può dirmi queste cose. Non ne ha il diritto!

“Liam Payne sei uno stronzo - gli tiro un pugno - un bastardo - un altro pugno - un coglione - ancora un altro - un deficiente - ancora uno - un emerito idiota” gli do l’ultimo pugno più forte degli altri scossa da un singhiozzo.

Non prova nemmeno a fermarmi. Sa che ho ragione. Ho tutte le ragioni del mondo e non voglio le sue stupide spiegazioni!

“Cher mi dispiace. Mi fa male vederti così. Mi sento tremendamente in colpa”

“Non me ne faccio niente delle tue stupide scuse! Mi hai tradita! Va via prima che ti sputi in un occhio!”

Sono pronta! Mi spruzzo un po’ di profumo dietro le orecchie, prendo la borsa ed esco di casa. Io e Liam facciamo due mesi e ho deciso di fargli una sorpresa. Andrò a casa sua e preparerò una bella cenetta romantica con tanto di candele e petali di rosa. Ho già preso tutto quello che mi serve e so anche che tiene le chiavi di riserva nel vaso quindi potrò entrare senza problemi. Sono sicura di non trovarlo a casa perché mi ha detto che sarebbe stato tutto il giorno alle prove quindi non corro rischi!

Arrivo carica di buste avanti al suo appartamento al secondo piano. Prendo le chiavi ed entro. Mentre vado in cucina sento dei rumori venire dalla sua camera e vado a controllare. Apro di poco la porta col terrore di trovarmi avanti quello che immaginavo. I gemiti che si sentono non lasciano molto spazio all’immaginazione. A quella vista il sangue mi si gela nelle vene e lascio cadere a terra tutte le buste che ho in mano. Le bottiglie di vetro vanno a frantumarsi sul pavimento e alcune schegge mi volano sulle gambe. Niente a che vedere con i pezzi rotti del mio cuore che ormai non sento più di avere.

Liam si volta verso di me e appena mi vede si alza dal letto completamente in imbarazzo ma ancora scosso dal piacere che stava provando.

 Non ci posso credere. Sbatto un paio di volte le palpebre solo per accertarmi che non stia solo avendo un terribile incubo, ma no, sono sveglia. Completamente sveglia!
Inizio a sentire gli occhi pizzicare e senza accorgermene inizio a piangere.
Mi volto e scappo via da quella stanza, da quell’incubo, da quelle paure che ormai si sono avverate sbattendomi in faccia come uno schiaffo. Corro per gli scalini saltandoli a due a due e sperando che Liam decida di non inseguirmi. Adesso non ce la farei a guardarlo.
Ma mi sbaglio.

“Cher “ lo sento urlare il mio nome.

Persa come sono nel ricordo ancora vivissimo di quello che è accaduto solo mezz’ora fa non mi rendo conto di essermi buttata tra le braccia di Liam e di aver iniziato a piangere come una disperata.

“Sta tranquilla. Shh. Sta tranquilla.” Continua a ripetere Liam al mio orecchio. Come può essere così ipocrita? Come può consolarmi dopo avermi tradita? Come può dirmi di stare calma? Oh no che non sto calma!

Mi scosto con un movimento brusco e gli mollo uno schiaffo in pieno viso, si sono stampate anche le dita.

“Vaffanculo Liam! Come puoi dirmi di stare calma? Come puoi solo pensare che starò calma? No che non sto calma! Vorrei riempirti di pugni ma non servirebbe! Tutto quello che proveresti non sarebbe nemmeno paragonabile al dolore di un cuore spezzato. E non ti auguro nemmeno quello perché fa male, troppo male. La sai una cosa?! Mi fai schifo!”

“Io..” prova a dire ma lo blocco.

“Sai, non è neanche il fatto di avere il cuore spezzato che fa così male. Fa male che a spezzarlo sia stato tu! Quello che provo adesso non saprei neanche descriverlo. Odio, tristezza, rancore, rabbia, delusione. Anche amore, purtroppo” dico tutto questo guardandolo negli occhi e pronuncio l’ultima parola in un soffio.

“Se mi ami allora puoi provare a perdonarmi.”

“No che non posso Liam, non ce la faccio. Magari un giorno. Ma potremo essere solo amici. Mi hai ferita e hai distrutto la fiducia che avevo in te. Non è facile, per niente”

“Io.. Mi dispiace tanto”

“Voglio farti solo un’ultima domanda” aspetto un suo cenno e aggiungo in un sussurro “Da quanto tempo va avanti questa storia?”

Ho una paura tremenda della risposta. Chiudo gli occhi, come aspettandomi un ceffone e quello che sento fa ancora più male!

“Quasi un mese” mi risponde Liam col mio stesso tono.

Mi volto e mi avvio ma lui mi ferma per un polso “Cher ti prego..”

“Addio Liam. Mi dispiace ma non sono l’unica e non resterò con te per farmi prendere in giro”