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Autore: romilda    10/08/2007    9 recensioni
Credevo di aver fatto la cosa giusta, rimanendo con Harry, e l’ho fatta. Ma ciò non toglie che se lui si smaterializzasse qui, adesso, accanto a me, nel mio letto, e mi dicesse:
-Vieni con me, Hermione-.
Io credo che vacillerei.
ATTENZIONE: SPOILER VII LIBRO!
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Mi sono sempre chiesta cosa provasse Hermione in tutte quelle notti che piangeva da sola dopo che Ron se n’era andato.
Questo è quello che è venuto fuori.
Buona lettura. :O)

PS: Tanto per la cronaca, mentre buttavo giù queste poche righe ascoltavo “Don’t cry” dei Guns and Roses, per l’appunto, che mi ha fornito il titolo e l’ispirazione. Vi consiglierei di scaricarvela, se non la conoscete già, e di ascoltarla, perché ha un testo e una musica bellissimi.

Non posso credere che sia successo davvero. Non posso credere che Ron se ne sia andato.
“Hai scelto lui”.
Le ultime parole che mi ha detto.
Parole dette per far male, parole piene di rabbia e di qualcos’altro che, con tutto il cuore, avrei preferito non comprendere: dolore. E sconfitta.
Ma perché diavolo non lo capisce?!
Io non ho scelto Harry, non lo sceglierò mai.
Io desidero solo lui, Ron.
Perché accidenti avrei intrapreso questa missione, eh?
D’accordo, voglio bene al mio amico con gli occhiali e sostengo la sua causa, ma, più di ogni altra cosa, io sono partita per quest’avventura perché sapevo che ci sarebbe stato Ron, al mio fianco. Che ci sarebbe stato lui a proteggermi e a farmi coraggio. Che ci sarebbe stato lui da proteggere e a cui fare coraggio.
Negli ultimi tempi, poi, eravamo così intimi. Lui era così carino con me che…
… speravo tanto…
… si decidesse. Finalmente.
Invece no.
Ora sono sola.
Niente più Ron, niente più calore, niente più risate, niente più battibecchi.
Chissà dove sarà, a quest’ora.
Magari alla Tana, a rimpinzarsi di pasticcio di pollo mentre racconta a sua madre che razza di stronzi siamo io e Harry!
Oddio, ho detto “stronzi”…
Non posso crederci.
Il livello del mio vocabolario è drasticamente sceso, da quando sono chiusa in una tenda da un paio di mesi con due buzzurri diciassettenni!
No, non è vero.
Non sono due buzzurri.
Sono due bravi ragazzi.
Harry, almeno.
Il boato di un tuono esplode nell’aria e la pioggia s’infittisce, battendo con insistenza crescente contro il telo impermeabile della nostra tenda.
Mi stringo di più nelle coperte, appallottolandomi su me stessa come fossi Grattastinchi.
Cielo, quanto mi manca, anche lui!
Rosso e bisbetico.
Chissà chi avevo in mente, quando l’ho comprato?
Non ho fatto che piangere per ore e ore, e adesso non ce la faccio più.
Le mie guance sono salate e appiccicose.
Mi bruciano gli occhi, ho la bocca tutta impastata e faccio fatica a deglutire.
Forse dovrei alzarmi e prendere un po’ d’acqua, ma il boccone che mi è rimasto di traverso è troppo amaro perché riesca a mandarlo giù.
Ho freddo.
Ho paura.
Vorrei tanto tornare a casa, anche se adesso non ho più una casa.
I miei genitori sono partiti per l’Australia, ignari della mia esistenza.
Colpa mia, ma l’ho fatto per il loro bene.
Ron si è smaterializzato nella bufera, giorni fa, e non è tornato. Non tornerà più, credo. Troppo orgoglioso.
Colpa mia anche stavolta?
Francamente non lo so.
Credevo di aver fatto la cosa giusta, rimanendo con Harry, e l’ho fatta. Ma ciò non toglie che se lui si smaterializzasse qui, adesso, accanto a me, nel mio letto, e mi dicesse:
-Vieni con me, Hermione-.
Io credo che vacillerei.
Poi gli direi lo stesso di no, magari, ma nel profondo del mio cuore, come adesso, vorrei solo scomparire con lui, non importa dove, basta solo che sia un luogo dove posso sempre vedere i suoi occhi azzurri che sorridono o si rannuvolano, che sono capaci di farmi sentire al sicuro ma al tempo stesso terribilmente vulnerabile.
Lo rivoglio indietro, non so come fare.
Il problema è che non c’è niente da poter fare.
Solo dormire, sperando di svegliarsi in un mondo migliore.

FINE(?)
  
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