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Autore: AyuTsukimiya    10/08/2007    6 recensioni
Allora mi è capitato spesso di pensarla così prima di sapere che Deidara era un maschio, e quindi ho pensato a: se non lo fosse stato?...e da lì è nata questa dolce ff TobixDeidaraxSasori. Se tu non fossi mai stata così ti avrei amata allo stesso modo? Dimenticalo...Dimentica Sasori...pensa solo a me. A noi 2. Ad Adesso! (non è affatto una cosa contro qualcuno, ho solo ipotizzato cosa sarebbe successo se Deidara fosse stata una Lei invece che un lui^^)
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akasuna no Sasori , Deidara, Tobi
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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FLASH BACK


Era…una ragazza?


La vide…e quasi come se non l’avesse mai creduto, si imbarazzò non poco


E i ricordi… tutti quei ricordi, ora capiva tutti quei suoi modi bruschi


“dannazione Tobi!” e tutte quelle volte che lo allontanava da lui…


Era una splendida lei


Lei lo guardò, con altrettanta paura e imbarazzo negli occhi


-era…un segreto…il mio!- urlava spaventata

lui delicatamente le prese una mano

lei tolse la sua mano


-maledizione perché…perchè tu!-


Lei piangeva


Il suo mantello completamente tagliato rivelava le sue dolci forme


-io…solo per Danna…solo per lui io… e invece…tu! Perché sei stato tu a vedermi?!!!-


Capiva il suo dolore…il suo amore…era lo stesso che provava ora lui conoscendo i suoi sentimenti


-tutto un gioco del destino?-


Pianse lei e si asciugò le lacrime


Tobi non disse nulla, non voleva dire nulla…aveva ragione ad essersi arrabbiata imbarazzata in quel modo…


-nessuno sa…?-


-certo che no!- urlò lei


Si asciugò imbronciata le lacrime dal viso


Tobi fece qualche passo verso di lei


Lei lo guardò arrabbiata


“senpai…” continuava ad avvicinarsi e a guardarla…


“senpai”


-c-che vuoi fare Tobi?-


disse lei, per forse la prima volta, intimorita dal suo compagno


lui si levò la maschera

lei trattene per qualche secondo il respiro e si sentì cingere il petto


aveva lasciato andare la maschera


-non soffrire da sola-


lei arrabbiata pianse e tentò con la forza di sciogliere quello che considerava quel maledetto abbraccio


-anf, l-lasciami T-Tobi…io…!-


più lei lo respingeva più lui la stringeva


-lasciami!- urlò lei


-Sasori mi sta…ci sta guardando!-


spinse con tutta sè stessa


e in quel momento Tobi le prese il viso tra le mani e disse solo

-che guardi pure, tu sei mia ora-


la baciò


lei non seppe come fermarlo, si lasciò andare, mentre le lacrime segnavano ormai il suo volto angosciato


Quel bacio durò molto più di quello che lei credette, appena lui la lasciò lei si sfiorò le dita sulle labbra


-avrai capito ormai che quello che provo per te…è esattamente quello che tu provi per il tuo Danna che ormai non c’è più…-


disse lui guardandola, fissandola, negli occhi


e lei quasi non voleva ancora ammettere a se stessa la verità….


Guardò Tobi, guardarla di rimando, quel suo sguardo carico d’amore…


-gh…..no….nooo!-


si mise le mani sugli occhi e si inginocchiò piano piano a terra


-Sasori non è morto!!!!! Lui….non è…..- la disperazione pervadeva il suo cuore



I suoi pensieri i suoi ricordi


-Sasori Danna!!!!- lo abbracciava felice


-Deidara…-


-sai oggi ho preparato qualcosa di buono da mangiare per te fai ahhhm-


lui un po’ di malavoglia e un po imbarazzato girò poco il viso e fece un leggero -aahm…-


-buono?-


-si- ammise lui


-ah che bello!!!!-


lo abbracciò


-D-Deidara!- disse lui imbarazzato


-ahhhh come sono felice- aveva le guance un po rosse e sorrideva felice



-S-Sasori…rispondimi…- imprecò quasi con la voce rotta




Quella mattina doveva essere tutto normale come al solito, dovevano andare da Sasuke per ucciderlo, eppure…qualcosa che era iniziato come una solita loro avventura era finita in un modo molto strano, diverso dal solito.


-Dovremo affrontare uno strano tizio prima di arrivare a Sasuke, d’accordo To…hey! Mi ascolti?-


-Deidara senpai guarda ho raccolto uno strano fiore per te!-


-ahhh finiscila =.=! Morirai prima o poi!- gli diede un piccolo pugno in testa


Poco dopo avevano affrontato quella strana creatura maledetta, eppure…qualcosa di strano c’era anche all’ora


-ahi-

-senpai sei ferito?- disse Tobi preoccupato vedendo il mantello ridotto male e Deidara stesso ridotto male


-va tutto bene, tu aspettami qui, tornerò subito-


Era andata via per qualche attimo, ma a lui erano parse eternità e così con l’ansia nel cuore l’andò a cercare e in mezzo a quegli alberi, lì dove l’aveva vista allontanarsi…lo vide…anzi La vide


Che davanti a quello strano fiume si curava le ferite e la vide…Una donna…


-D-Deida-ra?- sussurrò appena, non riusciva a capire


la vide coi capelli sciolti, bellissima forse come non mai, medicarsi adagio le ferite e fare lievi mugugni per il dolore


-m-maledizione…- disse lei

-dovevo fare più attenzione…devo…ricucirlo subito…- si riferiva al suo mantello tutto tagliato


si rimise un attimo il coprifronte, si voltò e si intravedeva benissimo il seno della donna, scoperto da una robustissima fasciatura che era stata tolta in quel momento


L’aveva in mano ma


Quasi uno shok, quello che non avrebbe mai voluto


Si voltò e lo vide


-T-TOBI!-


la fascia le cadde dalle mani, sfiorando le sue candide dita…


Lui la guardò

-Deidara senpai…sei….bella….-


aggiunse molta enfasi alla parola Bella, quasi a voler significare quanto fosse in realtà splendida Deidara e che fosse una donna


Lei si imbarazzò e…lui pure


Lei si strinse forte a sé…


FINE FLASH BACK




Aveva capito di aver sbagliato, la aiutò a rialzarsi, e assieme a poco a poco guardandosi un pòco negli occhi(lei li distoglieva più che poteva) si allontanarono

Tobi si era rimesso la maschera.


Non si erano più rivolti la parola


E poi, qualche tempo dopo ecco l’affrontare Sasuke


Deidara stava dando tutta se stessa per batterlo


-anf! Quei tuoi occhi…maledetti! Offendono me e la mia arte! La offendono! Gli occhi non sono nulla in confronto all’esplosione dell’arte!-




Flash Back


Si stavano dirigendo


-Tobi piantala- lo guardò come al solito, come aveva sempre ricordato quel suo sguardo infastidito da senpai


Tobi sembrava rasserenato


Pochi attimi


-eccolo, io…senti…Tobi anche se io dovessi usare tutta la mia forza fino al limite…sap-


la abbracciò da dietro stringendola forte a sé e non le fece finire la frase


-ti prego…non andare-


lei si lasciò cullare anche se in cuor suo soffriva, strinse i pungi e amaramente ammise –è questo il mio destino-


-no no!- diceva lui, come se quasi stesse facendo i capricci


lei allora dolcemente si voltò, erano praticamente vicinissimi e con aria seria ma tranquilla disse –non mi accadrà nulla di male e poi…- guardò a terra, si contorse le mani e le lingue pure, quasi un modo buffo quasi come se fosse imbarazzata

-se dovesse essere…ritroverei…lui-


dopo questa frase Tobi fece un passo indietro

-non hai paura della morte?-


-no- disse lei


-perché so che…-guardò al cielo e gli occhi si nascosero sotto la frangia –c’è…qualcuno che mi attende a braccia aperte…-


un leggero vento passò tra di loro


Tobi la osservò, da quanto provava quel sentimento?...sapeva che poteva quasi solo giocare, perché…era consapevole di ciò che era e doveva fare in realtà...non c’era spazio per i sentimenti, eppure senza averlo fatto apposta fu proprio un lui a entrare nel suo cuore, di questo era rimasto sempre molto “preoccupato” amare un ragazzo era una cosa strana, ma dopo aver scoperto il perché di Deidara, e il suo segreto non riusciva a tenere a freno i suoi sentimenti, era attratto come una calamita impazzita a quella donna…così bella e misteriosa…ma legata al suo passato, da quel filo indivisibile e protetto da dolci e puri sentimenti…


-scusami, non amo fare il melodrammatico- ammise poi lei


-per quale…-sussurrò Tobi


-eh?-chiese lei


-per quale motivo fingi di essere ciò che non sei?...-


lei rimase senza parole a quella domanda…poi però con una semplice altrettanta domanda disse – bhe potrei chiederti perché tu indossi quella?...-

indicò la maschera


Tobi rimase in silenzio


-ecco- gli fece una dolce linguaccia –così siamo pari-


“non voglio sentirmi a disagio solo perché ora sai…”


-è perché una donna non sarebbe stata ammessa nell’organizzazione? No non può essere altrimenti nemmeno lei…- disse Tobi


Deidara lo guardò

-una donna è sempre messa in disparte, mentre gli uomini possono, per questo motivo…e poi…-

si guardò le mani e le lingue

-essere considerato un mostro…-


Strinse le sue mani



Flash Back

-non è mia figlia! È un mostro!!!-

una piccola Deidara, in un angolo piangeva da sola, guardandosi le lingue delle mani e con il volto graffiato

“perché…mi fai questo…mamma?”si guardò le mani di nuovo e col volto pieno di graffi guardò quella donna guardarla di rimando con rabbia.

Fine flash back



Sera inoltrata


I due non avevano più parlato


-Anf, T-tobi che fai?!-

La stringeva a sé in una morsa

-non voglio che tu sia di quel Sasori…tu…-

Le prese nuovamente il viso tra le mani e la baciò

-umnf!- cercò di divincolarsi lei ma non ci riusciva

-dimentichi che anche se fingi di essere un ragazzo, non potrai mai avere la stessa forza di un ragazzo-

-smettila- disse lei col volto leggermente arrossato

lui la baciò anche sul collo

-c-che diavolo stai fac-endo?...piantala…-

il sangue ribolliva, chiedendo di essere assetato di quel corpo


Si svegliò d’improvviso respirando a fatica

-Ma…anf…- si riprese

“era solo…un sogno?”

Guardò accanto a sé il corpo del suo Partner che dormiva

“perché…mi fai capitare tutto questo?...mi rendi Il bad boy che sono…”

Avvicinò lentamente una mano alla compagna, ma poi la ritrasse spaventato dalla visione davanti a lui di quello che le faceva nel sogno

-s…-

la sentiva parlare debolmente nel sonno

E quasi misto a tenerezza e a dolcezza, avvicinò la sua mano ai capelli biondi di lei

E la accarezzò dolcemente

Vide una lacrima scenderle dal viso

-sa..so…ri-


piangeva


lui si avvicinò e si mise a fianco a lei, le prese una mano delicatamente

e la abbracciò piano piano

lei sentì il tocco e si tranquillizzò nel sonno…assumendo un’espressione felice

e delicatamente si rannicchiò in quel corpo caldo

“il tuo Sasori, è qui…con te…non ti lascerà mai”

Tobi le accarezzò dolcemente i capelli


E alla fine i due si addormentarono vicini, accovacciati l’uno accanto all’altra.


Al mattino dopo

Deidara aprì gli occhi, e si strofinò gli occhi con le mani

-nm…è già mattina?-

Voltò lo sguardo e vide che era praticamente abbracciata a Tobi

- C - CHE???!!!!!!- urlò

-Deidara senpai good morning!!!!- disse Tobi svegliandosi in quel momento e venendo sbalzato via dalla furia della compagna

-grrr!!!!!-prese a strozzarlo (scherzando ovviamente)

-s-senpai sei dolcissima c-come sempre…-ammise Tobi quasi strozzato

-non darmi del femminile io sono…-

-un uomo?- disse lui

lei si fermò e smise di strozzarlo

- =\\\= uff -


Ma subito assunsero uno sguardo serio, di lì a poco successe il tutto

-Sasuke, l’abbiamo trovato!-

disse Deidara

Entrambi si diressero verso la direzione nella quale lei si sarebbe mischiata nella lotta più sanguinosa e cruenta della sua vita


Fine flash back




Era lì…non aveva più altra scelta se non quella di …

-userò la mia arma più potente! Il Modificato C4!-


-c-cosa!- ulrò Tobi da dietro agli alberi


lei lo vide, potè solo sorridergli, un sorriso dolce e sincero come mai prima d’ora aveva fatto per lui

tanti attimi avrebbero condiviso, avrebbero voluto trascorrere…eppure ora era tutto ridotto a quell’unico sguardo

La vide?una lacrima negli occhi sella sua senpai


“non farlo! Io…non potrò aiutarti!!!!!!”


vide muovere le sue labbra e riconobbe le parole

-perdonami Tobi…-


-senpai…DEIDARA NON FARLO!!!!-


si rivolse a Sasuke e rialzandosi a fatica mise le mani a mò di croce

-preparati!!! Questo è…il TRIONFO DELL’ARTE!!!!-


a poco a poco tutto intorno venne racchiuso in una potente esplosione


Non avrebbe più potuto rivederla lo sapeva…


Vide l’esplosione riuscendo in qualche modo a salvarsi, mentre…vedendo il corpo della partner accecato dalla luce dell’esplosione fu come se anche lui stesse per esplodere

Il suo cuore prese a battere alla velocità della luce, si sentì tremare e le lacrime caddero senza freno dai suoi occhi

Si trattene dall’urlare ma il dolore ormai pervadeva perfino la sua mente e lo rese quasi folle


-DEIDARA!!!!!!!!- urlò


un sorriso…l’ultimo…vuoi?

Sorrideva innocentemente

È questo che vuol dire volersi bene?

Sorrideva ancora


Non resistette più, dentro di lui il potere che conservava pulsava contro la sua volontà quasi a indurlo a fermarsi, ma…il suo cuore corroso dal dolore imprecava aiuto e faceva male e nello stesso momento da guida verso ciò che voleva realmente.


Fu in un secondo, non seppe come, forse guidato anche dal suo potere che si era chinato al volere del suo cuore


Prese in braccio la ragazza e come quasi teletrasportandosi via si allontanò da quell’esplosione


-rispondimi…-sussurrò appena

-ti prego…- piangeva senza controllo


-Tobi!-

Correva lentamente incontro al compagno

-senpai!!!-la rincorreva felice

-ti ho presa! Oh..- e cadevano a terra dopo che lui l’aveva presa abbracciata da dietro


abbracciò dolcemente il suo corpo e lo strinse a sé

-è solo perché…io…perdonami tu…senpai…io….-

guardò ormai il suo sguardo così “spento” con gli occhi chiusi

-ti… ti amo…-

lo disse a labbra strette quasi odiandosi per quello che stava dicendo

“come posso solo poter dire di amarti se sono la causa della tua morte?”

prese per un attimo una consapevolezza di ciò che avrebbe voluto fare

poggiò la sua testa delicatamente dove c’era il cuore di lei


Nulla…


“ti prego!!!!!!!!!!!”


Poi…


Sentì debolissimi battiti


-D-Deidara!!!-


Tentò di fargli la respirazione bocca a bocca per darle un po’ d’aria per farla rinvenire


“non voglio perderti…non voglio!”


-c…-


-senpai!!!- le prese la mano e la strinse tra le sue


-To…bi…-


debolissima e con poca vita in lei riuscì a girare appena lo sguardo per vederlo


era piena di sangue


-ti prego senpai non mi lasciare….-piangeva come un bambino


-io…vorrei stringerti forte e non lasciarti mai più andare io…non voglio vivere senza di te non voglio!-


anche lui era ferito ma non ci badava minimamente


la compagna a quelle parole spalancò gli occhi…gli sorrise


-t..ti voglio….bene anch’io…-


-io ti amo! Ti voglio bene! Voglio stare con te!- disse lui


lei pianse, voleva alzarsi


-non affaticarti senpai!-


-T..Tobi…io…non voglio morire…-pianse lacrime miste a sangue


-non morirai!- disse lui asciugandogliele


-scu…scusami- sorrise all’amico


lui la strinse a sé

lei si lasciò piano piano andare all’abbraccio e…debolmente mentre chiudeva gli occhi sussurrò

-d-davvero…tantissimo…ti voglio be…..ne-


chiuse gli occhi e il suo respirò debolissimo si fermò del tutto


Tobi la strinse a sé, aveva gli occhi coperti dalla frangia


-senpai…-


la strinse di più a sé


-DEIDARA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-


il suo urlo disperato riecheggiò


e il viso di lei quasi angelico, dolce sincero…non sembrava affatto spenta per sempre…eppure…quella era la sola unica amara verità


La prese in braccio


Pioveva

Correva per raggiungerlo

-anf anf-

cercava un albero dove poter ripararsi

D’un tratto

Ecco un ombrello sopra la sua testa

Tobi le sorrideva, in modo molto serio e dolce

-grazie…-

Le porse una mano

Lei con qualche indugio ed esitazione la afferrò

Lui la prese e portò tutto il suo corpo contro il suo sotto l’ombrello

Arrossiva, si imbarazzava, non sapeva cosa dire, era semplicemente la donna che amava.

Piangeva si arrabbiava e a volte lo picchiava, prima ancora di sapere il suo segreto.

Dopo di esso era cambiata, diventata dolce gentile con un modo di essere e di fare imbarazzato che lo faceva impazzire…l’amava anche prima, ma dopo aver scoperto tutta la sua femminilità lo sentiva…sentiva crescere il suo desiderio per lei ogni secondo di più…se prima aveva timore perché la credeva maschio, ora non aveva più timore…anzi…ogni momento voleva dimostrarle il suo amore la sua passione…

E lei…un angelico aspetto, un dolce movimento…un tenero carattere

Ogni suo sguardo, ogni sua parola

Amava tutto di lei

Della nuova lei


-in queste notti sole e buie…promettimi che resteremo sempre insieme, ok?-

L’ombrello cadeva lasciandosi alle spalle quel bacio così passionale


A cosa era servito tutto ciò?

Ormai era finito tutto…


E non distingueva più la realtà dal sogno e l’illusione dalla verità


La abbracciava, e lentamente le abbassava il cappotto sotto al quale le sue fasce coprivano ciò che dimostrava chi era davvero Lei…


Rimase sotto la pioggia, per minuti…secondi…ore…

Non sapeva quanto era rimasto là, con il corpo senza vita di lei


-i-io…-

Era davanti a lui, dietro di lei un albero

-tu cosa? Sei attratta da me?-

le teneva una mano

-riflettici, se tutto ciò ti avesse dato fastidio ti saresti allontanata da me, e invece…perché sei ancora qui?-

era ormai contro l’albero

-i-io non provo fastidio a tutto ciò, anz!i…- ma si bloccò a ciò che aveva appena detto tappandosi imbarazzata la bocca con la mano libera dalla forte presa di lui

-se non ti dispiace c’è pure un motivo no? ti prego, lascia da parte Sasori e pensa a me, a ciò che provi per me-

la guardava negli occhi continuandole a baciare il palmo della mano che si era ben guardato dal tenerla mentre lei indietreggiava ed era finita con la schiena contro quel tronco d’albero.

-i-io non potrei mai dimenticarlo…come posso dimenticare colui che…mi ha accettata così com’ero?senza chiedermi nulla farmi nulla…semplicemente mi accettò…e mai nemmeno i miei genitori lo fecero…non mi accettarono mai…-

Non voleva piangere al pensiero dei suoi ricordi d’infanzia così crudeli

-senpai...-

si avvicinò a lei riducendo la distanza al minimo, le labbra si sfioravano dolci e delicate

-il passato è passato… ora devi vivere il presente; non saprai mai come sarà il futuro... non saprai mai cosa succederà perciò ora non pensarci. Pensa solo ad ora, ad adesso, a noi due..

La guardò negli occhi, le prese anche l’altra mano e la bloccò contro l’albero

-io ti amo senpai, dal primo giorno che l’ho vista... e non posso fare a meno di lei....-

Non sapeva più cosa succedeva lì attorno, guidato dal suo io e dal suo cuore sapeva solo che voleva lei e nient’altro.

Tutte emozioni in una sola volta, lei si lasciò guidare da lui, aveva paura ma non ci badò, si sentiva incline a lui e non voleva nemmeno reagire a tutte quelle parole “lanciate” in una sola volta…parole e gesti che la facevano sentire più viva come donna di quanto non lo fosse mai stata in tutta la sua vita, forse solo con Sasori aveva potuto sfiorare quei momenti senza mai però raggiungerli appieno…


“ti vendicherò…”


una lacrima …

forse l’ultima

Scese dai suoi occhi


Cadde a terra…


La pioggia smetteva adagio di scendere


Ma…


Ciò che scendeva davanti a quel corpo non era pioggia…


Col cuore colmo di dolore lasciò il corpo di lei, sepolto sotto a quella terra…


-è una promessa…ti vendicherò-


Si allontanò piano, verso il suo futuro…allontanandosi per sempre da quel luogo…da quella persona…

Da colei che aveva amato

E mentre si allontanava il cielo tornò a schiarirsi…eppure


Per lui ormai era notte inoltrata, c’erano solo tenebre…racchiuse nel suo cuore.







PREMETTO SOLO UNA COSA:

Ebbene sò che molti di voi penseranno che sono pazza perchè Deidara è un maschio^^però ai tempi quando non si sapeva ancora mi frullavano in mente tante ideuccie carine e... questa fu una di queste xD premetto non l'ho fatta contro chi adoro gli yaoi o altro ><" è stata semplicemente una cosa chi mi è passata per la testa e ho voluto scriverla, quindi spero che non ci siate rimasti male perchè ho messo Deidara come donna, però volevo vedere come sarebbe stato se....(infatti la ff è una: What if...) volevo solo vedere come sarebbe stato se lui fosse stato una Lei^^e quindi vedere in questo modo come sarebbero andate le cose, nient'altro. Spero solo quindi non ve la prendiate con me, è sono stata anche molto combattuta sul postarla, ma alla fine ho deciso in buona fede di postarla lo stesso e spero che voi comunque in buona fede non mi uccidiate ç_ç".

L'ho pensata come una one-shot però... vedrò se continuarla o meno^^

(scusatemi se ho scritto questo papiro ma volevo essere certa di non essere fraintesa)

  
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