Una piccola
riflessione-ricordo di Severus Piton. Premetto che il
pg non mi appartiene ma è proprietà di J.K.Rowling.
Devo dire che Piton non potevo sopportarlo e questo fino al sesto libro, lo
odiavo profondamente. Ma, dopo aver letto il settimo
libro (finalmente) ho iniziato a pensare che Severus fosse tenero. Non mi
sbilancio in altre spiegazioni poiché non voglio dare
ne alludere a spoiler sul settimo (ce ne sono gia troppi in giro eh!)
Per, cui
ora, Buona lettura!
“Sai cosa vuol dire Mezzosangue piccola
Lily?”
“Si, Remus me l’ha spiegato”
Sono Solo. No ma che dico? Da quando posso permettermi di dire di essere…solo. Ah, tutte palle.
“Ciao Severus”.
“Ciao.. Lily” Ti
guardo, quanto sei dolce, sai vedere la bellezza negli altri prima ancora di
vederla in te stessa.
“Senti, mi presteresti
il tuo libro di Pozioni? Tu sei così particolarmente bravo, mi piacerebbe molto
imparare da te” . Rimango semplicemente a guardarti mentre mi poni questa semplicissima domanda.
“C-certo…”. Tu con quel sorriso acceso,
non so nemmeno quante parole tu possa esprimere
solamente con un sorriso. Una tua risata, oh no…questo è il paradiso
“Ti ringrazio, sei molto
gentile”. Ed ecco un altro di quei meravigliosi
sorrisi. Li ho contati, contati uno per uno.
Eccolo. Severus
Piton uscì dal suo pensatoio. Rimase immobile, come una roccia quasi, seduto sulla sua
poltrona dietro la scrivania, nel suo ufficio.
Ricordava…
“Lo sai Severus? Sei davvero un bravo
ragazzo..”gli sorrise a quella affermazione.
Lo fai apposta a mettermi
in imbarazzo piccola Lily? Io credo ti riesca naturale.
“Mi dispiace, James proprio non sa cosa
voglia dire il rispetto per le persone, quanto è insopportabile quel ragazzo..”
Gia, Potter, che possa bruciare lui e le sue
malefatte, che potesse morire tra atroci e ineguagliabili sofferenze.
“Ma guarda cosa ti ha fatto..”proferì sorpresa scostandosi un ciuffo che le cadeva
sulla fronte a coprire gli occhi, mentre guardava il taglio sulla fronte del
ragazzo.
“Non è niente…Lily..”le
sorrise scostandole la mano che si apprestava ad arrivargli al viso.
“Ma guarda, ti esce del sangue..”indicò la fronte con le dita. “Ferula!” enunciò con la
bacchetta alla mano. Comparvero una serie di bende. “Non puoi rimanere così, potrebbe infettarsi...”gli proferì con un sorriso
dolcissimo.
Non ebbe possibilità di ribattere che lei li aveva portato una mano alla fronte
provvista di bende e disinfettante. Non potette fare a meno di sorriderle in quel mentre, si sentiva quasi rilassato, sereno.
“Ecco, guarda..”iniziò
Lily mentre lo guardava un sorriso dolce come i precedenti “Ora sei guarito”
riprese con un altro sorriso.
Severus si toccò la fronte sentendolo spessore del cerotto su di essa. Guardò la ragazza. Lei gli sorrise.
“Visto? Ora non va meglio?” gli chiese.
“si..” mormorò lui guardandola “va
meglio..”
“James è davvero insopportabile, a volte
vorrei che tutto quello che combina gli si ritorcesse contro..”
Lui le sorrise percettibilmente.
Sei sempre stata buona
con me, gentile, mi hai sempre trattato per quello che ero, che sono
stato. Sapevi trovare ciò che io non
riuscivo a vedere, in me.
Non ho mai avuto
il coraggio di dirti quello che sentivo, non ho mai avuto quella spigliatezza
che Potter sembrava avere, come se, fosse parte assemblante del suo essere
tanto idiota e insopportabile.
Ho tanti rimorsi
che non potrò riparare, troppi. Ma tu eri comunque li
in ogni momento. Come durante le feste di Natale in quel quarto anno, nel quale
cadde davvero tanta neve che gli studenti dovettero arrivare tutti con la smateriallizzazione.
“Buon Natale Severus” gli sorrise Lily baciandogli una guancia.
Non ho mai dimenticato quel Natale, come quel dolce gesto. Mia piccola Lily. Ricordare, anche il tuo minimo salutare od il piccolo gesto che
facevi a lezione quanto ti annoiavi, era un movimento strano della mano sul
legno ruvido del banco sul quale sedevi.
Mia piccola e dolce Lily. Ricordo che profumavi di
rose, rose bianche. Ti piacevano le rose Lily, me lo
ricordo.
Portavi sempre i
capelli con quel nastrino rosa, quello color pastello,
lo allacciavi velocemente raccogliendo tutti i capelli rossi ad eccezione della
frangia.
Siamo
realisti, sto pensando
a tute queste tenerezze passate, perché? Perché mi manca
terribilmente quello che avevo prima.
Ma come si può sentire la solitudine per qualcosa che
si è lasciato volontariamente perdere?
Non volevo chiamarti mezzosangue, non volevo essere così…così…stronzo, ma p quello che sono, quello che sono
diventato. Roccia
dura, corrosa, come accade al granito. Si sgretola
lentamente e dolcemente fino a fondersi in polverina sottile.
Io sono un Mangiamorte. Per Merlino, sto pensando a
tutti questi ricordi, queste emozioni.
Solo.
Ecco perché le penso, ecco perché continuo a pensarlo
nonostante siamo passati e troppi anni. Non sono mai riuscito a dire
la verità, ad ammettere l’amore che sentivo.
Io amavo Lily Evans. Poche ciance, semplicemente era così.
Bussano alla porta. E’ Silente.
“Severus,
seguimi” gli proferì il vecchio preside.
Piton si alzò dalla sua sedia seguendolo.
Sapere di avere amato e perso e peggiore che non aver amato mai. Quante
fesserie.
Ecco.
La battaglia
inizia ed io ti raggiungo.
Mio dolce petalo
di pesco.