Fanfic su artisti musicali > Super Junior
Segui la storia  |       
Autore: Ria-chan    21/01/2013    5 recensioni
Raccolta di flash-fic e one-shot EUNHAE
1. Rosa: L'ottimista vede la rosa e non le spine; il pessimista si fissa sulle spine, dimentico della rosa.
3. Chocolate: Non pensate che il cioccolato sia un sostituto dell'amore... L'amore è un sostituto del cioccolato.
8. Gelosia: Per la gelosia niente è più tremendo della risata. 
10. Mani: Indicai le nostre mani intrecciate: quand'è che siamo arrivati a ciò?
11. Abbraccio: Un abbraccio fortissimo. Da fuori sembra "ti amo". Dentro, i due corpi si dicono addio.
13. Dolci: Compri dolci e biancheria per sentirti amato e vuoi che ogni notte tua sia mia, nel buio come piace a noi...
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Donghae, Eunhyuk
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eccomi qui *w*
Sono riuscita a buttare giù questa schifezzuola mentre attendo che una vera ispirazione attraversi la mia mente :D
Per ora ho parecchie belle fotine (Gentilemente offerte da Josie <3) messe da parte e sulle quali conto di lavorare ma... se non arriva l'ispirazione... non se ne pò fà niente! XD
Ah, prima di lasciarvi a questa insenstezza volevo davvero ringraziare:
ho notato con piacere che aumentano le persone che seguono questa raccolta e ne sono, ovviamente, estremamente felice!! Rinnoco anche l'invito, qualora qualcuno avesse qualche richiesta particolare, di farlo scrivendomi :D (Qualche indizio è sempre ben accetto ;) )
Beh, allora alla prossima *w*


PAROLE: 1,040
RATING: Verde



PAROLE

E si amavano, si amavano davvero tanto. Tanto che non riuscivano a dirselo. (Simona Sanna)

 
-Hyukkie!-
Donghae gli era corso incontro sorridente, raggiungendolo mentre, di spalle, HyukJae salutava la folla acclamante.
-Hyuk!-
Lo aveva chiamato vedendo che il compagno non accennava a voltarsi ed il suo sorriso, in parte, si era già un po’ spento.
-Hyukkie dai!-
Lo aveva chiamato ancora convinto che il rumore assordante, quelle grida a loro rivolte, non avessero permesso al compagno di udire la sua voce.
Aveva urlato ancora di più allora, coprendo con una mano il microfono e con l’altra, allungandola verso HyukJae, tentando di chiamarlo e smuoverlo in quel modo.
Ma nulla.
Eppure erano così vicini…
-Hyuk! Andiamo!-
Allora Donghae ci aveva provato ancora.
E ancora.
E ancora.
Ma nessuna risposta sembrava arrivare e, allo stesso modo, la sua mano sembrava paralizzata.
Per qualche assurda ragione gli era impossibile raggiungere quel braccio ad uno tocco di dita di distanza da lui.
Per qualche motivo le sue dita, congelate, non volevano saperne di distendersi ed afferrare la stoffa della camicia bianca di HyukJae.
-As-aspetta!-
E poi, semplicemente, Hyuk si era allontanato, senza rispondergli, senza averlo ascoltato e, soprattutto, senza poter essere fermato.
-Aspetta. Ti prego.-
 
Quando HyukJae era rientrato a casa, o meglio dire al dormitorio, era già notte inoltrata.
Aveva lavorato alla radio come ogni sera e, ormai abituato a quella routine inizialmente stancante, non avvertiva più la spossatezza dei primi tempi; ogni tanto quindi, benché l’ora non fosse delle più indicate, si concedeva a Donghae ed al suo desiderio di condividere un film insieme, qualche chiacchiera ed un letto condiviso: anche se spesso era per lui un vero sforzo, tenere gli occhi aperti, sapeva che quelle sole piccole attenzioni rendevano il compagno felice e, per questo, le compiva volentieri.
Quella sera, comunque, non era stato diverso: Hyuk aveva aperto la porta della stanza del moro riscoprendola nella penombra ed immersa nel silenzio e, costatando che l’amico dormiva, l’avrebbe richiusa alle sue spalle se non fosse stato per un singulto accompagnato da respiri pesanti ed ansanti che lo fecero seriamente preoccupare.
Nonostante fosse buio, e si vedesse ben poco al di fuori di quella camera, Donghae era solito dormire con una piccola lucetta in corrente per sentirsi meno solo e, anche, per evitare al compagno di schiantarsi un po’ ovunque quando si intrufolava nella sua stanza; insomma grazie a quel piccolo lumino, HyukJae era riuscito facilmente ad avvicinarsi al letto dell’amico e a scorgere il suo viso: era sudato, la fronte corrugata e scosso da fremiti e movimenti nervosi del capo come se, preda di un incubo, il ragazzo tentasse di scacciarlo in tutti i modi senza riuscirvi.
-A-aspetta! Dannazione, Hyuk! ASPETTA!-
Hyuk sussultò, non avrebbe di certo pensato di essere lui l’incubo che tormentava Donghae e, dovette ammettere, che la cosa gli fece un po’ male.
Ancora più male gli fece però il vedere il suo Donghae allungare un braccio scivolato fuori dalle coperte e tentare, invano, di afferrare il vuoto.
Stava cercando di raggiungere…Lui?
A quel pensiero il biondo non riuscì a trattenersi e, allungando il braccio e schiudendo il pugno, fu quasi pronto ad afferrare quella mano aperta che lo cercava se… se qualcosa, una triste e malinconica sensazione, non lo avesse invaso trafiggendolo: richiuse la mano a mezz’aria e la riportò, stretta a pugno, sul bordo del letto.
Poteva stringere la sua mano, raggiungerla e riscaldarla con la sua ma… ma cosa sarebbe cambiato?
Anche se erano così vicini, così stretti l’uno all’altro, Hyuk aveva la sensazione che in realtà, mai, si sarebbero raggiunti davvero.
E come avrebbero potuto?
Due persone che sono vicine lo sono davvero anche quando l’una nasconde all’altra ciò che è scritto nel suo cuore?
No.
E così, loro, non si sarebbero mai raggiunti in quel senso.
Potevano abbracciarsi, stringersi, cercarsi, ma mai trovarsi davvero.
Donghae avrebbe potuto cercarlo in eterno, ma mai nel modo in cui Hyuk cercava lui.
Donghae avrebbe potuto stringergli la mano in eterno, ma mai tanto stretta da dargli ad intendere che era suo.
Donghae avrebbe potuto sognare di lui per tutta la vita ma, in quei sogni, non ci sarebbe mai stato il bacio che Hyuk sognava.
E Hyuk?
Hyuk avrebbe potuto farsi trovare sempre, essere sempre al suo fianco ma, mai, avrebbe avuto il coraggio di dirgli cosa il suo cuore nascondeva da troppo tempo.
Cosa poteva fare, allora?
Cosa sarebbe stato più giusto, per entrambi?
Per un attimo ebbe il sentore che la cosa più giusta fosse andare via: si sollevò da terra, dalla posizione inginocchiata in cui si era messo, e fece per allontanarsi voltando le spalle al compagno.
Era giusto così: per due persone che non potevano raggiungersi non avrebbe avuto senso, allora, far finta di poterlo fare attraverso le loro mani.
-Hyukkie! No-non lasciarmi. La-lascia che ti raggiunga! Ti prego!-
Ma quella voce insistente, tremolante, rotta da respiri affannati, lo fece desistere una volta ancora.
Sbuffando girò su se stesso e si lasciò stancamente ricadere a terra, le ginocchia sulla moquette ed i gomiti puntati nel materasso, la mano stretta in quella di Donghae.
-Sono qui scemo. Non fare chiasso che gli altri dormono!-
In cambio però non guadagnò altro se non un sorriso e respiri più regolari.
 
Per tutta la notte HyukJae rimase a terra, mezzo steso sulla moquette e con la testa sul materasso, la mano intrecciata a quella di Donghae.
Per tutta la notte Donghae non ebbe più incubi, o paure, o lamenti; e quando si svegliò al mattino, ponendosi a sedere sul letto e vedendo l’amico in quell’assurda ma dolcissima posizione, che stringeva ancora la sua mano, non poté fare a meno di lasciarsi ricadere disteso, fissare il soffitto con un sorriso e pensare che, in qualche modo, anche se non avrebbe mai potuto raggiungere il suo cuore aveva, almeno, raggiunto il suo corpo.
Non potè fare a meno neanche di pensare che forse un giorno sarebbe riuscito a raggiungerlo davvero, a trattenere la sua camicia bianca e a stringerla con forza, a costringerlo a girarsi ed urlargli in faccia i sentimenti celati nel suo cuore.
Forse un giorno si sarebbero appartenuti davvero, più di quanto non sentissero di esserlo adesso.
E forse quel giorno prima o poi sarebbe arrivato ma, al momento, tutto ciò che contava era che, almeno, l’uno fosse sempre vicino all’altro.
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Super Junior / Vai alla pagina dell'autore: Ria-chan