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Autore: reby    11/08/2007    10 recensioni
-Tu cosa Sana?Hai sempre il tuo lavoro,no?La cosa più importante per te è sempre stata quella.- -Co..cosa stai dicendo?- chiese stupita aggrottando le sopracciglia. Non avrebbe retto le lacrime ancora per molto. -La verità- rispose lui deciso. -Allora dimmelo guardandomi negli occhi Heric. Dimmi che mi hai sempre illusa da quando hai conosciuto Funny.-
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Fuka Matsui/Funny, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Talvolta nella vita non ci rendiamo conto delle parole che pronunciamo.

Talvolta,accecati dai nostri interessi,dai nostri pensieri,non pensiamo alle conseguenze di quello che pronunciamo.

Ma spesso,un attimo dopo aver pronunciato quelle parole,ce ne pentiamo amaramente.

Ma altrettanto spesso,ormai è troppo tardi per rimediare.

 

 

 

 

 

 

Il volo per New York era atterrato sulla pista dell’aeroporto di Tokyo.

Le ruote stridettero sull’asfalto,facendo alzare una piccola scia di polvere e terra. Nella sala d’attesa c’era grande fermento:chi tornava,chi aspettava,chi piangeva..

E chi partiva.

Partiva per non tornare più. Partiva per cancellare il passato,per creare un futuro su carta bianca.

Una ragazza dai lunghi capelli lisci e rossicci osservava dall’enorme vetro,con le mani in tasca l’aereo appena atterrato.

L’aereo che l’avrebbe portata via.

Per sempre.

I grandi occhiali scuri le nascondevano gli occhi tristi e stanchi. Aveva pianto per tutta la notte,senza fermarsi un attimo. Il cellulare riprese a vibrarle nella tasca dei pantaloni neri che indossava.

Meccanicamente lo prese in mano,e schiacciò per l’ennesima volta il tasto rosso che rifiutava la chiamata.

Funny.

Era dalla sera precedente che cercava di parlarle. Ma non aveva voglia di sentire nessuno.

Tanto meno lei,che rappresentava uno dei due motivi per cui lasciava il suo paese.

Perché cercava ancora di chiamarla?

Ormai aveva avuto la sua vittoria,che motivo aveva?

Voleva sbatterle ancora una volta in faccia la decisione che il ragazzo dei loro sogni aveva preso?

Si sentiva tradita.

Tradita da due figure importantissime per lei. Due pilastri della sua intera vita.

Spense il cellulare e lo gettò nella borsa monocolore che aveva a tracolla.

Monocolore come i suoi pensieri.

Grigi,tristi.

Avvolti in una nube di fumo che dubitava si sarebbe dissolta.

Si sentì toccare delicatamente una spalla.

Un tocco gentile,amico.

Si senti tirare indietro e si ritrovò tra le braccia sicure del suo migliore amico. Charles.

Continuava a bisbigliarle nell’orecchio va tutto bene.

Ma non andava tutto bene.

Nemmeno riusciva a sentire quello che le diceva. Nella sua testa continuavano a rimbombare le parole di Heric.

“Ho scelto Funny,Sana. Amo lei.”

-Sana,dobbiamo avviarci all’imbarco.- le disse bisbigliando il ragazzo alle sue spalle.

Abbasso il capo e annuì piano,scrutando per le ultime volte il cielo giapponese.

Quanto le sarebbe mancata la sua vita..

I suoi amici,la sua scuola..

I suoi occhi. Occhi che avevano la capacità di catapultarla in paradiso,di farla sognare.

Ma ormai l’aveva perso.

Quegli occhi non l’avrebbero più guardata amandola.

 

-Mi dispiace Sana,ma ormai non provo più per te,qualcosa di diverso dall’amicizia.-

-Mi hai illusa..- mormorò a bassa voce.

Si trovavano sotto il loro gazebo. Quel pomeriggio Heric l’aveva chiamata per proporle di incontrarsi. E lei naturalmente aveva accettato.

-Si forse- ribadì Heric guardandola tranquillamente.

Da quando era diventato così freddo?

Sembrava essere tornato il teppista della scuola elementare,quando non si rivolgevano la parola.

Quando non aveva ancora imparato ad amare.

-Io..-

-Tu cosa Sana?Hai sempre il tuo lavoro,no?La cosa più importante per te è sempre stata quella.-

-Co..cosa stai dicendo?- chiese stupita aggrottando le sopracciglia.

Non avrebbe retto le lacrime ancora per molto.

-La verità- rispose lui deciso.

-Allora dimmelo guardandomi negli occhi Heric. Dimmi che mi hai sempre illusa da quando hai conosciuto Funny.-

Il ragazzo molto lentamente alzò il viso.

Gli occhi che Sana vide la lasciarono senza fiato. Non sembravano gli occhi di chi è convinto,deciso..ma bensì gli occhi di un disperato,coperti però da un sottile strato di ghiaccio.

Dopo un attimo di silenzio,Sana si avvicinò lentamente al ragazzo,scrutando nei suoi profondi occhi mielati.- Sai Heric,credo di aver sbagliato sentimento nei tuoi confronti. Mi sono accorta che non sei cambiato affatto in questi anni. Sai che ti dico?Sei rimasto il ragazzaccio che ho incontrato nell’aula della scuola elementare. Un teppista.-

Lui assorbì quelle parole senza apparentemente battere un ciglio.

-Anche io non ti sopporto più.-

Quelle parole uscirono dalla loro bocca da sole,quasi avessero una vita propria.

-Tutti i tuoi modi frivoli,le risate inutili. Sei una bambina Rossana. Invece Funny è già una donna,una donna capace di amarmi.-

Quelle parole mandarono completamente in frantumi il cuore della ragazza. Con quel poco di fiato che le era rimasto in gola,gli disse- Bene,sono contenta allora che il mio odio sia ricambiato.-

Senza aggiungere altro,si voltò nella direzione opposta e iniziò lentamente a camminare.

Lui non la rincorse questa volta,bensì la vide sparire dietro l’angolo per l’ultima volta. E senza saperlo,quella fu l’ultima volta che Heric Hayama vide Rossana.

 

-Sana,dobbiamo andare.-

La voce di Charles le sfiorò di nuovo le orecchie,mentre la conduceva verso la pista d’atterraggio.

Non c’era nessuno a salutarli.

Nemmeno sua madre,o Robbie. Neppure i suoi amici.

Non li aveva nemmeno avvisati,loro. Tranne la signora Smith e Robbie,nessuno sapeva che sarebbe partita.

 

 

-Perché le hai mentito?!- urlò per l’ennesima volta Funny.

-E’ meglio per tutti.-

-NO!Non merita questo!Dovevi dirle la verità!- sbraitò ancora una volta la ragazza.

Heric era in piedi davanti alla soglia di casa sua,con lo sguardo basso e le mani in tasca.

-E cosa?Dirle che non mi resta ormai molto da vivere?- domandò pacato il ragazzo.- Rispondimi Funny.-

La ragazza rimase in silenzio,ad osservare il suo amico.

Distrutto.

Disperato.

Un mese prima gli avevano diagnosticato una forma avanzata di cancro ai polmoni. I medici erano stati chiarissimi. Nessuna possibilità di guarigione.

Heric sarebbe stato stroncato in quella maniera.

E da quando era uscito dall’ambulatorio del suo medico,aveva preso una decisione:allontanare Sana dalla sua vita con un pretesto qualunque,pur di non farla soffrire inutilmente.

La ragazza lo abbracciò piano.- Si,dovevi dirle la verità. Di certo l’avrebbe apprezzato di più.- mormorò al suo orecchio.

Heric sospirò.- Non importa Funny. Magari le scriverò una lettera,e quando non sarò più con voi gliela consegnerai. Lo farai,vero?-

-Ma certo- rispose la ragazza,ormai in lacrime.

 

 

“Volo 70061 da Tokyo a  New York in partenza dal gates 6”

Sana allacciò le cinture. Il cielo era limpido quella mattina,nemmeno una nuvola lo screziava di bianco.

-Andrà tutto bene.- sussurrò Charles prendendole la mano fredda.

Lei sorrise debolmente. Che caro ragazzo era Charles.

Sempre pronto ad aiutarla,a porgerle una mano.

Quando l’aveva chiamato la notte precedente,non aveva battuto ciglio alla notizia di dover partire la mattina seguente. Aveva solo detto che si sarebbero visti all’aeroporto.

Improvvisamente,Sana sentì vibrare qualcosa nella sua borsa.

Il cellulare è spento,pensò la ragazza mentre frugava nella tracolla.

Quando vide cosa produceva quella vibrazione,gli mancò un battito.

Il cicalino..

L’unico a poterlo far suonare era..

Heric..

-E’ lui?-

Charles la guardava,consapevole che l’unica cosa che avrebbe fatto sbarrare gli occhi alla sua Sana era quel biondino.

Lei annui.- Devo scendere dall’aereo,è successo qualcosa.- e iniziò a slacciarsi le cinture.

-Ma stiamo decollando!-esclamò Charles cercando di farla ragionare,mentre tentava di farla stare seduta.

-Signorina!Rimanga seduta,ormai siamo decollati- le disse la hostess arrivando.

Sana si gettò a peso morto sul sedile.

Non era possibile..

Doveva tornare,era sicuramente successo qualcosa.

-Prenderò il primo aereo per Tokyo.-

Charles sorrise mesto,guardandola.- Lo immaginavo.-

 

Il vero amore non ha limiti.

Non si ferma davanti alle bugie.

Come l’amicizia.

Funny continuava a schiacciare il cicalino di Heric,mentre lui la credeva in bagno. I suoi due migliori amici non si meritavano questo.

Se conosceva bene la sua migliore amica,sarebbe tornata indietro in men che non si dica. Infatti aveva telefonato a casa sua,e sua madre in lacrime le aveva detto della decisione di Sana.

Allora aveva pensato al cicalino.

E se proprio Heric non aveva speranze...almeno poteva contare su Sana.

Ma la speranza non muore.

Mai.

E mesi dopo,Heric era guarito.

Non si sa come,o perché.

Ma una cosa è certa:l’amore a volte,cura ogni male.

 

 

 

 

 

 

Ragazzi!

Questa è la mia prima fic su Rossana!Ok,se verrà letta da chi segue l’altra mia fiction sui Digimon(Drop of memory,correte a leggerla e recensirla;)),noterà alcune somiglianze nella trama..

Non sono fissata con la morte o le malattie,ma non so come,le parole vengono da sole,e le idee anche..!So bene che sono temi delicati,e cerco sempre di portare il dovuto rispetto a chi ne è direttamente interessato.

Ma questa è una one short con l’happy end,quindi non lamentatevi;)

Sarò curiosa di sentire cosa ve ne pare!

Un bacio!

Sabry

 
   
 
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