Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: SeleneAngel12    21/01/2013    2 recensioni
Guardo quei bellissimi occhi verdi e quasi mi commuovo perché per la prima volta ho la possibilità di sentire la sua voce,anche se a stento,non importa perché fa parte di lui ed io amo tutto di lui.
Sento gli occhi farsi lucidi perché so quanto gli sia costato rendersi così vulnerabile davanti a me e gliene sono grato.
Così,tentando di non farmi prendere dall'agitazione,con la lingua dei segni gli dico che lo amo e lui mi sorride accogliendomi tra le sue braccia,quelle braccia che sono riuscite a raccogliere i pezzi del mio cuore.
(Larry)
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Spazio autrice:

Salve a tutti gente:) Questa Fan Fiction è frutto delle mie lunghe e travagliate elucubrazioni mentali sulla Larry. La storia è alternativa,lo ammetto,ma spero possa piacervi ugualmente perché penso sia uno dei lavori che mi appartengano di più. Sarà composta da circa 4 o 5 capitoli.

Per qualsiasi cosa scrivetemi:) vorrei anche ringraziare la mia migliore amica per essere sempre con me e perché c'è un po' di lei in tutto quel che ho scritto.

Recensite please <3

Love you all

Selene

 

 

 

Cold Coffee

 

Mi stropiccio gli occhi avviandomi verso la cucina,sento i muscoli intorpiditi e la vista appannata,ma non me ne curo perché l'unica persona di cui io abbia bisogno non è accanto a me come avrei sperato.

Una lacrima solitaria scende lungo il mio volto perché fa male,come ogni volta e continuerà a farne anche se tento di celare tutte queste urla. Mi sento uno straccio,usato ed abbandonato dalla persona a cui probabilmente ho donato la mia anima,ma il punto è che se anche volessi realmente smettere questa farsa,non ce la farei,non avrei mai la forza di condurre questa vita senza d lui,che è tutto per me.

Anche se mi ha abbandonato,solo su quel letto.

Anche se mi ha lasciato sudato e cosparso del suo amore.

Anche se mi ha lasciato dopo avermi promesso di restare.

Uno spiraglio di luce penetra dalla finestra di poco alzata ed il vento mattutino entra facendomi rabbrividire per il freddo che batte sul mio petto scoperto.

Porto una mano all'altezza del cuore e scopro di poter ancora sentire il suo profumo nell'aria:menta e zucchero.

Alzo di scatto la testa sperando di vederlo sulla soglia della porta,sperando di scoprirlo mentre mi guarda con quel sorrisetto malizioso e quelle fossette che amo con tutto me stesso,eppure non lo vedo perché la casa è vuota e lui se n'è andato come ogni mattina.

Se n'è andato chissà dove a fare chissà cosa.

Ed è questo che non capisco,un tempo mi diceva tutto ed ora che io sono pronto a gettarmi tra le sue braccia lui sparisce.

E vorrei sentirmi amato,almeno un po',giuro che mi basterebbe un pizzico del suo amore,giusto per assaporarne il gusto e poi non pretenderei più nulla perché mi farei bastare quel poco per tutta la vita.

Mi avvicino ai fornelli per prendere la caffettiera e la sento pesante,la apro e ne scorgo del liquido marrone dentro,segno che Harry l'aveva usata prima di andare via.

Mi chiedo se l'abbia fatto apposta a lasciarmene un po',mi chiedo se andando via abbia pensato a come avrei potuto sentirmi io,mi chiedo se si sia mai chiesto cosa ne sarà di me quando se ne sarà andato definitivamente.

Verso un po' di quel liquido scuro come la mia anima dentro un bicchiere,senza riscaldarlo,io amo il caffè freddo.

Mi chiedo se lui lo sappia,se sappia le cose che amo e quelle che invece odio con tutto me stesso,ma mi do dello stupido perché se lo sapesse non se ne sarebbe andato,non dopo avermi promesso i contrario.

You're like cold coffee in the morning

Sì,lui è come il caffè freddo alla mattina,non ti riscalda,non ti consola,ma si fa sentire con il suo gusto amaro e ti rimane impresso per tanto,troppo tempo.

C'è  a chi non piace,ma io non ne posso fare a meno perché mi fa sentire vivo,anche se nello stesso momento in cui mi risveglia mi travolge.

Ed è così che fa Harry,arriva come un uragano in una mattina primaverile e spacca via tutto lasciandomi denudato di qualsiasi pudore,mi lascia dietro di sé ad aspettarlo e forse questa è la cosa peggiore,perché lui sa.

Sa che lo aspetterò,sa che quando tornerà io lo guarderò senza neanche un po' di rancore anche se il mio cervello urla di lasciarlo andare e allora lui tornerà tra le mie braccia per qualche ora,per infliggermi ancora un po' di dolore,ma io sopporterò,sempre.

Io so di poterlo scaldare con il mio amore e se solo lui fosse abbastanza coraggioso saprebbe che questa è l'unica cosa di cui ha bisogno.

Bevo qualche sorso e poi mi siedo sopra il tappeto verde accarezzandolo leggermente ed improvvisamente sento una canzone che conosco benissimo.

Cold Coffee

Mi alzo di scatto abbandonando la tazza sul pavimento pensando che probabilmente la radio dev'essere impazzita un'altra volta.

Ma nel momento in cui entro in salotto ed arrivo davanti al grande stereo nero scopro che la musica non proviene da lì,ma che invece si sta spostando,posso sentire le onde sonore fari sempre più lontane man mano che il tempo scorre.

Passa qualche secondo prima che io mi renda conto del post-it abbandonato sopra la mensola dello stereo.

You make me shiver without warning …

Leggo il biglietto e me lo rigiro tra le mani chiedendomi da quanto tempo fosse lì e chi l'avesse scritto.

Mi pongo troppe,molte,infinite domande perché forse ho paura che le risposte possano ferirmi.

Ma so che è stato lui,so che quella scrittura allungata ed elegante è la sua;e come non potrei non conoscerla dopo tutto questo tempo passato a ricordare il momento in cui gli chiesi di farmi un autografo nel caso fosse diventato famoso,come avrei potuto dimenticare la scrittura di quelle grandi mani bianche che hanno accarezzato più volte la mia pelle e che hanno asciugato le mie lacrime più amare?

Mi volto con il cuore pronto a saltare fuori dal petto e con l'anima pronta ad essere sopraffatta dalla sua.

Esco dal salotto per seguire quella musica fin troppo nota. Quelle note mi conducono ai piedi delle scale che portano alle camere e lì per lì non ci faccio caso,ma non appena comincio a camminare vedo le nostre foto per terra,le raccolgo,una ad una leggendo le frasi scritte dietro di esse.

And you could stay with me forever

Or you could stay with me for now

And tell me if I'm wrong

And tell me if I'm right

Guardo l'ultima foto incapace di trattenere le lacrime,perché lo sento,sento il suo profumo,e mi invade l'anima quasi aggredendola,senza lasciarle il tempo di reagire.

Mi fa male,ma tutto questo dolore mi fa capire che lui è veramente qui,che tutto questo è per me e dal dolore nasce la gioia e la speranza che finalmente le cose possano andare come voglio io.

Mi avvicino alla porta del bagno e sul vetro appannato del lavandino leggo l'ennesima scritta,l'ennesimo invito a seguire la musica a continuare questo gioco,l'ennesimo invito ad amarlo.

Tell me if you need a loving hand to fall asleep tonight

Mi fermo un secondo a guardare la figura che scorgo allo specchio e finalmente vedo il vecchio Louis,quello sorridente e felice per le cose che la vita gli ha riservato,finalmente riconosco quegli occhi con i quali lo vidi la prima volta.

Finalmente ritrovo me stesso dopo tanto tempo e solo grazie a lui.

Ma d'altronde sapevo che lui sarebbe stato l'unico che avrebbe potuto salvarmi dal mio stesso inferno.

Così mi metto a corre seguendo le ultime note della canzone e poi lo vedo,dentro camera mia,seduto sul letto,che canta con la sua voce angelica,i capelli scomposti e le mani tremanti.

Mi fermo e leggo il foglio che ha in mano.

Tell me how to fall in love the way you want me to.

Porto una mano alla bocca per la sorpresa ed ho paura che il mio amore non possa mai essere abbastanza per il ragazzo perfetto che ho davanti,ma non mi interessa,almeno non ora,perché lui ha scelto me e io ho davvero bisogno di tutto questo.

Per una volta nella mia vita penso di meritarmi tutte le belle emozioni che sto provando dentro,per una volta mi sento accettato per quel che sono e mi sento fiero di tutto quello che ho passato.

Lui si alza ed i ricci molleggiano più del solito sulla sua testa ed è così bello mentre mi sorride in modo raggiante,ma è ancora più bello quando mi stringe tra le braccia e mi bacia con tutta la forza che ha.

"Ti amo Louis Tomlinson e mi dispiace se ci ho messo così tanto a confessartelo"mi dice baciandomi gli zigomi.

Non rispondo,piuttosto passo quei pochi secondi a godermi la sensazione di pace dentro di me.

Quindi è così che ci si sente ad essere amati.

Osservo i suoi occhi verdi guizzare da una parte all'altra,quasi impazziti,quasi in attesa di una mia risposta.

Ma io non rispondo perché non ne ho bisogno,lui non ha alcun bisogno di sapere perché già sa che perderei la mia vita per lui.

Lo bacio e mi stringo a lui sorridente e riconoscente alla vita per tutto quello che mi ha regalato,le sue mani mi avvolgono e lo sento rilassarsi sotto il mio tocco leggero.

Pian piano ci sdraiamo a letto l'uno consapevole dell'amore dell'altro e ci beiamo di questa sensazione quasi eterea ed inspiriamo nell'aria i nostri profumi mescolati tra loro e sentiamo i nostri cuori danzare per poi creare un dolce sottofondo che ci fa assopire.

"Ti amo anch'io Harry"sussurro con il volto nascosto sul suo petto prima di cadere nuovamente tra le braccia di morfeo.

 

***

Mi giro sentendo uno strano calore provenire dall'altra parte del letto,senza sapere veramente di chi si tratti,così con poca voglia mi giro ed apro gli occhi.

Li spalanco non appena scorgo la figura di Zayn sdraiata al mio fianco.

Lo spingo urlandogli di uscire dal mio letto.

"Stai calmo Lou,mi sono addormentato ieri sera"afferma stropicciandosi gli occhi.

Ripercorro con la memoria la sera precedente,ma il sogno che ho fatto nel corso della notte mi impedisce di ragionare e di fare qualsiasi cosa.

Così mi vedo costretto a chiedergli cosa fosse successo la sera precedente,ma provo molta troppa fatica nel porgli anche quella semplice domanda,perché non riesco a concentrarmi con le immagini di quel ragazzo riccio che mi bombardano la testa.

Non l'avevo mai vita prima in vita mia e non riuscivo a capire per quale motivo avessi sognato di essere gay,oltretutto felicemente gay.

"Ci siamo ubriacati per festeggiare il tuo nuovo impiego al negozio di strumenti ricordi?"mi chiede come se stesse parlando con uno scemo.

Allora,con un po' di fatica riesco a ricordare la serata passata tra le risate e i fiumi di alcol,semplicemente per il fatto che questo lavoro mi avrebbe permesso di provare gratis con i miei amici.

"Eri così felice ieri sera,ora ti sei svegliato con la luna storta?"mi domanda il mio amico scendendo dal letto per andarsi a mettere le scarpe abbandonate sul pavimento in legno.

La verità è che mi ero completamente dimenticato di dover andare a lavoro o forse quel viso angelico aveva completamente offuscato la mia facoltà di giudizio tanto da farmi dimenticare qualsiasi cosa.

Eppure mi sembrava così surreale il fatto aver sognato un ragazzo che non avevo mai visto prima in vita mia,ma soprattutto ero impressionato dalla quantità di dettagli che la mia mente aveva creato,tanto da far sembrare tutto troppo veritiero.

"No è solo che la sbornia si fa ancora sentire"rivelo abbandonandomi sul letto per poi comprirmi il volto con tutte le coperte.

Sento il mio amico trafficare per poi scoprirmi del tutto,il che mi fa rabbrividire dal freddo.

"Sarà LouLou,io ora vado e tu vedi di sbrigarti che tra 20 minuti devi essere a lavoro"grida mentre scende le scale probabilmente perché sa che se fosse rimasto a portata di mano l'avrei come minimo strozzato.

Non bastava la sbornia,non bastava il sogno,non bastava la confusione che regnava sovrana in casa,ora ci si metteva anche la sveglia che aveva deciso di non suonare.

Contro voglia mi alzo e corro in bagno,dove mi preparo alla bene e meglio per il primo giorno di lavoro,anche se ad essere sinceri ero consapevole che il mio aspetto non aveva nulla di raccomandabile e che per questo non mi sarei stupito se mi avessero cacciato il primo giorno.

Mi infilo una delle mie maglie a righe preferite con una felpa verde e dei jeans scuri e per finire,mentre addento una merendina presa dalla dispensa,infilo le mie toms blu e bianche.

Prendo le chiavi ed esco di casa tutto trafelato chiedendomi se mai nella mia vita sarei riuscito ad arrivare in orario ad un appuntamento,ma evidentemente questo non doveva essere il mio giorno fortunato perché mentre correvo per le strade affollate di Londra finii addosso ad una vecchietta,la quale mi rubò dieci minuti preziosi nei quali mi insultò pesantemente affermando come l'avessi quasi uccisa.

L'ho mai detto che odio i vecchietti petulanti? 

Arrivo davanti al negozio con cinque minuti di ritardo,i capelli scombinati ed il fittone,senza contare le occhiaie che quasi toccavano il terreno.

"Tomlinson cominciamo bene"mi dice il proprietario del negozio tenendo le braccia incrociate al petto.

"Scusi signore,le prometto che non si ripeterà più"sussurro preso dagli spasmi al petto.

"Ti perdono solo perché venendo a lavoro ho avuto l'onore di vedere una dolce vecchietta che ti picchiava con la borsa,esilarante devo dire"afferma ridendo e tirandomi una pacca sulla spalla.

Io mi gratto la testa consapevole di essere diventato tutto rosso.

"Ma che il ritardo non si ripeta mai più,qui sai già che fare no?!"chiede allontanandosi per andare verso l'ufficio,annuisco guardandomi intorno per essere sicuro di conoscere ogni singola parte del negozio e poi non più decisione affermo che sarei stato pronto a gestire qualsiasi situazione,anche se,magari,questo era un po' esagerato.

"Chiamami se hai bisogno,in ogni caso c'è Niall ad aiutarti,è il ragazzo che sta suonando la chitarra,anche se non sembra è pagato per lavorare qui"dice con fare risoluto prima di scomparire del tutto.

Mi guardo intorno per cercare il ragazzo che avrebbe dovuto lavorare con me,ma non riesco a vedere nulla,così mi giro e,tentando di ricompormi,mi dirigo dietro il bancone.

"Hey,tu devi essere il ragazzo che ha assunto Max"mi chiede un ragazzo magrolino e biondo dall'accento strano.

"Si,piacere Louis,tu devi essere Niall"dico tendendogli la mano che lui prende con vigore.

"In persona"afferma mettendosi a ridere.

Mi ritrovo a pensare che vorrei essere spontaneo come Niall,che vorrei trasmettere la stessa allegria che ha lui e non posso fare a meno di guardare quegli occhi azzurri,quasi trasparenti perché mi ricordano tanto l'oceano nella sua immensità.

Ma quegli occhi azzurri mi riportano alla mente l'amore che invece avevo visto dentro quelle pozze verdi del ragazzo che avevo sognato.

Senza rendermene conto mi ritrovo a pensare che sarebbe bello poterlo guardare negli occhi ogni sera,dopo essere tornato a casa da lavoro,stanco,ma felice al tempo stesso.

"Suoni qualche strumento?"mi chiede il mio collega dopo essersi spostato al mio fianco  con ancora quel sorriso addosso ed uno spiro da bambino mai cresciuto.

"Canto,anche se ogni tanto mi piace suonare il piano,però dovrei trovare i soldi per delle lezioni"dico quasi sovra pensiero girandomi verso il biondo.

"Anch'io canto,però suono la chitarra. Se vuoi il mio migliore amico può darti delle lezioni,è bravissimo e gli servono dei soldi" afferma lui scrutandomi e per un secondo ho avuto quasi l'impressione che mi stesse implorando,quasi si trattasse di vita o di morte.

"Non sarebbe male,ma ti saprò dire meglio domani,anche perché non è che io sia poi così ricco da permettermi di pagare cifre esorbitanti"rivelo prendendo dal retro del miei pantaloni il cellulare che nel frattempo aveva iniziato a squillare.

"Certo,senza nessun impegno"mi dice Niall prima di allontanarsi sorridente per andare a servire un cliente appena entrato.

Io prendo il telefono e leggo il messaggio che Liam mi aveva lasciato.

Spero che tu sia arrivato in orario a lavoro,ieri sera non volevo lasciare soli te e Zayn,ma sai che Danielle mi vuole a casa per la notte. Comunque mentre dormivi continuavi ad urlare un nome:Harry. Chi è?

Giro e rigiro il telefono tra le mani non sapendo cosa rispondere. Liam sapeva sempre tutto in un modo o nell'altro e non gli sfuggiva nulla,alle volte poteva essere un bene,ma non sapevo cosa avrebbe potuto pensare di me se gli avessi rivelato ciò che aveva o sognato,ma soprattuto quanto quel sogno mi avesse lasciato una sensazione di felicità che non provavo da quando Eleanor mi aveva lasciato.

Così scrissi semplicemente:

Per colpa di Zayn sono arrivato 10 minuti in ritardo e una vecchietta mi ha picchiato in mezzo alla strada. Non so chi sia quell'Harry,ne parliamo finito il turno a casa mia,non vorrei farmi licenziare già il primo giorno. xx

Misi il telefono in tasca per poi dirigermi verso un ragazzo che chiedeva il mio aiuto per cambiare le corde della sua chitarra. Passando vidi Niall intendo a suonare una canzoncina ad un bimbo che avrà avuto al massimo cinque anni e non potei che commuovermi davanti a quella scena. Vedendomi mi sorrise allegro.

Quel ragazzo già mi piace e mi ispira fiducia penso mentre gli sorrido di rimando.

 

***

 

Raccolgo l'ennesimo bicchiere usato dal pavimento per poi passarlo a Liam che lo butta dentro il secchio della spazzatura.

"Zayn non si fa mai vedere quando si tratta di mettere in ordine"sibilo chinandomi a terra.

Liam sorride dandomi una pacca consolatoria sulla spalla,"dai,almeno ci sono io a darti una mano,anche se ieri sono stato l'unico a non bere",afferma facendomi sentire un po' in colpa per sfruttarlo ogni volta.

Eppure Liam non aveva mai detto nulla,non si era mai ribellato,anzi si rendeva sempre 

utile quando poteva,;comunque sono consapevole che sia qui solo per avere più informazioni di quel fantomatico sogno.

"Già e se non ci fossi stato tu avrei finito domani mattina,quindi ti ringrazio Li"dico sorridendogli per poi prendergli dalle mani il sacco della spazzatura,che subito dopo appoggio fuori dalla porta d'entrata ripromettendomi di andare a buttarlo via più tardi.

Mi siedo sul divano bianco sentendo tutta la stanchezza gravare sulle mie spalle,non mi ero mai sentito così stanco prima d'ora,forse perché era tanto che non lavoravo,forse semplicemente il mio corpo era stanco di pensare.

Liam mi segue con un bicchiere di succo in mano,non lo guardo,ma sento i suoi occhi puntati su di me,quasi potessero scovare i miei più intimi segreti.

"Sei strano sai?" chiede retoricamente,mi volto piano notando la sua posizione indagatoria,potrei paragonarlo ad un psicologo,gli manca solo il blocco per gli appunti.

In fondo io avevo sempre sostenuto che non doveva fare architettura,ma psicologia,perché nessuno sa comprendere le persone meglio di come fa lui.

Per lui è semplice,gli basta un'occhiata per conoscerti a fondo,che tu lo conosca o meno,alle volte lui riesce a capire le persone prima ancora che possano farlo loro stesse.

Liam è magico.

Liam è un angelo.

Liam è un fratello.

"Sono stanco e confuso,non è un bel mix"ammetto con la consapevolezza che non servirebbe a nulla tentare di nascondergli la verità.

Mi fa cenno di andare avanti a parlare,a confessarmi ed io so di poter parlare di tutto con lui,per questo lo faccio,riorganizzo le idee e gli parlo di tutto quello che mi frulla in testa,delle attese,delle speranze,delle incertezze,del dolore,della gioia,dell'amore,del mio cuore spezzato da Eleanor,ma soprattutto gli parlo di come quel ragazzo nel sogno sia riuscito,con un solo sguardo,a ricucire quella parte di me che era andata in frantumi.

Mi blocco un secondo rendendomi conto di quando sia assolutamente patetico da parte mia appigliarmi ad uno stupido sogno,frutto della mia mente così sfinita da creare mere illusioni.

Liam mi guarda negli occhi e mi sorride perché lui sa quanto io sia stato male mesi addietro per la storia con Eleanor e lui vorrebbe vedermi semplicemente felice e so che farebbe qualsiasi cosa,mi ascenderebbe in tutto,pur di vedere un sorriso sul mio volto.

Giusto o sbagliato che sia io inconsciamente ho deciso di appigliarmi al ricordo di quel ragazzo dai capelli ricci e dagli occhi verdi,perché in fondo,nel fare questo,non facevo del male a nessuno,nemmeno a me stesso.

"Sai Lou,alle volte mia nonna mi parlava dei sogni premonitori"mi dice accendendo la televisione,lo dice come se fosse la cosa più normale al mondo,lo dice come se non fosse consapevole della portata di quelle parole.

Se fosse così? E se realmente si trattasse di un sogno premonitore?

Scuoto la testa veementemente negando a me stesso questa possibilità,io non avevo mai creduto in questo tipo di cose,il fato,Dio,il destino;io semplicemente non ci credo perché mi sembrano delle assurdità campate in aria da persone che non hanno la forza di affrontare la realtà.

"Mai dire mai"afferma il mio amico facendo zapping senza essere realmente interessato ai programmi mandati in onda e d'altronde nemmeno io lo sono.

La mia testa continua a vorticare in preda alle supposizioni quando il telefono comincia a squillare e mi ritrovo costretto a rispondere al numero sconosciuto.

"Ciao Louis,sono Niall. Max mi ha dato il tuo numero" afferma il ragazzo che ho scoperto essere Irlandese.

Faccio cenno a Liam di abbassare la tv e mi avvio verso la cucina per sentire ciò che il biondo vuole dirmi.

"Oh ciao Niall,c'è qualche problema?"chiedo preoccupato di aver combinato qualche casino.

"No,nessuno,solo che volevo chiederti se domani mattina puoi andare al negozio mezzora prima perché io ho una visita e non posso andare all'apertura"mi chiede ridacchiando come il suo solito.

"Certo,non ho nessun problema anche perché devo farmi perdonare per il ritardo di sta mattina"rispondo cortesemente sorridendo anche se lui non può di certo vedere le mie espressioni.

"Perfetto allora a domani Lou"dice quasi sul punto di riattaccare,poi però mi viene in mente una cosa e non posso fare a meno di porgergli quella domanda.

"Senti,il tuo amico sarebbe libero per delle lezioni? Magari se riuscissimo a farle al negozio per le prime volte,sai penso di dovermi distrarre in qualche modo"chiedo tutto d'un fiato prima di pentirmi.

"Si certo"afferma raggiante e posso quasi sentirlo trotterellare per la casa dalla contentezza,"farò io da tramite e il negozio andrà benissimo,domani mattina lo vedo e glielo chiedo.Ti avverto però,è un ragazzo un po' speciale".

"Okay,ma cosa vuol dire?"chiedo preso dalla curiosità.

"Niente di che,lo vedrai,ora devo andare amico,a domani e grazie ancora"mi dice prima di mettere giù.

Rimango un attimo in piedi davanti alla porta della cucina chiedendomi per quale strano motivo gli avessi chiesto del suo amico,chiedendomi perché mai avessi improvvisamente deciso di dover prendere lezioni di piano.

Cosa sta succedendo dentro la mia testa?




 

 

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: SeleneAngel12