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Autore: MusicAddicted    22/01/2013    8 recensioni
Sequel di ‘Who am I?’ . Sono passati gli anni … e i millenni! Loki e Thor ormai sono adulti; ma il fatto che Loki sappia già la verità cambierà davvero il corso degli eventi?
Tenete a mente il film ‘Thor’ e dimenticatevelo allo stesso tempo!
Genere: Fluff, Parodia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Incest
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- Questa storia fa parte della serie 'My little giant'
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‘Notteeeeeeee !! è tardissimo, ho un sonno micidiale, ma almeno ce l’ho fatta!!
scusate la chilometrica attesa ma questo capitolo è stato un parto.
Tra l’altro… siccome ha momenti un po’ più seri ho pensato di alleggerirlo con due delle mie deliranti scene tagliate .. che forse dovevano rimanere tagliate e basta… w la demenza! XD
vi lascio alla (luuuungaaa ) lettura e mi appisolo!
 
Capitolo IX: What I was waiting for
 
“Ma guardali, sembrano due angioletti!” bisbiglia Darcy, rivolgendosi all’amica.

Lei e Jane si sono introdotte furtivamente nel laboratorio, per poter informare gli Asgardiani delle ultime novità.

Dato che sono ormai le nove passate, le ragazze hanno dato per scontato che li avrebbero trovati già svegli, invece giacciono beatamente appisolati sul divano, avvolti in una coperta che li cela da capo a piedi, e non mostrano la benché minima intenzione di interrompere il loro riposo.

“Semmai è Thor che sembra un angioletto, Loki no di certo, lui deve essere diabolico anche quando dorme!” sostiene Jane, contemplando con sguardo sognante il bel dio biondo dormiente.

“Con quel faccino?” protesta Darcy sottovoce, così come la scienziata, mentre  però contempla il dio moro.

“Quel faccino è ricercato dallo Shield, ci sarà pure un motivo, non credi?” le fa notare Jane, stizzita.

“Se è per questo, è ricercato anche Thor e non dimenticarti che non era poi così grazioso quando, la prima volta che lo hai investito con la macchina, si è ripreso e ci voleva aggredire!” le fa notare la mora, senza distogliere lo sguardo dal centro della sua attenzione. “L’ho dovuto sedare con il mio fido taser!”

“Se è per questo, hai usato il tuo taser anche sul tuo prezioso e innocente Loki!” rimbrotta la scienziata.

“Va beh, ma quello era prima di conoscerlo meglio!” fa spallucce la stagista, muovendo la mano come se la cosa fosse di poca importanza.

“Certo che se la dormono proprio della grossa!” commenta Jane, continuando a osservarli.

Darcy sogghigna in modo beffardo.

“Sai, Jane, mi sono sempre chiesta come si sveglia un dio di soprassalto … “ sentenzia casuale.

“Vogliamo provare a vedere com’è con un dio a tutti gli effetti e uno esiliato?” le dà corda l’amica.

“Al tre?” propone con aria complice la mora, aiutandosi a contrare con le dita.

“Uno, due … tre: SVEEEEEEEEEEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA !” esclamano le due ragazze in un coro spietato.

Le conseguenze sono facilmente immaginabili.

Thor e Loki sobbalzano, svegliandosi all’istante; il secondo emettendo un piccolo urlo di spavento, il primo imprecando contro i Pentapalmi.

Fortunatamente per gli Asgardiani, nonostante il loro brusco movimento, la coperta continua a garantire la giusta protezione e i due ne hanno un disperato bisogno al momento.
 
- Ci siamo addormentati nudi, le ragazze sono qui … noi ci siamo appena svegliati … e c’è solo una coperta a nasconderci! – rimugina Thor, agitatissimo, anche se fa del suo meglio per non darlo a vedere.

“Oh, ma guarda un po’ chi c’è!” sbuffa Loki, molto più tranquillo. “Sapete, quando eravamo a palazzo, l’ingresso al mattino nelle nostre stanze era severamente proibito, eccetto che a madre … e voi non sembrate affatto nostra madre!” brontola.

“Se è per questo nemmeno tu mi sembri ancora a palazzo, Piccolo Principe!” ribatte prontamente Darcy.

“Piccolo Principe?” aggrotta le sopracciglia il dio del Caos.

“Sai, oltre a film e cartoni, qui su Midgard vantiamo anche un’ottima letteratura. Ti innamoreresti di certi libri, come di quello che ho appena citato.” gli fa l’occhiolino la bella stagista.

“Ah già, dimenticavo, Thor me l’ha detto che tu sei un noioso topo da biblioteca!” sibila Jane, sbadigliando per enfatizzare la noia, prima che lei e l’interessato si scambino un’occhiata di gelido fuoco.

Nel frattempo, Thor è così ossessionato dalla sua lancinante preoccupazione che non solo non sente quei discorsi, ma perde addirittura il filtro ai suoi pensieri.

“Oh, no! Siamo nu…”
 
“Nuovamente su Midgard!” lo anticipa rapidissimo il fratello, non senza la soddisfazione di assestargli un calcio negli stinchi che sia il più doloroso possibile. “Sì, Thor, sarà così finché padre non ti concede di ritornare a casa!” continua, per poi rivolgersi alle ragazze.

“Scusatelo, è un bel po’ rintronato di prima mattina. Più del suo solito!” ridacchia il moro, con totale nonchalance.

“Ho notato.” borbotta Jane, scrutando il suo adorato Thor con aria un po’ apprensiva.

Anche Loki lo sta guardando, ma in tutt’altro modo, per fargli capire che non c’è nulla di cui allarmarsi.

In affetti, non appena Loki si è accorto delle due intruse, ha provveduto all’istante a far riapparire magicamente i loro vestiti, ma di questo Thor non si è ancora reso conto.

Di questo però se ne è reso conto Loki, che prova un sottile piacere nel togliere la coperta dal divano, di soppiatto.

“Nooo!” urla nelo sconforto più totale Thor, per poi osservarsi meglio, tranquillizzandosi all’istante. “Ma … sono vestito…”

“Orribilmente, come darti torto, fratello?” lo anticipa nuovamente Loki, mentre entrambe le ragazze fissano Thor sempre più perplesse.

“Ricordami di non svegliare mai più un dio esiliato di soprassalto!” bisbiglia a denti stretti Darcy all’amica che annuisce vigorosamente.

“Del resto, non è colpa di nessuno se la tua preziosa amica Midgardiana ha un pessimo gusto in fatto di abbigliamento!” scocca la sua frecciatina il dio moro.

“Hey! Non accetto critiche da chi se ne va vestito come un uovo di Pasqua!” ribatte mordace Jane, ricordando come si è mostrato a tutti in laboratorio, durante il loro primo incontro.

“Non so cosa sia un uovo di Pasqua, ma suppongo sia offensivo!” sbotta Loki.

“Avrai modo di documentarti a riguardo!” dissipa quella tensione nascente Thor. “Immagino che le ragazze siano qui per un motivo preciso.”

“Immagini giusto. Vi abbiamo lasciato la colazione sul tavolo e ora andremo a procurarvi un po’ di viveri a lungo termine, perché tutte queste nostre incursioni qui potrebbero destare sospetti.” spiega Jane.

“Proprio così, là fuori sembra di essere in guerra, le strade principali sono monitorate a vista da agenti che credono di camuffarsi bene fra la folla. Dovete rimanere qui e non muovervi per nessuna ragione al mondo, almeno fino a quando cesserà questo stadio di assedio.” si raccomanda Darcy. “Consideratela un po’ come una vacanza!” aggiunge, per stemperare la tensione.

“Oh certo, perché uno striminzito laboratorio è notoriamente la principale meta di ogni turista degli altri regni!” borbotta sarcastico Loki.

“Se la pensi così sei libero di lasciare questo striminzito laboratorio e farti catturare dallo Shield, che non credo ci andrà molto leggero con te!” ribatte Darcy.

“Non ho paura di loro!” dichiara sprezzante Loki.

“Ma io ho paura di quello che tu protesti fare a loro.” ammette la mora.


“Questo mi piace!” le sorride gioioso il bel moro.

“Che vuol dire ‘turista degli altri regni’? Non siete gli unici?” si allarma Jane.

“E chi può dirlo?” sorride ammiccante Thor.

“Okay, noi andiamo a prendervi lo stretto necessario, saremo di ritorno il prima possibile.” avvisa Darcy, in procinto di allontanarsi con Jane.

“Jane, aspetta!” la ferma Thor, andandole incontro e appartandosi momentaneamente con lei, sotto gli occhi sospettosi e contrariati del principe più giovane, che però non può udire i loro discorsi.

Al termine di quella conversazione, Jane non può fare a meno di lasciarsi sfuggire una risatina.

“Perché ridi?” si acciglia Thor.

“Perché è alquanto buffo che un dio potente e maestoso come te faccia una richiesta così insolita!” replica la bella scienziata.

“Punto primo, ormai sono soltanto un ex-dio, esiliato. E, punto secondo, nel nostro regno non c’è nulla del genere!” si giustifica lui.

“Okay, quello riesco a procurartelo subito. Non avrai nemmeno il tempo di finire la colazione.” spergiura lei, uscendo con l’amica.

Mentre attendono il loro ritorno, i due Asgardiani si siedono al tavolo, accingendosi a far colazione.

“Io sarei un noioso topo da biblioteca, eh?” sbotta Loki, offeso, che non è certo rimasto indifferente a quanto riferito in precedenza dall’odiata Midgardiana, prima di avventarsi sul suo adorato pudding.

Thor lascia cadere  la Pop-Tarts che ha appena addentato, facendola atterrare incolume nella scatola.

“Ma no, fratello, le ho solo riferito di quanto tu ami i tuoi amici libri ,dote che ti rende ancor più fascinoso, fra l’altro.” ammicca sensuale il biondo, allungando il braccio per cercare la mano del suo interlocutore. “E’ lei che ha mal travisato le mie parole.”

“Lo voglio ben sperare!” commenta Loki, accarezzandogli fuggevolmente il dorso della mano.

 
Le due ragazze sono di parola e rientrano in breve tempo, con una notevole quantità di provviste che ripongono negli appositi scaffali.

“E questo è tutto tuo, divertiti!” mormora Jane, ponendo un tubetto fra le mani di Thor, che la ringrazia con lo sguardo, prima di nascondere il prezioso oggetto ambito nel taschino della camicia.

Con la stessa velocità con cui si sono palesate nuovamente, le ragazze si dileguano.

Ormai la colazione è finita, al pranzo manca un numero consistente di ore e Thor sa come impiegare quel lasso di tempo.

Vorrebbe rinchiudersi nel bagno a testare un certo prodotto, ma sfortunatamente per lui Loki è di altro avviso.

O, forse, non così sfortunatamente.

“Thor … vorrei provare una certa cosa … “ miagola il più piccolo, col tono che fin da piccolo ha imparato a usare per ottenere ciò che desidera.

“Che avresti in mente, fratellino?” mormora Thor, accarezzandogli il volto con il dorso della mano.

“Sai .. ho visto una cosa in TV … non ho ben capito di che parlava, credo pillole per creare il ghiaccio, forse. “ spiega Loki, mentre giocherella con i bottoni della camicia di Thor. “Il punto è che io non ho bisogno di nessun stupidissimo aiuto! Non sarò in grado di mutare aspetto, ma il gelo so crearlo da me!” prosegue.

“Ah, aspetta, ho visto anch’io quello di cui parli!” lo interrompe il più grande.

“Meglio, allora lo sai già cosa ho in mente.” sorride Loki, portando le mani dietro la schiena, dove fa silenziosamente apparire qualcosa di vellutato, lungo e nero.

“Oh sì!” ridacchia Thor, in anticipazione.

“Molto bene, allora mi posso risparmiare ulteriori chiarimenti.” ribatte il dio del Caos, stringendogli quella benda attorno agli occhi, accertandosi che lui non veda.

“C’è solo una piccola aggiunta,” svela il moro, conducendo il biondo su una sedia con le rotelline che fa girare vorticosamente, per disorientarlo. “Se mi riesci a trovare c’è una sorpresa!” lo informa, posandogli un delicato bacio sulla guancia.

“Prendimi … “ gli sussurra, concentrandosi abbastanza da emettere fiato gelido.

Thor si alza di scatto,combattendo l’iniziale senso di vertigine, per poi lanciarsi in direzione del freddo che proviene da Loki.

Thor corre, nonostante gli sia momentaneamente negata la vista, continuando a sbattere contro ogni ostacolo.

C’è anche da dire che Loki si diverte come un pazzo a correre e adescarlo proprio quando fra i due si frappone un tavolo, uno scaffale, una libreria o qualsiasi altra cosa ingombrante,che non promette certo un impatto soffice.

Tuttavia, la pazienza di Thor ha un limite e dopo l’ennesimo doloroso buco nell’acqua, lui comincia ad averne abbastanza, abbattendo qualsiasi ostacolo gli si ponga davanti, rovesciando mensole, armadi e via dicendo.

E in quel tripudio di caos e detriti, avendo finalmente la strada più sgombra, gli ci vuole molto poco a percepire il freddo proveniente dal fratello e raggiungerlo in un agile balzo.

“Preso!” esclama vittorioso Thor, stringendo le spalle del suo amato, che però sono prive di indumento.

“Ma… non indossi più la felpa … “ commenta Thor, continuando l’esplorazione “Né i pantaloni .. ma tu sei nudo!” borbotta in uno stato di eccitazione, mista a confusione e sorpresa.

“Evviva la tua perspicacia, Thor!” ridacchia, sussultando, quando Thor gli afferra una determinata parte del corpo che fa subito notare la sua presenza. “Te l’ho detto che ci sarebbe stata la sorpresa!” chiarisce, per poi abbandonarsi alle carezze audaci del biondo.

“Io amo le tue sorprese!” dichiara elettrizzato Thor, cominciando a sbottonarsi la camicia con una mano, mentre con l’altra è intenzionato a levarsi la benda.


Loki gli ferma entrambe le mani, tenendolo nelle sue.

“No! La benda la devi tenere e … a spogliarti ci penso io.” mormora sensuale il moro, continuando a slacciargli i rimanenti bottoni, per poi passare ai pantaloni, e nessuno di quegli indumenti gli rimane addosso  a lungo.

“E tutto questo spirito di iniziativa da dove arriva?” mormora Thor, cercando di baciarlo, ma fallendo miseramente, dato che la vista non gli è concessa.

“Da secoli di attesa!” replica Loki, ridacchiando, mentre lo conduce verso il divano, l’unico elemento di mobilia che si è salvato dalla furia del biondo guerriero.

Il moro si lascia cadere e lo trascina con sé, guidando ogni sua mossa.

Solo quando Thor è pienamente dentro di lui, Loki gli toglie la benda, per godersi il suo sguardo appagato e perché il biondo veda il suo.

Ma quel vortice di passione e piacere sta per essere interrotto da un’angosciante consapevolezza.

“Heimdall!” esclama Loki, contro le labbra di Thor che lo sta baciando per l’ennesima volta.

“Fratello, gradirei che in questi momenti tu non pensassi a nessun altro dio, muscoloso, aitante e possente che non sia io!” protesta il più grande, offeso nel suo ego.


“Idiota, non è come pensi!” sbuffa Loki,scostandolo da sé senza troppe cerimonie. “Voglio dire … mi sono dimenticato di celarci alla sua vista e… “

“COOOSAA? E ME LO DICI COSI’?” tuona Thor, spaventatissimo, rivestendosi a tempo record.

“Sono stato distratto d aaltro, va bene? Anzi, ne dovresti essere assai lusingato.” ribatte l’interpellato, rivestendosi e scrutando dalla finestra il cielo terso. “Beh, non vedo fulmini, non sento boati, tuoni, nessun diluvio, nemmeno una nuvoletta grigia. Direi che ci è andata bene, il dio impiccione aveva gli occhi puntati su un altro regno!” deduce, con lo stesso sollievo del fratello.

“Thor?” lo chiama Loki qualche istante dopo.

“Sì?”
“Un dio muscoloso, aitante e possente? Non è che sei tu quello che ha interessi verso Heimdall?” lo canzona il moro, fingendo di guardarlo con fare dubbioso.

“Ma smettila, dicevo per dire!” ride Thor, lanciandogli uno dei tanti libri disponibili. “Per Valhalla! Abbiamo fatto un vero macello!” esclama, guardandosi attorno.

“Abbiamo?! Guarda che sei tu l’unico responsabile, dato che non ti sai muovere in modo più aggraziato!” rimbrotta il più piccolo, prima di muovere velocemente le mani per rendere tutte le apparecchiature danneggiate e distrutte di nuovo intatte e riportare vasi e suppellettili vari al loro stato originario. “Il resto lo puoi rimettere a posto da te!” annuncia al fratello, con un tono che non ammette repliche.

“Ma … questo non è divertente!” sbuffa Thor, cominciando a raccattare libri e riviste sparse per ogni dove.

“Non era previsto che lo fosse!” sogghigna soddisfatto Loki, rimettendosi a sedere sul divano, mentre l’altro sgobba.

C’è di buono che quando Thor finisce è finalmente ora di pranzo.

Quando entrambi finiscono, Loki pensa a rigovernare, memore degli insegnamenti della madre di non screditare o sminuire mai il lavoro della servitù, così finalmente Thor ha tutto il tempo di dedicarsi al misterioso acquisto richiesto a Jane.

Esce dal bagno all’incirca un quarto d’ora dopo, con aria pienamente compiaciuta.


“Fratello, guardami!” sorride, mostrando con orgoglio il nuovo look.

“Ma … per Odino! Come ti sei combinato?” sgrana gli occhi il più piccolo, cercando di abituarsi a quella visione sconcertante.

Sì, perché i capelli lisci di Thor sono solo un ricordo, perché ora ha tirato la parte centrale in piedi, fissandola con il gel a lunga tenuta che ha tanto visto reclamato in TV, mentre la parte bassa ha la forma di un lungo torciglione.

“Questo gel è fantastico, credevo fossero un mucchio di frottole sul fatto che potesse davvero permetterti di modellare la tua chioma … invece guarda!” commenta esaltato il biondo.

“Sei inguardabile!” esplicita senza mezzi termini Loki.

“Oh, beh, volevo solo provare … ora lo tolgo.” borbotta sconsolato Thor, rinchiudendosi in bagno.

“Ehmm… Loki?” lo chiama una dozzina di minuti dopo.

“Che c’è?” alza gli occhi Loki, raggiungendolo. “Ma.. sei ancora uguale a prima!”

“Non si vuole togliere  … “ lo informa Thor, in tono piagnucoloso. “Ho provato di tutto: li ho pettinati, spazzolati, li ho bagnati, li ho asciugati con quello strano aggeggio che usa Jane, ma non c’è niente da fare … non tornano più come prima!” si allarma, continuando a fissarsi allo specchio.

“Lo credo bene, qui dice ‘ tenuta fino a dodici ore’ ‘!” ridacchia Loki, leggendo il tubetto.

“Beh, Loki, tu che sei un mago tanto potente … “ allude il biondo, avvicinandoglisi.

“Spiacente, fratello, ma i miei trucchetti nulla possono contro la scienza Midgardiana, te lo dovrai tenere!” fa spallucce il moro, lasciando la stanza.

Il resto della giornata trascorre fra i continui lamenti di Thor e le continua punzecchiature di Loki, che si sta divertendo un mondo.

Tutto questo fino a sera, quando, ormai esasperato dalla situazione, il biondo si ricorda di un certo detto di quelle parti, che una volta gli ha citato Jane: mal comune, mezzo gaudio.

Per questo, mentre Loki è intrigato da un programma TV, Thor avanza lentamente alle sue spalle, armato del prodigioso tubetto e inmen che non si dica gli è addosso.

“Ma che accidenti stai facendo?” sbotta Loki, dimenandosi, ma nulla può, nella morsa d’acciaio del fratelllo.

“Credo che dovresti provare questa sostanza anche tu, secondo me può donarti molto!” ridacchia il più grande, cospargendolo di gel e modellandogli i capelli per farne tante punte, come un istrice.

“THOOOOOOOOOR!” ringhia Loki, precipitandosi al primo specchio disponibile.

“Sei bellissimo!” sghignazza Thor. “Così almeno domani le ragazze vedranno anche te e… “

“Oh, non credo proprio!” sogghigna Loki, toccandosi i capelli con un dito e riportandoli al loro morbido stato naturale.

“Opps, ti ho forse detto che non avrebbe funzionato contro il gel? Che sbadato, dovrei ricordarmelo che i miei incantesimi possono tutto!” ammicca furbescamente il moro.

“LOOOOOOOKI!” ringhia Thor.

“Uff, quante storie, manchi di senso dell’umorismo, fratello!” alza gli occhi l’altro, per nulla spaventato, posandogli una mano sulla testa. “Ecco qui, sei di nuovo Mr. Capelli Perfetti!” gli annuncia, con gran sollievo del suo interlocutore.

“E’ un bene che le ragazze non ci abbiamo visto.” commenta Loki. “Darcy ci avrebbe immortalato sul suo dannatissimo FaceBook a vita!”
 
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Il giorno seguente, le provviste di cui li hanno riforniti sono così abbondanti che le due ragazze non sentono il bisogno di correre l’ennesimo rischio e far loro visita.

Fatto sta che al terzo giorno di clausura, entrambi gli Asgardiani cominciano a dare chiari segni di cedimento.

“Non ne posso più di queste quattro mura!” sbotta Thor.

“Nemmeno io, viviamo ingabbiati come bestie, due principi del nostro rango … o almeno del mio!” si lagna Loki.

“Fratello, pensi anche tu quello che penso io?” lo scruta con aria complice Thor.

“In effetti … se usciamo solo a farci un giretto, piccolo, piccolo … “ approva Loki.

“Non se ne accorgerà nessuno.” aggiunge Thor, con profonda convinzione.

Dalle parole ai fatti il passo è breve.


Si trovano nei pressi del loro solito bar, a pochi isolati di percorso, quando capiscono cosa significhi essere sotto assedio.

Delle sirene suonano al loro passaggio, qualcuno li ha avvistati e non ha esitato a dare l’allarme.

I due sono circondati, mentre a dar man forte ai soldati presenti, vestiti in incognito con molta più cura di quella che aveva riscontrato Darcy,sopraggiungono macchine, moto e anche un elicottero, da dove escono Fury, Coulson e il suo braccio destro.

“Ostili, siete circondati, non fate nessuna mossa falsa e non vi sarà fatto alcun male, vogliamo solo discutere civilmente!” annuncia Fury, aiutandosi con un megafono.

Fa giusto in tempo a scanzarsi, assieme ai suoi due fidi collaboratori, prima che un dardo energetico, scagliato da Loki li colpisca.

“Loki! Avevano detto di… “ lo rimprovera sottovoce Thor.

“Oh andiamo, quella maratona di film thriller che ci siamo sorbiti non ti a insegnato niente? Quando dicono che non vogliono farci del male, è chiaro che vogliono farcene e d è sempre meglio giocare d’anticipo!” si giustifica Loki, pronto alla battaglia.

Del resto, Thor è uno che non si è mai tirato indietro di fronte a una battaglia.

Si crea la confusione più totale. I due Asgardiani si disperdono velocemente, colpendo quanti più soldati riescono,ma senza ferirne gravemente nessuno.

Nel frattempo, il frastuono e l’accorrere di tutti quei mezzi ha attirato sul luogo dell’azione anche Darcy, Eric e Jane, che osservano inermi la scena.

“Giuro che se ne escono vivi poi li uccido personalmente io per non averci dato retta!” ringhia adirata Darcy, ma è palese che sotto sotto sia molto preoccupata.

Per creare maggiore confusione, Thor e Loki si separano, ma l’agente Burton, con la sua vista sbalorditiva, intercetta a distanza Loki ed è pronto a fare fuoco con le sue frecce micidiali.

Tuttavia, di questo se ne è accorto anche Thor, che, preoccupatissimo, si lancia nella sua direzione, proprio mentre Burton premeil griletto.

Thor è convinto di stargli salvando la pelle, ma non fa che attraversare l’aria, atterrando confuso a terra.

Loki, il vero Loki, si precipita nella sua direzione, ma non ha il tempo di raggiungerlo, perché la freccia, atterrando, innesca l’esplosione e il rinculo fa sobbalzare Thor in aria, prima che si accasci contro un muro, ricadendo a terra, a qualche centinaio di metri di distanza.

“Thor, noooooooooooo!” urla Loki, correndo dove è atterrato.

Gli agenti dello Sheild, su comando di Fury, restano ad osservare lo svolgersi dei fatti , mentre Jane e Darcy si avvicinano ai loro amici, pur restando in disparte.

Loki lo trova ancora in stato cosciente, anche se provato da quelle brutte ferite che non promettono nulla di buono, soprattutto il lungo taglio che dalla tempia gli solca mezza guancia, insanguinandogli parte del volto.

Il moro si inginocchia, poggiandoli il capo in grembo,mentre gli accarezza la parte di viso illesa.

“Montagna di muscoli priva di cervello, hai messo a repentaglio la tua vita, la tua vita umana, per una mia stupida illusione? E tu dovresti essere il futuro re di Asgard?” lo insulta, lo canzona e lo rimprovera fra le lacrime.

Con grande sforzo, Thor ride e allunga la sua mano per appoggiarla alla spalla del fratello.

“Ma se non fosse stata un’illusione?” domanda, perdendo sangue dalla bocca.

“Me la sarei cavata comunque, almeno io sono ancora un dio!” gli fa notare il moro.

“Ma sei così gracilino.” gli sorride il biondo. “Era meglio … non correre rischi.”

Sono le ultime parole di Thor, prima che muoia fra le braccia dell’adorato fratello.

“Thor … no! Tu non mi puoi lasciare, devi ancora esasperarmi, devi ancora annoiarmi coi tuoi lunghi monologhi sull’importanza delle arti battagliere, devi ancora farmi i dispetti e io devo farne a te… devi.. “ gli parla sconclusionatamente Loki, piangendo e singhiozzando, mentre lo stringe a sé. “Thor, non puoi lasciarmi. IO TI AMOOOO!” grida, addolorato.

****************************** (Contemporaneamente)

“Ha … ha davvero detto che lo ama?” borbotta Odino, guardando sia l’amata consorte che il leale guardiano millenario che li ha chiamati al suo cospetto, per renderli partecipi di quanto sta avvenendo su Midgard.

“Sì, ma che importa ormai? Thor, il mio bambino, non c’è più!” si strugge di dolore Frigga, piangendo sulla spalla del marito.

“Probabilmente si riferiva all’amore fraterno.” continua le sue riflessioni solitarie Odino, accarezzandosi la barba ispida.

“Odino! Non capisci? Tuo figlio … nostro figlio è morto e tu nemmeno sembri rammaricartene!” lo rimprovera la moglie, profondamente contrariata.

“Oh no, mia cara, di quello non starei a rammaricarmi più di tanto.” le sorride rincuorante Odino.

“Ma come?” lo guarda confusa la regina.

“Thor doveva darci prova di essere maturato e cambiato nell’animo. Ci aveva già mostrato una notevole umilità, ma mancava una prova di altruismo. Cosa che ha appena dato. Era proprio quello che stavo aspettando!” le spiega, con l’occhio limpido che si lascia sfuggire una lacrima commossa.

**************************** (Contemporanemante)

Posando un ultimo bacio sulla fronte a Thor, Loki lo pone delicatamente a terra, ripromettendosi di dargli una degna sepoltura. Non prima di aver adempito a un’altra missione.

acceccato dalla rabbia più nera, si alza, fissando con odio tutti gli agenti dello Shield, soprattutto l’agente Burton.

“Voi … luridi esseri inferiori! Pagherete per ciò che avete fatto!” proclama, pronto a ricorrere alle magie più occulte, agli incantesimi devastanti, qualcosa che spazzi via quel pianeta come un mucchio di foglie secche.

Il cielo comincia a oscurarsi e tutti avvertono un orribile presentimento.

Ma c’è qualcosa che distrae Loki, è un guizzo di luce, proveniente dalla base dello Shield, che sta dirigendosi a gran velocità verso di lui.

Solo quando si avvicina ulteriormente capisce che si tratta del Mjolnir, su cui ormai sono ricomparsi tutte le antiche e mistiche incisioni.

Si scansa giusto in tempo per non essere colpito dalla furia con cui il martello si scaglia verso Thor.

Tuttavia, non c’è impatto alcuno, perché un braccio afferra prontamente quella preziosa arma. E’ il braccio di Thor, che si rialza, privo di qualsiasi ferita, in uno stato di totale benessere.
Subito dopo, ricompare su di lui la tipica armatura Asgardiana.

Colmo di felicità e dimentico di qualsiasi brama di vendetta, Loki gli si lancia fra le braccia.

“Thor sei tornato!”

“Oh no, molto di più,Loki, sono tornato un dio!” gli sorride raggiante Thor, prima di tirarlo a sé e baciarlo, incurante di tutto e di tutti.

Darcy sogghigna con l’aria di chi sa, mentre Jane li fissa a bocca aperta, attonita.

“Ti devo 50 dollari!” farfuglia a Darcy.

******************* (Contemporaneamente)

“Ehmm, no, caro, temo che Loki non si riferisse al solo affetto fraterno prima!” commenta Frigga con aria divertita.

“Ma… si stanno baciando … e non hanno ancora smesso!” borbotta sgomento Heimdall.

“Io … io … “ esala Odino, con aria molto affaticata. “Io non credo di sentirmi molto bene … “ annuncia, prima di accasciarsi a terra, preda di un profondissimo sonno.
 
TBC

del resto è pur sempre un grande shock che spedisce Odino a Dormilandia, no? quindi.. concedetemelo XD
ah, dimenticavo. Per le assurde scene taglliate, da qui viene  l’idea di Loki
http://www.youtube.com/watch?v=YR4crGxierM   ( andiamo, chi non conosce questo spot? XD )
e da qui l’idea d Thor
http://www.youtube.com/watch?v=qp3CoGca504
 
Eh sì, niente Inceneritore , mi avrebbe complicato troppo le cose, ma spero vi sa piaciuta come soluzione.. e dai mica ci eravati cascati alla ‘morte ‘ di Thor ? ;)
Spero continui a piacervi, nel prossimo capitolo i nostri eroi torneranno ad Asgard … ma ormai non mancano molti capitoli alla fine.
Accetto anche bandierine bianche, arancioni, viola.. nere! XD
E benché, non ne faccio mistero, ho perso un bel po’ dell’iniziale entusiasmo che nutrivo per questo fandom, non lascerò nulla incompleto! ^^
alla prossima, e nooootte che è tarrdiii
   
 
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