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Autore: Doctor Dragon    22/01/2013    2 recensioni
Cat e` una ragazza molto diretta che dice sempre quello che pensa senza farsi troppi problemi, questo suo comportamento la caccera` in un bel guaio dal quale pero` potrebbe nascere qualcosa di buono.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, G-Dragon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 9


 

Quando tornerai in Cina?


 

Prima di raggiungere casa dei miei andiamo all'hotel cosi` G-Dragon puo` lasciare che qualcuno si occupi di Gaho e Jolie, poi ci dirigiamo verso casa mia. Sono particolarmente ansiosa di sapere cosa diranno i miei quando vedranno G-Dragon. E` successo tutto talmente in fretta che non saprei nemmeno come spiegarlo. Sto guardando fuori dal finestrino pensierosa, quando sento una mano afferrare la mia e stringerla forte. Mi volto e incontro lo sguardo di GD, sembra preoccupato.

"Qualcosa non va?" gli domando.

"Sono un po' nervoso..." ammette dopo qualche istante di silenzio, stringe la mia mano come se fosse la sua ancora di salvezza.

"Nervoso per quale motivo?" chiedo, non vedo quale motivo possa avere per doversi preoccupare.

Lui sospira:"Vedi, e` la prima volta che vengo invitato a conoscere i genitori di una ragazza. Non so come dovrei comportarmi." mi spiega e io non posso fare a meno che scoppiare a ridere.

"Andra` tutto bene vedrai. Sei un ragazzo fantastico: sei carino, gentile e beneducato. Sii semplicemente te stesso e i miei ti adoreranno." esclamo fiduciosa. Lui mi sorride riconoscente.

Finalmente siamo arrivati e scendiamo dal taxi, io faccio strada fin dentro il condominio e fin su al quinto piano. Prima di aprire la porta di casa mi volto verso G-Dragon per vedere la sua espressione. Lui mi afferra per un braccio e mi tira verso di se` posandomi un leggero bacio sulle labbra.

"Pronto?" gli chiedo e lui annuisce. Apro la porta ed entriamo.

"Eccoci, siamo arrivati!" esclamo ferma all'entrata, il leader dietro di me. Il primo ad arrivare e` mio padre e si avvicina a noi subito seguito da mia mamma che porta con se` un buonissimo odore di biscotti fatti in casa. Faccio un respiro profondo:"Mamma, papa`, lui e` G-Dragon il mio ragazzo!" esclamo fingendo una sicurezza che non ho: improvvisamente mi sento ansiosa. Il ragazzo dietro di me si inchina di fronte ai miei genitori:"Piacere di conoscervi." dice educatamente. I miei rimangono allibiti di fronte al suo inchino: era l'ultima cosa che si aspettavano da un ragazzo. Io sorrido alla loro reazione allibita.

Ci spostiamo in cucina e mia mamma ci fa accomodare: io e GD da una parte del tavolo e lei e mio padre dall'altra, mio papa` e` seduto di fronte al mio ragazzo. La cena, ovviamente e` squisita: mia mamma e` davvero un'ottima cuoca.

"Dunque, che lavoro fai?" chiede mio padre a G-Dragon.

"Papa`! Devi per forza fargli il terzo grado?" mi lamento sbuffando sonoramente. GD mi lancia un sorriso come per dire che va tutto bene prima di rispondere:"Sono un cantante e leader di una band, ma sto anche intraprendendo una carriera da solista.". Penso che la sua descrizione sia altamente riduttiva, ma non dico nulla.

"Aaah..." mio papa` annuisce:"E come pensi di mantenerti con un lavoro del genere?" a quelle parole sbianco e mi va di traverso il cibo che stavo masticando. Mi volto verso il leader che ha alzato lo sguardo verso mio padre e lo guarda confuso.

"Papa`, veramente GD e` il leader di una band famosa in tutto il mondo, inoltre e` anche un cantante solista, un rapper e un ballerino. I testi delle sue canzoni sono poesia pura. E` conosciuto in tutto il mondo anche come fashionista." cerco di spiegargli. Ma che razza di figuraccie mi fa fare?

"Signore, le posso assicurare che i soldi di sicuro non mi mancano." aggiunge G-Dragon.

"Certo, si da il caso che lui abbia regalato un intero hotel ai suoi genitori, ma questo cosa significa? I soldi non c'entrano un fico secco!" mi intrometto arrabbiata. Non volevo che GD pensasse che fossi cosi` superficiale da uscire con lui solo per i soldi.

Rimaniamo tutti in silenzio per un po', continuando a mangiare. Dal primo passiamo al secondo. Io spero con tutta me stessa che mio papa` non decida di distruggere l'intera serata; gli voglio bene, ma non voglio che rovini tutto: a G-Dragon ci tengo parecchio.

"Quando tornerai in Cina?" domanda dopo un po' mio padre. A me cade la forchetta sul pavimento, ma non mi degno nemmeno di raccoglierla. Mi concentro sul mio ragazzo che sta fissando il suo piatto con aria triste, sembra non avere nessuna intenzione di alzare lo sguardo.

"G-Dragon e` Coreano non Cinese!" quasi urlo dalla rabbia che mi sta velocemente divorando. Mia mamma sobbalza per il mio scatto e subito decide che deve fare qualcosa.

"Su, caro andiamo a comprare un dolce per il nostro ospite." esclama alzandosi dal tavolo e facendo alzare anche suo marito.

"Ma non avevi fatto i biscotti?" ribatte lui burbero.

"Mi sa che si sono bruciati." risponde in fretta mia mamma mentre trascina mio padre fuori dalla cucina.

Non appena rimaniamo soli mi fiondo in fretta tra le braccia di G-Dragon:"Mi dispiace tanto. Non credevo che mio padre si sarebbe comportato cosi`. E` solo un idiota, non devi dare peso a quello che dice." mi scuso triste. Lui ricambia il mio abbraccio e mi accarezza lentamente la schiena e i capelli:"Va tutto bene, non preoccuparti." mi tranquillizza.

"Non doveva comportarsi cosi`!" insisto nervosa. Il ragazzo mi solleva il viso con una mano per potermi osservare negli occhi:"Si e` solo comportato da padre, non ha fatto nulla di male." mi dice sorridendomi.

"Comportato da padre? A me sembrava piu` il comportamento di un banchiere. Cos'e` questa fissazione per i soldi? I soldi non sono importanti." ribatto.

"I soldi sono importanti eccome." mi corregge GD e io gli lancio un'occhiata stizzita.

"Come pensi che si possa costruire una famiglia senza soldi? Vivendo sotto un ponte? Il Tower Bridge magari?" mi fa notare. Io non rispondo, sta davvero parlando di famiglia?

"Non doveva fare il razzista." dico cambiando argomento.

"Non credo che il suo fosse razzismo, ma solo preoccupazione. La Corea non e` proprio dietro l'angolo, avra` sicuramente paura di tutta questa distanza." mi spiega G-Dragon. Come faceva a sapere cosi` bene il modo di pensare di un padre? Sollevo la testa, che avevo appoggiato sulla sua spalla, per poterlo vedere in viso. Era serio, ma non sembrava ferito o turbato. Tuttavia aveva centrato il punto: lui non avrebbe potuto restare con me a Londra ancora a lungo. Cosa sarebbe successo quando se ne sarebbe andato? Sollevo una mano per accarezzargli una guancia, non so cosa dire. Lui mette la sua mano sulla mia, poi si china leggermente per baciarmi.

I miei genitori rientrano proprio in quel momento. Ci stacchiamo immediatamente e io arrossisco. G-Dragon si allontana da me e raggiunge mio padre, abbassa leggermente la testa in segno di rispetto:"Signore, mi dispiace tanto di abitare distante da vostra figlia, ma le posso assicurare che a lei ci tengo parecchio e che faro` l'impossibile perche` lei stia bene e sia felice. Faro` tutto il necessario per occuparmi di lei, non si deve preoccupare di questo." gli dice con un tono serio e autorevole.

Mio padre lo fissa a lungo prima di annuire:"Bene, molto bene." si limita a dire.

Torniamo a sederci in cucina e mangiamo la torna al cioccolato che hanno portato i miei. Il resto della serata si svolge con tranquillita` senza altre brutte sorprese o litigi.

Verso le dieci mia mamma decide che si` e` fatto tardi cosi` GD si congeda con gentilezza ed educazione facendo mille complimenti a mia mamma per l'ottima cucina e a mio padre per la casa.

Quando il leader lascia il condominio io decido di correre a chiudermi in camera per evitare di litigare con i miei. Non passa molto tempo che il mio cellulare squilla, sorrido mentre lo porto all'orecchio per rispondere.

"Mi raccomando non uccidere tuo padre." si raccomanda G-Dragon con una risata.

"Tranquillo, mi sono segretata in camera apposta. Tu come stai?" rispondo portando l'attenzione sull'unica questione importante: lui.

G-Dragon fa un lungo sospiro prima di rispondere:"Sto bene, ma non posso fare a meno di pensare che tuo padre abbia ragione.".

"Che vuoi dire?" chiedo allarmata iniziando ad attorcigliarmi i capelli con le dita, come faccio sempre quando sono nervosa.

"Domani e` il mio ultimo giorno a Londra, poi devo ripartire. Devo anche se non voglio." mi spiega e posso sentire la sua tristezza anche attraverso il cellulare. Sospiro, ma lui non mi permette di dire alcunche` che subito prosegue con il discorso:"Ma non voglio pensarci adesso. Abbiamo ancora domani per stare insieme e voglio che sia una giornata bellissima.".

Non posso dargli torto e cosi` accantoniamo quei brutti pensieri per il momento, ci avremmo pensato poi.




Ecco un nuovo capitolo... Non so a voi, ma a me non convince poi molto... Ma non sapevo come modificarlo... Non sono brava a descrivere le cene con i genitori.... Spero che non faccia poi troppo schifo.... Grazie mille a tutti :*

  
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