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Autore: Edspoems    22/01/2013    9 recensioni
Andò in giardino, nella parte dove nessuno andava perché delle voci dicevano che ci stavano "i drogati", ma Hope questi "drogati" non li aveva mai visti ne trovati. 
Si sedette in una panchina, accanto al solito ragazzo che tutte le mattine si trovava lì con lei. Non si parlavano, non si erano mai parlati. Entrambi i ragazzi si facevano gli affari propri, lasciando che i loro problemi vagassero per le proprie teste, tenendo tutto dentro.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hope guardò allo specchio il suo corpo che odiava. Era piena di lividi e graffi. Il suo fisico esile non sopportava più tutto quello che subiva. Era un errore. Si vestì velocemente. 

Arrivò a scuola sperando che nessuno la notasse, cercando di passare inosservata. Andò in giardino, nella parte dove nessuno andava perché delle voci dicevano che ci stavano "i drogati", ma Hope questi "drogati" non li aveva mai visti ne trovati. 

Si sedette in una panchina, accanto al solito ragazzo che tutte le mattine si trovava lì con lei. Non si parlavano, non si erano mai parlati. Entrambi i ragazzi si facevano gli affari propri, lasciando che i loro problemi vagassero per le proprie teste, tenendo tutto dentro.

Hope ripensò a quello che le era successo ieri. Una lacrima rigò il suo viso. Il biondo accanto se ne accorse subito.

- ehi bellissima, non piangere - disse Niall accarezzando dolcemente la spalla di Hope. 

- scusami - sussurrò la ragazza pulendosi le poche lacrime che le erano scese sul viso. 

- vuoi parlarne splendore? - chiese Niall alzandole il mento con un dito guardandola negli occhi. Hope annuì.

- sono diversa, ma non posso cambiare è un dato di fatto, non è stato semplice accettarlo, ma ci sono riuscita, il problema è che gli altri non mi accettano, che sono un errore per mia madre, un problema per i professi e un' associale che viene presa di mira dai ragazzi - disse Hope tutto di un fiato.

- spiegati meglio, sai che non lo dirò a nessuno - disse Niall.

- soffro di bullismo Niall perché sono diversa, perché vengo aiutata dai professori ed i miei compagni non lo trovano giusto, dicono che sono una raccomandata e tante altre cazzate che si sono inventati - sbottò Hope incazzata. 

- chi sono quei coglioni che ti danno noia? - chiese il biondo incazzato

- Payne ed altri tre coglioni - rispose Hope. Niall stinse la mano in un pugno.

- stai calmo Niall - disse Hope accarezzando la mano del ragazzo.

- no, cazzo, devono smetterla di rovinare vite - sbottò il biondo incazzato.

- hanno fatto lo stesso a te vero? - chiese la ragazza appoggiando la sua testa sulla spalla di Niall.

- si, una sera mi sono scopato la ragazza di Malik, tutti si sono messi contro di me e hanno sparso la voce che mi drogavo e roba varia - spiegò Niall.

- e lo fai veramente? - chiese Hope.

- no, cioè ogni tanto mi faccio qualche canna, ma non mi drogo come dicono loro, fumo, niente di più - ammise il biondo - e tu? Che hai per essere presa di mira così? - chiese

- dislessia - rispose Hope. Niall rimase in silenzio, non sapeva cosa dire.

- mi lascerai sola anche te vero? - chiese Hope.

- perché dovrei farlo? Perché il tuo cervello ragiona in un modo diverso da quello degli esseri umani normali? A me piace la diversità Hope, non ho dei pregiudizi, io ti ammiro, ammiro il fatto che tu sia andata avanti anche se riempita di botte ed insulti, e giuro che non ti accadrà più niente piccola - disse Niall abbracciandola.

- mi fai male così - sussurrò lei. Il biondo si staccò velocemente.

- scusa - disse guardandola negli occhi. Niall si immerse in quegli occhini verdi meravigliosi. Hope guardava gli occhi color ghiaccio e leggermente rossi del biondo. La campanella suonò ed entrambi sbuffarono scocciati.

- io non entro - disse Hope alzandosi dalla panchina.

- se non lo fai tu non la faccio nemmeno io - disse Niall seguendola.

- allora vieni con me e mi aiuti a fare i compiti - disse Hope

- certo - disse Niall.

Arrivarono a casa di Hope. Frugò dentro il suo zaino e dopo qualche minuto, finalmente trovò le chiavi di casa. 

- entra - disse Hope facendo entrare il biondo in casa. Niall si guardò in torno. Casa piccola ed arredata bene.

- bella - commentò Niall

- niente di speciale - disse Hope - vieni - continuò la ragazza prendendolo per mano. Salirono delle scale color crema ed entrarono in camera di Hope. Era una camera molto luminosa, c'era un letto a due piazze ed una grande finestra che illuminava la stanza e le dava un che di speciale. Hope scostò le tende per fare in modo che le persone fuori non vedessero quello che succedeva all'interno. Niall si sedette sul letto ed appoggiò il suo zaino per terra. Hope si buttò sul letto accanto al biondo.

- non dirmi che sei stanca - disse lui

- un po', non dormo molto la notte - rispose lei. Niall si distese vicino a Hope e le sorrise.

- sei davvero bella - commentò Niall senza rendersi conto di quello che aveva appena detto. Hope arrossì.

- grazie - disse timidamente.

Niall si avvicinò ancora di più a lei e le mise delicatamente una mano sulla pancia.

- mi fai male Niall, scusa - disse a bassa voce Hope. Il biondo tolse la mano.

- posso vedere? Insomma, niente di cosa pensi tu, voglio solo aiutarti - disse Niall. Hope annuì, si alzò in piedi di fronte al biondo e si tolse il maglione che indossava. Niall rimase a bocca aperta. Aveva molti lividi e graffi. Si alzò in piedi e si avvicinò a lei. La abbracciò delicatamente e le sussurrò - adesso ci sono io, non ti succederà più piccola - 

Si staccarono dall'abbracciò, anche se entrambi avrebbero voluto restare così in eterno. Niall prese il suo zaino e tirò fuori una pomata. La teneva lì per le emergenze e per i lividi che si procurava durante le risse.

- vieni - disse Niall facendo cenno a Hope di sedersi sul letto. Hope obbedì senza dire niente. Il biondo cominciò a medicarle la schiena. Ogni tanto la sentiva gemere dal dolore, così Niall cercava di essere più delicato.

- girati - disse il biondo dopo aver finito di medicare la schiena. Hope si girò e lo guardò negli occhi, un po' preoccupata. 

- stai calma - le disse. Niall cominciò a spandere la pomata sulla sua pancia dove aveva un piccolo livido. Poi passò al fianco destro. Lo sguardo di Niall cadde sul seno di Hope dove aveva l'ennesimo livido.

- tieni finisci te - disse Niall dando la pomata a Hope. Non c'è la faceva a provarci con lei, non voleva toccarle il seno, non il quel momento almeno. Hope finì e restituì la pomata a Niall.

- grazie - disse lei mentre indossava il suo maglione.

- di niente - disse Niall. Passarono il pomeriggio tra una parola e l'altra e finalmente ad entrambi, sulle loro labbra, ricomparve un sorriso.


 

Hope e Niall era ormai due mesi che si frequentavano. Non era più amicizia tra di loro, era amore. Si, amore. Qualcosa di meraviglioso, un legame tra i due che nessuno poteva distruggere. 

 

- svegliati Hope - sussurrò Niall scuotendola leggermente. Il biondo era rimasto a dormire da Hope, anche se non avevano "dormito" più di tanto. Hope si mise a sedere sul letto.

- Niall dammi qualcosa da mettermi - disse Hope che indossava solo un paio di mutande. Niall gli tirò una sua maglietta. Hope la indossò velocemente ed andò a baciare dolcemente il biondo.

- ti amo - disse lei toccandogli i capelli

- ti amo anche io - rispose Niall accarezzandole dolcemente la schiena.

 

 

Era una solita mattina. Niall aspettava impaziente Hope sulla panchina dove era iniziato tutto. 

- buongiorno - disse Hope sedendosi accanto a Niall.

- giorno - rispose lui

- come va? - chiese Hope serena

- senti dobbiamo parlare - disse il biondo nervoso. A quelle parole Hope rabbrividì. Aveva paura di quello che le stava per dire Niall.

- Hope, io devo tornare in Irlanda - disse Niall dispiaciuto. Hope non rispose ed abbassò lo sguardo.

- sono stato affidato a mia madre, non più a mio padre. Hope per favore cerca di capirmi, non posso restare, non sono ancora maggiorenne, sennò resterei qui con te per sempre - spiegò il biondo 

- avevi detto che non mi avresti lasciato, mi avevi detto che saresti rimasto con me, Niall io ti amo, io ho bisogno di te per andare avanti - disse Hope con le lacrime agli occhi

- per favore non piangere, ti prego, io ti amo, resteremo fidanzati, tornerò qui tra un anno e ci verrò per le vacanze - disse Niall

- non basta Niall - disse Hope andandosene.

 

 

Ormai era un anno e mezzo che Niall non tornava in Inghilterra. Mandava continuamente messaggi a Hope, ma lei non aveva mai risposto. Niall finalmente maggiorenne, decise di tornare a Londra, da quella meravigliosa ragazza che amava più di se stesso. Si incamminò verso la casa di Hope e suonò il campanello. Amanda, la madre di Hope gli aprì la porta. Amanda era sempre stata una bella donna, molto simile alla figlia: capelli castani lunghi fino alle spalle e degli occhi verdi come la figlia. Stavolta però era diversa dal solito. Aveva due occhiaie sotto gli occhi ed era vestita molto male, lasciata andare, strano per una persona che solitamente indossava sempre un vestito e tacchi.

- buongiorno - la salutò Niall

- ehi Niall, che cosa fai qui? - chiese la donna

- sono venuto da sua figlia - rispose il biondo. Amanda rimase immobile, sembrava che nascondesse qualcosa.

- Hope non c'è Niall - spiegò la donna

- e quando torna? - chiese il biondo

- Hope non c'è più Niall, se ne è andata per sempre - disse Amanda con le lacrime agli occhi. Niall rimase sotto shock. Non riusciva a muoversi ne a parlare. Hope era andata via per sempre. Non poteva più toccarla, abbracciarla, baciarla e farci l'amore. Tutto quello era finito. Lei non c'era più. Lei era solo un ricordo sfocato che piano piano sarebbe scomparso nella mente di Niall. Lei era un angelo che osservava il mondo da una prospettiva migliore. Lei era morta sulla panchina dove aveva conosciuto Niall. Lei era morta di overdose. Lei era morta da tre mesi. Lei non soffrirà più. Lei non sorrideva più. Lei era stata strappata dalla faccia della terra. Lei era una lacrima sul volto di Niall. Lei era una stella, la stella più bella nel cielo.

 

Lei si era tolta la vita.

Lei aveva scelto di non soffrire più.

Lei non voleva mettere fine alla sua vita, ma alle sue pene.

Lei era Hope, la ragazza dislessica.




ciao splendori,
mi sento vuota come aver finito di leggere un libro, anzi peggio perchè Hope era una mia "creatura".
spero vi sia piaciuta, a me personalmente mi piace molto più della prima.
grazie a chi a letto, sei fantastica/o

recensire non costa, grazie se lo farete

  
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