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Autore: CharlieBb    11/08/2007    7 recensioni
Regola numero Uno: Frank Iero non chiude mai la bocca, neanche quando è impegnata a intrattenere la tua. Regola numero Due: Frank Iero non riesce a rimanere calmo per più di due minuti consecutivi. E se ci riesce, allora la cosa è preoccupante. Molto preoccupante. have fun, gente! B.
Genere: Generale, Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gerard Way.

Presente!

Eh sì, ragazzi, sono sempre io, il vostro Gerard, alle prese con il mio "piccolo grande problema".

Frank. Frank Iero.

Sì, lo so cosa state pensando, e cioè che mi lamento troppo, che magari esagero, che comunque lo amo.

E' vero. Che lo amo, intendo. Perchè quando vi parlo di Frank io non esagero affatto.

Lui è fatto così. E' fantastico con la chitarra, e quelle sue urla sono davvero micidiali. Però è, come dire, rompicoglioni. Non gli sta mai bene niente, ecco. Si lamenta in continuazione di tutto e tutti, oppure si incanta con cose stupide in cui solo lui riesce a trovare un senso.

E poi, gli piace fare scena.

Sì, gente, avete capito bene: scena.

Avete presente quando stiamo suonando, sul palco, con la folla urlante sotto di noi?

Avete presente quando, mentre ci esibiamo, lui si avvicina da me, quatto quatto, e mi bacia? O mi da un calcio nei posti in cui non batte il sole (che poi servono anche a lui, dico, io, perchè maltrattarli in questo modo???)?

Ecco, quello è fare scena.

Anche quando mi mette la mano proprio su quei posti oscuri che citavo prima.

E se state pensando a quando, mentre suona, si distende per terra; o a quando mi sputa in testa...

Bè no, quella non è scena. Quello è il vero Frank. Un Frank piuttosto incazzato, se si parla dello sputo.

Buttarsi per terra, poi, è quel modo tutto suo di suonare. Gli piace, lo carica. Punto. Fine.

Dicevo che il mio amato Frank è un rompicoglioni.

Tenete bene a mente la faccenda dello sputo, mi raccomando.

Un pomeriggio eravamo rimasti soli a casa. Gli altri erano usciti tutti a fare un giro e io pensavo bene di godermi un pomeriggio di assoluto relax steso sul divano insieme al mio compagno, magari guardando un film in tv.

Pensavo male.

Su quel divano Frank c'è rimasto sì e no dieci minuti. Dieci minuti di coccole e relax, direte voi.

No, dico io. No, no e poi no. Non sia mai che Frank Iero rimanga dieci minuti sul divano insieme al suo amante, solo a farsi le coccole.

Regola numero Due: Frank Iero non riesce a rimanere calmo per più di due minuti consecutivi.

E se ci riesce, allora la cosa è preoccupante. Molto preoccupante.

Dicevo: Frank è rimasto sdraiato con me sul divano per sì e no dieci minuti. Poi, a un certo punto e all'improvviso, mi ha guardato con quei suoi occhioni. Oh-oh. La cosa era preoccupante. E infatti...

-Gee...- ha miagolato. E che cazzo, perchè devo adorarlo anche quando miagola?

-Gee, sweetheart...-. "Ecco, sono fottuto", ho pensato. E avevo ragione.

-Gee, senti... stavo pensando...perchènoncompriamouncucciolodicanecarinoepiccolodatenereconnoi?-.

-Eh?-. Aveva detto tutto così velocemente che non avevo capito un'acca.

-Perchè non compriamo un cucciolo di cane carino da tenere con noi?-. L'aveva sussurrato, ma l'avevo sentito bene. Un cane?

-Un cane, Frank?- gli ho chiesto. Lui ha annuito, sbattendo le ciglia. Mm-mm, brutto segno.

Regola numero Tre: se Frank Iero ti guarda sbattendo le ciglia sta facendo di tutto per ottenere qualcosa.

Come tutti, direte voi. No, dico io.

Perchè se Frank non ottiene quello che vuole è capace di dichiararti guerra eterna.

-Sì, Gee, un cagnolino...-.

-E che cane vorresti, di grazia?- ho chiesto, temendo la risposta.

-Un danese!- ha risposto, tutto sorridente. Cazzo.

-Frank, ragiona, non potremmo comunque tenere un alano con noi, sarebbe troppo grande. E poi, se ci pensi bene, non potremmo neanche tenere un cane, dato che siamo quasi sempre in tournèe, o impegnati con lo studio di registrazione-. Pensate che lui potesse capirlo? No.

-Dai, Gee, ti prego!!!-. Mi supplicava. Quel bastardo mi stava supplicando, proprio perchè sapeva che non avrei potuto dirgli di no. Perchè lui sa che non riesco a dirgli di no, quando supplica.

Ma con il cane non c'era niente da fare.

-No, Frank, non possiamo tenere un cane- gli ho detto. E lui, allora, ha iniziato a urlare e strepitare, a dirmi che ero un insensibile, che non volevo accontentarlo, che in fondo un cane non cambiava le cose, che lui voleva un danese e via dicendo. Urlava e si dimenava, andava avanti e indietro per la stanza, e diceva anche che mi odiava. Da quel momento mi ha tenuto il muso.

Si rifiutava di parlarmi, non voleva avere niente a che fare con me; pensate che non ha neanche più voluto dormire con me. Si è sistemato sul divano in salotto, per tutti quei giorni, e quando io cercavo di parlargli (non per dirgli che avremmo comprato il cane, ma più che altro perchè dormire da solo in quel letto non mi piaceva affatto; anche perchè, diciamocelo, chi mi avrebbe scaldato in quelle notti fredde? Okay, sì, lo ammetto: mi mancava il suo corpo accanto al mio. E non solo quello. Che volete, lo amo, e poi lui è il mio uomo, non può dormire lontano da me, sennò io che faccio?) fingeva di non ascoltarmi.

E bravo il mio Frank.

Le cose sono andate avanti così per un bel pò di giorni (e già erano insopportabili), fino a quando non c'è stato il concerto.

Io non mi sono avvicinato a lui, anche perchè ci avevo provato più volte in quei giorni e lui mi aveva rifiutato. E lui che ha fatto? Mi ha sputato, il piccolo bastardo.

Dopo il concerto l'ho preso in disparte e l'ho cazziato. E, ovviamente, abbiamo litigato. Lui continuava a urlare che ero un'insensibile e cazzate varie.

-Sei un egoista del cazzo, Gerard!- stava urlando. La mia povera testa non ce la faceva più...

-E sì, cazzo, te lo compro questo cazzo di cane!- gli ho urlato. Senza specificare il cane.

Il ruffiano, allora, mi è saltato addosso, ricoprendomi di baci e parole dolci, proprio come se non fosse successo niente.

---

Qualche giorno dopo gli ho portato un pacchetto, confezionato per bene con una bella carta da regalo rossa. Lui lo aperto, tutto felice, pensando che gli avessi spontaneamente fatto un regalino, così, tanto per.

E' rimasto a bocca aperta. Sul serio.

Nel pacchetto c'era un alano di peluche. Dopotutto, non avevo specificato il cane...

 

 

***

Forza, Gerard, vendicati! ahahah...

Passiamo ai ringraziamenti...

disenchanted_vale: grazie dei complimenti! spero che anche questo capitolo ti piaccia...

blinka: oh, una nuova lettrice! sono felice che la storia ti piaccia! ed eccoti il terzo capitolo...

elyrock: felice che il mio stile ti piaccia. spero che anche il seguito ti diverta allo stesso modo!

cugina: grazie dei complimenti! mi fa piacere sapere che il mio stile è apprezzato... me felice!

ika: l'hai letto addirittura due volte!wow... è bello sapere che la storia ti diverta!

lovelydead: oohh, che bello, una tua recensione!!! me ha le lacrimucce agli occhi!!! u.u mi fa taanto piacere che la storia ti piaccia. spero che ti affretti a continuare la tua, mia cara, perchè voglio vedere immediatamente cosa succede!!! un bacio

LostMind: amore mio, che bello che continui a seguirmi (al contrario di Idra, quella BIIIP). luv ya, baby!

Grazie infinite a tutti, siete fantastici, dico sul serio! un bacio enorme, e spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento... B.

   
 
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