History of Barbossa - -pericoli- -
Hector si alzò in piedi e
andò subito sul ponte per guardare il mare e il cielo, le onde si stavano
facendo sempre più alte e il cielo sempre più nero. Un’ acquazzone si abbattè
sulle loro teste, il vento soffiava fortissimo.
Improvvisamente sentì un
brivido corrergli lungo la schiena, si sentiva molto elettrizzato all’idea di
guidare lui la nave ma non aveva mai affrontato nulla di simile, sentiva un po’
di timore.
-forza Hec! Vai al timone!-
lo incoraggiò Edward col suo solito sorriso amichevole –ora si fa sul serio!-
Si alzò anche Alice e andò
verso il ponte, Hector la fermò -...e tu dove stai andando?-
-a dare una mano! Hai visto a
che stiamo andando incontro?-
-non scherzare Alice, servono
uomini forti per affrontare questa tempesta, è meglio che resti sotto coperta!-
disse tenendola per le spalle.
-ehi, sono io che mi sono
voluta arruolare! Non trattarmi come se fossi una bambina!- disse liberandosi
della presa di Hector, per un secondo gli parve che quegli occhi verdi fossero
diventati rossi come tizzoni ardenti.
Hector decise di avviarsi al
timone, Alice avrebbe dato una mano sul ponte, inutile dire che entrambi erano
un po’ agitati.
Il capitano si mise vicino al
ragazzo e cominciò a urlare ordini –coraggio scansafatiche! Bracciate quei
dannati pennoni, dobbiamo aiutarci col vento per andarcene via!- Hector osservò il modo in cui Turner dava gli
ordini, per un secondo desiderò essere al suo posto, con quel magnifico cappello
e quella giacca lunga.
“chissà come starò?” cominciò a fantasticare “magari
avrò un pappagallo sulla spalla...e una benda sull’occhio...o una gamba di
legno...e i miei uomini faranno ciò che io gli ordinerò...potrei essere un
grande capitano!”
-non distrarti ragazzo!- urlò
Sputafuoco facendolo tornare alla realtà, non si era accorto di aver lasciato
andare il timone. Hector cercò di recuperarlo ma sembrava impazzito,
fortunatamente Edward corse in suo aiuto –dai Hector!- disse dandogli una mano
a recuperare il timone.
-grazie Edward!- riuscì a
riprendere il controllo –ora posso cavarmela da solo!-
-Low, vai a dare una mano
all’albero di mezzana, mi sembrano in difficoltà!- ordinò Turner.
Il ragazzo corse all’albero
per rendersi utile, trovò Alice a cercare di cazzare la randa ma non era
abbastanza forte, afferrò la cima al posto suo.
-ehi che fai?!- disse
sorpresa, non l’aveva visto arrivare.
-prendo il tuo posto!- disse
tirando la cima con tutta la sua forza, ora la randa era ben distesa –se
proprio vuoi renderti utile prova a issare quel fiocco, dovresti farcela!- Alice
annuì e cominciò a issarlo.
-vai anche tu laggiù
Barbossa, qui posso pensarci io!- disse il capitano, Hector annuì e si fiondò
sul ponte.
-serve aiuto Alice?- chiese
il ragazzo vedendo che Edward poteva cavarsela benissimo da solo.
-si...ma solo un pochino!-
disse facendo uno sforzo immane per reggere la fune –dammi una mano a tirare!-
Hector si avvicinò per
aiutarla ma in quell’istante si sentì la voce del capitano –aggrappatevi a
qualcosa, presto!-
Tutto l’equipaggio si voltò
verso il mare e videro una gigantesca onda dirigersi verso di loro. Tutti si
aggrapparono a una cima sicura.
L’onda li investì in pieno e
il ponte fu sommerso d’acqua, alcuni uomini volarono in mare, Edward fu il
primo a rialzarsi, aveva solo qualche graffio sul viso e sulle braccia –tutto
bene Hector?-
Hector si alzò ancora un po’
confuso per la botta –io si...e la mia spalla sinistra che sta poco bene, credo
si sia slogata- disse massaggiandosela, poi si guardò intorno –dov’è Alice?-
Il suo corpo stava a pochi
metri da loro steso a terra, non si muoveva –Alice!- urlò Hector correndo da
lei, fortunatamente era viva ma aveva una ferita abbastanza profonda sulla
schiena, aveva bisogno di cure.
-forza, portala sotto
coperta!- gli disse Edward.
-qui c’è una nave a cui
pensare, non posso lasciarvi!-
-tranquillo, mi sembra che il
vento soffi già meno, le onde quindi si abbasseranno presto, coraggio portala
al sicuro, qui in mezzo sarà un peso!-
Hector la prese in braccio e
la portò di sotto –la prossima donna che mi chiede di arruolarsi le faccio fare
una passeggiata sull’asse!- si lamentò Sputafuoco dal timone.
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Sotto coperta Hector la
poggiò su un amaca poi si mise a cercare qualche garza e una bottiglia di rum,
l’alcool poteva disinfettare.
-che mi è successo ?- chiese
debolmente Alice, aveva ripreso conoscenza –sento un dolore tremendo alla
schiena...-
-hai preso una bella botta
sul ponte, non ti preoccupare, non è grave, adesso ci penso io...- disse
continuando a cercare.
-...e tu come stai?- chiese
di nuovo.
-abbastanza bene, sta
tranquilla- disse avvicinandosi con il necessario, poi afferrò uno sgabello e
si sedette –adesso...adesso devo chiederti di togliere...la camicia- disse un
po’ imbarazzato.
-come..?!- era quattro volte
più imbarazzata di lui.
-non...non pensare che ti
voglia guardare!! Vuoi che ti medichi alla schiena si o no?!- disse seccato
–per me non fa alcuna differenza, se lo desideri ti lascio in queste
condizioni...ma si infetterà presto!-
-...ok...- disse guardando in
basso, con le mani tremanti cominciò a sbottonarsi la camicia e Hector per
correttezza guardò altrove, anche se in fondo era abbastanza tentato di dare
un’occhiata.
-ora sdraiati a pancia in
giù...- Alice si sdraiò e Hector cominciò a bagnarle la ferita con l’alcool.
La ragazza mollò un urlo ma
lo soffocò stringendo i denti, sentì le lacrime annebbiarle la vista.
-cerca di resistere...devo
pulirtela bene...- dopo pochi minuti cominciò a fasciargliela –sai...sei stata
in gamba là fuori...- disse Hector per cercare di farle pensare ad altro.
-lo credi davvero?- disse
quasi sorpresa –io mi sono sentita un peso...non vedo proprio l’ora di
andarmene...-
-ti serve solo un po’ di
esperienza!- tirò via lui –ecco fatto!- disse tagliando la garza –e ora hai
solo bisogno di riposo!- le poggiò sopra una coperta per non lasciarle la
schiena scoperta, dopo di che si diresse verso la porta per tornare a dare una
mano ai suoi compagni.
-ehi Hector...- lo chiamò la
ragazza prima che uscisse.
-che c’è?- chiese voltandosi.
Alice sorrise -...grazie-
E Hector le restituì il
sorriso, poi uscì in coperta.
Continua!!
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Ecco qui un mio disegno di
Sputafuoco quando era giovane, Jack lo dice nel primo film a Will “ti giuro che
sei uguale!” http://img252.imageshack.us/img252/1740/sputafuocoscrittemd4.jpg
Nota di Nutty: spero che le
vicende del giovane Barbie si stiano facendo interessanti ;)
X EriS_San: grazie dei compliments e sono felice di
averti sorpresa con l’entrata in scena di Sputafuoco! :) Jack è ancora troppo
presto per farlo entrare in scena...ma vedrai che arriverà anche lui ;)
X Giu91: innanzitutto grazie per i complimenti,
riguardo il lato più piratesco di Barbossa mi sa che c’è da aspettare un po’,
deve ancora prenderci la mano ;)