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Autore: NuttyFuzzy    11/08/2007    3 recensioni
La storia di Barbossa, chi era la sua famiglia e com'è diventato un pirata. Le amicizie, gli amori e i suoi incontri con i personaggi della trilogia.
Genere: Romantico, Malinconico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hector si alzò in piedi e andò subito sul ponte per guardare il mare e il cielo, le onde si stavano facendo sempre più alte e

History of Barbossa - -pericoli- -

Hector si alzò in piedi e andò subito sul ponte per guardare il mare e il cielo, le onde si stavano facendo sempre più alte e il cielo sempre più nero. Un’ acquazzone si abbattè sulle loro teste, il vento soffiava fortissimo.

Improvvisamente sentì un brivido corrergli lungo la schiena, si sentiva molto elettrizzato all’idea di guidare lui la nave ma non aveva mai affrontato nulla di simile, sentiva un po’ di timore.

-forza Hec! Vai al timone!- lo incoraggiò Edward col suo solito sorriso amichevole –ora si fa sul serio!-

Si alzò anche Alice e andò verso il ponte, Hector la fermò -...e tu dove stai andando?-

-a dare una mano! Hai visto a che stiamo andando incontro?-

-non scherzare Alice, servono uomini forti per affrontare questa tempesta, è meglio che resti sotto coperta!- disse tenendola per le spalle.

-ehi, sono io che mi sono voluta arruolare! Non trattarmi come se fossi una bambina!- disse liberandosi della presa di Hector, per un secondo gli parve che quegli occhi verdi fossero diventati rossi come tizzoni ardenti.

Hector decise di avviarsi al timone, Alice avrebbe dato una mano sul ponte, inutile dire che entrambi erano un po’ agitati.

Il capitano si mise vicino al ragazzo e cominciò a urlare ordini –coraggio scansafatiche! Bracciate quei dannati pennoni, dobbiamo aiutarci col vento per andarcene via!- Hector osservò il modo in cui Turner dava gli ordini, per un secondo desiderò essere al suo posto, con quel magnifico cappello e quella giacca lunga.

“chissà come starò?” cominciò a fantasticare “magari avrò un pappagallo sulla spalla...e una benda sull’occhio...o una gamba di legno...e i miei uomini faranno ciò che io gli ordinerò...potrei essere un grande capitano!”

-non distrarti ragazzo!- urlò Sputafuoco facendolo tornare alla realtà, non si era accorto di aver lasciato andare il timone. Hector cercò di recuperarlo ma sembrava impazzito, fortunatamente Edward corse in suo aiuto –dai Hector!- disse dandogli una mano a recuperare il timone.

-grazie Edward!- riuscì a riprendere il controllo –ora posso cavarmela da solo!-

-Low, vai a dare una mano all’albero di mezzana, mi sembrano in difficoltà!- ordinò Turner.

Il ragazzo corse all’albero per rendersi utile, trovò Alice a cercare di cazzare la randa ma non era abbastanza forte, afferrò la cima al posto suo.

-ehi che fai?!- disse sorpresa, non l’aveva visto arrivare.

-prendo il tuo posto!- disse tirando la cima con tutta la sua forza, ora la randa era ben distesa –se proprio vuoi renderti utile prova a issare quel fiocco, dovresti farcela!- Alice annuì e cominciò a issarlo.

-vai anche tu laggiù Barbossa, qui posso pensarci io!- disse il capitano, Hector annuì e si fiondò sul ponte.

-serve aiuto Alice?- chiese il ragazzo vedendo che Edward poteva cavarsela benissimo da solo.

-si...ma solo un pochino!- disse facendo uno sforzo immane per reggere la fune –dammi una mano a tirare!-

Hector si avvicinò per aiutarla ma in quell’istante si sentì la voce del capitano –aggrappatevi a qualcosa, presto!-

Tutto l’equipaggio si voltò verso il mare e videro una gigantesca onda dirigersi verso di loro. Tutti si aggrapparono a una cima sicura.

L’onda li investì in pieno e il ponte fu sommerso d’acqua, alcuni uomini volarono in mare, Edward fu il primo a rialzarsi, aveva solo qualche graffio sul viso e sulle braccia –tutto bene Hector?-

Hector si alzò ancora un po’ confuso per la botta –io si...e la mia spalla sinistra che sta poco bene, credo si sia slogata- disse massaggiandosela, poi si guardò intorno –dov’è Alice?-

Il suo corpo stava a pochi metri da loro steso a terra, non si muoveva –Alice!- urlò Hector correndo da lei, fortunatamente era viva ma aveva una ferita abbastanza profonda sulla schiena, aveva bisogno di cure.

-forza, portala sotto coperta!- gli disse Edward.

-qui c’è una nave a cui pensare, non posso lasciarvi!-

-tranquillo, mi sembra che il vento soffi già meno, le onde quindi si abbasseranno presto, coraggio portala al sicuro, qui in mezzo sarà un peso!-

Hector la prese in braccio e la portò di sotto –la prossima donna che mi chiede di arruolarsi le faccio fare una passeggiata sull’asse!- si lamentò Sputafuoco dal timone.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Sotto coperta Hector la poggiò su un amaca poi si mise a cercare qualche garza e una bottiglia di rum, l’alcool poteva disinfettare.

-che mi è successo ?- chiese debolmente Alice, aveva ripreso conoscenza –sento un dolore tremendo alla schiena...-

-hai preso una bella botta sul ponte, non ti preoccupare, non è grave, adesso ci penso io...- disse continuando a cercare.

-...e tu come stai?- chiese di nuovo.

-abbastanza bene, sta tranquilla- disse avvicinandosi con il necessario, poi afferrò uno sgabello e si sedette –adesso...adesso devo chiederti di togliere...la camicia- disse un po’ imbarazzato.

-come..?!- era quattro volte più imbarazzata di lui.

-non...non pensare che ti voglia guardare!! Vuoi che ti medichi alla schiena si o no?!- disse seccato –per me non fa alcuna differenza, se lo desideri ti lascio in queste condizioni...ma si infetterà presto!-

-...ok...- disse guardando in basso, con le mani tremanti cominciò a sbottonarsi la camicia e Hector per correttezza guardò altrove, anche se in fondo era abbastanza tentato di dare un’occhiata.

-ora sdraiati a pancia in giù...- Alice si sdraiò e Hector cominciò a bagnarle la ferita con l’alcool.

La ragazza mollò un urlo ma lo soffocò stringendo i denti, sentì le lacrime annebbiarle la vista.

-cerca di resistere...devo pulirtela bene...- dopo pochi minuti cominciò a fasciargliela –sai...sei stata in gamba là fuori...- disse Hector per cercare di farle pensare ad altro.

-lo credi davvero?- disse quasi sorpresa –io mi sono sentita un peso...non vedo proprio l’ora di andarmene...-

-ti serve solo un po’ di esperienza!- tirò via lui –ecco fatto!- disse tagliando la garza –e ora hai solo bisogno di riposo!- le poggiò sopra una coperta per non lasciarle la schiena scoperta, dopo di che si diresse verso la porta per tornare a dare una mano ai suoi compagni.

-ehi Hector...- lo chiamò la ragazza prima che uscisse.

-che c’è?- chiese voltandosi.

Alice sorrise -...grazie-

E Hector le restituì il sorriso, poi uscì in coperta.

Continua!!

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Ecco qui un mio disegno di Sputafuoco quando era giovane, Jack lo dice nel primo film a Will “ti giuro che sei uguale!” http://img252.imageshack.us/img252/1740/sputafuocoscrittemd4.jpg

Nota di Nutty: spero che le vicende del giovane Barbie si stiano facendo interessanti ;)

X EriS_San: grazie dei compliments e sono felice di averti sorpresa con l’entrata in scena di Sputafuoco! :) Jack è ancora troppo presto per farlo entrare in scena...ma vedrai che arriverà anche lui ;)

X Giu91: innanzitutto grazie per i complimenti, riguardo il lato più piratesco di Barbossa mi sa che c’è da aspettare un po’, deve ancora prenderci la mano ;)

  
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