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Autore: _echo of lost voices    22/01/2013    3 recensioni
Mi alzo di scatto, e mi lancio contro l’armadio, apro le ante e tiro fuori una valigia impolverata, consumata dal tempo. La lancio sul letto, la apro e comincio ad infilarci dentro l’essenziale, mentre le note della canzone riecheggiano ancora fra quelle quattro mura.
Quanto tempo è che sogno questo momento? Quanto tempo è che sogno di fare questa valigia? Quanto tempo è che sogno di andare via, lasciando tutto e tutti alle mie spalle, per sempre? Quanto tempo è che sogno di dire addio a tutti e di ricominciare d’accapo, dimenticando tutto ciò che ero un tempo? Tanto, troppo forse. Ed è arrivata l’ora di muovere il culo ed andare via da quì, perché è tutto ciò di cui ho bisogno in questo momento.
Chiudo la cerniera della valigia, e mi avvicino al pc. “Biglietto Aereo di sola andata per Londra.” Ecco cosa digito sulla tastiera. Di sola andata.
Non tornerò, non ora. E’ tempo di dimenticare, è tempo di ricominciare a vivere.
E’ tempo di ricominciare.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa One Shot la dedico a
tutti coloro che sono stanchi,
e che a volte, non vorrebbero far altro
che andare via,
come la protagonista, come me.
Anche se solo per un pò.

 


*vi consiglio di leggerla con 'Gone Away' (Safetysuit) come sottofondo c:*

 

Gone away.
One Shot.

 
 
Mi guardo intorno con aria stanca, le coperte del letto sono intrecciate fastidiosamente alle mie gambe, il cuscino è per terra. Un maglione è appeso in malo modo sullo schienale della sedia ed il pc è aperto, sulla scrivania, probabilmente scarico. Mi passo una mano sugli occhi, chiedendomi come ho fatto a ridurmi così. Sospiro e cerco di uscire da quell’intruglio di coperte e lenzuola. Una volta in piedi, mi avvicino alla radio posta sul comodino, e l’accendo sperando di trovare qualche buona canzone.
Sussulto quando la melodia riempie la stanza, completamente immersa nel silenzio da ben sedici giorni.  Mi siedo sul letto, lo sguardo rivolto verso le lenzuola, ed ascolto le parole che risuonano nella stanza.
 

-
I think about life,

and oh how it changes so fast,
and oh how it’s so hard to last here waiting for
 something to give.
-

 
 
Una lacrima scende lenta sulla mia guancia, lasciando una scia calda, tagliente, mentre i ricordi tornano a riempirmi la mente, prendendo a pugni tutte le mie barriere.
 
«Liam, porca puttana, lasciami in pace!» Urlai rivolgendomi al ragazzo, che mi guardava con gli occhi rossi, torturati dalle lacrime.
«Basta, okay? Basta! Non merito il tuo perdono, okay?!» Continuai fissando il mio sguardo nel suo, che ora mi guardava ferito.
«Rachel, tu… dici sul serio? Vuoi davvero dirmi addio?» Mi chiese con voce rotta, ed io serrai gli occhi, mentre le lacrime mi inumidivano il volto.
«Si Liam, voglio dirti addio.» Sussurrai, e sentii il sapore salato delle lacrime sulle labbra. Liam mi guardò un’ultima volta, prima di voltarsi, ed andare via… per sempre.
 
Affondo il viso nel cuscino, soffocando i singhiozzi nel tessuto morbido. Come è potuto accadere? Come ho potuto lasciarlo andare via? Come ho potuto ferirlo, innamorandomi del suo migliore amico? Come ho potuto mandare tutto all’aria per uno stronzo che mi aveva solo illusa? Eppure Liam era rimasto, mi aveva cercata, voleva perdonarmi. Ma io l’ho mandato via, perché non lo meritavo. E lui mi ha lasciata, per sempre, con il mio addio riflesso nei suoi occhi, che un tempo mi avevano desiderata ed amata come la Luna fa con le stelle. Ora non c’era altro che odio, rancore nei miei confronti, in quelle pozze di cioccolata. Soffoco l’ennesimo singhiozzo premendo il palmo della mano sulla bocca, mentre altri ricordi invadono la mia mente.
 
«Rachel, cosa ti sta succedendo? Sono ore che sei seduta su quella poltrona, con lo sguardo perso nel vuoto senza muovere nemmeno un muscolo.» Mi chiese la mia migliore amica, guardandomi preoccupata. Fissai il mio sguardo nel suo, mentre una lacrima mi rigava la guancia.
«Io... io credo di essermi innamorata di Zayn.» Sussurrai con voce tremante, e lei sgranò gli occhi.
«Cosa? Ma sei impazzita?! E’ il migliore amico di Liam, diamine!» Cominciò ad urlare, ed io serrai la mascella mentre altre lacrime mi bagnavano il volto.
«Pensi che io non lo sappia?! Cristo, mi sento già in colpa di mio, dovresti aiutarmi anziché rinfacciarmi quanto sono stronza!» Le risposi alterandomi, e lei serrò gli occhi in un’espressione irritata.
«Rachel, Liam è mio fratello, e soffrirà per colpa tua! Sei un’irresponsabile, perché diamine ti sei innamorata del migliore amico del tuo ragazzo?! Come hai potuto anche solo pensare una cosa del genere?!» Urlò ancora, ed io mi alzai di scatto.
«Vaffanculo, Sam.» Sibilai prima di voltarmi ed andarmene via a passo svelto. Cacciai il pacchetto delle Marlboro e ne accesi una. Inspirai il fumo a pieni polmoni ed assaporai la nicotina, scaricando tutto la rabbia su quella povera sigaretta mal capitata.
 
Piango pensando a come sono riuscita a perdere le due persone più importanti della mia vita in pochi giorni, senza nemmeno rendermene conto. Piango pensando a quanto sono stata stronza, scaricando tutto il mio nervosismo sulle uniche due persone che non lo meritavano affatto. Piango pensando che in questo momento, magari, sono entrambi seduti sui loro letti, lo sguardo perso nel vuoto ed un senso di malinconia attorno a loro, ma sono insieme, come una famiglia. Ed un tempo, loro erano la mia famiglia.
Ed alla fine è vero, sto solo aspettando qualcosa da dare a qualcuno che non c’è mai stato, o meglio, che ho lasciato andare via senza combattere per tenermelo stretto.
Mi asciugo le lacrime, mentre l’altra strofa della canzone risuona nella stanza.
 

-
I think about time,
a luxury so hard to find;
and I just can’t figure out why…
I wasted it all here without you.
-

 
Il tempo.Ancora una volta, tutto gira attorno a quest’ultimo. Quante volte mi sono immaginata il giorno in cui Liam mi avrebbe lasciata? Quante lacrime ho versato anche solo immaginando quel giorno? Quante parole non dette, quanti sentimenti ho vissuto in questi quattro mesi, che non sono poi così lunghi come sembrano? Ed alla fine, sono stata proprio io a mandare tutto a puttane.
Ma la verità è che Zayn mi ha stregata con i suoi occhi color miele, con i suoi “ti amo” sussurrati di nascosto, con i suoi baci sfuggenti per la paura di essere scoperti. Lui mi ha dato emozioni che Liam non è mai riuscito a darmi.
Lui mi ha fatta innamorare, per poi buttarmi via come una maglia ormai vecchia, noiosa, che non ti va più. E Liam non lo avrebbe mai fatto.
Ho perso la mia migliore amica mandandola a fanculo, ho rotto  con Liam, l’ho lasciato andare via, e sono andata da lui. E lui che ha fatto? Mi ha detto “Scusa Rachel, ma io non me la sento di impegnarmi in una relazione con te”. Ed ho perso anche lui.
E non mi resta altro che pensare che il problema sia proprio io, è colpa mia se le persone vanno via da me, sono io che le allontano. Forse, è arrivato anche per me il momento di andare via, per una volta.
 
Mi alzo di scatto, e mi lancio contro l’armadio, apro le ante e tiro fuori una valigia impolverata, consumata dal tempo. La lancio sul letto, la apro e comincio ad infilarci dentro l’essenziale, mentre le note della canzone riecheggiano ancora fra quelle quattro mura.
 

-
But I’ll be fine,
oh don’t you worry,
‘Cause I’ll be fine,
see I’m in a hurry to be…
gone away awhile.
Tell me all the things that I…
I’ll be missing here in this old life, man;
‘Cause I just don’t know.
-

 
Quanto tempo è che sogno questo momento? Quanto tempo è che sogno di fare questa valigia? Quanto tempo è che sogno di andare via, lasciando tutto e tutti alle mie spalle, per sempre? Quanto tempo è che sogno di dire addio a tutto e di ricominciare d’accapo, dimenticando tutto ciò che ero un tempo? Tanto, troppo forse. Ed è arrivata l’ora di muovere il culo ed andare via da quì, perché è tutto ciò di cui ho bisogno in questo momento.
Chiudo la cerniera della valigia, e mi avvicino al pc. “Biglietto Aereo di sola andata per Londra.” Ecco cosa digito sulla tastiera.
Di sola andata.
Non tornerò, non ora. E’ tempo di dimenticare, è tempo di ricominciare a vivere.
Prenoto il biglietto, e mi infilo velocemente un maglione ed un jeans.
E’ tempo di ricominciare.
 

-
I think about you,
And all of the times that we shared…
And oh what a wonderful pair we,
Made it so fare here we go again.
-

 
Stringo la presa sulla maniglia della valigia, mentre cammino velocemente per le corsie dell’aeroporto, cercando quella da cui partiva il mio aereo. E nel frattempo, altri ricordi riempiono la mia mente… i nostri ricordi.
 

-

«Piacere, Liam Payne!» Esclamò sorridente, e mi porse la mano. L’afferrai tremante, ricambiando il sorriso.
«Rachel Williams.» Mi presentai a mia volta, mentre le mie gote andavano letteralmente in fiamme. Sam ridacchiò, prima di interrompere il contatto delle nostre mani.
«Bene, Liam, ora che le presentazioni sono state fatte, puoi anche smammare! Noi dovremmo studiare letteratura, e sai com’è… mi distrai Rachel con il tuo bel faccino! Perciò, ciao!» Esclamò la bionda, facendoci arrossire entrambi. Che migliore amica stronza. Liam se ne andò, l’ombra di un sorrisetto divertito sul volto, chiudendosi la porta alle spalle. Sam si girò entusiasta verso di me, con un sorriso da “Te l’avevo detto” stampato sul volto.
«Allora?» Mi spronò a parlare, ed io roteai gli occhi al cielo.
«Okay, lo ammetto, avevi ragione: tuo fratello è davvero un figo da paura. Ora possiamo studiare, per piacere?» Dissi, e lei ridacchiò aprendo il libro di letteratura.
«Ai suoi ordini, mia futura cognata.» La sentii mormorare, ed io sospirai esasperata.

-

 
Sorrido, non dimenticherò mai quel momento. Avevo capito che era lui quello giusto sin dall’inizio. Che stupida che sono stata. Chiudo gli occhi, concentrandomi su quello che sto facendo.
Basta Rachel, lascia alle tue spalle questi ricordi. Stai andando via.
Ma non pensarci è impossibile, e l’ennesimo ricordo si presenta ai miei occhi.

-

 
«Ehm, Rachel? Posso parlarti?» Mi chiese Liam, spuntando da dietro la porta della camera di Sam.
«Certo.» Risposi guardando confusa Sam, e lei scrollò le spalle come a dire che non ne sapeva niente. Imitai il suo gesto, e seguii curiosa Liam nella veranda di casa Payne.
«Cosa devi dirmi?» Gli chiesi curiosa, e lui si grattò la nuca, visibilmente in imbarazzo.
«Io, ecco… volevo chiederti se ti andava di uscire stasera. Voglio dire, solo io e te…» Disse rosso per l’ imbarazzo, ed io gli sorrisi entusiasta.
«S-si, certo.» Risposi, e lui mi sorrise.
«Okay, allora ti vengo a prendere stasera alle otto. Ora vado, altrimenti Sam potrebbe insospettirsi, e lo sai meglio di me quanto può essere impicciona!» Esclamò facendomi ridere, ed io annuii.
«Aspetta… avvisa Sam che sono tornata a casa perché mi sentivo poco bene.» Inventai al momento, e lui annuì ridacchiando.
«Ciao, Liam.» Lo salutai sorridendo.
«Ciao, Chel.» Ricambiò il saluto, usando il mio nomignolo e facendomi arrossire leggermente. Mi voltai e mi avviai verso casa, saltellando ogni due passi, troppo felice per quello che mi era appena successo.

-

 
Sospiro, pensando a quanto era bella la sensazione che provai in quel momento. Mi sentivo leggera, felice. Cosa che ormai non sono da un bel po’. Eccolo, l’ennesimo ricordo, l’ennesimo pezzo di quell’immenso e complicato puzzle che è la mia vita.
 

-

«Chel, guarda lì!» Esclamò Liam, osservando sorpreso qualcosa alle mie spalle, ed io mi girai confusa.
«Cosa?» Chiesi corrugando le sopracciglia, e lui ridacchiò.
«Questo.» Disse girandomi il volto con un mano, e poggiò le sue labbra sulle mie. Sgranai gli occhi per la sorpresa, mentre la mia mente cadeva in un buco vuoto. Mi aggrappai alle sue spalle, sorridendo, ed approfondii il bacio. Mi sentivo in paradiso, le farfalle nel mio stomaco sembravano aver preso il volo.
Ci staccammo e lui mi sorrise. Fissai i miei occhi nei suoi, color cioccolata.
«Sei un pazzo, Liam Payne.» Sussurrai ridendo, e lui mi imitò.
«Sei bellissima, Rachel Williams.» Sussurrò tornando serio, e poggio nuovamente le sue labbra sulle mie, ed io sentii di nuovo quello scoppio di felicità nelle parti del cuore.

-

 
Il nostro primo bacio era stato così, improvviso. Liam è fatto così, non ama pensare alle conseguenze delle sue azioni. Lui è così, fa tutto ciò che gli dice l’istinto, senza pensarci minimamente. E forse è proprio questa sua caratteristica che mi ha fatta innamorare di lui.
 

-
I think about love,
and oh… what a beautiful song!
And oh how it needs to be sung,
here,
sing it so loud all the world can hear.
-
 

-

Osservai assorta le onde che carezzavano il bagnasciuga, assaporando l’odore ed il suono del mare. Liam mi sfiorò una guancia, ed io mi girai sorridendogli, ed i suoi occhi si incatenarono nei miei.
«Chel, io ti amo.» Esclamò Liam all’improvviso, ed io lo guardai a bocca aperta. Era la prima volta che me lo diceva, e quelle tre semplici parole arrivarono dritte al mio cuore. Sorrisi e poggiai le labbra sulle sue, ma lui si alzò di scatto, ed io lo guardai perplessa.
«Ti amo!» Ripetè, alzando leggermente la voce.
«Io ti amo! Mondo, io amo Rachel Williams!» Cominciò ad urlare e a saltare da uno scoglio all’altro, ed io lo guardai divertita.
«Liam, fermati! Cosa stai facendo?» Dissi fra le risate, e lui si buttò al mio fianco, ridendo divertito.
«Sto urlando al mondo che ti amo, Rachel, e che tu sei solo mia.» Mi sussurrò prima di baciarmi dolcemente.
«Solo tua.» Sussurrai, e lui sorrise felice.

-

 
Eccola, l’ennesima lacrima. L’ennesima fitta al cuore. Devo andare via da quì.
Prendo la mia valigia e la passo ad un uomo della sicurezza che la controlla, poi mi avvio a passo spedito verso l’aereo, mentre le lacrime continuano a scendere ininterrotte.
Eccolo lì, le persone si spingono tra di loro per salire, c’è un caos tremendo. Eccolo lì, colui che mi porterà via da quì, lontana dai ricordi, lontana da questa vita.
 

Dimmi tutte le cose che mi potrebbero
 mancare di questa vecchia vita,
perché io proprio non lo so.

 
Le gambe mi tremano, sto per cedere. Ho davvero il coraggio di andare via?
Mi avvicino tremante alla scaletta, e l’hostess mi guarda sorridente. Ricambio il sorriso, nonostante le lacrime sul mio volto.
Trovo un foglietto a terra, bianco. Lo prendo e chiedo una penna all’hostess. Lei me la passa titubante, ed io comincio a scrivere tremante.
 
“Ti amo anch’io, Liam Payne.”
 
Eccolo quì, il mio urlo. Il mio urlo silenzioso, proprio come il mio dolore. Lo lascio volare via, nel vento, in modo che anche il mondo possa sapere quanto ho amato quel ragazzo.
Salgo sull’aereo, pronta a volare via, come la sabbia al vento, come una ragazza, che ha voglia di tornare a sorridere.




BUT I'LL BE, FINE! OH, DON'T YOU WOOORRY 'CAUSE I'LL BE, FINE!

Ebbene si, eccomi quì con un'altra OS c:
Okay, se devo essere sincera, questa mi piace un pò c':
*ma giusto un pò, eh èé*
un pò perchè ci sono particolarmente legata,
un pò perchè mi rispecchia in tutto e per tutto!
Cioè, la protagonista prova le mie stesse emozioni...
anche io ho una voglia matta di fare quella maledetta valigia
ed andare via!
Io non ci sono ancora riuscita, perciò l'ho fatto
fare a lei al posto mio.. c':
vaaabbuò, ditemi se vi piace o no in una piiiiccola recensione uu
Anywaaay, tra qualche giorno è il mio compleanno c':
okay, so che non ve ne frega niente, ma volevo dirvelo
lo stesso :c trololol
okay, ora vi devo lasciare c:

questo è il mio account facebook,
questo è il mio account twitter,
e
questo è il mio account ask c:

Ah, dimenticavo!
Per chi andrebbe di leggere le altre mie storie, sotto trovate
i banner ed i link c:
un besos,

#peaceloveandnondrogatevi.


-Zia Roby

 

 

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The magic of Flowers:






Safe and Sound:






113 days without you:






An imaginary Love.
*non ho ancora il banner, sorry ahahah
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