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Autore: xyoumakemesing    22/01/2013    8 recensioni
Harry è Cupido e, per qualche strano scherzo del destino, regala alle persone l'unica cosa che lui non può avere: l'amore.
( Larry Stylinson AU)
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Give a little time to me, we'll burn this out
we'll play hide and seek to turn this around,
all I want is the taste that your lips allow
my, my, my, give me love.




E' durante un mercoledì pomeriggio che la vita di Harry cambia drasticamente.
Succede così, all'improvviso, senza una spiegazione, succede e basta.
Harry sta sfogliando distratto le pagine del suo libro di letteratura, lanciando di tanto in tanto occhiate fugaci alla finestra, sperando che le luci dell'appartamento di fronte al suo si accendano e la figura dell'ispettore Tomlinson faccia capolino, quando sente un fastidioso formicolio alla schiena.
Rotea le scapole, facendo scivolare una mano sotto la maglietta per tastare la pelle che sta cominciando a prudergli.
Harry si ritrova a grattarsi freneticamente, un po' allarmato dall'idea di essersi beccato qualche malattia rara; si sfila la t-shirt bianca gettandola sul pavimento, poi le sue dita sfiorano qualcosa e Harry aggrotta la fronte confuso.
Si alza dalla sedia, posizionandosi di fronte allo specchio. Si morde il labbro quando nota una piccola puntina bianca che spunta da sotto la cute, e senza rendersene conto le sue dita si sono già chiuse intorno al corpo estraneo e lo stanno tirando via.
Si lascia scappare un gemito di dolore e quasi non crede ai propri occhi quando si ritrova tra l'indice e il pollice una lunga piuma bianca, sporca di sangue.
Ha appena il tempo di realizzare che quella piuma è appena uscita dalla sua pelle quando una fitta lancinante alla schiena lo fa urlare di dolore e cadere in ginocchio sul pavimento.
Harry si contorce a terra per tre ore, piangendo e urlando e stringendo le mani in due pugni, pregando che il dolore finisca, ed è ormai sera quando trova la forza di rimettersi in piedi, guardarsi allo specchio e accorgersi di avere un paio d'ali che spunta dalle sue scapole.
Harry non è più Harry, è Cupido. E forse doveva aspettarselo, è sempre stato uno di quei ragazzi che si innamorano facilmente, un ragazzo che amava l'amore - o almeno era quello che gli diceva sempre sua madre.
Non è stato semplice costruire un arco, però maneggiarlo invece è stato semplicissimo, quasi naturale, come se lo avesse fatto da tutta la vita.
E da quel momento, Harry si ritrova a percorrere le strade londinesi ogni notte, nascondendosi dietro ai muri o sui tetti dei palazzi, osservando la gente, osservando cosa succede quando una delle sue frecce va a conficcarsi sui loro petti.
Ad Harry piace la sensazione che prova quando sceglie quale persona dovrà passare il resto della vita insieme al ragazzo o alla ragazza colpito dalla sua freccia, e forse dovrebbe decidere in maniera più accurata, forse basandosi sui loro interessi, o sui loro studi, o sul loro conto in banca, ma Harry sa che l'amore non funziona così, l'amore è amore e basta.
Così passano le sue serate, nascosto nell'ombra, circondato da persone che non possono vederlo, ignare del fatto che è lui a decidere, è lui a condurre il gioco, è lui che regala loro l'amore.
Scaglia una freccia ad un ragazzo solitario poggiato ad un muretto intento a fumare una sigaretta,  una sfilza di tatuaggi a coprirgli braccio e un'orribile ciocca bionda tra i capelli neri, ed è questione di secondi prima che lui incroci gli occhi azzurri di un piccolo ragazzo biondo che passa di lì per caso, gli afferri il viso con entrambe le mani e lo baci sulle labbra.
Harry sorride, tirando fuori un'altra freccia dalla sua feretra.
E' dentro un locale, sta osservando attentamente un ragazzo con gli occhi marroni e una faccia da cucciolo che guarda una ragazza dai capelli riccissimi, seduta su un divanetto poco più in là, impegnata a parlare e ridere con le sue amiche.
Harry aspetta, aspetta finché lui non trova il coraggio di alzarsi e invitarla a ballare e poi scocca la freccia.
Lei lo bacia sulle labbra e il ragazzo rimane un po' scombussolato ma poi le circonda la vita con un braccio.

Harry sorride di nuovo e poi va via.
Tra una freccia e l'altra, Harry pensa anche all'Ispettore Tomlinson. Di tanto in tanto lo segue anche al lavoro, entra a casa sua quando lui dimentica di chiudere la porta d'ingresso, curiosa tra le sue cose e una volta si è anche infilato nel suo bagno, spiandolo mentre si faceva la doccia - beh, forse più di una volta.
Sa che prima o poi dovrà conficcare una freccia anche sul petto di Louis e farlo innamorare di qualcuno, qualcuno che non può essere lui, ma non può farlo, non adesso, non è pronto.
E' quando nota una figura femminile entrare nell'appartamento di Louis che Harry decide che non può continuare così, che non può vivere un'eternità di solitudine sapendo che la persona che ama non sa che lui è lì, che lo osserva, che lo desidera e che non lo avrà mai.
Non può semplicemente vivere circondato da persone che hanno quello che lui non può avere.
Quella sera Harry sale sul grattacielo più alto che riesce a trovare, poi guarda in basso, deglutendo. Decide di scagliare un'ultima freccia e rendere felici per l'ultima volta due persone, poi scoppia a ridere, buttando la testa all'indietro perché lui è Cupido e sta cercando di suicidarsi, ed è davvero esilarante.
Harry abbandona il suo arco a terra e spalanca le braccia, chiude gli occhi pensando per l'ultima volta al viso di Louis e ai suoi capelli e al suo profumo e ai suoi occhi blu, poi si lascia cadere nel vuoto.


Il suicidio non funziona, probabilmente a Cupido non è permesso togliersi la vita.
Harry è atterrato sulla schiena, le sue ali sono arruffate e doloranti ma è ancora lì, sull'asfalto, vivo, solo, senza Louis.
Riprende a scagliare frecce a destra e a manca, a far innamorare le persone, a vederle felici sapendo che lui non potrà mai esserlo.
Una settimana dopo, è appollaiato sul tetto di casa sua, l'arco teso e la freccia puntata contro il petto di Louis. Deve farlo, si dice, non può privarlo della possibilità e felicità di innamorarsi solo perché vorrebbe averlo per sé.
Louis sta parlando con una ragazza, si chiama Eleanor e studia all'università. L'ha portata a cena fuori e adesso la sta invitando a guardare un film dentro casa. Eleanor è bella, è simpatica, forse è quella giusta.
Ad un certo punto, però, Harry abbassa l'arco perché no, lei non è quella giusta, lui è quello giusto.
Eleanor accetta l'invito di Louis ed entrambi spariscono oltre il portone d'ingresso.

Harry decide di non seguirli.



Harry cammina lungo un tunnel, gli occhi chiusi e le dita che sfiorano il muro, gira su sé stesso, muovendo le braccia come se stesse danzando, colpisce con una freccia quasi tutti quelli che incontra, senza nemmeno usare l'arco o preoccuparsi di controllare di chi si innamorano.
Se solo qualcuno si accorgesse della sua presenza, se solo potesse essere visibile, se solo potesse essere il primo viso che Louis vede quando lo colpirà con una delle sue frecce.
Sta giocherellando distrattamente con una freccia, facendola saltare da una mano all'altra, attendendo l'arrivo di un altro cuore solitario, quando si ferma di colpo.
Abbassa lo sguardo, scrutando la sottile asticella che tiene in mano, chiedendosi se potrebbe funzionare su di lui; probabilmente è stupido pensare che una delle sue frecce possa ucciderlo, ma Harry si aggrappa a quell'idea con tutte le sue forze.
Torna a casa, sceglie la freccia più appuntita che possiede e poi si siede sul bordo del letto. Rimane a fissare il vuoto per qualche minuto, forse ore, poi abbandona la freccia e si dirige verso la finestra.
La luce della camera da letto di Louis è accesa e la sua finestra aperta, Harry rimane a fissare la casa di Louis per un po', poi cammina verso il suo letto, afferra la freccia e si precipita fuori dalla porta.
S'intrufola dentro l'appartamento di Louis, la freccia ancora stretta tra le sue dita, dirigendosi verso la sua camera da letto. Louis è solo, sdraiato sul tappeto, una birra in mano e gli occhi fissi sulla partita di calcio trasmessa in televisione.
Harry si avvicina alla scrivania, afferra un post-it colorato e scrivendoci sopra con un pennarello nero il suo nome, il suo indirizzo, il numero civico e quello che sta per fare. Lo attacca sullo schermo del computer poi, senza guardarsi indietro, torna al suo appartamento.
Si sdraia sul letto, prende un respiro pronfondo, poi si ficca la freccia in gola e fa male, fa davvero male ma forse, pensa Harry, quello che fa realmente male non è la ferita che si è inflitto ma il dolore che si prova quando si è innamorati di qualcuno che non ci amerà mai.
E mentre sente il sangue scorrere sulla sua pelle e la vista annebbiarsi, Harry pensa ancora a Louis.




La porta dell'appartamento di Harry si spalanca di colpo, Louis urla il nome di Harry, digitando sulla tastiera del suo cellulare il numero della centrale mentre perlustra freneticamente ogni stanza.
Quando raggiunge la camera da letto, trova Harry in posizione fetale, una freccia piantata sul collo pallido. S'inginocchia sul pavimento, scuotendo il corpo inerme del ragazzo e urlando il suo nome a pieni polmoni poi, in una frazione di secondo, la freccia si dissolve nel nulla, proprio sotto i suoi occhi, e le palpebre di Harry si spalancano, mostrando i suoi grandi occhi verdi.
"Riesci a vedermi?" gracchia, e Louis si allontana appena, annuendo incredulo. Harry sorride, poi si tocca le spalle con una mano e realizza che le sue ali non sono lì e che adesso non è più Cupido e che adesso Louis riesce a vederlo.
"Cosa-cosa diamine-cosa..?" balbetta Louis, sfiorandogli il collo con le dita, alla ricerca di una ferita che dimostri che la freccia era lì prima e non si è immaginato tutto. Harry si issa sui gomiti, lasciandogli un piccolo bacio sulle labbra.
Louis sgrana un po' gli occhi,  poi avvicina lentamente il suo viso a quello di Harry, "Devi spiegarmi un sacco di cose" mormora, e stavolta è lui a baciarlo.





 
 Ho scritto questa storia in due ore, ispirandomi al video di Give Me Love
e vi giuro, nella mia testa era molto più figa lol.
Spero vi piaccia comunque!






  
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