Un cerchio non ha inizio
 
 
 

 
- Nasce prima la fenice o la fiamma?- chiese il battente a forma di corvo e Luna, in quell’istante, comprese per la prima volta ciò che la madre le aveva insegnato.

***

 
Luna correva nel prato davanti a casa, mentre la madre la osservava felice dall’ingresso della bizzarra costruzione.
Il verde dell’erba era in forte contrasto con i lunghi capelli della bambina e con i delicati boccioli dei fiori, che si accingevano a mostrare la propria bellezza al cielo azzurro e privo di nuvole. Il sole era ancora basso, ma la sua luce era già abbastanza forte da illuminare i prati davanti alla dimora dei Lovegood.
- Mamma, mamma!- chiamò Luna, che ora si era avvicinata a un melo.
- Cosa c’è tesoro?- chiese la madre avvicinandosi alla bambina per vedere che cosa avesse trovato.
Nella piccola mano di Luna c’era una mela già mezza mangiata, probabilmente da qualche animale, durante la notte.
La bimba infilò le dita nel frutto e ne estrasse una piccola goccia dura e marrone, poi alzò lo sguardo e chiese:- cos’è questo, mamma?-. La madre sorrise e prese la piccola goccia dalle mani della figlia.
- Questo è un seme, Luna. E’ grazie ai semi che gli alberi possono crescere e fare i frutti- disse sorridendo.
- Ma il seme era dentro alla mela- obbiettò la bambina un po’ confusa.
- Sì, perché i frutti servono anche a questo: a proteggere i semi che nascono al loro interno- spiegò tranquillamente la donna, porgendo nuovamente il seme a Luna, che lo prese e lo infilò con cura in una tasca.
- Ancora non capisco, se l’albero aveva bisogno del seme per nascere, allora com’è possibile che il seme sia nato dentro alla mela? Insomma uno dei due deve essere arrivato prima, così è potuto nascere l’altro, no?-.
- Devi sapere, Luna, che nella vita non sempre c’è un inizio e una fine, succede a volte che ci si trovi davanti a un cerchio e un cerchio non ha inizio… - rispose la donna sorridendo, poi si alzò, si girò e scomparve all’interno della casa, lasciando la bambina sotto il melo a fissare il tronco dell’albero, senza riuscire veramente a capire le parole della madre.
 

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