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Autore: chi_lamed    22/01/2013    4 recensioni
"A me spetta soltanto lasciare la vita e passare oltre. A te spetterà il coraggio di vivere, ancora una volta."
Qualche riflessione di Albus Silente, dopo aver rivelato a Severus che Harry deve morire.
Genere: Generale, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'Le stelle brillano di più, quanto più fonda è la notte'
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Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
 




Bugiardo

 
Macchinatore.
Burattinaio.
Bugiardo.
Mi accascio pesantemente sulla mia sedia da Preside come se il peso di un intero mondo mi si fosse poggiato improvvisamente sulle spalle senza prima avvisarmi. Ed invece non è così, non è così… non sono mie le spalle che dovranno essere forti da ora in poi.
Io ho già dato a suo tempo. Ho già speso tutto il mio tempo. Me ne manca ancora poco, non ci vogliono magie per comprenderlo, né tantomeno mirabolanti predizioni con sfere di cristallo e foglie di tè.
Mi strofino gli occhi con la mano sinistra, la destra penzola annerita ed inerte dal bracciolo per una inconfessabile colpa che è soltanto mia, mia e di nessun altro. Mi sto asciugando quelle lacrime che non ho fatto scendere in questi minuti per non tradire il mio essere colpevole, per celare la menzogna abilmente raccontata.
I ritratti tacciono, ancora sconvolti da quel che hanno visto e sentito, orripilati da una verità inaudita, commossi da una cerva d’argento comparsa per amore e disperazione. Fanny continua a beccare il suo osso di seppia, ignara dello strazio di un cuore che in questo momento da qualche parte sta sanguinando di dolore, talmente stretto dalle spire di un dovere assoluto che non posso non chiedermi quanto sia in grado di sopportare ancora, senza improvvisamente morirne spezzato.
In fin dei conti Severus è pur sempre un essere umano.
Severus…
Te ne sei appena andato sbattendo la porta. Sei quasi scappato da questa stanza, come se allontanarti potesse rendere meno reale quel che ti è stato rivelato.
Perdonami!
Severus, perdonami, sono un vero bugiardo.
Non è vero, non è vero, non è vero che Harry deve per forza morire. Non è detto che accadrà. C’è una speranza, una possibilità che questo non avvenga se ho calcolato con esattezza ogni cosa. Ma questo non lo dovete sapere, né tu, né tantomeno lui: è troppo importante.
Severus, cosa ho fatto? Cosa ti ho chiesto ancora una volta, mio giovane amico?
Lascio che calde lacrime scendano a bagnarmi le guance scavate da rughe profonde quanto il dolore che provo. Una lacrima per ogni menzogna detta in questi anni… ce ne vorrebbe un fiume, allora e non basterebbe a lavarmi dalle mie colpe.
Qual è la vera anima candida tra te e me?
No, non io.
Non io che in tutto questo tempo non ho fatto altro che raccontare mezze verità, sorridere bonario come un innocuo vecchietto che si diverte a fare battute mentre offre caramelle al limone e regala punti a Grifondoro con la stessa facilità con cui il gelido inverno distribuisce fiocchi di neve.
Un singhiozzo mi sale alla gola, il primo.
Sei tu, Severus, sei tu il vero uomo da guardare con rispetto ed ammirazione. Sei tu, ora più che mai, adesso che la partita si fa veramente rischiosa. Avrai l’ingrato compito di essermi veramente fedele pur non sembrandolo affatto, di lottare in completa solitudine senza una briciola di conforto.
Di mandare a morire un giovane ragazzo che hai imparato ad amare come se fosse tuo, protetto in ogni istante, sorvegliato con cura. Sempre.
Soffrirai, Severus, anche più di adesso e saranno gocce e gocce di dolore che andranno a colmare un oceano già vasto.
A me spetta soltanto lasciare la vita e passare oltre. A te spetterà il coraggio di vivere, ancora una volta.
Perdonami, Severus! Perdonami, se puoi.
Cammino un po’ per calmare i singhiozzi. Fanny mi guarda stupita, pigolando piano un’inutile consolazione, fino a quando si placa il mio pianto ma non il rimorso che provo. Sollevo gli occhi ed il vetro della finestra mi restituisce il riflesso di un vecchio che ha commesso molti errori nella sua lunga vita e che forse ancora ne sta facendo, chiedendo l’impossibile a chi gli sta attorno.
Ho visto molti volti straziati dal dolore, Severus, ma mai quanto il tuo questa sera.
Ho assistito a molti cammini verso la redenzione, ma mai come il tuo, colmo di coraggio e di eroico amore.
Sono solo un bugiardo che ti nega anche l’ultimo barlume di sollievo, perché il Bene Superiore possa trionfare senza riserve.
Sono solamente un vecchio bugiardo, Severus, che ti ama come un padre e che ti costringe al dovere come un infame tiranno.



***

Angolino autrice: quando qualche storia mi compare nella mente come una meteora impazzita non posso farci niente, devo per forza scriverla o non ne esco più.
Il bello è che questa cosa è nata mentre pensavo alla fine del primo libro, quando Silente regala punti a Grifondoro e li fa vincere in maniera così sfacciata da risultare quasi antipatico. Ma sotto quella scorza di bonarietà e favoritismo sappiamo che c'è molto altro, sappiamo che Albus è anche un grande macchinatore, seppur a fin di bene. Mi rifiuto di pensare che non abbia mai battuto ciglio di fronte a quel che avveniva, mi rifiuto di pensare che sia rimasto solo con gli occhi colmi di lacrime dopo aver visto la cerva d'argento di Severus e basta.
Così è nata questa cosa qui, scritta di getto. Niente limature eccessive, ho lasciato che il flusso di coscienza scorresse per conto suo.
Sono ben accette critiche costruttive riguardo stile e metodo narrativo.
Infine ricordo che le recensioni NON nuociono gravemente alla salute.
Chiara
  
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