Us against
the world
- “And tonight I know it all has to begin again,
- So whatever you do, don’t let go”
Chiusa
nella
mia camera, separata dal resto del mondo da quella porta sbattuta,
simbolo di
tutto il mio dolore, piango lacrime bollenti, piango tutte le lacrime
che
possiedo, mi aggrappo al cuscino e alle lenzuola come se fossero la mia
unica
ancora di salvezza.
Un
bussare
sommesso interrompe il mio pianto, e dal corridoio sento arrivare la
voce
sommessa di mia madre.
“Rosie,
tesoro, apri per favore” mi supplica la donna. Non mi muovo dal letto e
affondo
le unghie nella carne del mio avambraccio, per nulla intenzionata ad
obbedire.
“Lo
sai, tuo
padre è impulsivo e spesso parla prima di pensare… Non crede davvero in
ciò che
ha detto” fa una pausa, probabilmente per cercare di captare una
reazione da
parte mia. Sempre così razionale e piena di tatto, mia madre.
“Lascialo
sbollire, e vedrai che tra qualche ora ti verrà a chiedere scusa… Rose,
sei
sempre la nostra bambina, la nostra bella figlia, non potremmo mai
cacciarti…
Chiunque tu vorrai al tuo fianco andrà bene, se per te sarà quello
giusto.
Anche Ronald lo capirà”
La
mia cara
mamma ha ragione solo in parte. E’ vero, papà è un impulsivo, ancora
divorato
da pregiudizi e vecchi rancori. Proprio per questo mi è così facile
credere che
le sue parole siano sincere.
Devi fare una scelta Rose, o la sua famiglia
o la tua. Se vorrai entrare nella famiglia di quello là, non sarai più
una
Weasley.
Mai
delle
parole mi hanno ferita così nel profondo. Mio padre rinuncerebbe
persino a sua
figlia pur di non avere legami con i suoi “nemici”? Forse si.
E
su
un’altra cosa le belle parole di mia madre non rispecchiano la realtà.
Ronald
Weasley NON chiede scusa dopo un paio d’ore, egli è l’essere più
orgoglioso e
testardo che io conosca, potrebbero volerci giorni, settimane, un mese
intero.
Ed io non ho tutto questo tempo.
Improvvisamente
mi è chiara l’unica cosa sensata da fare. Decido, così su due piedi, e
so che niente
mi farà cambiare idea. Più silenziosamente possibile mi avvicino alla
finestra
e mi calo in giardino, lasciando mia madre fuori dalla porta a parlare
a una
stanza vuota.
Attraverso
come una ladra il giardino, ed esco dal cancelletto in ferro battuto.
Una volta
fuori dalle protezioni gettate sulla casa, con una giravolta mi
smaterializzo.
*
“No!
E’
fuori discussione!” grida il signor Malfoy, alias mio padre,
attraversando la
stanza a grandi passi. La sua voce rimbomba nella grande villa,
suonando ancora
più minacciosa di quanto in realtà fosse.
“Padre
io la
amo!” ribatto, il volto rosso per la rabbia.
Draco
Malfoy
mi guarda con occhi spalancati, sbalordito. “La ami?” chiede,
sprezzante “Un
Malfoy non può amare una Weasley, non ti mescolerai con quella feccia!”
Furioso,
do
un pugno al tavolo accanto a me, e mia madre sobbalza spaventata. Muove
lo
sguardo disperato tra me e mio padre, cercando un compromesso che eviti
quel
litigio e la rottura che si intravede all’orizzonte.
“Non
chiamarla feccia. Tu non sai com’è Rose, e non sta a te decidere chi
posso
frequentare e chi no”.
Non
ho mai
odiato mio padre come adesso. Si, lo odio. Ha osato insultare Rose,
chiamarla
feccia, trattarla come una ragazzetta qualunque.
“Non
ti
disturbare a farmela conoscere, me la immagino già…. Famiglia
arricchita,
convinti di avere la ragione dalla loro parte sempre e comunque,
superbi e pacchiani,
grezzi come tutti i Weasley… se ha preso da sua madre sarà sicuramente
una
puttanel…”
Questo
non
lo doveva dire. Accecato dalla rabbia mi lancio contro di lui, lo
sbatto al
muro con un braccio e gil punto la bacchetta alla gola.
“Scorpius
no!” urla mia madre, in preda all’angoscia. Mio padre, invece, sebbene
il mio
braccio gli stia pressando la gola, ridacchia.
“Ti
ribelli
a tuo padre?” chiede, con voce strozzata “Mi attacchi pur sapendo che
potrei
liberarmi in un secondo?”
“Non
osare mai più parlare di Rose a
quel modo! Non
la lascerò, checché tu ne pensi” lo redarguii.
“E
come
vorresti fare? Sentiamo… sono io che ti mantengo, io che ti compro
tutti i bei
vestiti e le belle cose a cui sei tanto affezionato. Potrei anche
decidere di
privarti di tutto ciò”
Lo
guardo.
Sembra festante, convinto di aver trovato un’argomentazione valida che
mi
faccia cedere. Improvvisamente un’illuminazione mi suggerisce cosa
fare. Piano
piano lo lascio andare, allontanandomi. I suoi occhi trasudano
vittoria, mi
deridono quasi.
Ancora per poco, penso malignamente.
“Bene,” dichiaro “come vuoi tu.”
Mentre
il
suo sorriso si allarga, io appello un paio di cose dalla mia stanza e
me le
getto sulla spalla.
“Addio
padre, addio madre”. Il sorriso di mio padre si gela, mia madre si fa
sfuggire
un singhiozzo. Mentre mi dirigo verso il portone, e poi fuori, lungo
l’immenso
viale che attraversa il giardino, sento mia madre chiamarmi, corrermi
dietro.
Ma io non ho intenzione di fermarmi. Il signor Draco Malfoy non ha
mosso un muscolo,
pietrificato, non fa nulla per recuperare il suo unico figlio che se ne
sta
andando.
Esco
dai
cancelli, voglio raggiungere lei, il mio mondo, la mia vita. Sto per
smaterializzarmi quando la vedo. E’ ferma ai limiti del boschetto fuori
dalla
tenuta. I capelli rossi svettano nei colori spenti della sera. Mi
avvicino e
noto gli occhi gonfi e tristi, ma anche il sorriso che si apre nel
vedermi. Si
butta tra le mie braccia, e io la stringo come se non avessi fatto
altro nella
vita. Basta quel piccolo contatto per capire tutto, non ha avuto più
fortuna di
me, è fuggita proprio come sono fuggito io.
Le
accarezzo
i capelli, mentre lei si aggrappa alla mia maglietta. Ora che siamo
insieme mi
sembra tutto più semplice.
“Andiamo”
le
dico dolcemente. Ancora abbracciati giriamo su noi stessi, diretti
verso una
nuova vita. Siamo insieme, e anche se dovessimo combattere contro il
mondo
intero, questo non ce lo toglierà nessuno.
Buonasera! Pubblico questa fan fiction
scritta tempo fa, ispirata dalla canzone Us against the world, dei
Coldplay.
Non mi sono ispirata al testo, che ahimè conosco poco, quindi non mi
sento di
definire questa storiella come una songfic. Tuttavia il titolo e la
melodia
così malinconica mi hanno richiamato questa coppia, con cui tra l’altro
sono in
fissa da un po’, e non ho potuto fare a meno di mettere nero su bianco
i miei
pensieri.
Spero che abbiate gradito la lettura! Baci