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Autore: LunaNera17    22/01/2013    2 recensioni
Tra Weasley e Malfoy, si sa, non è mai scorso buon sangue. E se due persone decidessero di cambiare le cose? Cosa ne penserebbero le due famiglie se i loro figli prediletti dichiarassero di amarsi, a dispetto di ogni rivalità e disprezzo?
Tributo alla coppia Rose/Scorpius e al vero amore, che vince su tutto. Il titolo è ripreso dall'omonima canzone dei Coldplay. Enjoy!
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Lucius Malfoy, Ron Weasley, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Us against the world

 

“And tonight I know it all has to begin again,
So whatever you do, don’t let go”

 

Chiusa nella mia camera, separata dal resto del mondo da quella porta sbattuta, simbolo di tutto il mio dolore, piango lacrime bollenti, piango tutte le lacrime che possiedo, mi aggrappo al cuscino e alle lenzuola come se fossero la mia unica ancora di salvezza.

Un bussare sommesso interrompe il mio pianto, e dal corridoio sento arrivare la voce sommessa di mia madre.

“Rosie, tesoro, apri per favore” mi supplica la donna. Non mi muovo dal letto e affondo le unghie nella carne del mio avambraccio, per nulla intenzionata ad obbedire.

“Lo sai, tuo padre è impulsivo e spesso parla prima di pensare… Non crede davvero in ciò che ha detto” fa una pausa, probabilmente per cercare di captare una reazione da parte mia. Sempre così razionale e piena di tatto, mia madre.

“Lascialo sbollire, e vedrai che tra qualche ora ti verrà a chiedere scusa… Rose, sei sempre la nostra bambina, la nostra bella figlia, non potremmo mai cacciarti… Chiunque tu vorrai al tuo fianco andrà bene, se per te sarà quello giusto. Anche Ronald lo capirà”

La mia cara mamma ha ragione solo in parte. E’ vero, papà è un impulsivo, ancora divorato da pregiudizi e vecchi rancori. Proprio per questo mi è così facile credere che le sue parole siano sincere.

Devi fare una scelta Rose, o la sua famiglia o la tua. Se vorrai entrare nella famiglia di quello là, non sarai più una Weasley.

Mai delle parole mi hanno ferita così nel profondo. Mio padre rinuncerebbe persino a sua figlia pur di non avere legami con i suoi “nemici”? Forse si.

E su un’altra cosa le belle parole di mia madre non rispecchiano la realtà. Ronald Weasley NON chiede scusa dopo un paio d’ore, egli è l’essere più orgoglioso e testardo che io conosca, potrebbero volerci giorni, settimane, un mese intero. Ed io non ho tutto questo tempo.

Improvvisamente mi è chiara l’unica cosa sensata da fare. Decido, così su due piedi, e so che niente mi farà cambiare idea. Più silenziosamente possibile mi avvicino alla finestra e mi calo in giardino, lasciando mia madre fuori dalla porta a parlare a una stanza vuota.

Attraverso come una ladra il giardino, ed esco dal cancelletto in ferro battuto. Una volta fuori dalle protezioni gettate sulla casa, con una giravolta mi smaterializzo.

*

“No! E’ fuori discussione!” grida il signor Malfoy, alias mio padre, attraversando la stanza a grandi passi. La sua voce rimbomba nella grande villa, suonando ancora più minacciosa di quanto in realtà fosse.

“Padre io la amo!” ribatto, il volto rosso per la rabbia.

Draco Malfoy mi guarda con occhi spalancati, sbalordito. “La ami?” chiede, sprezzante “Un Malfoy non può amare una Weasley, non ti mescolerai con quella feccia!”

Furioso, do un pugno al tavolo accanto a me, e mia madre sobbalza spaventata. Muove lo sguardo disperato tra me e mio padre, cercando un compromesso che eviti quel litigio e la rottura che si intravede all’orizzonte.

“Non chiamarla feccia. Tu non sai com’è Rose, e non sta a te decidere chi posso frequentare e chi no”.

Non ho mai odiato mio padre come adesso. Si, lo odio. Ha osato insultare Rose, chiamarla feccia, trattarla come una ragazzetta qualunque.

“Non ti disturbare a farmela conoscere, me la immagino già…. Famiglia arricchita, convinti di avere la ragione dalla loro parte sempre e comunque, superbi e pacchiani, grezzi come tutti i Weasley… se ha preso da sua madre sarà sicuramente una puttanel…”

Questo non lo doveva dire. Accecato dalla rabbia mi lancio contro di lui, lo sbatto al muro con un braccio e gil punto la bacchetta alla gola.

“Scorpius no!” urla mia madre, in preda all’angoscia. Mio padre, invece, sebbene il mio braccio gli stia pressando la gola, ridacchia.

“Ti ribelli a tuo padre?” chiede, con voce strozzata “Mi attacchi pur sapendo che potrei liberarmi in un secondo?”

“Non osare mai più parlare di Rose a quel modo! Non la lascerò, checché tu ne pensi” lo redarguii.

“E come vorresti fare? Sentiamo… sono io che ti mantengo, io che ti compro tutti i bei vestiti e le belle cose a cui sei tanto affezionato. Potrei anche decidere di privarti di tutto ciò”

Lo guardo. Sembra festante, convinto di aver trovato un’argomentazione valida che mi faccia cedere. Improvvisamente un’illuminazione mi suggerisce cosa fare. Piano piano lo lascio andare, allontanandomi. I suoi occhi trasudano vittoria, mi deridono quasi.

Ancora per poco, penso malignamente. “Bene,” dichiaro “come vuoi tu.”

Mentre il suo sorriso si allarga, io appello un paio di cose dalla mia stanza e me le getto sulla spalla.

“Addio padre, addio madre”. Il sorriso di mio padre si gela, mia madre si fa sfuggire un singhiozzo. Mentre mi dirigo verso il portone, e poi fuori, lungo l’immenso viale che attraversa il giardino, sento mia madre chiamarmi, corrermi dietro. Ma io non ho intenzione di fermarmi. Il signor Draco Malfoy non ha mosso un muscolo, pietrificato, non fa nulla per recuperare il suo unico figlio che se ne sta andando.

Esco dai cancelli, voglio raggiungere lei, il mio mondo, la mia vita. Sto per smaterializzarmi quando la vedo. E’ ferma ai limiti del boschetto fuori dalla tenuta. I capelli rossi svettano nei colori spenti della sera. Mi avvicino e noto gli occhi gonfi e tristi, ma anche il sorriso che si apre nel vedermi. Si butta tra le mie braccia, e io la stringo come se non avessi fatto altro nella vita. Basta quel piccolo contatto per capire tutto, non ha avuto più fortuna di me, è fuggita proprio come sono fuggito io.

Le accarezzo i capelli, mentre lei si aggrappa alla mia maglietta. Ora che siamo insieme mi sembra tutto più semplice.

“Andiamo” le dico dolcemente. Ancora abbracciati giriamo su noi stessi, diretti verso una nuova vita. Siamo insieme, e anche se dovessimo combattere contro il mondo intero, questo non ce lo toglierà nessuno.

 

 

 

 

Buonasera! Pubblico questa fan fiction scritta tempo fa, ispirata dalla canzone Us against the world, dei Coldplay. Non mi sono ispirata al testo, che ahimè conosco poco, quindi non mi sento di definire questa storiella come una songfic. Tuttavia il titolo e la melodia così malinconica mi hanno richiamato questa coppia, con cui tra l’altro sono in fissa da un po’, e non ho potuto fare a meno di mettere nero su bianco i miei pensieri.

Spero che abbiate gradito la lettura! Baci

  
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