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Autore: Seyenne    28/07/2004    5 recensioni
Una storia intrisa d’azione e con un pizzico di romanticismo che si svolge nel XXX secolo. Ora che Bunny è diventata regina chi difenderà l'universo? Nuovi personaggi, nuovi nemici, tanti problemi e battaglie! R&R!!! – COMPLETA -
Genere: Romantico, Triste, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chibiusa, Helios/Pegasus, Altro Personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Cap 7: GELOSIA…

 

La notte era calma e la luna vegliava sul sonno degli abitanti del Crystal Empire; nella stanza dell’erede al trono l’unico rumore percettibile era il respiro regolare della principessa che sembrava fare sogni tranquilli avvolta tra le lenzuola di seta; era una serata ventilata e dalla porta-finestra entrava un pungente venticello che sembrava poter essere l’unica cosa capace di guastare i sogni della ragazza.

 

°Illusion°

 

Il custode dei sogni quella notte era piuttosto agitato, sentiva una potente aura malefica avvicinarsi al suo regno, ma sperava con tutto il cuore di essere in errore. Camminava avanti e indietro per la sua stanza da almeno venti minuti e aveva l’aria terribilmente preoccupata; finalmente si costrinse a calmarsi, si affacciò al balcone ma quello che vide invece di aiutarlo lo fece andare nel panico per qualche secondo.

All’orizzonte si stagliava un’enorme nuvola di fumo rosso, al suo passaggio piante, fiori e animali morivano all’istante.

Il custode dei sogni riprese il controllo del suo cervello, attraversò la stanza di corsa e si fondò lungo il corridoio e poi giù dalle scale. Ricomparve in giardino per capire meglio cosa fosse quella nuvola rossa, qualunque cosa fosse non sembrava facile fermarla, ma lui naturalmente non si sarebbe arreso senza lottare. Sul palmo della sua mano comparve il cristallo d’oro. Il custode chiuse gli occhi e il suo viso assunse un’espressione risoluta e concentrata, portò le mani sopra la testa e cominciò a caricare un colpo d’immane potenza. La nuvola continuava ad avanzare imperterrita e non sembrava avere intenzione di arrestarsi.

- Cristallo d’oro, RISPLENDI!!! Urlò il custode e un lampo di luce partì in direzione della pericolosa nube che però appena il colpo cessò si ricompose e ricominciò la sua marcia verso il palazzo ancora più minacciosa e veloce di prima.

*è inutile, è come cercare di colpire l’aria!*

Il custode diede una rapida occhiata al palazzo alle sue spalle, migliaia di persone erano la dentro immerse nei loro sogni ignare di quello che succedeva.

*non posso arrendermi, io sono il custode, devo proteggerli!*

Caricò un altro colpo, poi un altro e un altro, e un altro ancora, andarono tutti a vuoto… la nube era ormai arrivata ai confini dei giardini ed Helios non sapeva più che fare, ormai cominciava a sentirsi stanco, gli attacchi da lui sferrati richiedevano gran potenza e concentrazione. Helios guardò i fiori appassire uno per volta, ormai la nube era a cinquecento metri dai portoni del palazzo… non poteva fare nulla per fermare quella forza demoniaca… avrebbe ucciso tutti, niente avrebbe più visto la luce del sole…

*qualcuno mi aiuti… aiutatemi… vi prego aiutatemi…*

 

°Crystal Empire – camera di Chibiusa°

 

La principessa stava ancora sognando tranquillamente quando nella sua testa rimbombò all’infinito l’eco di una preghiera disperata… QUALCUNO MI AIUTI… AIUTATEMI…VI PREGO AIUTATEMI… AIUTO… AIUTO… AIUTAMI TI PREGO…

La ragazza si svegliò di scatto, aveva appena avuto un incubo, poi quella voce ritornò con prepotenza… AIUTAMI… TI PREGO AIUTAMI…

Non era un incubo…di chi era quella voce? Non riusciva a ricordare… apparteneva ad un passato molto lontano, ma sempre vivido nella sua mente…era una voce famigliare… poi ad un tratto capì:

- HELIOS!!!

 

°Illusion°

 

*Devo salvarli, loro non hanno colpe…*

Il custode dei sogni con un ultimo tentativo disperato alzò il cristallo al cielo ed urlo:

- Cristallo d’oro, RISPLENDI!

La nube tossica continuava ad avanzare minacciosa, in meno di un minuto avrebbe invaso il palazzo.

* TI PREGO SALVA GLI INNOCENTI CHE VIVONO QUI… TI PREGO CRISTALLO D’ORO…*

- RISPLENDI!!! Urlò con tutta la disperazione che aveva in corpo…

Un raggio di luce rischiarò tutta Illusion, migliaia di piccole sfere d’oro si alzarono nel cielo e poi sparirono lasciando il palazzo deserto, non cera più un essere vivente, nessuno a parte il custode dei sogni che stremato ma soddisfatto crollò a terra senza forze. Ormai la nube tossica l’aveva raggiunto, capì che era finita; più niente poteva salvarlo, sentì il veleno penetrargli nei polmoni, stava per dire addio alla vita quando un urlo lo riscosse:

- HELIOS!!! Si era appena materializzata al suo fianco una figura che ora lo scuoteva violentemente.

*Ho fallito, c’è ancora qualcuno qui con me…* Poi prevalso dalla stanchezza e dalla mancanza d’aria svenne.

Chibiusa cominciava a tossire, si guardò attorno, vedeva solo rosso, rosso sangue in tutte le direzioni, cominciava a mancarle l’aria… afferrò il custode che sembrava morto e si smaterializzò.

Intanto in una stanza segreta del palazzo compare una losca figura…

- Il mio signore sarà contento del lavoro di stasera…. Poi scoppiò in una sadica risata afferrò il calice che era custodito tra quelle mura da lunghissimo tempo e con un ghigno sparì.

 

°Piuta – base nemica°

 

Athanos stava seduto sul suo trono e aspettava l’esito della missione, dopo vari minuti comparve in fondo alla sala uno dei suoi servitori.

- Derrik…

- Mio signore come avete ordinato ho recuperato il Calice…. Disse l’uomo avvicinandosi e prostrandosi ai piedi del suo padrone.

- Bene… dammelo!…

L’uomo consegnò il calice alle mani rugose di Athanos.

- Si… hai fatto un buon lavoro…. Disse rigirandosi il cimelio tra le dita; cominciò a borbottare varie formule per cercare di aprire il calice ma quello in risposta emise solo qualche bagliore. Di scatto s’interruppe e lo scagliò sul pavimento, poi si alzò irato e afferrò Derrik per la gola.

- Perché non si apre? Hai dimenticato le chiavi?

- Quali chiavi? Lo giuro… cera solo quello… vi supplico…. Athanos lasciò la presa e l’uomo si accasciò a terra con le mani alla gola.

- Idiota… mancano le tre chiavi… hai un’ultima possibilità per recuperarle ed uccidere le sailor… se dovessi fallire, non tornare perché la mia ira non si placherà di nuovo. Disse tornando a sedersi sul suo trono.

- Come desidera mio signore…. Dicendo questo scomparve nell’oscurità.

 

zzz

 

Chibiusa comparve nell’infermeria con il corpo di Helios tra le braccia, guardandosi attorno vide che i letti occupati da Angel e Alexander erano liberi, probabilmente la sua amica era tornata a casa e il suo ragazzo stava riposando nella sua stanza. Trascinò a fatica il corpo del custode su una branda e poi andò a cercare la primaria, cosa che fu più impegnativa del previsto perché il gas che aveva respirato cominciava a farle girare la testa.

- Dottoressa!!! Deve venire subito, c’è un ragazzo che sta male! Disse la ragazza entrando negli alloggi della primaria.

- Mio dio, Chibiusa! Ti rendi conto di che ora è? Disse la donna in tono irritato e con la voce impastata dal sonno.

- È un’emergenza! La prego, Helios sta male!

- Helios? Il custode di Illusion? Dov’è?

- In infermeria… si sbrighi! Disse con impazienza.

La donna s’infilò una vestaglia e uscì di corsa lasciando Chibiusa appoggiata allo stipite della porta. La principessa del Crystal Empire cominciava a sentirsi male sul serio, la vista le si annebbiava sempre di più ogni secondo che passava e non sapeva dire se le bruciavano di più i polmoni o la gola. Si accasciò al suolo e sciolse la trasformazione, una brutta mossa perché all’istante il dolore triplicò, si portò le mani alla gola, non riusciva più a respirare. Il dolore la vinse e stramazzò al suolo priva di sensi.

 

zzz

 

- si sta svegliando!

- Per fortuna!

- Usa… hei amica, mi senti?

Quando aprì gli occhi per la prima volta, tutto quello che Chibiusa vide furono macchie colorate e senza contorni definiti; quando li sbatté una seconda volta forme e colori sembrarono più chiari, eccezion fatta per la macchia rosa e gialla che stava al centro del suo campo visivo; chiudendo gli occhi, finalmente, Chibiusa riacquistò in pieno la vista, e per quanto non comprese subito dove si trovasse, riconobbe al volo il viso più che sorridente di Angel.

- Allora? Come stai? Le chiese Dafne.

- Mi gira la testa…. Disse cercando di sedersi con la schiena appoggiata alla testiera del letto.

- Mm, forse sei ancora un po’ stordita… la primaria ha detto di bere questo, serve per recuperare le energie. Disse Angel porgendole un bicchiere stracolmo di un pastoso liquido verdastro dall’odore non proprio invitante.

- È fango? Chiese Chibiusa accettando il bicchiere mal volentieri. Trangugiò il liquido tutto d’un fiato sperando che non le facessero bere altri intrugli.

- Credo che vomiterò! Proseguì con un’espressione altamente schifata.

- Se lo vomiti poi devi berne un altro. Disse Angel soffocando una risatina.

Chibiusa emettè un gemito di disgusto e si lasciò cadere sui cuscini. Le sue amiche la squadrarono un secondo poi si scambiarono un paio di occhiate eloquenti e si dissero che stava abbastanza bene per poter parlare.

- Usa….

- Mm….

- Beh, noi ci chiedevamo cos’ è successo esattamente stanotte…. Disse cautamente Aprodite.

- Stanotte? Chibiusa sembrava spiazzata, poi tutto d’un tratto la sua espressione si fece seria.

- Dov’è Helios? Chiese.

- È in un'altra stanza…. È in coma. Disse in un soffio Angel.

- Cosa? I-in coma? Nel volto di Chibiusa era comparsa un’espressione alquanto preoccupata.

- È stabile…. Non pensare a lui ora devi riprenderti completamente. Disse Dafne.

- Voglio vederlo! Riprese Chibiusa saltando giù dal letto. Ma Angel la trattenne per un braccio.

- Devi prima dirci cos’è successo stanotte, così potremmo scoprire cos’ era esattamente quella roba che avete respirato… prima che faccia strage di altri innocenti! Disse decisa Aphrodite.

- Io non lo so… non ricordo bene….

- Sforzati, è importante! Disse Angel facendola sedere di nuovo sul letto.

- Non so bene, stavo dormendo a casa mia, poi la testa… quelle urla… credevo che fosse un incubo, ma le ho sentite di nuovo, qualcuno stava chiedendo aiuto, la mia testa stava per scoppiare, poi ho riconosciuto la voce…

- Helios. Disse Angel e Chibiusa annuì.

- Io non so neanche come ho fatto… non ho neanche pronunciato la formula per trasformarmi… ho solo preso tra le mani il ciondolo e mi sono trovata ad Illusion… credo….

- Credi?

- Beh, non vedevo niente, a parte il suo corpo accasciato a terra…. Attorno a me solo rosso… da tutte le parti, ho cominciato a tossire e… forse cera qualcun altro la… ma non sapevo che fare… cominciava a mancarmi il respiro… siamo tornati indietro. Concluse Chibiusa.

- Non preoccuparti, sei stata bravissima! Disse Angel vedendo che i suoi occhi erano velati di tristezza.

- Dov’è Helios? Voglio vederlo…. Disse Chibiusa annuendo a malapena.

- Stanza 23…. Disse Aphrodite sorridendole. Lei ricambiò il sorriso poi uscì. Pochi secondi dopo entro Faye con aria terribilmente seria.

- Allora? Scoperto niente? Disse la donna.

- Stava dormendo, ha sentito delle urla, crede di essere arrivata ad Illusion e l’ha trovato gia privo di sensi, poi è tornata qui. Disse Dafne.

- Non ci è di grande aiuto…. Ve la sentite di andare a fare un giro la?

Le ragazze annuirono decise.

- Bene preparatevi, partirete tra mezzora con una decina di uomini.

 

zzz

 

Chibiusa guardava il volto pallido e immobile del custode dei sogni, era attaccato ad un respiratore artificiale. Gli prese la mano, era fredda… sembrava morto.

*non puoi morire adesso… non adesso che ti ho ritrovato, dobbiamo parlare, devo sapere se manterrai la promessa*

Due piccole lacrime rigarono le guance della ragazza.

- Helios, mi senti? Ti prego reagisci, devi svegliarti, abbiamo bisogno di te… ho bisogno di te… devo sapere la verità…. Spostò lo sguardo sul volto del ragazzo, era ancora immobile.

*apri gli occhi…dio solo sa quanto sono belli…mi ci annegherei dentro, se solo potessi rivederti sveglio qui davanti a me… sono sicura che al primo sguardo arrossirò come un idiota, perché sono sicura che ti sveglierai, prima o poi, e ci diremo tutto, spero solo che non mi infrangerai il cuore, non di nuovo, ma se non mi vorrai mi rassegnerò una volta per tutte, mi accontenterò di vederti vivo, di sapere che sei felice…*

- Ti scongiuro amore mio, svegliati…. Ora le lacrime scendevano copiose dai suoi tristissimi occhi rosa.

 

zzz

 

- siamo tutti pronti? Chiese Dafne interpellando i soldati, questi annuirono.

- Andiamo! Il gruppo di persone scomparve.

Quando sentirono i piedi toccare terra e il frullio di luci si dissolse le tre ragazza e i soldati rimasero sconcertati.

- Q-questa sarebbe la leggendaria Illusion? Terra dei sogni? Paese bellissimo e rigoglioso? Disse Angel esterrefatta. Ora che la nube rossa si era dissolta si poteva vedere quello che era rimasto di Illusion: terra bruciata. Non c’era ombra di vita, non un uccello volava nel cielo, non un fiore sbucava dal terreno, non un essere umano nel raggio di miglia.

- Mio dio che disastro… non può essere stato solo un po’ di gas…. Disse Dafne con voce esterrefatta.

- Andiamo a vedere se è sopravvissuto qualcuno…. Esclamò Aphrodite indicando il palazzo; lo girarono in lungo e in largo, non cera anima viva.

- Non è possibile, anche se fossero tutti morti dovremmo trovare i loro corpi…. Disse Dafne.

- Io sapevo che la corte di Illusion era molto numerosa…. Confermò Angel.

- Forse sono scappati…. Ipotizzò Aphrodite.

- Non credo… se Helios avesse saputo che non cera nessuno non sarebbe rimasto per niente. Disse Angel.

- Poi era notte…. È impossibile che siano scappati tutti. Continuò Dafne.

A forza di girovagare per i corridoi si trovarono davanti ad uno squarcio nel muro.

- Che roba è? Fece Angel.

- Forse è stato il gas…. Provò Dafne.

- Mm… non credo, come mai solo questo muro? Il resto del castello è intatto! Fece loro notare Aphrodite.

- Andiamo a vedere. Disse Angel infilandosi nel muro, gli altri la seguirono a ruota. Si trovarono dentro ad una stanza vuota.

- Che posto è? Disse Aphrodite.

- Mm… non cerano porte, qua sopra sembra ci fosse qualcosa di importante (indicò un piedistallo) secondo me era a questo che mirava il nemico…. Disse Dafne.

- Credi che il gas fosse solo un diversivo? Chiese Angel.

- Non c’è modo di saperlo…. Dobbiamo scoprire cosa cera la sopra…. Disse Aphrodite.

- Ma non c’è anima viva…. Fece notare Angel.

- L’unica cosa da fare è sperare che si svegli Helios…. Torniamo a Stella Rossa. Disse Dafne; dopo qualche istante la stanza rimase deserta, non cera più davvero un essere vivente in tutta Illusion.

 

 

zzz

 

- Chibiusa… tesoro, svegliati!

- Umm…

- Usa…

- Helios!

- No... sono io!

- … ah. Ciao…

- Come ti senti? Le chiese Alexander.

- Bene, speravo che…. La voce le morì in gola quando poggiò lo sguardo sul viso del custode; dormiva.

- Si sveglierà presto…. Le disse attirandola vicino a se.

- Lo spero tanto. Una lacrima le rigò il volto. Alexander si sentì dentro una punta di gelosia; le depose un bacio sulla fronte.

- Vuoi che andiamo un po’ fuori di qua? Le propose.

- No, vai tu, io voglio stare con lui. Rispose la ragazza.

- Con lui? Disse aggrottando la fronte.

Lei annuì.

- Non ti preoccupare, appena si sveglia gli chiederanno cos’ è successo ad Illusion e poi ce lo diranno così potremo contrattaccare. Disse Alexander.

- Ma… cosa stai blaterando? Io voglio rimanere qui perché tengo a lui, non perché me ne freghi qualcosa di Illusion! Disse inviperita.

- … va bene… scusami. Dicendo questo le stampò un bacio sulle labbra. Lei aveva la faccia ancora piuttosto incazzata e lui decise di riprendersi le sue labbra sperando che le passasse un po’; lei non ricambiò minimamente il bacio, anzi, dopo dieci secondo lo spinse via quasi disgustata.

- Insomma mi vuoi dire che cavolo hai? Fece lui esasperato.

- Niente, vorrei che mi lasciassi un po’ da sola con lui. Rispose Chibiusa.

- Lui… lui sta dormendo per la miseria! E poi non capisco perché preferisci questo… questo… lui a me!

- Non capiresti….

- Cosa? Chibiusa mio dio… noi stiamo insieme… dovrebbe esserci sincerità in un rapporto! Se non vuoi nemmeno parlarmi….

- È meglio che rompiamo Alex. Negli occhi del ragazzo passò una saetta d’ira.

- COSA?

- Non urlare ti prego…

- NON DIRMI DI NON URLARE! VUOI MOLLARMI PER QUESTO BAMBOCCIO!

- NON È UN BAMBOCCIO! Gli urlò lei di rimando.

- CHIBIUSA! APRI GLI OCCHI, MI MOLLI PER UNO CHE È IN COMA! MAGARI NON SI SVEGLIERÀ NEANCHE PIÙ!

SBAM. Chibiusa si guardò la mano che bruciava per la violenza dello schiaffo che gli aveva appena tirato. Poi cominciò a piangere.

- LUI SI SVEGLIERÀ! HAI CAPITO? LUI SI SVEGLIERÀ!

Alexander si sfiorò la guancia con un palmo della mano; lo aveva colpito… tutta per colpa di quel idiota che dormiva…. Non ci vide più dalla rabbia, un lampo omicida gli attraversò gli occhi; si girò di scatto verso il custode: gli avrebbe staccato quei maledetti tubicini dal naso così avrebbe cessato di respirare, di vivere.

- NO! Chibiusa si mise tra lui e il letto.

- Spostati!

- Sei impazzito? Cosa vuoi fargli?

- SPOSTATI STUPIDA! Dicendo questo la afferrò per un braccio e cominciò a strattonarla violentemente.

- SEI UNA STUPIDA! TU DEVI STARE CON ME! HAI CAPITO? HAI CAPITO? DEVI STARE CON ME!

- Alex smettila! Mi stai facendo male!

- DEVI STARE CON ME! HAI CAPITO? Proseguì lui ignorando i suoi lamenti. Lei cominciò a piangere ancora più copiosamente.

- Mi fai male… mi fai male! Alex!

- GIURALO! GIURALO CHE STARAI CON ME! Guardandola negli occhi lesse in lei uno sguardo di puro terrore… cosa stava facendo? Lei aveva paura di lui! Che idiota! Si calmò.

- Non finisce qui! Dicendo questo la mollò e se ne andò.

Chibiusa si accasciò ai piedi del letto stringendosi il polso dolorante. Il suo viso era rigato di lacrime. Si aggrappo al lenzuolo e pianse, pianse senza ritegno.

*sei salvo amore mio*

 

 

 

CONTINUA…

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: accipicchia questo cap. non voleva proprio saperne di essere scritto… ho fatto una fatica immane…. L’inizio fa un po’ schifo ma spero di essere riuscita a migliorarmi nel finale, anche se non sono molto convinta nemmeno di quello…. Ringrazio in anticipo tutti quelli che recensiranno (sempre che ci sia qualche coraggioso che lo farà).

 

Volevo avvisarvi che la storia è ufficialmente finita ultimo cap compreso. Ma non vi aspettate che la posi entro tre giorni perché è finita nella mia testolina ma è ancora tutta da battere al computer.

 

Baci solo a quelli che recensiscono (sto scherzando)

Seyenne

 

                           

                    

 

                        

 

                                                                                              

 

 

 

                                                                             

  
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