Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: strawberryfield_A    23/01/2013    6 recensioni
Questo è il seguito di "Girl on Fire". Dal testo:
-Baciami.- mi dice.
-Perché non mi baci tu, invece?- Sarebbe più semplice.
-Perché voglio vedere se hai il coraggio di farlo.
-No, non ce l’ho il coraggio, perché so che se lo faccio me ne pentirò.- Ho il respiro sempre più corto e molto probabilmente tra poco il mio cuore scoppierà dal petto.
Continuo ad accarezzargli il collo e i capelli, ed è una soddisfazione.
-Perché dovresti pentirtene?
-Perché tu… insomma tu…
Vedendomi in difficoltà, ride. Poi però rimane solo il suo sorrisino malizioso e si avvicina sempre di più. Comincia a baciarmi dolcemente sul collo, salendo verso mandibola. –Non ti bacerò.- A questo punto ha raggiunto l’orecchio, così quando mi sussurra, i brividi aumentano. -Mi accontenterò di farti impazzire.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Derek Hale, Erica Reyes, Isaac Lahey, Nuovo personaggio, Peter Hale
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Credo di non aver mai pianto così tanto: lo odio. È un stronzo egoista. Non pensa ad altri che a sé stesso; non gli importa niente di me, di come non riuscirò a vivere senza di lui, di quanto mi sentirei persa senza di lui. Sì, lo odio.

O almeno è quello che penso quando lo vedo venire verso di me, con addosso la sua divisa di lacrosse, pronto a giocare, nonostante questo significhi restare, non scappare come Erica e Boyd, ma combattere.

Dovrei accoglierlo a braccia aperte, ma il lupo che in me si risveglia improvvisamente, provando una forte rabbia aggressiva. Per questo non riesco a trattenermi, quando si avvicina a me e Scott, seduti in panchina: prendo la mia borsa e gliela schianto addosso. Non gli ho fatto male, e questo mi fa solo rimpiangere di non avere un’arma più potente.

-Come… hai… potuto?!- A ogni pausa, un colpo. Il suo sguardo è abbastanza scioccato, ma non si difende. –Mi fai spaventare, e poi…!- Quest’ultimo colpo è il più forte, tanto che la borsa mi cade dalle mani.

Istintivamente, lo afferro per i capelli e lo bacio intensamente. Lui mi stringe a sé, come se avesse già calcolato tutto, come se mi conoscesse abbastanza da sapere che non sarei mai e comunque riuscita a resistergli.

-Lahey!- urla in quel momento il coach. –In campo!

Devo utilizzare tutta la mia volontà per staccarmi da lui, ed è un sollievo poi incontrare di nuovo quei suoi occhi azzurri che pensavo di aver appena perso.

Lo lascio indossare il casco e corre in campo, pronto a mettere in atto il suo piano di far male alla maggior parte degli altri giocatori solo con l’intento di far giocare Scott. Poi lui si occuperà di Jackson.

Ma io rido, rido e piango dalla gioia: perché è rimasto, è ancora qui.

Gerard ha minacciato Scott e Jackson potrebbe uccidere chiunque da un momento all’altro… Ma non posso fare a meno di sorridere ed essere felice che non mi abbia lasciata. Che infantile che sono!, mi ritrovo a pensare.

Adoro vederlo giocare, così come adoro vederlo allenarsi : è così sexy! Sembra proprio un vero lupo mannaro, e mi piace da morire!

Il mio sorriso inizia a sparire quando Isaac viene travolto da Jackson, e non si rialza più.

Corro verso di lui e mi inginocchio accanto al suo viso, accarezzandolo e dicendo che starà bene: la barella sta già arrivando.

-Bè, finalmente sei tu a guardarmi star male.- dice ammiccando un sorriso.

Sbuffo. –Non essere stupido.- lo rimprovero, mentre lo caricano sul lettino e lo portano via.

Ecco un’altra ondata di rabbia, ma questa volta nei confronti di Gerard. Mi giro verso il preside, ma è sparito.

 

Il fatto che Jackson si è ucciso da solo, non mi stupisce quanto il vedere Derek insieme a Peter. All’inizio penso sia soltanto una mia fantasia, come lo è stato più delle volte; ma il suo odore è reale, così come per Scott. A lui per poco non viene un colpo quando lo vede.

Isaac non fa domande e non lo biasimo; semplicemente racconta cos’è successo in campo a quello che prima era il Kanima. I due Alpha (perché non capisco bene chi sia adesso quello “ufficiale”) non sembrano prendere bene la notizia. Ed ecco che scopriamo che Peter ha sempre saputo tutto, soprattutto come salvare il ragazzo.

-Lui chi è?- mi chiede a quel punto Isaac, sussurrandolo, ma se tutti lo sentono in ogni caso.

-Mio padre.

Sgrana gli occhi e spalanca la bocca, come per dire qualcosa. Poi sembra ripensarci e la chiude. Anche Scott viene sorpreso: d'altronde lui non sapeva nulla.

-È una lunga storia.- gli dico per sviare l’argomento, lanciando un’occhiata complice a Peter.

-Adesso…- fa Derek, mettendo fine alla discussione. –andiamo.

-Solo una cosa.- si intromette Peter. Guarda Isaac fisso negli occhi, prima di dire: -Tu hai fatto sesso con mia figlia?

Potrei sentire il cuore del mio ragazzo impazzire a chilometri di distanza.

Ovviamente anche io sono messa a disagio, ma a lui tocca il peggio.

-Ehm...- balbetta.

-Non dovevamo andare?- esclamo esasperata, afferrandolo per un braccio e incamminandoci fuori.

Scott è accanto a noi, mentre gli altri due sono rimasti indietro.

-Ti capisco.- dice ad Isaac. –Anche la mamma di Allison una volta mi ha fatto la stessa domanda.

-Ah sì?

-Sì.- annuisce. –Solo che lei non era un lupo mannaro, e non poteva capire se mentivo.

Borbotto ad alta voce parole a caso, per non far sentire a Peter l’ultima frase: nonostante sia abbastanza lontano, è pur sempre un licantropo e sente quello che stiamo dicendo. Poi lancio uno sguardo fulminante a Scott, che ride sotto i baffi.

 

Non è una triscele, ma neanche una svastica. Diciamo una via di mezzo: non ci sono spirali, ma tre linee rette, che convergono in un punto.

Il branco degli Alpha.

Ecco perché Derek aveva così fretta di creare un branco: non c’entrava solo la storia del potere.

-Perché sono qui?- chiedo a Peter, perché sembra saperne più di Derek.

Un ululato in lontananza lo blocca, sembra riecheggiare nel bosco, per poi affievolirsi. Pensavamo che adesso casa Hale sarebbe stata più tranquilla, senza Gerard; per questo siamo venuti qui senza esitazioni, dopo che il Kanima è stato definitamente ucciso e Jackson è diventato un vero e proprio lupo mannaro.

-È meglio andare.- dice Derek, tornando alla macchina.

Io lascio perdere la questione Alpha e prendo Isaac per la mano.

-Vieni con me. Devo fare una cosa.- lo informo.

Sotto gli sguardi curiosi e un tantino infastiditi di Derek e Peter, ci incamminiamo in strada.

A piedi andiamo al cimitero di Beacon Hills.

Non voglio metterlo troppo a disagio, sia per il posto – che di certo gli porterà alla mente brutti ricordi –, sia per il motivo per cui sono venuta qui. Compro un mazzo di fiori di tutti i tipi dal fioraio lì vicino e raggiungo la tomba della mia famiglia. Come sospettavo, i fiori sono ormai secchi e da cambiare.

-Ah, mi dispiace.- esclama Isaac. –Li cambiavo tutte le settimane, ma l’altro giorno mi sono dimenticato.

Rimango sorpresa. –Eri tu.- concludo sorridendo, ricordando quando ero venuta qui e avevo trovato i bellissimi fiori ad addobbare la lapide. –Grazie.

Sorride, stringendomi la mano.

Sistemo i fiori e lancio un ultimo sguardo alle foto, uno più profondo e duraturo su quella di mia madre.

-Possiamo andare.- dico allora, facendo dietrofront. Ma quando faccio un passo, mi accorgo che Isaac non si è mosso. Sta guardando una piccola lapide, poco lontano, con solamente qualche fiorellino rinsecchito come ornamento. È la tomba di suo padre.

Senza sapere bene cosa stavo facendo, ho già sfilato un fiore dal grosso mazzo che avevo portato alla mia famiglia. Ho lasciato la sua mano, perché quando ho provato a tirarlo a me di modo che venisse anche lui, ha resistito.

Mi abbasso appena e appoggio il fiore smagliante sulla lapide. Non è molto, ma a parer mio quell’uomo non si meriterebbe neanche questo. Lo sto facendo solo per Isaac.

Torno da lui e sembra essere tornato in sé. Mi prende avido la mano e torniamo indietro, verso l’uscita da quel posto così pieno di morte.

Per un attimo mi sembra di vedere un paio di occhi rossi, al limitare del bosco, proprio dove finisce il cimitero. Mi spaventano, perché quando torno a guardarli non ci sono più.

Mi sento un’idiota. Credevo di essere cresciuta, di essere forte, di essere una combattente senza paura. Dovrò rifare i miei conti: perché anche se so combattere, ho ancora paura.

 

 
 

Note dell’autrice: Eh sì, Fighter è finito. Ma non mi importa se questa storia non è piaciuta molto: io continuerò a scrivere anche su una probabile terza stagione u.u Saranno cose molto inventate, anche se mi baserò su spoiler e robe varie :)

Colgo l’occasione per ringraziare tutti quelli che hanno messo questa FF tra le preferite/ricordate/seguite, quelli che hanno recensito (siete adorabili, giuro!) e anche quelli che non si sono mai fatti sentire! :) Grazie a tutti! Sono contenta di poter dire ancora: a presto! <3

*M

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: strawberryfield_A