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Autore: Klaineslove    23/01/2013    15 recensioni
< Ti ricordi quando mi hai detto che vorresti tanto dire a quelle ragazze che provano a farsi del male o che lo fanno, che loro sono importati, che loro sono indispensabili come tutti gli altri e che la loro vita è preziosa? Te lo ricordi? Ora riguarda quelle ragazze-lo feci senza pensarci- Sai quante di loro hanno delle cicatrici sul loro corpo? Sai quante di loro hanno smesso di farlo o a volte riescono a non farlo, solo sentendo la tua voce, mentre canti qualcosa che sanno che sicuramente non è rivolta a loro, ma che comunque riesce a dargli tutta questa forza?Io so cosa provano, perché tu riesci a darmi la stessa forza, la stessa forza con cui vado avanti sorridendo. Ma io sono disposta a rinunciare a tutto questo, sono disposta a mettermi da parte, perché…cosa sono io in confronto a tutte loro? Loro meritano più di me di sentirsi forti, come se niente possa sconfiggerle finché ci sono i loro idoli al loro fianco >
Vorrei chiedervi di entrare,anche solo a dare un occhiata.E' importante per me che molte di voi leggano quello che ho scritto in questa storia.SIETE IMPORTANTI E SEMPLICEMENTE BELLE
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  In questa mattina grigia
In questa casa che ora è veramente solo mia
Riconosco che sei l'unica persona che conosca
Che incontrando una persona la conosce
E guardandola le parla per la prima volta
Concedendosi una vera lunga sosta
Una sosta dai concetti e i preconcetti
Una sosta dalla prima impressione
Che rischiando di sbagliare
Prova a chiedersi per prima
Cosa sia quella persona veramente
Potrò mai volere bene
 
 
"Scusa, mi dispiace…tutto bene?" Mi scontrai con una ragazza, facendola urtare contro l’armadietto. Solo in un secondo momento mi accorsi delle cuffiette nelle sue orecchie, rendendomi conto che molto probabilmente non mi aveva sentito.
 
"Oh, non preoccuparti…va tutto bene." Si tolse la cuffia, per poi rivolgermi un sorriso smagliante.

"Piacere, Harry." Le sorrisi porgendogli la mano.

Lei, sorpresa, la strinse."Piacere, Alison. Per gli amici Ali."

"Oh beh allora se la mettiamo così…Harold, ma per tutti Harry." Gli ristrinsi la mano, facendola ridere.

"Perché non ti piace il nome Harold?" Mi chiese mantenendo il sorriso.

Feci una smorfia"E’ da vecchi!" Esclamai.

"Hey! Mio nonno si chiama Harold!" Mise su un’espressione divertita.

"Non avevo intenzione di insultare tuo nonno. Anzi, credo che per avere una nipotina come te, deve essere davvero una bella persona." Le feci l’occhiolino, divertito dalla sua espressione.

"Sei nuovo?" Mi chiese improvvisamente.

"Sì, sono appena tornato ad Holmes Chapel, dopo aver vissuto un paio di anni in una delle campagne del Cheshire." Spiegai.

"Ecco spiegato tutto!" Disse più a se stessa che a me.

"Spiegato cosa?" Chiesi stranito.

Lei sembrò riprendersi dalle sue riflessioni e mi sorrise."Sai in questa scuola ai ragazzi non sto molto simpatica." Ammise finendo con una smorfia.

"E perché?" Chiesi confuso. 

"Beh diciamo che principalmente, non mi trovano come le altre ragazze della scuola che gli girano continuamente intorno sperando in un appuntamento." Spiegò mentre la campanella suonava.

"Capisco…" Affermai senza pensarci.

"Adesso credo che dobbiamo andare, non è molto utile ritardare alla prima lezione nella nuova scuola, non trovi?" Mi chiese ridendo.

Risi anch'io."Immagino di no. È stato bello scontrarmi con te e, per quanto possa importare, per me sei una persona fantastica. O almeno è questa la prima impressione che ho avuto di te."

"Beh per quanto possa importare, anche tu a prima impressione sembri un ragazzo fantastico, e anche molto sfacciato. "Rise alludendo probabilmente all'occhiolino di poco prima.

"Ah è questa la prima impressione che ti ho dato?" Le chiesi fingendomi sconvolto."Allora devo assolutamente farti cambiare idea…non posso farmi riconoscere da subito in una nuova scuola." Le sorrisi divertito.

"Con piacere…e per la cronaca hai appena confermato la mia impressione su di te."
 
Ed è così che ci conoscemmo io, Harry Styles e lei, Ali Barner.

L’inizio di quella che poteva essere una grande storia di amicizia…o di un amore senza fine.
 
Tu che pensi solamente spinta dall'affetto
E non ne vuoi sapere di battagli
d'odio di ripicche e di rancore

 
 
"Aspetta, fammi capire." Esclamai sconvolto."Quella lì è la tua migliore amica…e quello è il ragazzo che ti piace?!?" Indicai le due persone che stavano parlando molto vicino, poco distante da noi.

"Già." Confermò lei.

"E tu te ne stai qui a guardarli senza fare niente?" Ogni parola portava più stupore da parte mia.

"Si." Rispose con lo stesso tono di prima, mentre osservava distratta il retro del suo succo di frutta.

"Sei incredibile...per esempio mia sorella avrebbe già rinfacciato tutto a lei, mandandola a quel paese. E per quanto riguarda lui...sarebbe stato un po' diverso perché mia sorella gli avrebbe da subito detto che gli piace e ci avrebbe subito provato con lui." Costatai perdendomi nei miei pensieri.

"Infatti, la differenza tra me e lei è che io non gli dirò mai che mi piace, a meno che non iniziassi a piacere anche a lui. E per lei…beh a lei voglio bene, e se è felice devo essere felice anche io, no?" Staccò gli occhi dal succo e li puntò nei miei.

"In teoria dovrebbe  essere così…" Iniziai.

"E’ la pratica che complica tutto, giusto?" Aggiunse lei.

"Già." Presi un sorso del mio succo, guardando la sua espressione mentre era assorta nei suoi pensieri.

"Beh, in ogni caso non mi piace rinfacciare le cose, quindi non farò niente che possa essere d’intralcio nel loro rapporto." Si alzò dal tavolo in cui stavamo pranzando da soli, dopo essere arrivata ad una conclusione, mettendo d’accordo i suoi pensieri tra di loro.

"Ehi, aspettami!" Esclamai alzandomi dal tavolo, portando il vassoio con me, e seguendola.
 
E t'intenerisci ad ogni mio difetto
Tu che ridi solamente insieme a me
Insieme a chi sa ridere, ma ridere di cuore
 
 
"Che succede Harren, un’altra delusione d’amore?" Mi chiese mentre mi buttavo tra le sue braccia.

Annuii."Oooh, povero il mio ricciolino" Iniziò ad accarezzarmi i capelli, mentre io cercavo di scacciare via la brutta sensazione di essere mollato, ancora.

"Questa volta ti giuro che ci ho creduto realmente." Scoppiai nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.

"Nei tre anni in cui ci conosciamo, questa è la decima volta che sento questa frase. Perché non provi ad aspettare, magari quella giusta arriva quando meno te lo aspetti, proprio quando non la stai cercando" Mi disse dolcemente.

"Sono fatto così! Non è colpa mia se mi innamoro facilmente e credo subito di aver trovato quella giusta!" Esclamai irritato.

"Ascoltami, piccolo. Tutti abbiamo dei difetti. Il tuo è questo. E meno male che lo hai, altrimenti avrei pensato tu fossi un alieno di qualche strano pianeta dal nome impronunciabile. Credimi, quella giusta arriverà." Mi prese il viso tra le mani, puntando i suoi occhi nei miei.

"Speriamo almeno che non arrivi quando sarò un vecchio decrepito!" Sdrammatizzai facendola ridere.

"Speriamo che non sia una vecchia befana che vuole solo un bel ragazzo da portarsi in giro a mo’ di cagnolino…" Sgranò gli occhi guardandomi e tappandosi la bocca con entrambe le mani, dopo essersi accorta di quello che aveva appena detto.

"Mi hai appena dato del “bel ragazzo”. " Notai dolcemente.

"Ti ho appena dato del “cagnolino”. " Spostò leggermente le mani dalla bocca per parlare, prima di scoppiare in una risata fragorosa, piegandosi in avanti.

"Non faceva ridere." Esclamai, divertito dalla sua risata improvvisa.

"Lo so, ma la tua faccia era buffa!" Scoppiò di nuovo a ridere e io la seguii poco dopo. Così, senza un motivo preciso. Ridevamo e basta, ci avrebbero sicuramente presi per pazzi se solo avremmo provato a raccontarlo in giro.

"Siamo pazzi, ridiamo senza un motivo!" Ali diede voce ai miei pensieri.

"Aww lo stavo giusto pensando! Ci leggiamo anche nel pensiero adesso" La abbracciai divertito.
 
Tu che ti metti da parte sempre  troppo spesso
E che mi vuoi bene più di quanto faccia con me stesso 
 

"Piccola, dai esci fuori!" Cercai di aprire la porta del bagno abbassando più volte la maniglia, pur sapendo che era chiusa a chiave.

"Gno!" Esclamò Ali da dietro la porta, con una vocina da bimba.

"Perché no?" Chiesi esasperato.

"Non te lo voglio dire" Rispose  continuando a fare la bambina.

"Allora fammi entrare" Tentai io. Passarono vari minuti dove probabilmente stava valutando la possibilità, poi sentii dei rumori e poco dopo la porta si aprì.

Si spostò di lato per farmi entrare, poi richiuse la porta rimettendosi in quella che probabilmente era la posizione di prima: nell’angolo con le gambe al petto circondate dalle braccia, e la testa appoggiata sopra.

"Allora, adesso mi dici cosa è passato nella tua testolina quando ti sei chiusa qui dentro?" Le chiesi mettendomi esattamente di fronte a lei con le gambe incrociate.

Lei puntò lo sguardo nel mio, insicura sul da farsi. "Piccola, lo sai che puoi dirmi tutto." La rassicurai avvicinandomi al suo viso.

"E’ che ho visto Jason con la sua ragazza, e io credo che mi piaccia ancora." Ammise dopo averci pensato per un po’.

"E perché non vai a dirglielo?" Le chiesi indicandole la porta.

"E se anche lo facessi? Non cambierebbe niente, lui è felice adesso con la sua ragazza e sembro ormai invisibile per lui, non avrebbe senso ridicolizzarmi." Esclamò con gli occhi lucidi.

Aggrottai la fronte capendo le sue paure. "Io personalmente credo che tutte queste cose che pensi sono solo cavolate, ma se proprio vuoi crederci, allora...FREGATENE! Adesso voglio che tu ti alzi di qui, esca con me e faccia vedere che quel cretino ha avuto la fortuna di essere amato da una ragazza fantastica come te, ma si è fatto scappare l’occasione di essere felice, perché stare con te può portare solo felicità." Mi alzai porgendole la mia mano.

Lei mi guardò, prima di afferrarla e farsi forza per alzarsi "Tu non puoi nemmeno immaginare quanto io ti voglia bene o quanto tu sia importante per me." Si buttò tra le mie braccia e subito la strinsi a me.

"Si che posso immaginarlo, perché è esattamente quello che io provo per te." Le sussurrai all’orecchio.
 
E' trasceso il concetto di un errore 
Ciò che universalmente tutti quanti a questo mondo 
Chiamiamo amore 
 
 
"Io non ti capisco. "Risposi esasperato nel vederla stare male, solo perché si metteva da parte per la felicità degli altri, senza pensare alla propria, di felicità

"E’ proprio questo il problema! Nessuno lo capisce. Nessuno capisce che ho semplicemente paura, paura di soffrire ancora di più di quanto non faccia già. Nessuno pensa che forse io mi metto da parte per non illudermi troppo, che forse semplicemente voglio cercare di essere felice "Scoppiò buttando fuori tutto quello che provava.

"Secondo te l’amore è solo sofferenza? E’ un errore?" Chiesi sedendomi al suo fianco e alzando il viso verso il cielo.

"Vorrei credere che non è così, vorrei crede che l’amore porta felicità, ma non ci riesco." Entrambi girammo i visi guardandoci negli occhi e notai delle lacrime che gli scorrevano sul viso

"Certo che noi due siamo proprio fortunati" Costatai ironicamente mentre allungavo una mano per asciugargli le guance.

Lei rise tra le lacrime. "Tanto." Commentò poi.

"Beh almeno noi due abbiamo l’altro…questo è pur sempre amore, e non potrà mai essere un errore." La abbracciai cercando di confortarla.

"Promettimi che ci sarai sempre, Harry." Mormorò.

"Te lo prometto" La strinsi ancora più forte.
Ti fermo alle luci al tramonto e ti guardo negli occhi 
E ti vedo morire 
Ti fermo all’inferno e mi perdo perché 
Non ti lasci salvare da me 
  

Ormai il sole stava per tramontare e ancora non ero riuscita a trovarla. Era andata via dopo una delle tante discussioni familiari, ma questa volta non era venuta da me come al solito. Era andata girando e probabilmente si era fermata da qualche parte, con le cuffie nelle orecchie, mentre pensava. In quel momento, come un illuminazione, mi passò per la testa l’idea che si trovasse rifugiata nel parco, sotto il nostro albero, nascosta da tutti.
 
"Finalmente ti ho trovata." Mormorai vicino al suo orecchio, dopo essermi inginocchiato al suo fianco e avergli tolto la cuffia dall’orecchio.

"Che ci fai qui?" Chiese alzando il viso  dalle sue gambe.

"Ti stavo cercando. Mi ha chiamato Josh e mi ha chiesto se eri da me. Dopo che mi ha raccontato tutto sono corso in giro a cercarti finché poi non ho pensato “Dove potrebbe essere la mia bimba se non al parco?” " Le spiegai sorridendo e facendo sorridere leggermente anche lei. Sorriso che si spense subito.

"Naturalmente è stato mio fratello a cercarmi..." Mormorò più a se stessa che a me.

"Piccola non darci troppo peso. Lo sai che sono semplicemente stressati per tutto quello che è successo ultimamente e non lo fanno apposta a trascurarvi." Cercai di rassicurarla per rallegrarla.
 
"Anche a me manca, anche io ci soffro, anche io piango tutte le notti pensando che lei non c’è più, ma non per questo non vivo la mia vita." Esclamò lei.

"Pensaci, forse è solo perché tu sei più forte. Tu riesci a sorridere sempre, anche se tutto va male, e non sai quanto vorrei essere come te quando lo  fai." Ed era vero. Era questo quello che pensavo, ogni volta che la vedevo sorridere, dopo aver pianto tra le mie braccia.

"O  forse è solo perché sono abituata a farlo." A quelle parole semplicemente la strinsi a me, a corto di parole.
 
Non ce ne erano bisogno in quel momento, sarebbero state solo inutili parole buttate al vento, solo per il gusto di parlare. Perché quando qualcuno si sente morire non c’è nessuna parola che possa confortarlo, c’è solo quella brutta sensazione che non riesce a lasciarti, qualunque cosa tu faccia.
E da suoi occhi riuscivo a capire che era esattamente così che si sentiva. E io, purtroppo, non potevo farci niente, e questo mi distruggeva quasi quanto vederla stare male  

Nego i ricordi peggiori 
Richiamo i migliori pensieri
 
"Ti posso chiedere un favore? "Chiesi dopo quella che sembrò un eternità dove entrambi eravamo persi nei nostri pensieri

"Cosa? "Chiese lei alzando la testa per guardarmi, ancora stretta tra le mie braccia

La alzai facendola mettere seduta, esattamente difronte a me."Chiudi gli occhi. "Gli passai una mano sugli occhi come se potessero realmente chiudersi sotto il mio tocco."Ora prova a dimenticare tutto quello che c’è di negativo, prova a dimenticare tutto quello che non va bene. Lascia solo i bei momenti, quello che ti rende felice. "Sembrava stesse facendo esattamente quello che gli stavo chiedendo, visto che un sorriso  apparve sul suo viso 

"A cosa pensi? "Le chiesi sorridendo anche io

"A quando abbiamo fatto quella gara su chi riusciva a mettere più patatine in bocca e io alla fine te le ho sputate tutte in faccia per ridere "Entrambi ridemmo al ricordo

"Sai, invece io mi ricordo di quando ci hanno cacciato dal cinema mentre io cercavo di farti ridere perché avevi paura del film "Scoppiammo di nuovo entrambi a ridere

"Io invece penso che mi basterebbe aprire gli occhi per avere la felicità a portata di mano "Entrambi aprimmo gli occhi fissandoci e sorridendo. Nei miei occhi c’era riflessa la mia felicità, e nei suoi invece c’era la mia, di felicità.

Vorrei ricordassi tra i drammi più brutti 
Che il sole esiste per tutti 
Esiste per tutti 
Esiste per tutti 
   
"E’ inutile che corri, tanto sei solo un povero cretino, non mi prenderai mai! "Esclamò lei iniziando a correre per il parco

"Ah si? Ora te lo faccio vedere io il povero cretino "Iniziai a ricorrerla, mentre lei scoppiava a ridere.

"Tanto non mi prendi! "Cantilenò lei girandosi per farmi la linguaccia 

"PRESA! "Esclamai acchiappandola per i fianchi e bloccandola, tenendola vicina al mio viso e perdendomi nei suoi occhi

"Mi hai presa, ma adesso lasciami perché non respirò "Disse divertita mente io mi riscuotevo dai miei pensieri, allargando la presa sui suoi fianchi

"Ti devo dire una cosa "Esclamai euforico, ricordando quello che mi aveva detto poco prima mia mamma

"Cosa, cosa? "Mi chiese curiosa

"Mia mamma…mi ha appena informato…che…MI HA ISCRITTO AD X-FACTOR!!! "Lo dissi con tanta lentezza che ad un certo punto avevo creduto che Alison stesse per darmi un pugno, esasperata

"Oh non ci posso credere!!E’ fantastico Harren!! "Mi saltò letteralmente addosso e per poco non caddi all’indietro

"Lo so piccola, lo so. E se tutto andrà bene, ti prometto che ti porterò via di qui, e insieme saremo felici "Le sussurrai all’orecchio accarezzandole i capelli   

Ciò che noi sappiamo 
ha da tempo superato 
ogni scienza logica,concetto o
commento di filosofia eremita
 
Salutai attentamente tutte  le persone che mi avevano accompagnato in aeroporto per salutarmi, prima che iniziasse la mia avventura ad X-Factor. Non potevo ancora crederci, ma io ero dentro, con altri 4 ragazzi che si erano dimostrati fantastici. Certo c’era ancora tanta strada da fare prima di considerarci una vera band, ma a quanto pare quella che stavamo prendendo era la via giusta.

Arrivai davanti ad Alison"Ciao piccola! Non dimenticarti di me "Esclamai sarcastico, stringendola forte a me.

"Nemmeno tu! E non divertirti troppo senza di me "Risi mentre anche lei mi stringeva forte e sembrava che nessuno dei due volesse interrompere quel momento

"Credo che aggiungerò questo momento alle cose che so grazie a te…Come ci si sente ad essere felici "Affermò staccandosi di poco da me per guardarmi negli occhi

Le sorrisi dolcemente, sentendomi davvero felice"Quanto è lunga questa lista? "Chiesi poi

"Uff, enorme! "Esclamò prima di sorridermi divertita

"Ne abbiamo imparate di cose, io e te insieme "Mormorai.

 "Eh già, ne abbiamo fatte di tutti i colori "Costatò lei

"E continueremo a farne "Dissi divertito, ma anche a mo’ di rassicurazione 

"Lo spero "Sussurrò con la testa nell’incavo del mio collo

"Harry, hanno annunciato il tuo volo "Mia mamma richiamò la nostra attenzione su di se

"Vai "Ali mi sorrise infondendomi sicurezza, prima di spingermi leggermente verso il mio imbarco

"Ti voglio bene, Ali "Le lascia un ultimo abbraccio veloce 

"Anche io te ne voglio, Harry "sussurrò mentre mi allontanavo da lei

"Fai attenzione tesoro, chiama appena sei arrivato, chiama tutti i giorni e fammi sapere tutto! Capito? "Mia mamma mi prese per le spalle, facendomi le sue raccomandazioni, prima di stringermi ancora un volta, lasciandomi poi andare

"Mamma, guarda che non devo andare in guerra. Vado ad inseguire il mio sogno "Affermai facendola sorridere

"Lo so piccolo, e spero davvero tanto che tu ci riesca. Io so che tu ci riuscirai "Mi disse con gli occhi lucidi, facendomi pizzicare gli occhi

"Ti voglio bene, mamma "Le dissi prima di andare a mettermi alla fine della fila per il mio imbarco

Sorrisi quando mi girai e trovai Alison e mia sorella Gemma che tentavano di confortare mia madre che era scoppiata a piangere. Ali si girò verso di me, sorridendo a sua volta. Alzai la mano per salutarla e lei ricambiò.

ciò che non sei tu e che voglio tu capisca 
è quanto unico e prezioso insostituibile solo tuo 
sia il dono della vita 
 
"Non sai quanto mi machi, piccola "Affermai, sistemandomi sul letto della nostra camera di x-factor, con il portatile sulle gambe

"Anche tu mi manchi "Si lamentò lei mentre la vedevo agitarsi dallo schermo del pc 

"Si, ma manchi di più tu a me "Risposi come un bimbo che fa i dispetti

 "No, manchi più tu a me "Ribatté lei, sorridendo divertita

"No, manchi più a me " Mi impuntai io

Sentii improvvisamente un sbruffo provenire dal letto più basso della cuccetta di fianco alla mia "Oh ,vi mancate allo stesso modo, ora lasciatemi dormire "Zayn pose fine alla nostra piccola discussione, mentre la sua voce era attonita dal cuscino

"Antipatico! "Esclamai lanciandogli la prima cosa che mi trovai sotto mano, un cuscino, mentre Alison iniziava a ridere

"Ma io starei cercando di dormire "Borbottò Zayn in risposta

"Lascialo stare Harry, è scorbutico quando ha sonno. Ciao Alison! Io sono Niall "Il biondino si posizionò di fianco a me per farsi inquadrare dalla web

"Ciao Niall! Come sai chi sono? "Chiese sorpresa Ali

"Beh Harry parla di te tutto il tempo, è difficile non ricordarsi di te. Oh e, ti giuro ti ho adorato quando hai difeso i diritti della pizza…io amo la pizza! "Sprofondai nella mia vergogna mentre Alison mi guardava sorridente

"Tu ami tutto quello che è commestibile, Irlandese. Piacere Liam "Liam entrò scompigliando i capelli di Niall, prima di presentarsi ad Alison, che rise per la sua affermazione facendogli poi un cenno con la mano

"Hey, non vorrei intromettermi ma io vorrei parlare con la mia migliore amica… "Cercai di attirare l’attenzione su di me, mentre Niall e Liam si appropriavano completamente del pc girandolo verso di loro e iniziando a chiacchierare con Alison, tempestandola di domande  su di me a cui rispondeva divertita

"Scusateee! "Ritentai non ricevendo nessuna risposta"Ok, ora uso le maniere forti. Ridatemi la mia migliore amica e smettetela di chiederle cose per cui dopo mi prenderete in giro "Afferrai il pc, andando a chiudermi in bagno mentre loro scoppiavano a ridere

"Non ridere anche tu, Traditrice! "Esclamai mentre mi sistemavo sul pavimento del bagno, a gambe incrociate e con il pc sulle gambe

"Scusa "Tentò di trattenere le risate, ma scoppio in una rumorosa risata che fece sorridere anche me. Adoravo il suo modo di ridere.

"Allora, come stai? "mi chiese, cercando di tornare seria

"Sto…wow "non trovai nessun’altra affermazione che andasse bene per il mio stato d’animo

"Immagino "Sorrise dolcemente

"E tu come stai, piccola? "Le chiesi dolcemente. Avevo notato da subito che qualcosa non andava bene, ma speravo di sbagliarmi

"Prossima domanda? "Chiese sarcastica

"Piccola, lo sai che io ti voglio bene? "Le chiesi innocentemente, visto che era l’unica cosa che mi veniva in mente in quel momento. Ricordarle quanto era importante per me

"Lo so, piccolo. E’ proprio per questo che ora sono qui a parlare con te e a sorridere. Sai in questi giorni sono successe delle cose e…quando mi hai chiamato l’altra sera stavo pensando di fare una cosa molto brutta. Eppure tu eri lì con la tua euforia, con la tua felicità  mentre mi raccontavi di com’è fantastica la casa, di come sono divertenti i ragazzi, di come la vostra camera è già un campo di battaglia…e in un solo momento tutto è scomparso, anche quello sciocco pensiero "Trasalii al solo pensare a delle possibili cicatrici sui suoi polsi, e a quanto mi sarei potuto sentire in colpa sapendo che io invece ero qui, felice, che mi godevo il mio sogno. 

"Appena ho visto il tuo nome sul mio telefono ho sorriso, dopo tanto tempo, pensando a quanto sia incredibile che tu ci sei anche quando non sei qui fisicamente. Come se davvero mi leggessi nella mente "Mi sorrise dolcemente e io ricambiai

"Sono felice che tu non l’abbia fatto. Ho sempre avuto paura che tu arrivassi a pensare di farlo, per questo ero felice che tu venissi a sfogarti da me, durante un momento di debolezza. Ho sempre avuto paura,ma in fondo sapevo che tu sei forte e che riesci sempre a far splendere il sole dopo una tempesta, non so come fai, ma in qualche modo ci riesci. Sai ogni volta che sento qualche ragazza che ci prova, o che lo fa, sento una rabbia dentro di me, ma non verso di loro perché rischiano la loro vita facendo così, ma verso tutte le persone che sono arrivate a farla sentire inutile, come se il mondo fosse lo stesso con o senza di loro. E vorrei davvero andare da loro e dirgli “Tu sei indispensabile per tutti, esattamente come gli altri e la tua vita è preziosa, un dono che non va sprecato”Ma visto che non potrò dirlo a nessuno, vorrei almeno farlo capire a te.Tu sei indispensabile qui sulla terra,e sei importante. "Le dissi tutto quello che pensavo, lasciandola con le lacrime agli occhi

Tu mi fai sentire importante "Affermò asciugandosi una lacrima

"Perché lo sei "Risposi io sorridendole dolcemente

"Ti voglio bene,Harry "Già,ti voglio bene.Per qualche strano motivo avrei tanto voluto sentire qualcos’altro che un semplice “Ti voglio bene”.

"Anche io te ne voglio, Alison. Tanto "Troppo.

Ti fermo alle luci al tramonto e ti guardo negli occhi 
E ti vedo morire 
Ti fermo all'inferno e mi perdo perché 
Non ti lasci salvare da me 
"Perché non sei felice per me? "Le chiesi accigliato

"Oh, no piccolo. Io sono strafelice per te! Davvero -e dai suoi occhi si vedeva che era vero- è solo che tu te ne andrai via, ad avverare il tuo sogno, diventerai famoso, sei famoso! E poco a poco ti scorderai di me, e io non credo di riuscire a superare un altro abbandono "Si spiego lei

"Ma io non ti abbandonerò! Non potrei mai farlo! Perché io ti amo "Lo sussurrai come se ci fosse qualcosa da nascondere in quella frase, ma ormai sapevo che lei lo aveva capito

"Come? "Chiese incredula, con una voce stridula

Deglutii, cercando il coraggio di ripeterlo."Si, Alison. Ti amo "Mormorai guardandola negli occhi."L’ho capito da poco, ma almeno l’ho capito. "Aggiunsi

"Di qualcosa…ti prego parla "Mormorai supplicandola, vedendo che  non aveva intenzione di prendere parola 

"Io…io non so che dire. "Mormorò fissandomi

"Oh "Mi feci scappare, deluso.

"No Harry, non è come pensi. Io…anche io ti amo. Ed è proprio per questo che sono disposta a lasciarti andare, facendo in modo che tu ti goda il tuo sogno "Disse prima di andare via senza darmi il tempo di replicare. Solo con un semplice bacio veloce. Non riuscii nemmeno a fermarla, troppo sconvolto dalle sue parole e…dai suoi gesti.

E nego il negabile 
Vivo il possibile 
Curo il ricordo 
E mi scordo di me
 
Un altro giorno passato senza la sua risata. Un altro momento della sua vita che mi sono perso. Un altro momento della mia vita che lei si è perso.

Controllai con la solita illusione il mio telefono, sperando  in una chiamata, in un messaggio, in un qualche segno di vita.
Niente.
Come al solito.
Erano ormai 6 mesi che non ci sentivamo più. Io ero partito per il tour, lei continuava a credere che sarebbe stato meglio per me stare senza di lei. Io continuavo a sperare che lei si ricordasse ancora di me, e lei…di lei semplicemente non sapevo più niente. Non avevo sue notizie. Voleva dimenticarsi di me.

 
 “O semplicemente non ha avuto tempo” Affermo la vocina dentro di me, fermamente convinta di quello che diceva.Che brutta l'illusione... 

"Hazza, forza! Le fans ci aspettano "Louis aprì la porta ricordandomi del concerto che avevamo fra poco più di mezz’ora

"Arrivo Boo "Affermai sprofondando la testa nel cuscino

"Non credo proprio, piccolino. Che hai? " Piccolino. Tutti non facevano altro che ricordarmela.

Sentii un lato del letto abbassarsi, segnò che Lou si era seduto al mio fianco"Che hai Harren, a me puoi dirlo… "Anche lei poteva dire tutto al suo Harren, me. 

"Niente Lou, lasciami perdere…Mi manca solo un po’ casa mia "Affermai girando il viso verso di lui e trovandolo disteso al mio fianco mentre mi guardava reggendosi su un gomito.

"Ti manca casa, o le persone che sono lì? "Mi pizzicò un fianco sorridendomi 

Abbassai lo sguardo imbarazzato"Ok, lo ammetto! Mi mancano le persone che sono lì…la persona che è lì "

"Lo so che ti manca piccolo, ma prova a pensare che manca poco alla fine del tour e poi potrai rivederla "Tentò di rassicurarmi lui

"Spero solo che lei vorrà rivedermi "Mormorai

"Ma certo che vuole vederti, ricciolino! Fino a prova contraria ha detto di amarti. "In quel momento, decisi di credere alle parole di Louis, decisi di sperare. E se davvero non voleva più vedermi, allora mi sarei scordata di lei, del suo sorriso, della sua risata, della sua forza.

Credici” La mia vocina interiore ritornò, sbattendomi in faccia la verità, con una semplice parola sarcastica 

E perdo il momento 
Sperando che solo perdendo quel tanto 
Tu resti con me
 
Finalmente, anche quell’ultima settimana di giri era finita, e io stavo tornando a casa mia, quella vera, quella ad Holmes Chapel, dove c’erano le persone che amavo.
 
Appena arrivato vicino casa si iniziò a sentire un lontano mormorio da cui riuscii a distinguere il mio nome.Dopo essere rimasto un po' fuori tra le fans,decisi di rientrare per posare la valigia e poi di tentare di incontrarla.
 
"Cosa ci fai qui? "Chiese una voce sorpresa,alle mie spalle.Quella voce.

"Aspettavo te. "Ammisi alzando lo sguardo verso di lei."E tu perché sei qui? "Le chiesi

Lei mi fisso per un po’,prima di sedersi al mio fianco, nella mia stessa posizione: la testa alzata verso il cielo,le gambe distese."Scappavo dalle tue fans, che continuavano a ricordarmi te. Ma tu sei qui "Mi girai appena in tempo per vederla stringersi nelle spalle

"Perché sei scappata via l’ultima volta che ci siamo visti? "Le chiesi fissandola per osservare la reazione. Continuò a fissare il cielo, mentre una smorfia sofferente passò velocemente sul suo viso

"Ti ho detto il perché." Affermò lei sicura

"Se tu mi avessi lasciato parlare, io ti avrei detto che potevo…posso abbandonare tutto questo, se solo ho la certezza di riaverti al mio fianco, di poter sentire la tua risata che mi mette allegria o il tuo sorriso che mi fa ricambiare involontariamente "Avevo pensato tanto a quelle cose, e finalmente potevo dirgliele

Lei si girò verso di me, mantenendo la sua posizione"Ma io non voglio che tu lo faccia. E’ proprio questo che non capisci. Io mi sono allontanata da te perché so che sei così pazzo da essere capace di farlo. E non voglio che tu rinunci al tuo sogno per colpa mia "

"Le vedi tutte le ragazze che urlano il mio nome lì fuori? –indicai il gruppo di ragazze appostate sotto casa mia, ben visibile da lì-Io sarei disposto a rinunciare a tutto questo, perché tu sei importante per me "

  Ti fermo alle luci al tramonto e ti guardo negli occhi 
E ti vedo morire 
Ti fermo all'inferno e mi perdo perché 
Non ti lasci salvare da me
 
"Perché non vuoi più avermi al tuo fianco? "Le  chiesi senza dargli il tempo di rispondere

"Harry, io ti voglio al mio fianco! Io ti amo! "Quelle parole furono così belle da sentire

"E allora perché mi hai abbandonato? Perché ti sei dimenticata di me? "Cercai una risposta a quella domanda che non riuscivo a togliermi dalla testa

"Io non ti ho abbandonato, ne tantomeno mi sono dimenticata di te, Harry! Sai quante volte ho pianto perché tu non eri al mio fianco? Sai quante volte la tua piccola bimba forte non era più tanto forte senza di te? No, non lo sai, perché non te l'ho mai detto, per paura che tu abbandonassi tutto, per tornare qui. Perchè so che lo faresti. "Esclamò lei guardandomi

"Ma perché non vuoi che lo faccia? "Chiesi esasperato

"Prima mi hai detto di guardare quelle ragazze, adesso te lo chiedo io Harry. Guarda le stesse ragazze. -si girò verso di loro- La vedi la loro speranza di vederti uscire da lì per fare una foto con te?O per aver un autografo, o anche solo per sentirsi dire un semplice “ciao” da te che per loro potrebbe significare…un infarto? La vedi? Io si e riesco benissimo ad immaginare i loro sogni andati in fumo se uscisse la notizia “Harry Styles dei One Direction ha deciso di abbandonare la band per una ragazza”. Riesco a vederle mentre piangono la notte perché ormai non hanno più la possibilità di staccarsi per un momento dalla loro semplice o difficile vita, mentre ascoltano qualche vostra canzone, mentre ascoltano le vostre voci.Prova a guardarle attentamente, Harry "E in quel momento, gli diedi retta, osservando tutte quelle ragazze piene di sogni che aspettavano di vedermi uscire da quella porta"Sai,non tutte queste ragazze vengono da Holmes Chapel, ma sono delle ragazze che chissà cosa hanno fatto per avere un biglietto per venire qui, per avere la possibilità di abbracciarti, e di ringraziarti, Harry. -si girò verso di me, e io rivolsi il mio sguardo su di lei-Di ringraziarti perché tu le hai salvate. "
E nego i ricordi peggiori
Richiamo i migliori pensieri
 
 
"Ti ricordi quando mi hai detto che vorresti tanto dire a quelle ragazze che provano a farsi del male o che lo fanno, che loro sono importati, che loro sono indispensabili come tutti gli altri e che la loro vita è preziosa? Te lo ricordi? Ora riguarda quelle ragazze-lo feci senza pensarci- Sai quante di loro hanno delle cicatrici sul loro corpo? Sai quante di loro hanno smesso di farlo o a volte riescono a non farlo, solo sentendo la tua voce, mentre canti qualcosa che sanno che sicuramente non è rivolta a loro, ma che comunque riesce a dargli tutta questa forza?Io so cosa provano, perché tu riesci a darmi la stessa forza, la stessa forza con cui vado avanti sorridendo. Ma io sono disposta a rinunciare a tutto questo, sono disposta a mettermi da parte, perché…cosa sono io in confronto a tutte loro? Loro meritano più di me di sentirsi forti, come se niente possa sconfiggerle finché ci sono i loro idoli al loro fianco "Tutto quel discorso mi fece pensare e ripensare su tutto quello che avevo fatto nell’ultima anno.

Davvero senza accorgermene ero riuscito a fare tutto questo?

 
Come a rispondere a questa mia domanda inespressa, arrivò una ragazza che parlava al telefono, mettendosi a sedere sulla panchina proprio dietro l’albero
 
"Sarebbe inutile aspettarlo sotto casa, sicuramente non sarà dentro, e anche se andasse tra le fans lì mezzo, non noterebbe sicuramente una come me "Vidi Alison lanciarmi un’occhiata, mentre io  cercavo di capire quello che diceva

"Scusa se mi intrometto, mi sono ritrovata a passare di qui e…sai sono una Directioner…una come te come? "Senza che me ne accorgessi Alison era lì. Affianco alla panchina della ragazza, con le mani nelle tasche, come se fosse davvero passata di lì per caso

"Ma tu sei Alison!!L’amica di Harry…ti seguo su twitter e credo tu sia fantastica "disse la ragazza mentre Alison sorrideva "e comunque una brutta come me, che prima di diventare Directioner si tagliava. Anche se nei miei sogni lui mi ama, e mi da la forza per andare avanti, nella realtà lui non saprà mai della mia esistenza "A quelle parole gattonai lentamente attorno all’albero, ritrovandomi esattamente dietro la panchina. Alison strabuzzò gli occhi vedendomi, ma gli feci segno di non parlare 

"Non dovresti pensare delle cose del genere, e poi…Harry è più vicino di quanto credi "Dalla sua testa piegata all’indietro capii che aveva alzato il viso verso Ali. 

"Che intendi? " Era arrivato il mio momento

"Ciao sconosciuta, indovina un po’ chi sono! "Esclamai mettendole le mani sugli occhi, mentre sobbalzava sorpresa.

"Sto sognando "Mormorò lei con voce tremante e io risi

"Non lo so, prova a dirmi chi sono e io ti dirò se stai sognando o no"Gli mossi un po' a destra e sinistra la testa, mentre lei mi toccava le mani

"Spero di non fare una brutta figura, ma credo che riconoscerei la tua voce tra mille…H-Harry "Balbettò lei

"Brava!! "Esclamai alzandomi per fare il giro della panchina, ritrovandomi davanti a lei

"Non ci posso credere "Si portò una mano alla bocca e un’altra sul cuore

Allargai le braccia davanti a lei"Allora, mi abbracci o devo… "Non riuscii a finire la frase che si butto tra le mie braccia. La strinsi a me, sentendo il suo cuore andare a mille 

"Tu non sei brutta, non pensarlo mai. Sei la persona più magnifica che io abbia mai visto "Le sussurrai tra i capelli

"Harry, grazie per tutto. Davvero. Voi non lo sapete,ma avete aiutato milioni di ragazze con la vostra musica, e non potremmo mai ringraziarvi abbastanza "Esclamò continuando a stringermi

"Sono io che devo ringraziare voi,perché siete tutte fantastiche "Risposi io,mentre ci staccavamo da quell'abbraccio.Dopo aver fatto una foto e dopo aver chiacchierato un po',a malavoglia dovemmo separarci

"Grazie ancora Harry,è stato tutto così fantastico e...pazzesco "Disse mentre la abbracciavo ancora

"Credo che oggi la povera Jenna morirà per tutti gli abbracci che gli hai dato "Commentò divertita Ali,mentre Jenna gli inviava un'occhiata intenditrice

"Mi dispiace "Risi,provocando anche le loro risate

"Per cosa?Hai reso questa giornata la più bella della mia vita,in quanto..10 minuti? "Chiese Jenna

"Visto che sei così simpatica,voglio darti un’esclusiva. "Mi girai verso Alison che mi guardò stranita"Io amo Alison Barner,più di me stesso.E anche se odio le sue manie di mettersi da parte troppo spesso,questa volta la capisco...ma non le darò comunque ascolto "Guardai Alison in una diretta dichiarazione,prima di avvicinarla a baciarla

Jenna ci guardò sorridete"Lei ti merita davvero "Commentò poi,e io sorrisi

"E tu davvero meriti di essere felice,non pensare a tutto il male che hai passato e pensa a vivere la tua vita,perchè sei fantastica "La abbracciai,ancora.Spero davvero di non averla fatta morire

"Io sono felice se lo sei anche tu "Mi rispose lei.

Vorrei ricordassi tra i drammi più brutti
Che il sole esiste per tutti
Esiste per tutti
Esiste per tutti
 
"Dove sono le mie piccole principesse? "Entrai in casa dopo una lunga giornata di registrazione.

"Papà! "Subito le mie due bimbe corsero ad abbracciarmi e io le accolsi subito

Al loro seguito, entrò anche Alison con in braccio Alex, appoggiato alla sua spalla"Ciao, piccola. "Sorrisi stampando un bacio sulle labbra di Alison."Hey campione! "Scompigliai i capelli del piccolo Alex prima di ritrovarmi le più grandi che mi tiravano per la  manica della maglietta

"Papà, mamma, ci raccontate di nuovo di quando vi siete conosciuti e come vi siete messi insieme? "Chiesero euforiche. Lanciai un occhiata ad Alison e lei mi sorrise

"Beh, abbiamo tutto il tempo per raccontare le ramanzine che hanno dovuto subire le nostre mamme quando ci cacciavano dai cinema "Rispose alla mia domanda inespressa scoppiando poi a ridere seguito da me

 "Papà, ma tu e la mamma litigavate spesso quando non c’eravamo noi tre?"chiese improvvisamente Hope, seduta sulla mia gamba destra 

"mmh…Si "Ammisi  divertito, mentre anche Alison metteva su un’espressione divertita

"e come riuscivate a fare pace? "Chiese Anne, che invece era seduta sulla sinistra

"Dovete sapere, piccole, che vostra madre è sempre stata forte e che riesce sempre a far splendere il sole dopo una tempesta "Affermai stringendo le due bimbe più vicino, mentre io e Alison ci guardavamo dolcemente, ricordando quella frase
   
 
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