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Autore: Martina1DHoran    23/01/2013    1 recensioni
Forse potevo sembrare una delle classiche troie, ma la realtà era che ero ancora vergine, volevo rimanerlo fino a quando non avrei trovato il ragazzo giusto, eppure a quel tempo dopo due anni di attesa non era ancora arrivato nessuno apparte lui.
Liam James Payne, eccellente in qualsiasi materia scolastica, studente modello, bello, dolce, romantico.
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Aprì piano gli occhi e identificai Harry che mi urlava nelle orecchie, saltellando come un bambino di cinque anni quando vuole qualcosa.
«Ronnie giochi anche tu a 7 minuti in paradiso?»
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 7 Minuti in paradiso

   

   Non ci sarei dovuta nemmeno andare, ma io ero testarda e ho fatto di testa mia, infondo mia madre era assente e poi avrebbe passato notte dal suo George sonoriccosfondato Stonferd, il suo nuovo fidanzato trentenne.

La casa di Zayn Malik, capitano della squadra di football della mia scuola, non si poteva certo dire che fosse grande, era immensa.

Era una delle sue solite feste mensili, che organizzava appena i genitori erano in viaggio d'affari e io da brava e buona vicina che non sono, non potevo perdermi una serata del genere.

Alla porta mi venne ad aprire Malik in persone facendo comparire uno dei suoi soliti sorrisini maliziosi.

«Cosa porta qui una bella donzella come te?»

«Spostati Malik»

«Non hai risposto alla domanda»

«Come posso perdermi una festa dove posso vederti ubriacare e poi sfotterti quanto voglio?»

«Non stasera» mormorò a voce così bassa che quasi non sentì e lo vidi fissare Perrie, nonchè mia migliore amica.

Avevo già capito le sue intenzioni, usciva da quasi un mese con Perrie e, doveva essere un record per lui, non ci era ancora andato a letto.

Come avevo previsto i due ragazzi dopo poco sparirono al piano di sopra mentre io ero in pista a ballare come una matta, strusciandomi addosso ad un ragazzo.

Forse potevo sembrare una delle classiche troie, ma la realtà era che ero ancora vergine, volevo rimanerlo fino a quando non avrei trovato il ragazzo giusto, eppure a quel tempo dopo due anni di attesa non era ancora arrivato nessuno apparte lui.

Liam James Payne, eccellente in qualsiasi materia scolastica, studente modello, bello, dolce, romantico.

Lo conoscevo da otto anni e in tutto quel tempo non aveva mai avuto nessuna ragazza, non riusciva a parlare con nessuna ragazza per più di due minuti nemmeno con me.

Quando una volta era venuto a casa mia per darmi ripetizioni di storia, ogni volta che mi parlava arrossiva e balbettava poi appena finito tutto era scappato via.

Quella sera era seduto su un divanetto in disparte guardando dalla piccola finestrina la pioggia scendere, volevo andare a parlarci ma suonarono al campanello.

Mentre stavo per aprire la porta andò via la corrente e un lampo saettò nel cielo mostrando così un'ombra abbastanza bassa, e si sentirono alcuni urli soffocati da delle ragazze.

Per fortuna ricomparì la luce, che mostro la signora Anderson, la vicina che abitava di fronte, nel suo metro e una mentina di altezza, bagnata da capo a piedi.

Cominciò a urlarmi contro poi si accorse che questa non era la mia casa ma quella di Malik che sbucò dalle scale con la camicia tutta sbottonata seguito da Perrie.

La signora in tutta risposta guardò schifata i due ragazzi «Finite immediatamente questa festa o chiamo la polizia» sibilò soltanto andandosene via sotto la pioggia.

In pochi minuti la casa era vuota eravamo rimasti solo io, Liam, Louis, Perrie, Zayn, Eleanor, Harry e Niall.

Non so se se ne fossero andati via per l'avvertimento della signora o per la signora stessa, molto probabilmente per entrambi.

Ci mettemmo a ripulire la casa da cima a fondo e quando finalmente avevamo finito Zayn se ne uscì fuori dicendo «Oggi viene la mia domestica a pulire la casa, me ne sono dimenticato» ricevette cinque cuscini in faccia.

E sentendo Harry e Zayn battibeccare fra loro mi addormentai, ma poco dopo mi sentì strattonare.

Aprì piano gli occhi e identificai Harry che mi urlava nelle orecchie, saltellando come un bambino di cinque anni quando vuole qualcosa.

«Ronnie giochi anche tu a 7 minuti in paradiso?*» mi supplicò facendomi gli occhi dolci, e benchè trovassi quel gioco abbastanza stupido mi alzai e andai a sedermi in cerchio con gli altri che posizionavano la bottiglia.

La prima a dover entrare nella camera fu Eleanor e poco dopo la bottiglia indicò Louis che dopo 7 minuti uscirono fuori sorridenti.

«Ronnie» annunciò Harry spingendomi dentro la stanza, dopo avermi messo la benda agli occhi, mi sedetti sul letto e poco dopo sentì la porta aprirsi.

Solo lui usava quel profumo che anche se si sentiva appena riuscì a capire chi fosse.

«Vi ricordo che avete 7 minuti, non un minuto di più non un minuto di meno» urlò da dietro la porta Harry.

«Allora cosa farai dopo il diploma?» domandai con ancora la benda agli occhi.

«Sto ancora prendendo in considerazione varie università, mi hanno accettato ad Harvard ma non sono pronto ad andare in America, cioè la mia vita è qui e...» parlava e parlava ma io continuavo ad ascoltarlo affascinata.

«Che cosa farai dopo il diploma?» gli ripetei.

«Ti ho già risposto»

«In realtà hai solo detto quello che ripeti sempre a tutti, voglio sapere veramente quello che tu vuoi fare, non quello che le persone si aspettano che tu faccia»

«Tra una settimana ci sono i provini per X-Factor e mi piacerebbe molto andarci» mormorò.

«Ti ho sentito cantare e devo dire che hai una voce fantastica, appena i giudici si accorgeranno del tuo talento voglio essere la prima ad avere un tuo autografo» mi tolse la benda e mi si avvicinò facendo arrossire anche me.

«Però prima devo fare una cosa che da tempo volevo fare» e mi baciò dolcemente.

 

E' incredibile come uno stupido gioco possa aver rivoluzionato la mia vita, ora so cosa è l'amore e posso affermare che è la cosa migliore di questo mondo.

  

*Il gioco consiste nel bendare una persona e viene condotta in una camera diversa da quella nella quale sta il gruppo. Si gira una bottiglia e la persona indicata dal collo della bottiglia dovrà raggiungere quella bendata. Dal momento in cui si chiude la porta della camera le due persone prescelte hanno sette minuti per fare tutto ciò che vogliono senza che nessuno li disturbi.

  

 

  
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