Mi svegliai di colpo. Un incubo, o forse non lo era.
Le sue labbra combaciavano con le mie, la sua mano era posata sulla mia guancia.
Stavo bene, mi sentivo a mio agio. Sarei rimasta lì in eterno, ma si staccò da me, rideva, si era preso gioco di me, camminava indietro, scomparendo nel vuoto più totale.
Lui, la mia unica luce nell’oscurità, stava scomparendo, mentre io rimanevo al buio, senza orientamento, come un animale rimasto fuori dal gregge.
Un sogno, anzi, un incubo.
Eppure era quello che era accaduto. Si era preso gioco di me e mi aveva lasciata sola. Persa.
Però io avevo Zayn, giusto? Zayn era accanto a me, o no?
Mi preparai per andare a scuola e uscii di casa. L’aria semiprimaverile sbatteva sul mio viso, facendomi stringere nel mio cappotto.
-ehi al- sentii la voce di liam dietro di me.
-ehi liam- lo salutai sorridendogli. Lui, dopo aver corso per raggiungermi, si mise a passo con me, riprendendo fiato.
-come va?- mi chiese dopo essersi ripreso dalla corsa.
-abbastanza bene- sono sola, il ragazzo di cui sono innamorata mi ha tradita, zayn non mi parla da ieri, come dovrei stare? Abbastanza bene.
-oh, ieri mi sembravi un po’ agitata- disse guardando le sue scarpe.
-già… sai, succede quando il tuo ex ragazzo ti bacia e tu sei ancora innamorata di lui- cosa cazzo ho detto? Perché ho parlato? Cosa mi sta succedendo? Liam strabuzzò gli occhi girandosi verso di me.
-che cosa?- michiese incredulo. Io mi misi una mano sulla bocca.
-uh, guarda, siamo arrivati a scuola! Devo proprio andare! O farò tardi alle lezioni- dissi sorridendo falsamente e cercando di entrare dentro l’edificio sgattaiolando via, ma liam mi prese per il polso.
-allison, cosa è successo ieri? Perché, esattamente da dopo che sei rientrata dalla tua ‘boccata d’aria’ di ieri, zayn è scontroso con tutti e niall è sempre con la testa fra le nuvole?- mi mordo il labbro nervosamente, mentre vagonate di pensieri invadono la mia mente.
-io… non… niall…- balbettavo senza dare un senso alle parole che mi uscivano di bocca.
Fa che suoni la campanella.
Ti prego.
Ti prego.
Ti prego.
-amo niall, ok?- sputai fuori chiudendo gli occhi.
-e perché non ci parli?- eh, bella domanda.
-sono troppo orgogliosa, non posso perdonarlo dopo quello che mi ha fatto! E poi…-
-e poi?- mi invitò a continuare.
-e poi credo che tutto questo tempo mi abbia preso in giro- guardai il pavimento, mentre usciva sangue dal mio labbro che mordevo da più di un quarto d’ora.
-cosa cazzo dici? Ma non ti sei accorta che ogni giorno ti fissa e ci sta male per quello che ti ha fatto? Lo notano anche i muri che tiene a te più di qualsiasi altra cosa e che farebbe di tutto per riaverti-sbottò liam facendomi rimanere di stucco.
La campanella suonò, lui mi lasciò il polso e si recò verso la classe che aveva anche lo scorso anno, per recuperare le materie in cui aveva insufficienze.
Mi recai anche io nella mia aula. Le labbra del professore si muovevano, ma il fastidioso suono della sua voce non mi arrivava. Pensavo a quello che mi aveva detto liam, ci riflettevo.
Non avevo mai fatto caso alle attenzioni che mi dava niall in questi ultimi giorni. Provavo ad ignorarlo completamente.
-gregory, vuole stare attenta alla lezione?- il professore mi richiamò.
-sono attenta!- sobbalzai.
-vuole stare attenta fuori la porta?-
-no prof- si rigirò verso la lavagna e continuò con la spiegazione–rifiuto l’offerta e vado aventi- sussurrai per non farmi sentire.
Le lezioni furono come al solito lente, ma all’uscita l’aria diventò più movimentata.
-non ti hanno insegnato che non si bacia la ragazza degli altri?- sentii la voce di zayn e subito mi bloccai. Mi trovavo nel cortile, dove c’erano tutti i ragazzi in cerchio.
Mi avvicinai per vedere meglio.
Zayn spingeva Niall.
Niall stava per cadere.
Un nodo mi stringeva lo stomaco.
-era la mia di ragazza-ribattè niall spingendo zayn.
-hai detto bene, era- questa volta zayn spinse più forte niall.
-che c’è? Hai paura che te la porti via?-chiese niall con un sorriso di sfida. Ora si farà male, me lo sento.
-sei tu che l’hai persa. Oh, dimenticavo…-zayn diede un pugno nello stomaco a niall –questo è perché l’hai tradita- poi gli diede una ginocchiata nella parti basse, mentre il biondo si piegò dal dolore.
L’avevo detto io…
-questo è perché non te lo sai tenere nelle mutande-detto questo se ne andò via, mentre niall rimaneva inginocchiato a terra, dolorante. Tutti i ragazzi se ne andarono, mentre il ragazzo rimaneva solo, nel dolore, avrei giurato che una lacrima gli cadesse lenta sul viso, mentre stingeva i denti perfetti.
Non si era ancora accorto della mia presenza, come non se n’era accorto quella notte, mentre guardavo quella scena singhiozzando, mentre mi si spezzava il cuore.
-fa così male un calcio nelle palle?- gli chiesi, si girò verso di me sorpreso.
-tu non puoi capire, sei una ragazza-
-fa più male un calcio nelle palle o un cuore spezzato? Fa più male un calcio nelle palle o stare a singhiozzare giorno e notte perché il ragazzo che ami ti ha preso in giro tuttoquesto tempo?- mi guardò confuso, mentre l’espressione sofferente non scompariva dal suo volto.
-io… allison, non puoi paragonare queste due cose-
-fa più male essere feriti fisicamente o all’anima?-
-io non lo so, allison. Credo all’anima, perché spesso le ferite nell’anima sono la causa di ferite al corpo-mi abbassai alla sua altezza, visto che si trovava a terra. Mi trovavo a un palmo dal suo viso.
-quindi come pensi mi senta io?-gli sussurrai quasi sulle sue labbra.
-non lo so…-disse provando ad avvicinarsi ancora di più, ma mi alzai, lasciandolo perplesso –cosa devo fare per curare la tua ferita? Cosa devo fare per riconquistare la tua fiducia? Cosa devo fare per riaverti con me?- mi chiese cercando il mio sguardo e provando a rialzarsi, ancora dolorante.
-se mi conosci davvero e se mi ami davvero… beh, troverai tu il modo-detto questo lo guardai un attimo, poi me ne tornai a casa.
Gli stavo dando una seconda possibilità? Può darsi…
E Zayn? Non è Niall.