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Autore: Tao    13/08/2007    17 recensioni
"A Sirius Black piacciono tanto le sue mani. E Remus ride, stringendo le sue."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Peter Minus | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Title: Hands
Author: Tao
Pairing: SiriusxRemus, JamesxLily
Raiting: PG
Summary: "A Sirius Black piacciono tanto le sue mani. E Remus ride, stringendo le sue."
Note: Un-beta (se qualcuno si offrisse gliene sarei immensamente grata)


















°+°+° Hands °+°+°




Mani, quante cose delle persone possono dire le loro mani.
                                   A Lucie,
                                                Tao








Remus Lupin le ha bianche, sottili, lunghe.
Sembrano quasi mani femminili. Sull’indice della mano sinistra, quella che non stringe la piuma, ha una cicatrice. Quella volta rischiò di perdere il dito. Colpa di un artiglio troppo affilato che bramava sangue.
Eppure, anche con quella profonda cicatrice, le sue mani restano comunque eleganti. Veloci a prendere appunti, un pochino sporche d’inchiostro. A volte, finito di cenare, sanno di cioccolato, le sue mani. E’ una persona dolce, Remus Lupin. Un po’ di zucchero si può trovare anche sui suoi polpastrelli, quando si pulisce la bocca sbocconcellando un dolcetto, durante lo studio. Sono rapide, le sue dita, a trovare il legno della bacchetta, ma se non necessario preferiscono accarezzare le pergamene. Sanno di carta e di cartapecora le sue mani. Come lui. No, non si sente all’apparenza. E’ un profumo che si confonde nel suo. Solo i suoi amici riescono a percepirlo.
A Sirius Black piacciono tanto le sue mani. E Remus ride, stringendo le sue. E’ una mano morbida, quella di Sirius. Maschile. Le dita rivelano subito l’ossatura forte. Sono capaci di far male, quelle mani così belle, leggermente abbronzate. E sono capaci delle carezza più languide e dolci. A Sirius piace vezzeggiare con le mani la pelle di Remus. In particolare quella delle cicatrici del compagno, perché è più sensibile, e strappano a Remus qualche brivido sottopelle.
Quante volte quelle mani  forti l’hanno stretto con tanta dolcezza. Nel palmo della destra, c’è un piccolo callo. Colpa della bacchetta che Sirius si ostina a tenere sempre, o quasi, in mano.
“Non si sa mai” Dice lui “Per ogni evenienza”. Ci giocherella, quando non gli serve, rigirandosela tra le dita lunghe.
Stesso discorso per James Potter. Anche la mano di James sa correre veloce alla bacchetta. E’ allenata come quella di Sirius. Si può dire che la mano di Sirius sia quella di James e viceversa, tanto sono affiatati. Ma adesso non è la mano di Sirius quella fasciata. Incidente coi Serpeverde. Con Snivellus, in effetti.  E’ costretto a portare una benda che gli lascia libere solo le lunghe dita allenate a chiudersi sulla piccola palla alata. A volte, presentano delle abrasioni, colpa del Quiddich.
E sulla pelle hanno l’odore dei capelli di James. Ormai per lui è un’abitudine passarsi le dita nei capelli. E’ un gesto che può apparire tremendamente sensuale. O tremendamente sciocco. Dipende dai punti di vista.
A James, però, non importano molto le mani. O almeno le sue. Gli piace tenere per mano Lily Evans. Magari sfiorando di tanto in tanto l’anello che qualche settimana prima le ha fatto scivolare all’anulare, in attesa di qualcosa di più serio.
Lily Evans si morde nervosa il mignolo affusolato mentre scruta un libro, cercando di finire il tema di Pozioni. James riconosce quel piccolo calletto sul medio della destra. Ce l’ha anche Remus. Colpa della piuma d’oca che tiene sempre in mano. Trova affascinanti le sue mani mentre si muovono mentre si fa una coda veloce. Sono morbide, delicate. Mani gentili, mani di madre.
Mani che non si trattengono dallo schiaffeggiare Potter (non troppo forte, certo) quando allunga troppo le mani.


Mani che s’intrecciano, mani che si cercano, mani che s’incontrano e si stringono, mani calde e rassicuranti.





E Minus? Il piccolo Peter ha le manine grassottelle, sempre protese in avanti per ricevere. O portate avanti, a respingere l’ostacolo, o alzate in segno di resa. Sono mani che tremano puntando addosso una bacchetta, sono mani che coprono il capo per non vedere le cose brutte.  Ma il piccolo Peter è fatto così, ci sono i suoi amici a difenderlo.
  
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