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Autore: inlovewith5boys    24/01/2013    5 recensioni
"Louis, ricordi come ci siamo conosciuti?" domandai sorridendogli.
"Ci siam conosciuti su twitter il 21 Aprile 2009. Sei passata da una semplice sconosciuta a mia moglie." disse con gli occhi lucidi.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                             It all started like this.
21 Aprile 2009.
 
Era un classico pomeriggio d’inverno e la neve proprio quel giorno aveva deciso di scendere imbiancando le strade di Londra.
Stavo dormendo da più di due ore, quando fui costretta a svegliarmi a causa del cellulare che squillava. Chi poteva essere se non quella rottura di palle della mia migliore amica?
“Spero che tu abbia un buon motivo per svegliarmi dal mio sonnellino di bellezza, perché se non è così vengo a casa tua e ti uccido.” Dissi, o meglio, urlai.
Mai osare svegliarmi.
“Come fai a dormire così tanto?”domandò. Fatemi capire: mi sono appena svegliata, non sono in vena di parlare e lei osa anche farmi delle domande? Che migliore amica pessima.
“Angel, sai che appena sveglia fatico a parlare e mi fai pure una domanda?“
“Stai parlando fin troppo invece. Ora ascoltami e stai zitta.” Disse Angel. Sì, si chiama così, ma di angelo non ha nulla.
Stetti in silenzio.
“Sai che tempo fa mi sono iscritta a twitter, no?! Ecco..devi iscriverti pure tu.” Disse velocemente, pensando di farla franca. Nessuno batte Amber Parker, nemmeno lei.
“Io devo iscrivermi a cosa?” urlai, mettendomi seduta sul letto.
*Tu tu tu tu*
Si, sono io, qualche problema? Ah, ha chiuso.
Aspetta..quella bastarda mi ha chiuso in faccia dopo avermi detto che devo iscrivermi a titter?
Twitter, si chiama twitter.
Vi prego, ditemi che non è quello che penso..
Esatto, sono io. Ta da da daaan, sorpresa.
Perfetto. Non bastava una migliore amica cogliona, ma anche una coscienza che rompe fin troppo.
Il computer era sul comodino e io dovevo trovare un modo per prenderlo senza scendere dal letto.
Non ci riuscirai mai.
Tanto ci riesco.
Allungai il braccio e riuscii a prendere il pc. Cadde a terra. Sbuffai e lo ripresi.
Sei imbranata.
Non le diedi retta. Perché farlo?
Aprii il computer e stranamente lo trovai acceso. Iniziai ad avere dei sospetti. Jake.
Controllai la cronologia. Porno.
Perché quel cretino deve prendere il mio computer? Gli ho spiegato tantissime volte che non deve prendere il mio computer, figuriamoci guardare i porno.
Posai il pc sul letto, mi alzai e andai in camera sua.
Aprii la porta violentemente. Spaventato, fece un salto dal letto e cadde a terra. Mi misi a cavalcioni su di lui e lo presi per il colletto della maglia.
“Tu, brutto idiota!” urlai.
Andiamo, non credi di essere troppo dura?
Hai visto cosa ha fatto? Sono anche troppo buona.
“C-cosa ho fatto?” domandò spaventato.
Oh, nulla tesoro. Tu non fai mai nulla, a parte prendere il mio pc e guardare i porno con i tuoi amici arrappati.
“Ti son piaciuti i porno?” dissi facendo un finto sorriso.
Sorrise maliziosamente.
“Fai schifo.” Dissi dandogli una schiaffa sulla spalla. Mi alzai e mi diressi verso la porta.
“Ah, se provi ancora a toccare il mio computer sei morto!” dissi indicandolo.
Ritornai in camera e ripresi il computer.
Dovevi inserire il nick. Un nick, un nick, un nick..fantasia portami via.
Uh, questo: memoriesarekillingme.
Non avrei mai pensato di dirlo, ma sei un genio.
Digitai velocemente sulla tastiera quelle parole, misi la password e mi iscrissi.
Chi avrebbe mai detto che Amber Parker si sarebbe iscritta su twitter? Nessuno, tranne Angel, ma questi sono dettagli.
Mi venne quasi una crisi. Non sapevo come si usasse. Maledissi la mia migliore amica in quel momento.
“Calma Amber, c’è la puoi fare.” Dissi, cercando di autoconvicermi.
Ci riuscii, non so come, ma riuscii a capire qualcosa.
“Sono un genio.” dissi iniziando a ballare la macarena. Mi venne un’idea. Andai su youtube e la misi.
Non doveva farlo.
Mia madre entrò proprio in quel momento, annunciandomi che la cena era finalmente pronta. Quando sentì la canzone andò in camera sua a prendere un vestitino e iniziò a ballarla.
Non è un bello spettacolo da vedere. Chi vorrebbe vedere la propria madre ballare come un truzzo la macarena? Il problema è che è anche convinta di ballarla bene.
Sbuffai e le chiesi di smettere di fare la bambina di cinque anni.
Andai in cucina e divorai tutto ciò che era in tavola. Sì, amavo il cibo.
Ritornai in camera e vidi che mia madre stava sbirciando il mio profilo twitter.
“Anche io voglio iscrivermi a a twitt.” Disse indicando il computer.
“Si dice twitter, mamma, e no, non ti iscriverai.” Dissi.
Le feci segno di uscire dalla camera, e lei ubbidì.
Scossi la testa e mi stesi sul letto.
“Wohoh, gente, mia madre vuole iscriversi a twitter. Ci manca soltanto una psicopatica e poi è fatta.” Digitai sulla tastiera ridendo appena.
Andai sul mio profilo a vedere se avevo qualche followers.
Un nuovo follower.
Sorrisi e cercai il nome.
“Louis_Tomlinson ti ha seguita.”
Ecco il nome del mio primo follower. Guardai la sua icon. Cazzoculo, era veramente stupendo. Castano, occhi azzurri e un sorriso da far invidia alle stelle.
Andai a controllare le menzioni e vidi che mi aveva scritto.
“Pure la tua vuole iscriversi? Bene, benvenuta nel club.” Ecco ciò che mi scrisse.
Iniziai a ridere.
“@Louis_Tomlinson perfetto, non sono sola allora.” Scrissi.
Ricambiai il follow. Quel ragazzo mi stava già simpatico.
 “@memoriesarekillingme davvero, fondiamo il club? AHAHAHA”.
Angel tempo fa mi spiegò che quella era la risata twitteriana. Diceva che fortificava il concetto. E aveva ragione. Quando mai Angel Anderson aveva ragione? Esatto, mai.
“@Louis_Tomlinson subito HAHAHAHA” risposi.
Ci presentammo e iniziammo a conoscerci.
Da quel giorno nacque una grandissima amicizia.
 
 
5 Maggio 2010.
Era una classica giornata di pioggia, tipico di Londra. Stavo aspettando che quel coglione del mio migliore amico si collegasse su twitter.
Il cellulare squillò. Era Louis.
“Coglione, ti sto aspettando da due ore.” Urlai.
Non mi rispose.
“Ehi, per caso il gatto ti ha mangiato la lingua?” dissi in modo ironico.
“Verrò a Londra.” Disse forse sorridendo.
In quel momento il mio cuore fece le giravolte. Aspettavo da tempo quelle parole. Avevo un disperato bisogno di abbracciarlo.
“Quando? Dove? A far cosa?” domandai con così tanta velocità che mi stupii.
“Vieni fuori.” Disse. Chiuse la chiamata.
Ero incredula. Non riuscivo a capire.
Pochi minuti dopo realizzai cosa avesse detto.
Scesi di corsa le scale e mi precipitai in cucina. Mia madre stava cucinando la pizza. Okay, lei non cucinava mai la pizza, tranne per le occasioni importanti.
“Mamma, Louis è qui a Londra.” Dissi contenta. Saltai dalla gioia.
Mi precipitai alla porta e l’aprii in fretta. Uscii credendo di trovare Louis, ma non vidi nessuno.
Provai a gridare il suo nome, ma non ottenni nessuna risposta. Sospirai. Pensai che fosse soltanto uno scherzo, così tornai dentro casa.
Stavo per chiudere la porta quando sentii qualcuno chiamarmi. La riaprii subito e uscii.
Un ragazzo dalla maglietta a righe bianche e blu, dei pantaloni rossi con le bretelle e un paio di toms ai piedi. Era lui. Si era appoggiato al cancello e teneva in mano un mazzo di fiori.
Non potevo crederci. Non riuscivo a realizzare che lui fosse lì, davanti me. Non immaginavo che prima o poi ci saremmo incontrati.
“Louis..” sussurrai con voce spezzata.
Gli corsi incontro e lo abbracciai. Affondai la testa sul suo petto. Lui ricambiò subito e mi accarezzò i capelli.
Piansi di gioia.
Avvicinò la bocca al mio orecchio e sussurrò “Perché piangi?”.
Tomlinson, sei coglione forte oh.
“E’ la prima volta che abbraccio il mio migliore amico, coglione.” Dissi asciugandomi le lacrime. Sorrisi. Lui sorrise di rimando.
“Comunque, a cosa devo questa visita?” domandai incrociando le braccia e rovinando quel momento così dolce e delicato.
Sorrise ancora.
Minchia, ma non gli fanno male le mascelle a forza di sorridere?
Passai una mano davanti la sua faccia.
“Tua madre non te l’ha detto?” domandò alzando un sopracciglio.
Cosa? Lei sa tutto e non mi ha detto nulla? Che bella madre, oh.
Scossi la testa.
“Vivrò da te e parteciperò a xfactor.” Disse con troppa tranquillità. MOMENTO..lui? Io? Casa mia?
Spalancai gli occhi e sorrisi dalla felicità. Gli saltai in braccio facendolo cadere.
Rise. Era piacevole sentire la sua risata. Contagiosa, ecco come era.
Ci abbracciammo.
Eravamo sotto la pioggia, ma in quel momento non sentii freddo, ma caldo.
 
Son passati tantissimi anni, ma quel giorno non sono mai riuscita a dimenticarlo.
 
 
AND LET ME KISS YOU.
Ciao belle pimpe mlmlml.
Sì, sono tornata a rompere, contente? MUAHAHAHAHHA.
So di non esservi mancata..*piange*
Okay, quello che volevo dirvi è che questa è la nuova ff. Capitan Ovvio, oh HAHAHAHAHAHAHAHAHH.
L’ho scritta molti mesi fa e non l’ho mai pubblicata, hìhìhì, che trasgre.
No, seriamente lol.
Dato che devo pubblicare l’ultimo capitolo della storia su Harry e Hope ho deciso di pubblicare questa. (:
Spero vi piaccia skdfjdmc.
AND LET ME LOVE YOUUUU.
  
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