Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: Annabel Lee    24/01/2013    2 recensioni
“La conosci, la differenza tra abbracciare e farsi abbracciare?”
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“La conosci, la differenza tra abbracciare e farsi abbracciare?”

Alzai gli gli occhi dal mio bicchiere di carte alle sue mani; percorsi il suo busto fino ad arrivare al suo viso e ai suoi occhi.

Probabilmente la bellezza di Gwen prima era immacolata, ma non l'ho conosciuta quando la sua pelle era ancora completamente liscia e le sue efelidi non si nascondevano dietro le cicatrici e le bruciature. Se a scuola parlavano di guerra, a me veniva in mente il suo corpo come lo avevo visto all'ospedale, il giorno dell'incidente.

 

» Ero al pronto soccorso perchè mio fratello aveva ingurgitato i medicinali di papà, e mentre lo visitavano io me ne andavo in giro, guardando distrattamente i gessi e le flebo.

Poi le sirene, i passi, le porte che scorrevano e le rotelle della barella che correvano e le urla dei paramedici.

Vidi un corpo minuto e completamente rosso scalfito da lamelle grigie passare accanto a me, due occhi grandi, sgranati per la paura fissarmi come se fossi la morte. In seguito capii che mi guardava come per farsi salvare, da me.

Passarono i giorni, e non so perchè ma mi ritrovai in ospedale, volevo vederla, volevo che mi guardasse con quegli occhi grandi grandi, non volevo vederla rossa di sangue. Così camminai per i reparti, li girai uno per uno, alla ricerca di quel corpo, invano.

Alla fine la trovai nel giardino, con un infermiere gentile, piena di bende bianche e un bicchiere di tè fumante fra le mani. Appena mi vide, da lontano, mi riconobbe e mi sorrise.

Era viva, mi sorrideva e sorrideva alla vita come fa il sole ogni mattina e come fa la luna quando ci appare completa nel suo candore e nella sua bellezza.

E quella ragazza, come la luna, ora era piena di segni che le disegnavano il viso e che, come i crateri della luna, aiutavano a renderla più magica e bella. «

 

Dopo mesi, ci eravamo ritrovati nel giardino dell'ospedale perchè quello era il nostro posto.

“Allora, Jamie?” insistette.

“Uhm, credo..c'è una differenza a livello grammaticale, no?” Gwen scosse la testa e rise.

“Sì, anche! Ma sai..” bevve lentamente un sorso di tè tenendo il bicchiere con entrambe le mani,come fanno i bambini. “Abbracciare è bello, significa essere così forti da riuscire a sostenere non solo sé stessi, ma anche un'altra persona; significa essere così sicuri da riuscire a dire agli altri -ci sono io,e certo non ti lascio ora-.

“E farsi abbracciare?”

Farsi abbracciare significa essere abbastanza piccoli così che gli altri possano stringerti senza il minimo sforzo, significa avere paura, ma avere qualcuno forte al proprio fianco, pronto ad abbracciarti.”

Rimasi in silenzio a riflettere, poi domandai:

“Quindi, le persone cattive avevano semplicemente bisogno di farsi abbracciare?”

“Già.”

“... Diventerò cattivo?” mi fissò pensierosa.

“Perchè dici questo?”

“Io ho sempre abbracciato le persone... Forse ero destinato ad essere forte e sicuro, allora.”

“No, semplicemente hai sempre avuto attorno più insicure di te.” lasciò la tazza a terra e mi abbracciò.

Aveva circondato le mie braccia con le sue, teneva le sue mani vicino alla colonna vertebrale e la sua guancia era un po' più sopra del mio orecchio; io, magicamente mi ero fatto piccolo piccolo,le mie braccia contro di lei e le mie mani che stringevano la sua felpa, il mio naso freddo contro il suo collo caldo, una delle tante cicatrici davanti ai miei occhi.

“Tu sei più forte di me?” domandai a quella cicatrice.

“No” mi rispose “Ma per oggi fingerò di esserlo, ok?”

“Ok.” chiusi gli occhi e mi beai di quel calore che mi riscaldava fino all'ultima cellula.

Non sarei diventato cattivo.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Annabel Lee