Never Tear Us Apart

Era una splendida notte di inizio estate.

Eravamo in casa di mia madre, chiacchierando con lei. Sembrava che nulla potesse turbare la nostra pace, in quel momento.

Poi, quel messaggio.

Il Patronus di Minerva McGranitt si materializzò davanti a noi. Proveniva da Hogwarts.

- Stanno attaccando - , diceva.

Dovevamo combattere.

Ci alzammo dal divano, io e te.

Ma tu, Remus, mi dicesti di stare seduta. Mi dicesti che non potevo andarmene, che dovevo restare.

Io, però, volevo combattere. Non potevo starmene a casa, sapendo che tante altre persone stavano rischiando la vita.

- Fallo per lui.

Volsi il mio sguardo verso quella culla. Due profondi occhi castani mi fissarono.

Teddy. Il nostro bambino. Ci fissava, entrambi. Forse stava pensando che fossimo impazziti….

Capii che non potevo lasciarlo. L’avrei fatto solo per lui.

Dopo un bacio e un abbraccio, ti vidi Smaterializzarti. Non ebbi nemmeno il tempo di fermarti, di dirti che Teddy aveva bisogno anche di un padre….

Un attimo, ed eri sparito.

Presi in braccio il bambino. Forse questo avrebbe alleviato il nodo in gola che sentivo.

Quante persone stavano combattendo, quante stavano morendo… e io ero lì, con in braccio un bambino, seduta su un divano accanto a mia madre, praticamente al sicuro.

Niente e nessuno, nemmeno Teddy, riuscì ad impedirlo. Cominciai a piangere.

Non potevo restare in casa, nemmeno la vista di Teddy poteva costringermi.

E se poi i Mangiamorte avessero vinto la battaglia? Con ogni probabilità mi avrebbero cercata. E, trovandomi, avrebbero ucciso anche mia madre, e Teddy. Non potevo permetterlo. Sarei morta in battaglia, piuttosto.

- Tieni tu il bambino - , dissi, rivolta a mia madre.

- Cosa intendi dire con questo? – mi rispose lei.

Potevo capirla. Sapeva che volevo combattere. Ma, dopo la perdita di mio padre, non avrebbe sopportato anche la perdita di sua figlia.

- Vado a combattere, mamma… non posso stare qui sapendo che ad Hogwarts c’è un sacco di gente che sta combattendo.

- Ma… Teddy….

- Tienilo te, per stanotte. Non preoccuparti – aggiunsi, per rassicurarla – andrà tutto bene.

Strinsi forte Teddy. Lo baciai sulla fronte, e lo misi nella culla.

- Sarò sempre al tuo fianco, Teddy. La tua mamma non ti lascerà mai - , dissi, rivolta verso quei due occhioni che mi fissavano, un po’ spaventati. Non aveva mai visto la sua mamma piangere….

Mi voltai verso mia madre. Era in lacrime.

- Ninfadora, tu….

La abbracciai.

- No, mamma. Non posso restare. Devo andare.

Mi Smaterializzai anch’io. Raggiunsi Hogwarts.

Ora sono qui, che combatto. Un Mangiamorte è davanti a me.

Qualcuno dirà che sono stata stupida, che sarei potuta restare a casa… ma no, non è così.

Vedo raggi di luce dappertutto, sento gente che urla, ma ancora riesco a trovare il coraggio di combattere.

Poi… poi lo vedo. Quel raggio di luce verde, proprio lì, a fianco a me, dove stavi combattendo tu.

Sento quel Mangiamorte che pronuncia quelle due parole, vedo partire quel raggio verde… e tu, Remus, che non riesci ad evitarlo e vieni colpito… ti vedo cadere, privo di vita….

L’attimo dopo, nemmeno so più cosa sto facendo. Abbandono il mio combattimento, corro verso di te….

Ma la mia corsa viene interrotta.

Solo un attimo, il tempo di vedere quel secondo raggio verde alle mie spalle… soltanto il tempo per dirvi addio….

Addio mamma. Non volevo che questo accadesse, lo sai bene. Non pensare a me come una giovane sciocca che ha scherzato col fuoco….

Addio Teddy. Abbiamo avuto così poco tempo per stare insieme… tre mesi non sono che nulla. Forse sarei dovuta restare….

Forse ti arrabbierai con me, quando saprai cos’è successo stanotte.

Non piangere, io non ti ho abbandonato. Sarò sempre lì, lassù, a vegliare su di te….

Ora sento la vita svanire… non ho più nemmeno il tempo per provare paura….