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Autore: Vic 394    24/01/2013    4 recensioni
Ma in fondo chi era Rory? La sfigata, la diversa, la stupida ragazzina da evitare e di cui nessuno si curava. Semplicemente non era nessuno. Solo un meno tra tanti più.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rory si svegliò di colpo urlando, la fronte imperlata di sudore. Un altro incubo, come tutte le altre notti. Non ricordava nulla di quello che aveva sognato, l’unica cosa rimasta era la paura. La paura di qualcosa che non ricordava, qualche maligno spirito che era scivolato via dalla sua memoria lasciandole solo quel respiro affannato.
Controllò la sveglia: aveva dieci minuti di ritardo. Come al solito. In fretta si alzò, si vestì con le prime cose che le capitarono a tiro e afferrato lo zaino si lanciò fuori casa. Il bus era andato, quindi corse fino alla scuola come una forsennata, collezionando vari minuti di ritardo.

Finalmente dopo ore di noiose lezioni il momento che tutti preferivano durante la giornata scolastica: ricreazione. Ma per Rory era un altro incubo, ad occhi aperti stavolta, e impossibile da dimenticare.
Uscì in cortile cercando di non farsi notare e si sedette sotto un albero a leggere; proprio quando cominciò a pensare che non le sarebbe successo niente udì dei passi familiari. Familiari ma non molto rassicuranti. Alzò lo sguardo nascondendosi dietro una maschera di noncuranza fino ad incontrare il viso di Kate, la sua arcinemica giurata. Si alzò tranquillamente e fece per allontanarsi prima che fosse troppo tardi, ma venne prontamente bloccata dalle amiche di Kate, che la guardavano ghignando. Ogni giorno la stessa storia. Come se niente fosse si lasciò prendere in giro, finì nel fango per aver fatto resistenza quando quelle arpie le avevano preso i soldi avanzati dal pranzo, rimase lì mentre continuavano a coprirla di insulti di tutti i tipi. Fece l’impossibile per non piangere, per non farsi vedere ancora più debole.

Perché i professori non facevano niente? Kate naturalmente agiva quando loro non guardavano, magari nel momento in cui si allontanavano dai ragazzi per una sigaretta. E Rory non si sognava neanche di andarlo a dire in giro. Non se significava che le avrebbero fatto mille volte di peggio.

Rimase sola. In realtà lo era sempre. Non era riuscita a farsi degli amici, i ragazzi tendevano ad evitarla per via di Kate: mettersela contro non era mai una cosa gradita. Rory non aveva nessuno, al di fuori di sé stessa. Ma in fondo chi era Rory? La sfigata, la diversa, la stupida ragazzina da evitare e di cui nessuno si curava. Semplicemente non era nessuno. Solo un meno tra tanti più.

Ad un tratto Rory sobbalzò avendo sentito qualcosa sfiorarle la spalla. Beh, non era una cosa, tecnicamente era una mano. Alzò il viso e vide l’espressione più dolce, amichevole e comprensiva che avesse mai visto su un viso umano. La persona che aveva accanto e che sembrava avere la sua età le diede una mano ad alzarsi chiedendole come stesse. Semplicemente era sconvolta, non riusciva a credere che uno sconosciuto la stesse aiutando e si stesse preoccupando per lei senza sapere chi fosse. Ma certo, ecco la spiegazione. Era di certo uno studente nuovo, non aveva ancora sentito parlare di “Rory la strana”.
“Quando ero nell’altra scuola anche a me succedeva spesso, capisco come ti senti, fa male ma dopo un po’ passa tutto, anche con l’aiuto dei tuoi amici…”
Anche lui aveva vissuto tutto questo? Rory guardò con stupore il sorridente ragazzo dagli occhi azzurri che stava continuando a parlarle e prima di riuscire a fermarsi lo ammise: “Io non ho amici, non piaccio a nessuno qui”. Sospirò.
“Adesso ne hai uno. Io sono Felix”
Lei strinse la mano del nuovo arrivato “Rory”. Si sorrisero.

Rimasero a chiacchierare fino al suono della campanella, trovando tanti punti in comune. Dopo le lezioni si incontrarono e passarono il pomeriggio a casa di Rory a ridere e scherzare.
Anche Felix era stato trattato male, non se l’era passata bene. Nella sua nuova scuola venne etichettato come uno sfigato, un altro meno, come Rory. Ma due meno fanno un più, e loro erano contenti così.

La vita non era più così brutta. Gli incubi non facevano più paura, perché Rory aveva qualcuno con cui parlarne, e la paura era un sentimento che si stava allontanando dalle sue notti. La sveglia ricominciò a suonare puntuale. Le cattiverie di Kate erano diventate sopportabili. Rory non si sentiva più la pecora nera del gruppo. Non si sentiva la strana. Si sentiva semplicemente Rory.

Rory non era più sola.

E tutto grazie a Felix.





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Angolo Vic
Ok, non scrivo niente da novembre e chiedo scusa a tutti, ma sono stata molto occupata e non sapevo assolutamente cosa scrivere. Dopo una settimana di febbre e antibiotici ho pensato di mettermi all'opera e questo è quello che è uscito fuori, spero vi piaccia.
RINGRAZIAMENTI: qui ci stanno tutti... intanto ringrazio la mia Violetta, che è sempre nei miei pensieri ogni volta che apro questo sito :3
Poi vorrei ringraziare la mia amica Ele e tutte le altre che mi hanno aiutato col nome di Rory quando avendo scelto Felix ero rimasta in alto mare xD
Poi vorrei fare dei ringraziamenti speciali alla mia compagna di banco, alla quale sottopongo sempre tutto quello che scrivo e mi sopporta con pazienza.
La dedico a loro e a chiunque abbia voglia di leggerla, e spero siano in tanti!

RECENSITE, MI RACCOMANDO :D

xoxo Vic
   
 
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