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Autore: Moony_911    24/01/2013    1 recensioni
Fin dal primo istante in cui i loro sguardi si incrociarono, era chiaro per tutti che erano come il giorno e la notte anche se i due avrebbero impiegato un po’ di tempo per capire che in realtà stavano uno all'altra come gli elementi di un’equivalenza matematica, e che proprio questo compensarsi a vicenda, a lungo andare, avrebbe rappresentato il punto di forza della loro coppia.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La luce del giorno li trovò ancora nudi, abbracciati e felici sotto le coperte.
Chloè era sveglia già da una decina di minuti ma teneva gli occhi ancora chiusi quando lo sentì avvicinarsi al suo orecchio e dirle qualcosa che non si sarebbe mai aspettata.
Ti amo. Due parole. Solamente due parole che bastarono per darle il colpo di grazia, per farle andare il battito cardiaco a mille, di nuovo.
 Quando si dice che il cuore mette le ali rosse dell’amore... finalmente riusciva a capire a cosa si riferissero con quell’affermazione.
Cominciò a stiracchiarsi proprio come se si stesse svegliando per davvero, aprì gli occhi e senza dire niente andò a dargli un bacio sul collo per poi risalire fino all’angolo della bocca.
“Buongiorno!” gli disse infine mettendosi a sedere spostando le coperte come per alzarsi.
“Si può sapere dove stai andando?” le chiese lui mettendosi a sedere per riuscire a cingerle la vita con le braccia e riportarla sotto le coperte.
“Non vado da nessuna parte...” rispose lei arrossendo lasciandosi riportare dove era prima.
“Così va molto meglio...” convenne lui tenendola fra le sue braccia.
“Beh...direi proprio di si... tu che dici?” scherzò Chloè prima di baciarlo.
Ripresero il discorso da dove lo avevano lasciato prima di dormire e si fusero di nuovo diventando una cosa sola.
 
Stavano riprendendo fiato quando lo sguardo di Chloè cadde sull’orologio.
“Che c’è?” chiese Thomas vedendola persa nei suoi pensieri.
“Niente...guardavo che ore sono, non perché debba andare da qualche parte” lo anticipò lei “solo non vorrei che Lucas entrasse per vedere se sei sveglio trovandoci così, penso che già ieri sera sia stato un enorme passo avanti, non vorrei turbarlo più del previsto!”.
Thomas capì perché era così preoccupata, forse ne aveva motivo, forse no, in fin dei conti era stato proprio il bimbo a batterli sul tempo, però aveva ragione, era meglio che si ricomponessero un minimo, nel caso fosse entrato in camera... d’accordo che li trovasse insieme nello stesso letto, ma magari con indosso il pigiama e non nudi come erano in quel momento!
“Vado a farmi una doccia, okay?” gli disse prima di alzarsi.
“Sicura che non ti serva una mano?” rispose lui con un sguardo birichino facendola arrossire di colpo.
“Veda di tenere  a bada gli ormoni ispettore!” lo canzonò lei.
“Ai suoi ordini signorina!” rispose Thomas cominciando a cercare i boxer che erano spersi da qualche parte in quella stanza la sera prima.
Si alzò, si rivestì mettendo i pantaloni della tuta e una t-shirt e andò a controllare se il figlio stesse dormendo ancora; doveva ammetterlo, lei non aveva tutti i torti riguardo al fatto di ricomporsi perché era certo che come si fosse svegliato, Lucas avrebbe fatto capolino in camera sua per dargli il buongiorno o in quel caso, visto che era la mattina di Natale, svegliarlo per trascinarlo in salotto per poter aprire i regali.
Erano le nove, loro erano rintanati sotto le coperte, debitamente vestiti stavolta, quando Lucas entrò in camera per vedere se fossero già svegli e una volta ricevuto il permesso, si lanciò letteralmente nel letto per andare ad occupare il posto in mezzo tra il padre e la ragazza.
Chloè si era spostata a bordo letto vedendo che i due uomini di casa avevano preso a fare la lotta sul letto facendosi il solletico fino a quando, di comune accordo, si allearono e la puntarono trascinandola di nuovo in mezzo a loro.
Piccolo particolare: Chloè soffriva il solletico in un solo punto, sulla pianta dei piedi. E Thomas, conoscendo il suo punto debole, non esitò a sfruttarlo tanto che lei prese a ridere e non la smetteva più.
“Ah si eh? Volete la guerra??” rispose lei mentre ancora rideva “Attenti a voi!”.
Riuscì a liberarsi dalla stretta di Thomas, si alzò in piedi sul letto, cominciò a saltellare per poi buttarsi a pesce sopra su di lui trascinando con se il bambino e cominciando a fare il solletico ad entrambi.
Alla fine si ritrovarono tutti e tre sdraiati, che cercavano di riprendere fiato mentre ancora ridevano.
“Che dite? Andiamo ad aprire i regali?” chiese infine l’ispettore mentre riprendeva fiato.
  
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