Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Christine23    14/08/2007    87 recensioni
“Come nascono i bambini?”
Saltiamo entrambi in aria, affogandoci con il cappuccino, che per poco non sputiamo.
Ho sentito bene? Mio figlio ha appena chiesto come nascono i bambini? Non pensavo che fosse già arrivato il momento di fargli il discorso! Cavolo, è precoce, proprio come sua madre.
Ora che ca…ppero gli rispondo?
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Harry Potter | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
papàà

Papà, come nascono i bambini?

 

“Papà, Mamma!” squittisce un bimbo biondo di cinque anni massimo, correndo tutto trafelato nella camera dei propri genitori.
Si ferma di colpo, evitando per un pelo di scivolare sul tappeto, arriccia il naso con un sguardo di puro disgusto, alla vista di quelle che, secondo lui, sembrano due ventose appiccicate insieme con la colla.
“Bleah!” commenta ad alta voce.
Io ed Hermione smettiamo di baciarci e ci voltiamo verso il protagonista dell’esclamazione, sorridendo.
“Ehi, piccola peste. Perché non sei di là a giocare con zio Blaise?” mi abbasso per essere alla sua stessa altezza,scompigliandogli affettuosamente i capelli.
Scuote la testolina bionda, allarga i suoi occhioni grigi stampandosi un adorabile  broncio in viso.
“Zio Blaise e zio Harry si sono presi la mia pley stettion” dondola prima su un piede e poi sull’altro.
Inarco un sopracciglio, alquanto confuso, sotto lo sguardo divertito di mia moglie che mi ha appena affiancato.
“Amore, torna in salone, sono sicura che lasceranno giocare anche te” Hermione gli stampa un sonoro bacio sulla fronte.
Lui continua a scuotere la testa, contrario.
“Ma urlano, mi fanno paura!”
Io ed Hermione incrociamo gli sguardi, allarmati; che cosa stanno facendo quei due idioti al piano di sotto?
“David, cosa vuoi dire?” chiedo, sperando di aver capito male.
Il bambino mi prende per mano e mi trascina in salotto, poi lascia la mia mano per indicarmi col dito paffuto i due pazzoidi che stanno urlando davanti la tv.
“Questo è fallo, cazzo, Potter!”  protesta a gran voce, Blaise, scattando in avanti.
“Ma quale fallo! Hai simulato!” ribatte l’altro, infervorandosi.
Ditemi che, quelli che sto vedendo seduti sul divano della mia dimora con in mano una specie di telecomando, intenti ad urlare come scaricatori di porto, non sono gli esseri a cui ho affidato mio figlio.
“Potter, preparati a perdere!” gli promette Blaise, pigiando i tasti di quel telecomando in modo disperato.
“E tu a piangere, Zabini!”
Cioè, fatemi capire; io lascio mio figlio nelle mani di quei due idioti, raccomandandogli di stare attenti e badare a lui mentre sono fuori con Hermione,  e loro cosa fanno?! Si mettono a giocare con quella diavoleria babbana?!
“Goool! Alèèèè ooooh” tuona Blaise, saltando sul divano come un pazzo, per poi scendere e iniziare a correre per tutto il salone con le braccia spalancate.
“E’ fuori gioco! Non è valido! Fischia, arbitro bastardo!” Potter si avventa sullo schermo, scuotendolo violentemente.
“Che vai dicendo, idiota?! E’ regolarissimo!” Blaise si avvicina minaccioso a Potter.
Copro le orecchie di David in modo da non fargli assimilare codesto linguaggio, dopodichè marcio verso di loro, ostentando l’espressione più intimidatoria che posseggo.
“Ehi Drà, te la fai una partita?” mi propone entusiasta il mio cosiddetto migliore amico, ancora posseduto dall’adrenalina di aver fatto un gol a Potter.
Incrocio le braccia al petto e lo fisso in tralice;  spengo la scatola babbana, e, la schermata, dove padroneggiava il punteggio Manchester City -1/ Chelsea –2 ,scompare all’istante.
“Malfoy, che cavolo fai?!” sbotta Potter, minacciando di colpirmi con il joystick.
Addio alla mia cenetta fuori con Hermione.
“Tesoro, vai dalla mamma. Papà deve fare due chiacchiere con zio Blaise e Pott, ehm, Harry” sorrido bastardamente in direzione dei due.
Aspetto che mio figlio salga tutta la rampa di scale, poi mi rivolgo a i cerebrolesi.
“Mi spiegate perché cazzo vi ho trovato qui a urlare come dei cavernicoli per quello stupido gioco?!” esplodo irritato e incredulo di aver anche solo potuto pensare di lasciare mio figlio da solo con loro.
“Malfoy, veramente è Pro Evolution Soccer. Non è un gioco, è il gioco ” ci tiene a precisare Potter, indignato.
“Non me ne importa un cazzo di come si chiama! Vi avevo raccomandato di tenere d’occhio David, perché volevo uscire da solo con Hermione, ma ora, dopo avervi visto in questo stato, altro che David, siete voi due ad aver bisogno di una baby sitter!”
“Ecco, noi…non abbiamo resistito” confessa Blaise con tono colpevole, grattandosi la nuca.
“Stai scherzando? Merlino, ma quanti anni avete, due?!”
“Drà, ma tu l’hai vista la grafica?! E’ spettacolare!” ribatte il mio futuro ex migliore amico prendendo in mano la custodia del gioco.
E io ho chiesto a questo individuo di essere il padrino di David?! Ma dove avevo la testa?!  Stai, calmo, Draco. Stai calmo.
“Siiiii, i giocatori sembrano veri! E’ bellissimo! Lo voglio pure io!” concorda Potter, con gli occhi che brillano nel contemplare la custodia del gioco. Arrotolo le maniche della camicia e scricchiolo, sinistramente, le ossa delle mani. Ok. l’avete voluto voi.
“Draco, non è che hai schiantato tu Harry e Blaise fuori dalla porta d’ingresso, vero? Perché li ho appena visti, dalla finestra,  volare per un paio di metri in giardino” mi ammonisce Hermione, sospettosa. Fischietto tranquillamente, come se non ne sapessi nulla; le circondo la vita con le braccia e cerco di distrarla con una scia di baci sul collo.
Sorrido malizioso e le circondo la vita con le braccia. “Draco…”mi richiama severa, nello stesso tono che usa per rimproverare nostro figlio, puntando i palmi sul mio petto. 
“Se lo sono meritato” mi giustifico con aria innocente.

 

                                                                                                    ***

Le prime luci del mattino, che filtrano attraverso la finestra, mi colpiscono il viso, svegliandomi dal mio dolce torpore; sorrido beato, quando mi accorgo di avere ancora stretto tra le braccia il corpo nudo e caldo di Hermione.
Facendo molta attenzione a non svegliarla, allungo il braccio sul comodino per prendere la bacchetta; un vassoio con due cappuccini e un paio di cornetti alla crema compare davanti ai miei occhi, riempiendomi le narici con un delizioso profumo.
 Il profumo dei cornetti riesce a destare Hermione, la quale inizia a sgranchire le mani e a sbadigliare.
“Buongiorno” le sussurro all’orecchio, posandole un lieve bacio su questo.
“Che magnifico risveglio” gongola con  occhi luccicanti, inspirando il profumo dei cappuccini caldi; mi dà un bacio a fior di labbra per ringraziarmi e addenta un invitante cornetto alla crema, sospirando di piacere per farmi capire che è buonissimo.
“Papàààà!Mammaaa!” una piccola testa bionda si catapulta nella stanza e salta sul letto, accoccolandosi nel mezzo; d’istinto afferriamo subito il lenzuolo per coprirci. Ed eccola qui, la mia piccola peste, che arriva sempre nei momenti meno adatti; ma non posso fare a meno che sorridergli e farlo sedere in braccio a me.
Non avrei mai pensato che sarei riuscito ad amare un'altra persona ,oltre ad Hermione, più della mia stessa vita; invece adesso, mi sembra così naturale, che se mi mettessi ad immaginare questa grande casa senza di lui, a correre su e giù per le scale, urlando papààààààà, mi sentirei perso. Ogni volta, che dalle sue labbra esce quella piccola parola, mi sento l’essere più felice dell’universo.
“Perché siete senza vestiti?” domanda confuso.
Io e Hermione ci scambiano un sorriso complice, pronti a inventare qualche scusa plausibile.
David continua a fissarci in attesa, desideroso di avere una risposta.
“Sentivamo caldo, perciò ci siamo tolti i vestiti” si inventa su due piedi lei, baciandogli il capo.
Soddisfatto della risposta, afferra con la sua piccola manina un cornetto, impiastricciandosi tutta la bocca di crema;  Hermione lo pulisce con un fazzoletto, poi,  porta il cappuccino alla bocca, seguita da me.
David inizia a giocherellare con un lungo ciuffo di capelli di sua madre, all’improvviso smette, fissandoci, indeciso a parlare o meno.
“Come nascono i bambini?”
Saltiamo entrambi  in aria, affogandoci con il cappuccino, che per poco non sputiamo.
Ho sentito bene? Mio figlio ha appena chiesto come nascono i bambini? Non pensavo che fosse già arrivato il momento di fargli il  discorso! Cavolo, è precoce, proprio come sua madre.
Ora che ca…ppero gli rispondo?
Hermione deve aver pensato la medesima cosa, perché mi sta guardando con panico puro.
“Co-cosa hai detto?” balbetto, nel tentativo di prendere tempo per pensare.
“Voglio sapere come nascono i bambini!” insiste canzonatorio. Peccato, non ho sentito male.
“Ehm, tesoro…diglielo tu” mi rivolgo ad Hermione, sorridendo, con la speranza di lasciare il lavoro sporco a lei.
“No,no. Amore, sei tu il padre. Glielo dici tu” replica asciutta.
Tesoro , sei tu che sei rimasta incinta” sorrido forzatamente a denti stretti.
Amore, sei tu che hai collaborato
“Si, ma-” non finisco la frase, perché Hermione mi guarda in tralice e si avvicina al mio orecchio.
“Se non glielo dici tu, te lo farò dimenticare come si concepiscono i bambini!” Oook. Hai vinto, strega. Deglutisco, mentre Hermione mi abbandona  appositamente, sì, perché è una grandissima stronza, e con un colpo di bacchetta si veste per andare a chiudersi in bagno a ridere a crepapelle.
David tiene lo sguardo fisso su di me, attendendo impazientemente che io risponda.
“Papààà, mi dici come nascono i bambini?!” comincia a saltellare sul letto, facendo i capricci.
E va bene, basta, te lo dico!
“Ehm…sì. La cicogna porta i bambini avvolti in un lenzuolo e li lascia davanti la porta di casa dei genitori”
Vorrei avere un  nastro invisibile per riavvolgere tutto, in modo che che io possa risentire la grande cazzata che ho detto.
“Ma Hilary, mi ha detto che la pancia della sua mamma è diventata enorme e che dentro c’era un bambino” incrocia le bracia al petto indispettito.
Chi sarebbe questa Hilary che ha rovinato il mio discorso perfetto?
“Chi è Hilary?”
“E’ una mia compagnetta dell’asilo!”
Lo sapevo! Avevo ragione quando ho detto ad Hermione che mio figlio, un Malfoy, non doveva assolutamente andare in un asilo babbano! Adesso, si vedono le conseguenze!
Ma da questo momento in poi, non ci andrà più, parola mia!
“Oh. Beh, sì,  anche tu sei stato dentro la pancia della mamma…”  David spalanca gli occhi ancora più incuriosito.
“E come ci sono entrato?”
Qui andiamo di male in peggio!
“Io e la mamma abbiamo dormito insieme, e dopo le si è gonfiata la pancia con te dentro” dai, adesso non dovrebbe farmi più domande, no?!
Assume un’ aria pensierosa, c’è qualcosa che non l’ha convinto appieno.
“E perché non si gonfia ogni volta che dormite insieme? Se dormo con una bambina, anche a lei entra un bambino dentro la pancia?”
O mio dio.  Mio figlio corre un po’ troppo, beh, tale padre tale figlio.
Meglio mettere subito le cose in chiaro, prima che sia troppo tardi.
“No, tesoro. Ehm, io ho messo un semino dentro la pancia della mamma. Ancora tu sei piccolo per farlo, è una cosa da grandi”sembra essere soddisfatto della mia spiegazione, ma leggo nei suoi occhi che c’è qualcosa che ancora non gli è chiaro.
“E come sono uscito dalla pancia della mamma??” sbarro gli occhi.
“Hermione! Vieni immediatamente qui!”
Hermione esce dal  bagno con disinvoltura, tentando di non farmi capire che ha ridacchiato fino adesso.

Adesso sono io che rido, amore.
“Che c’è?” chiede innocentemente, sedendosi sul letto; indico il bambino con un ghigno di trionfo stampato in faccia.
“Tuo figlio vuole sapere come è uscito dalla tua pancia” mi metto comodo per godermi la scena.
Il viso di Hermione cambia circa cento tonalità diverse di colore in un secondo.
“S-sì. Ehm, tesoro…devi sapere, che i maschietti e le femminucce sono diversi” inizia a spiegare, parendo d’essere in difficoltà.
E mi permetto di aggiungere, molto diversi.
“Papà ha qualcosa che la mamma non ha. E questa cosa ce l’hai anche tu”
Questo discorso mi sta appassionando. Davvero.
Fortunatamente, mio figlio è sempre stato un bambino sveglio, come suo padre, e capisce subito a cosa allude Hermione, infatti, si guarda in basso.
“Il pistolino ?” domanda teneramente. Cerco di soffocare la sguaiata risata, che vorrebbe disperatamente esplodere, coprendomi la bocca con le mani; Hermione mi lancia un occhiata inceneritrice.
“Sì, quello. Siccome le femmine non ce l’hanno, tu sei potuto uscire da qui” indica il suo basso ventre, soddisfatta di esser riuscita a spiegarlo in modo semplice.
Mio figlio annuisce vigorosamente con il capo, sembra aver capito tutto.
“Invece papà ha il pistolino uguale al mio, ho capito!”
Ehi, ehi, un momento, proprio uguale uguale , no!
Apro la bocca per mettere in chiaro la cosa, ma Hermione mi batte sul tempo.
“Eh sì, tesoro. Sfortunatamente è uguale” mi provoca, lanciandomi uno sguardo bastardissimo.
Coooosa? Sta scherzando, vero?! Non mi era sembrato che lo trovasse tanto ino, ieri sera, mentre mi pregava di non smettere! E poi, quello è il mio sguardo, voglio i diritti d’autore!
David, non la ascoltare, sta delirando!
“Ok! Vado a giocare con Grattastinchi!” annuncia tutto contento, scendendo dal letto.
“No, David, aspetta! Tua madre scherzava!” urlo sconsolato, pregando che mi senta,  ma ormai è già corso fuori.
Punto i miei occhi furenti e offesi su quella che dovrebbe essere mia moglie,  come risposta, lei si lascia andare sul cuscino, ridendo a crepapelle. Ma come osa ridere?! Mi ha sminuito di fronte a mio figlio!
“Hai finito?” ruggisco.
“Dai, vieni qui, pistolino mio” si sporge verso di me, facendo gli occhi languidi, poi mi bacia sulle labbra.
“Ti odio” le dico, però, sorridendo.
“Sai, questo veloce ripasso su come nascono i bambini ci voleva. David avrebbe potuto farle dopo tutte quelle domande, quando avrebbe visto il mio pancione” la fisso negli occhi per un tempo infinito, prima di comprendere bene il significato delle sue parole.
“Vuol dire che sei…” farfuglio emozionato, come un bambino.
“Incinta” mi sorride raggiante.
Mi alzo di scatto in piedi e comincio a correre per la stanza nello stesso modo in cui ha aveva fatto Blaise per il gol.
Perché io ho fatto gol, decisamente.
Mi rituffo immediatamente sul letto, finendo  addosso  a Hermione.
“Sono l’uomo più felice del mondo” le confesso, prima di intontirla con un bacio.
“Dovremmo dire a David che avrà un fratellino, non credi?”
“No, una sorellina. Deve essere femmina” dico pensandoci su.
“Perché deve essere femmina?” chiede sorpresa.
Sorrido con una luce diabolica negli occhi.
“Perché non vedo l’ora di vedere Blaise e Potter giocare con la casa di Barbie”

 

   
 
Leggi le 87 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Christine23