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Autore: RanmaAkane    25/01/2013    8 recensioni
Una serata diversa...due lanterne che si incontrano...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera a Nerima c’era aria di festa. La piazza, infatti, era adorna di decine e decine di bancarelle. Akane amava da sempre queste feste popolari, fin da piccola quando ci andava con la sua mamma, le trasmettevano una grande felicità soprattutto se sapeva che ad accompagnarla era Ranma. Infatti il suo fidanzato, dopo essersi fatto pregare per almeno un’ora, aveva accettato l’invito della ragazza. Akane correva spensierata da una bancarella all’altra ammirando tutte le cianfrusaglie di cui erano ricolme ognuna di esse. Ranma non riusciva a starle dietro e la chiamava a gran voce:
“Akane dai fermati un attimo, non ne posso più di continuare a girare, prendiamo qualcosa da mangiare.”
Akane sentendosi chiamare arrestò la sua corsa e aspettò che il fidanzato la raggiungesse.
“Va bene, Ranma…però offri tu!”
“Veramente io pensavo che avresti offerto tu visto che sei stata tu a invitarmi a questa specie di appuntamento.”
“Questo non è per niente un appuntamento, sbruffone! Ho invitato te perché non avevo nessun altro con cui andare, non ti fare strane idee!”
“Ok, ok, ho capito, offro io.”
Così i due ragazzi si misero alla ricerca di una bancarella che vendesse cibo e trovarono un bancone di  okonomiyaky.
“Ran-chan che sorpresa! Ciao Akane…venite vi offro una delle mie okonomiyaky."
“Te la cavi sempre eh, Ranma?”  sussurrò Akane al codinato.
Dopo aver mangiato non una ma ben due okonomiyaky special offerte da Ukyo i due ragazzi ripresero a camminare per la piazza. L’attenzione di Akane si posò su due ragazzi, molto probabilmente fidanzati, che avevano in mano due lanterne.
“Ranma guarda quei due ragazzi hanno comprato delle lantere!”
“Eh si, ma non sono gli unici, ci sono molti ragazzi e ragazze che vanno verso quel bancone per comprarle.”
“Oh ti prego andiamo a vedere, ho sempre desiderato lanciare una lanterna!”
Akane senza aspettare la risposta di Ranma gli prese la mano e correndo come una furia si avvicinò al bancone dove c’era un vecchio che vendeva le lanterne.
“Buona sera ragazzi, volete anche voi partecipare al lancio della lanterne? La leggenda narra che due innamorati che lanciano le lanterne contemporaneamente siano destinati a restare insieme per sempre. Voi sembrate innamorati, che ne dite ve ne preparo due?”
Beh la reazione dei due ragazzi fu immediata:
“Io? Innamorato di questa qua? Chi si innamorerebbe mai di un maschiaccio violento e privo di sex-appeal?”
“Senti chi parla, non vorrei mai lanciare le lanterne con un maniaco simile!” Detto questo Akane sferrò un bel pugno nello stomaco al codinato che dal dolore urlò: “Sempre gentile, eh?”
Il vecchio delle lanterne vedendo la scenetta sorrise fra se pensando –che siano proprio loro due una delle coppie predestinate?-
“Ragazzi non vi ho detto una cosa: non tutte le coppie sono così fortunate da restare insieme per sempre, infatti la leggenda narra anche che le lanterne una volta lanciate devono unirsi e andare nella stessa direzione.”
Ranma guardò Akane che aveva assunto un’aria sognante, -che stesse pensando al lancio delle lanterne con lui? Naaah impossibile!- Pensò Ranma, però ammise che infondo non gli sarebbe dispiaciuto poter fare ciò con il suo maschiaccio, eh si, gli avrebbe fatto proprio piacere, perché sapeva di amare Akane, lo sapeva da sempre, ma all’inizio aveva paura di ammetterlo anche con se stesso e proprio per questo non era riuscito ancora a dichiararsi, e al solo pensiero di farlo si fece tutto rosso, maledetta timidezza! Dal canto suo Akane sperava davvero che Ranma comprasse quelle due lanterne e si decidesse a essere un po’ più carino con lei. Già immaginava la scena e magari, tra tutte quelle luci, Ranma le avrebbe fatto anche un complimento. Inoltre voleva che Ranma passasse quella serata con lei e non con Shampoo, Ukyo o Kodachi, perché Ranma era il suo fidanzato e non voleva condividerlo con nessuno. Mentre Akane era persa nei suoi pensieri Ranma con non poco imbarazzo si decise a comprare le due lanterne. Ad Akane, vedendo ciò, le si illuminarono gli occhi, e regalò al fidanzato il suo sorriso più bello anche se imbarazzato.
“Bravo figliolo, ora scrivete i vostri nomi su ognuna di essa, se dopo averle lanciate si uniranno in cielo voi sarete una delle coppie designate. Il lancio avverrà tra quindici minuti alla riva del fiume, affrettatevi.”
“Grazie Ranma, sei stato davvero carino!”
“Tzè…su andiamo”
Ranma non sapeva come comportarsi in quel momento, avrebbe tanto voluto prendere la mano di Akane come avevano fatto gli altri ragazzi con le proprie fidanzate che si apprestavano a raggiungere la riva del fiume. –Che può mai succedere se le prendo la mano, tanto siamo fidanzati, su Ranma fatti coraggio, tu non sei un vigliacco!- Ranma per la secondo volta quella sera stava cercando di essere gentile con la sua fidanzata, quindi fattosi coraggio iniziò ad allungare la mano, era a pochi centimetri da quella di lei quando…
“Ranma, amore mio, che stai facendo con quella rozza ragazza?” Urlò forte Kodachi tanto da far ritirare subito la mano al codinato.
“Lanma lascia il maschiaccio e passa la serata con me.”
“Ran-chan è vero che lancerai le lanterne con me?”
E come se questo non bastasse…
“Ranma, maledetto, preparati a morire. Come hai osato costringere Akane a compiere un atto così romantico con te?” Ryoga urlava a squarcia gola.
“Saotome come hai potuto prenderti simili confidenze con la dolce Akane e dove hai nascosto la ragazza con il codino?”
“Ranma lascia stare la mia Shampoo!”
Ranma preso da un moto di rabbia perché interrotto proprio nel momento in cui aveva trovato il coraggio da comportarsi un po’ più da fidanzato iniziò a gridare:
“La volete smettere una buona volta? Io non ho costretto Akane a passare la serata con me e tanto meno non mi sono preso nessuna confidenza… e… e a-anche se fosse io p-posso farlo, perché Akane è la m-mia f-f-fidanzata, quindi  se voglio lanciare le lanterne con lei posso farlo, ok?”
Ranma urlò tutto questo senza rendersene conto ma dopo aver preso coscienza di quanto detto si voltò preoccupato verso Akane  che lo guardava con tanto amore e commozione con un bel sorriso stampato in faccia –com’è carina- pensò il codinato. Gli altri però non si curarono di ciò che Ranma aveva detto e quindi ripresero le proteste e cominciarono le lotte, Ranma per risolvere la situazione seguì l’istinto prendendo Akane in braccio cominciando a correre inseguito a ruota da tutti quei pazzi. Akane iniziò a protestare qualcosa ma lui non le diede retta anche perché la ragazza dopo un po’ la smise di urlargli contro e si rilassò tra le braccia di Ranma stringendosi al suo petto, e il ragazzo a quel contatto arrossì e cominciò a correre ancora più veloce. Dopo una lunga ed estenuante corsa erano riusciti a seminare tutti i loro avversari e Ranma vedendo una barchetta di legno che si trovava proprio al centro del fiume pensò bene di fermarsi li.
“Beh almeno qui non ci disturberà nessuno, non mi va di litigare anche stasera.”
“Beh è tutta colpa tua se stiamo in questa situazione!”
“Come sarebbe a dire?” Iniziò ad urlare Ranma
“Si è colpa tua, perché se avessi chiarito tutto fin dall’inizio tutto questo non sarebbe mai successo.” Rispose Akane alzando sempre di più la voce.
“Ti sembra facile, eh?  Quelle sono tre pazze, non si può ragionare con loro e poi anche i tuoi spasimanti non scherzano!”
“Ma che c’entra? Io con loro sono stata chiara dalla prima volta, lo sanno che non sono interessata a loro, anche se secondo me Kuno  non capirà mai. Invece a te piace che loro sbavino ai tuoi piedi.”
“Ma che vai dicendo? Lo sai che di quelle non mi importa niente, e poi secondo te mi piace essere picchiato ogni volta da te a causa dei tuoi attacchi di gelosia?”
“Attacchi di gelosia?! E, sentiamo, di chi dovrei essere gelosa, di un maniaco pervertito come te?”
Ormai i toni dei due ragazzi raggiungevano livelli altissimi.
“Infatti hai ragione, un maschiaccio come te non potrebbe provare interesse per nessuno!”
“Maschiaccio a chi? Stupido imbecc…”
“Akane, guarda...”
“Cosa?”
Akane si guardò intorno e ciò che vide la lasciò senza fiato facendole dimenticare il battibecco con il suo fidanzato. Infatti erano appena state lanciate le lanterne e quasi tutte sembravano andare nella direzione dei due ragazzi. Akane rimase estasiata e piena di felicità iniziò a giocare con ogni lanterna che le si avvicinava, come una bambina. Ranma rimase talmente incantato guardandola che non si rese subito conto che Akane lo stava chiamando.
“Ranma, ci sei?”
“Eh…che succede?”
“Niente…a cosa pensavi baka?”
“A niente…”
“Ok…che ne dici di lanciare anche le nostre?” Chiese Akane imbarazzata indicando le lanterne,
“Oh si, hai ragione…al mio tre ok? Uno, due e tre!”
A  quel punto le lanterne di Ranma e Akane presero a salire in altro insieme alle alte, Akane riprese a guardare quelle luci con aria dolcissima e Ranma non potè non pensare che la sua ‘dolce’ fidanzata era bellissima.
“Ranma, è stupendo qui…” disse Akane con un sorriso a trentadue denti.
“Akane, te l’ho mai detto che quando sorridi sei ancora più carina?”
“Oh Ranma, grazie…” Oltre al sorriso il volto di Akane era adorno anche di due scocche rosse molto visibili.
Ranma, radunato tutto il coraggio che aveva, prese la mano di Akane e la intrecciò alla sua, Akane non si sarebbe mai aspettata quel gesto dal suo fidanzato sapendo quanto fosse timido, ma in quel momento si sentì davvero felice. Solo Ranma sapeva regalarle queste emozioni e in quel momento seppe con sicurezza che non avrebbe mai potuto farne a meno, come non avrebbe mai potuto rinunciare ai loro litigi. Amava quel ragazzo, e avrebbe tanto voluto dirglielo, ma proprio mentre stava per farlo si accorse che Ranma si stava avvicinando al suo viso pericolosamente. Era sempre più vicino, poteva sentire il suo profumo, ormai pochi centimetri li separavano…in un secondo Akane si sentì sfiorare le labbra da quelle di Ranma e l’emozioni che provò erano indescrivibili. Ranma era di un rosso pomodoro e aveva paura che all’ultimo si sarebbe tirato indietro, ma appena sfiorò le sue labbra capì che sarebbe stato troppo doloroso allontanarsi da lei, quindi appoggiò del tutto le sue labbra su quelle di Akane regalando, ad entrambi, il loro primo vero bacio. Ma quella magia finì così com’era iniziata.
“Lanma, cosa stai facendo? Come hai potuto tladilmi con il maschiaccio?” Ranma in un attimo si allontanò da Akane, così dispiaciuto che se avesse potuto avrebbe ridotto a fettine chiunque!
“Ran-chan non ti perdonerò mai!”
“Ranma, mio amato, quale intruglio ti ha fatto bere quella sciocca ragazzina?”
“Cara Akane, partirò per un lungo viaggio, tornerò solo quando sarò riuscito a dimenticarti!”
“Ormai la dolce Akane si è legata all’insulso Saotome, da oggi il mio cuore apparterrà solo alla ragazza con il codino!”
In quel momento comparve anche tuttua la famiglia Tendo-Saotome al completo. Soun  piangeva urlando che la sua bambina era diventata una donna e intanto festeggiava con Genma felici per il futuro assicurato della palestra, Nodoka e Kasumi sorridevano commosse e Nabiki intanto scattava foto a raffica pensando a tutti i soldi che avrebbe guadagnato.
 Ranma e Akane iniziarono ad arrabbiarsi, e non poco.
“Ma è mai possibile che non si può avere un po’ di privaci?” Urlò il ragazzo rosso in volto.
Akane era di un rosso bordeaux sia per l’imbarazzo sia per la rabbia e urlava a Nabiki di consegnarle le foto.
“Noi ce ne andiamo.” Disse Ranma prendendo per mano Akane e cercando di alzarsi dalla barca. Però Akane non si muoveva e quando Ranma si girò per chiamarla la vide guardare il cielo con uno strano sorriso, alzò a sua volta lo sguardo verso le stelle e in quel momento capì cosa stesse guardando la sua Akane sorridendo anche lui: due lanterne con il loro nomi che si univano e andavano verso la stessa direzione destinate a stare insieme per sempre!
 

Ciao a tutti! Questa è la mia prima fanfiction, spero che vi piaccia!
Fatemi sapere cosa ne pensate!
A presto!
  
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