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Autore: lorek92    25/01/2013    2 recensioni
"L’amore non corrisposto ti distrugge, specie se non riesci ad andare avanti, se non riesci a voltare pagina perché hai sempre la speranza che lui si accorga delle occhiate che gli lanci e delle premure che gli riservi."
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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 Questione di comunicazione




 
Continuo a osservare il punto in cui è andato via. Non si è nemmeno accorto che lo stavo osservando, non ha sentito i miei occhi puntati su di lui. Non ha sentito il battito sordo del mio cuore.
-Ehi, Mione, tutto bene?- Ronald mi guarda masticando a bocca aperta, uno spettacolo disgustoso, annuisco leggermente, tornando a giocare con la forchetta.
-Sarà l’amore..- dice Ginny mentre mi sorride, ricambio amaramente, si certo, il mio amore, non il suo.
-Amore? Mione.. MA.- lo fermo e prima che intavoli il discorso, metto un dito davanti alle sue labbra e lo guardo adirata.
-Ronald, non ci provare, te l’ho detto è così punto. Se tu tenessi davvero a me mi daresti prima di tutto il tuo appoggio.- dico sprezzante per poi rivolgere lo sguardo al mio migliore amico, signore e signori, Harry Potter con la testa nel piatto sta dormendo. Inizio a ridere e Ginny rivolge lo sguardo verso l’ormai ex fidanzato, per volontà non certo di Harry, e inizia a ridere spasmodicamente con me, ovviamente Ron è nuovamente interessato alla sua colazione.
-Granger, hai fatto?- Draco Malfoy è riapparso dalla porta da cui era uscito qualche minuto prima, la sua figura alta e longilinea è appoggiata alla porta e mi guarda con la sua solita aria di superbia, chissà da quanto tempo è li.
-Certo, un attimo e arrivo, aspettami all’ingresso- dico troppo dolcemente per i miei gusti. Merlino, mi faccio schifo da sola. Alza gli occhi al cielo e va nell’altra stanza, è sempre così, da quando è entrato nell’ordine, abbiamo sempre collaborato a stretto contatto, cosa che mi ha portato a prendere un’enorme e stratosferica cotta per lui, problematico davvero, poiché questo mi ha portato a una lenta e terribile agonia.
-Qual è la missione di oggi?- chiede Ginny afferrando la sua borsa, lei a differenza mia lavora al San Murgo come Medimaga.
-Dobbiamo recuperare dei manufatti illegali sequestrati non so dove, sarà meglio andare, odia aspettare.. E Merlino! Ronald sveglia Harry!- dico alzandomi e uscendo dalla stanza.
 
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-Avanti Mia! Non è successo nulla..- dice Draco cercando di nascondere la sua ferita, ma si sa, sono di una caparbietà unica e lo costringo a mostrarmi il ricordino che gli ha lasciato un medaglione maledetto.
-Sei un idiota!- dico obbligandolo a sedersi e aprendogli la camicia per controllare meglio. Ha una ferita lacero-contusa abbastanza evidente.
-Mi lusinghi quando dici queste cose!- ribatte sorridendo bonariamente, mentre mi appresto a rovistare nella mia borsa.
-Potevi rischiare la vita!- rispondo adirata afferrando con rabbia le pozioni disinfettanti, una semplice ferula gli lascerebbe la cicatrice.
-Suvvia Mia, non fare la melodrammatica!- dice lui sospirando, non appena finisco di stendere la pozione disinfettante.
-La melodrammatica? LA MELODRAMMATICA?-inizio alterandomi, lui sbianca ovviamente, sa che quando mi arrabbio faccio male.
-Ti prego non fare così! Non volevo offenderti, è solo che sei esageratamente protettiva nei miei confronti, so che siamo amici, ma non ti sembra troppo?- chiede con il suo solito tono d’arrogante. Tono che accompagnato dalle sue parole mi fa male, forse troppo. Afferro i miei oggetti e li butto con rabbia nella borsa.
-Ora sei in grado di farti la fasciatura da solo, scusa se mi sono preoccupata, non ti darò più fastidio con la mia melodrammaticità- dico smaterializzandomi a casa mia, non all’ordine, a casa mia, quella di cui nessuno sa l’esistenza, quella dove sono cresciuta, quella vuota e piena di polvere.
Ho usato un paio di incantesimi per pulire tutto, ho mandato un paio di lettere per comunicare alla mia segretaria la sospensione di tutte le mie missioni per un paio di settimane e il cambio di partner, dandole istruzioni di informare Draco, o meglio, Malfoy. D’ora in poi sarà solo ed esclusivamente Malfoy. Decisione drastica, ma non riesco più ad andare avanti, questa situazione mi sta logorando, vivere nella sua stessa casa, dividere con lui i pasti e le missioni, non mi aiuterebbe a togliermelo dalla testa, non mi aiuterebbe a scacciare l’amore che provo per lui. L’amore non corrisposto ti distrugge, specie se non riesci ad andare avanti, se non riesci a voltare pagina perché hai sempre la speranza che lui si accorga delle occhiate che gli lanci e delle premure che gli riservi.
 
“Il furetto sta dando di matto, che diavolo di fine hai fatto? La parola ferie non è una risposta soddisfacente”
                                                   Il Ministro della Magia, nonché tuo migliore amico,   Harry
 
“Malfoy ha chiesto ad Harry di iniziare le tue ricerche perché sei scomparsa, quando ha saputo che sei in ferie è andato a cercarti in Australia dai tuoi genitori, immagina il mio divertimento quando è riapparso venti minuti dopo senza nessuna notizia riguardante te, fatti desiderare Mione”
             Capitano della nazionale inglese di Quidditch, nonché tuo migliore amico molto Gay, Ron
 
“Sono preoccupata, cosa diavolo ha combinato quell’imbecille per indurti a scappare? È un anima in pena, vuole smuovere mari e monti pur di trovarti e probabilmente ci riuscirebbe se tu non volessi farti trovare, troppo intelligente la mia migliore amica, nonché capo degli Auror, spero tu ti decida a tornare presto, ma prenditi pure tutto il tempo che vuoi, c’è solo il mio matrimonio da organizzare!”
                               Futura signora Zabini, nonché primario del San Murgo, Ginny
 
Ho ignorato i messaggi dei miei amici, arrivati nella mattinata. Quelli di Draco sono iniziati ad arrivare ieri. Non li ho nemmeno letti, gli ultimi gufi li ho incantati per tornare indietro ed ho attivato un incantesimo d’irreperibilità. Le buste che mi ha mandato quel coglione sono ammucchiate sul tavolo. Mi fissano. Le apro decidendo di bruciarle non appena lette.
 
“Sei in ritardo, ti aspetto al ministero”
                                                     Malfoy
“Granger che diavolo di fine hai fatto?”
                                                  Malfoy
“Ok, se non rispondi a questo messaggio andrò da Potter per iniziare le tue ricerche. Rispondi.”
                                                                                           Draco Malfoy vice capo Auror
“Sono stato da Potter, sei in ferie, se non rispondi a questo messaggio, vado a casa dei tuoi genitori”       
                    Draco  Malfoy
“Hermione, che diavolo di fine hai fatto? Ti sto cercando ovunque, sono stato dai tuoi in Australia, ma non ti sentono da settimane, ho provato anche a fare un incantesimo di localizzazione ma nulla, dove diavolo sei? Rispondi.”
                                          D.M
“ Pansy è venuta nel mio ufficio per darmi un tuo comunicato, l’hai spedito prima di partire, non riesco a capire la tua decisione, Mia, se è per ieri sera, mi dispiace per le mie parole, sai che non sono abituato ad aver bisogno degli altri, noi siamo una squadra, non puoi decidere per entrambi, davvero, torna, parliamone”
                                                     Draco
 
 
Due settimane dopo.
 
-Ehi! Buongiorno Herm! È un po’ che non ci si vede, ho saputo delle ferie, spero che ti sia riposata- Nelville è la prima persona che incontro quando metto piede al ministero.
-Buongiorno Nel, per mia sfortuna non sono durate di più, mi sono rilassata molto in questi giorni, ci voleva proprio- rispondo sorridente, Nelville fa un cenno di saluto a qualcuno dietro di me.
-Dove sei stata?- chiede lanciando uno sguardo alle mie spalle, forse sarà arrivata Luna.
-Sono stata in montagna, ho una piccola baita e ho pensato di passarci un po’ di tempo, è isolata da tutto e da tutti ed è impossibile trovarla se non si conosce l’esatta ubicazione, cosa che so solo io ovviamente!- dico ridendo.
-Bene, bene, bene, il topo è uscito dalla tana- la voce che sento mi gela sul posto, Nelville si scusa con lo sguardo e si allontana, io evito di girarmi.
-Malfoy, scusa, ma ho fretta..- dico partendo a passo di marcia verso il mio ufficio e chiudendomici dentro. Sono nel panico, solo la sua voce mi ha destabilizzata, mi sento un alcolista in astinenza, erano due settimane che ero in astinenza dalla sua presenza, ora ho sentito la sua voce e il suo odore e ho capito che non sono pronta a vederlo in viso.
-Granger, apri!- sento la sua voce ovattata attraverso la porta.
-Malfoy sono impegnata, ripassa tra qualche ora!- dico sedendomi alla scrivania senza aprire la porta. Porta che esplode con un bombarda, lasciando entrare Malfoy che la ripara immediatamente chiudendosela alle spalle. –Come osi? Cosa del “sono impegnata” non capisci? Hai fatto irruzione nel MIO ufficio senza autorizzazione, potrei sospenderti, hai disubbidito a un mio ordine- dico senza alzare lo sguardo.
-Fai come credi, sospendimi, anzi licenziami direttamente, visto che ci sei!- risponde adirato, convinto che sia degno del mio sguardo d’odio.
-Non tirare la corda, esci da qui e vai a lavorare- ordino tagliente, iniziando a firmare delle carte.
-Hai risposto a tutti per tranquillizzarli, meno che a me! Sono stato due settimane a cercarti, a tentare di contattarti, hai ignorato i miei gufi, hai fatto incantesimi su incantesimi per non essere rintracciata, posso almeno capire cosa ti ho fatto? Cos’ho fatto per meritarmi questo trattamento? Siamo amici da anni, non pensavo valessi così poco per te.- ribatte posando le mani sulla scrivania, mi massaggio le tempie frustrata.
-Ho davvero bisogno che tu vada via, devo lavorare e non mi consenti di farlo- sussurro con un nodo alla gola.
-Bene, davvero bene..- risponde uscendo dalla porta, sbattendola rumorosamente. La sigillo di nuovo e mi abbandono al pianto.
 
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-Inizio a pensare che sia stato tutto inutile Bla- dice Draco fumandosi una sigaretta, sento il suo respiro, non si è accorto che l’interfono che collega i nostri uffici è aperto.
-Sei innamorato, è normale- risponde il futuro marito di Ginny.
-Pensavo che anche lei provasse qualcosa per me, ma non ha risposto al mio messaggio e ha ignorato la cosa, come gli avevo chiesto di fare nel caso non fossi ricambiato- Draco, il Draco di cui sono innamorata da anni, è innamorato di un’altra, fantastico, davvero fantastico.
-Forse non ha ricevuto il biglietto- dice l’amico.
-No, l’ha ricevuto, il gufo è tornato indietro senza una risposta, maledizione, la amo… la amo così tanto!- sussurra disperato. È troppo. Troppo da poter sopportare. Mi smaterializzo nell’ufficio del Ministro della magia.
-Herm! Tornata dalle ferie?- chiede il mio migliore amico sorpreso di vedermi.
-Sì, sono tornata, ma ho bisogno di un favore, ne va della mia sanità mentale Harry, voglio una missione, una missione internazionale, che mi tenga lontana il più possibile da qui, che mi permetta di non pensare di non essere contattata di non essere trovata, ho bisogno di andare via.- dico scoppiando a piangere, mi sono ridotta uno straccio, era meglio rimanere alla baita.
-Merlino Mione! Cosa diavolo è successo? C’entra Malfoy vero?- chiede accarezzandomi i capelli.
-Ama una donna...- sussurro piangendo – non ce la faccio a vederlo è il mio secondo e non ne posso fare a meno, voglio andar via Harry, subito- dico quasi supplicandolo.
-Herm, stai sbagliando a fuggire, ma non posso negarti un favore, sei come una sorella per me- sussurra alzandosi e andando verso la sua scrivania – qualche giorno fa, mi ha scritto il ministro della magia americano, mi ha chiesto di mandare qualcuno della nostra giurisdizione a collaborare con loro per riconoscere degli ex mangiamorte nel loro territorio, non so quanto tempo dovresti rimanere, mandare il capo degli auror ci metterebbe in buona luce con i nostri colleghi- dice dandomi un fascicolo con tutti i dettagli.
-Accetto- rispondo, afferrando la cartellina, Harry è l’unico che mi può capire –Harry.. passa?- chiedo poi, guardandolo negli occhi.
-La sensazione opprimente al cuore? No, non passa, ma per me era diverso, era peggiore, ero invischiato con tutte le scarpe, vivevamo insieme, dormivamo nello stesso letto; poi ho fatto un errore, uno stupido errore e l’ho persa, spedendola tra le braccia di Zabini che non aspettava altro, però quando vedo che lei è felice sto bene, capisco che per lei va bene lui e che io sono stato solo di passaggio, non ero adatto alla sua grinta, non ero adatto al suo carattere, non sono uno che ama gli scontri verbali, solo che fa male, tornare nella mia stanza all’ordine e vedere che c’è ancora qualche sua traccia. Ora si sposa, è incinta, è felice e io le voglio bene; ma sto male, sto male davvero e non so quando riuscirò a stare di nuovo bene.- dice togliendo la sua maschera di duro e facendo vedere Harry, il mio fragile Harry, vado ad abbracciarlo, probabilmente ci vedremo tra molto tempo – Scappare farà male ad entrambi- sussurra prima di separarsi da me.
-Spero che passerà- rispondo io smaterializzandomi all’ordine. Entro nella mia stanza e afferro la bacchetta rimpicciolendo tutte le mie cose ed infilandole nella borsa di perline. Non tornerei comunque a vivere qui. Tolgo dalla mia porta la targhetta e la lascio aperta, qualcuno se ne approprierà in breve, osservo la stanza di fronte alla mia e mi smaterializzo nel mio ufficio.
Mi siedo alla mia scrivania e chiamo Pansy attraverso l’interfono.
-Dimmi Capo!- dice, la mia segretaria, entrando nella stanza sorridente.
-Pansy, sto partendo per una missione- le comunico, afferrando la mia agenda e aprendo i cassetti in cerca di tutto quello che potrebbe essermi utile, compresi libri e pozioni.
-Bene, vado a chiamare Malfoy- risponde rapida, pronta ad uscire dalla stanza.
-No, Pansy, ferma, Malfoy non verrà con me, è una missione in solitaria, affidatami da Harry, non so per quanto starò via, probabilmente per molto- dico dura afferrando dal guardaroba le divise.
-MA NON PUOI! MI UCCIDERÀ PER NON AVERLO AVVERTITO!- urla disperata – Hermione, te lo chiedo da amica, non se lo merita, non so cos’abbia combinato, non sono stupida, ma a te ci tiene davvero, non si darebbe pace, mettilo almeno al corrente della tua decisione, se non ci pensi tu, ci penso io!- dice seriamente, non l’ho mai vista così risoluta, tiene davvero a Draco.
-D’accordo, vai a chiamarlo, per il resto, volevo dirti che ti manderò rapporti settimanali- affermo, prima che esca di corsa. Venti secondi dopo entra Malfoy con il fiatone.
-Pansy ha detto che volevi parlarmi con urgenza- voce soave, mano nelle tasche, il suo sorriso sexy, mi confonde .
-Non volevo dirti nulla, ma per evitare che andasse a finire come la scorsa volta sono stata costretta a informarti. Sto partendo- dico continuando a mettere le cose nella borsetta.
-C..cosa? Sei tornata due ore fa!- dice sbattendo le mani sulla mia scrivania, non sono in grado di guardarlo negli occhi, bel casino.
-Ti lascio provvisoriamente il mio posto, in quanto vice capo Auror saranno tutti sotto il tuo comando fino al mio ritorno, per questioni urgenti dai il messaggio a Harry lui saprà come farmelo avere- continuo il mio discorso.
-Dove diavolo stai andando?- chiede glaciale, non sentivo quel tono dai tempi di Hogwarts
-Harry mi ha affidato una missione che mi porterà fuori dall’Inghilterra per un bel po’- rispondo seria.
-E così, non sopporti nemmeno la mia vista? Non mi sarei mai aspettato questo da te Hermione, non me lo sarei mai aspettato, ti ho dato la mia fiducia, il mio rispetto, il MIO CUORE e tu mi ricambi così, privandomi oltre che del tuo amore, anche della tua presenza, complimenti davvero! Tu saresti una grifondoro? Dove diavolo è il tuo coraggio? Dove? Ti avevo chiesto di ignorare la cosa, ti avevo detto, Hermione, se non mi ami, fai finta di nulla, fai finta che non ti abbia rivelato i miei sentimenti, ma sai che ti dico? Non fare finta, perché non ne sei capace, pensavo mi amassi! Pensavo di essere ricambiato, ma sono uno stupido!- il mio cuore si è fermato. Mi ama. Ero io quella alla quale ha mandato il biglietto.
-Tu sei un idiota!- dico scoppiando, beh il pensiero è almeno razionale, lui mi guarda stupito – Affidare ad un gufo un messaggio così? Io NON ho ricevuto nulla!-  continuo arrabbiata, non capisco molto dopo avergli inveito contro, so solo che mi ritrovo seduta sulla scrivania, o meglio sdraiata, la mia borsa e tutta la roba che c’era sopra ormai è sotto, compresa me che sono sotto Draco, con la sua lingua in gola e le sue mani sotto la camicetta.
-Merlino, aspettavo questo momento da anni!- sussurra continuando a baciarmi con passione, sposta le sue labbra sul mio collo e sento che sta andando oltre.. TROPPO OLTRE.
-Draco..- sussurro –Draco fermati..- dico a voce leggermente più alta quando le sue dita si  spostano a slacciare la mia camicetta.
-Oh.. scusa.. scusami, non avrei dovuto..-risponde abbassando gli occhi mortificato.
-Oh, no.. cioè volevo.. solo non qui.. non ora, non con la bacchetta che mi distrugge la schiena!- sussurro rossa come un peperone.
-OH..- siamo entrambi in terribile imbarazzo, non so cosa fare o cosa dire, probabilmente se ne andrà dicendo che è meglio far finta di nulla. Alla fine lo avrà detto per rabbia –OH, al diavolo!- dice all’improvviso afferrandomi il braccio e smaterializzandoci in un campo pieno di fiori.
-D..dove siamo?- chiedo guardandomi intorno, è tutto fantastico, ci sono mille mila tulipani di ogni colore, ortensie profumate, viole colorate, gigli candidi e puri e poi le rose, migliaia di rose di ogni tonalità e grandezza.
-Siamo nel giardino del Manor, era il preferito di mia madre, ed anche il mio posto preferito- sussurra con le guance rosse.
-è bellissimo.- sorrido appena, guardandomi intorno stupita, non riesco ancora a capire perché siamo qui.
-No, tu sei bellissima.. Hermione, Mia.. non partire, ti prego non partire- dice prendendomi tra le braccia.
-Perché Draco? Dimmi perché?- sussurro appena, i suoi occhi sono angosciati, tormentati.
-Perché ti seguirei in capo al mondo, perché senza te non sono nulla, perché mi basta la tua presenza per stare bene- sussurra appena, con un groppo alla gola.
-E tutto questo cosa vuol dire?- chiedo turbata dalle sue parole.
-Merlino Hermione! Ti amo! Come devo dirtelo?- urla esasperato, non accorgendosi che gli sono volata tra le braccia.
-Ti amo anche io- sussurro baciandolo.
-Sposami!- dice inginocchiandosi, quest’uomo è un idiota. Due secondi contati che sono a conoscenza dei suoi sentimenti per me e mi chiede di sposarlo? MA SIAMO MATTI?
-C..cosa?- chiedo con voce spezzata.
-Voglio stare con te per sempre..- risponde sorridente.
-Draco, n..non siamo usciti una sola volta assieme!- affermo spaventata, è impazzito.
-Si, ma ci amiamo!!- dice continuando a sorridere.
-tu stai fuori! Draco, anch’io ti amo! Ma sposarci? Non sappiamo nemmeno se questa cosa tra noi funzionerà!-rispondo adirata, Draco si avvicina  e mi attira a se, baciandomi con una passione tale da farmi quasi svenire.
-Funzionerà!- asserisce – giuro che funzionerà! Voglio te da troppo tempo!- continua tentando di baciarmi.
-Draco.. sei sotto l’influsso dell’Amortentia?- chiedo accorgendomi della stranezza dei suoi discorsi.
-No amore mio! Daphne voleva darmi dei cioccolatini! Ma io avevo bisogno di caffè..- dice sorridendo come un ebete. Le lacrime mi escono in automatico, era tutto causato dalla pozione, il mio cuore è in mille pezzi.
-Draco Malfoy tu per me sei morto! Non voglio vederti mai più!- dico smaterializzandomi nel mio ufficio e afferrando la mia borsa per andare via da quel posto.
 
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-Signorina Granger?- alzo la testa dai miei fogli e guardo la mia segretaria, Sibilla, una delle poche amiche che ho negli stati uniti.
-Dimmi Sibilla- ho la testa pesante, ho finito una relazione su alcuni arresti e sto programmando le prossime caccie ai mangiamorte, sono qui ormai da sei mesi e sto tentando di andare avanti.
-Il ministro e il vice capo auror inglesi sono davanti alla porta e chiedono di vedervi immediatamente- mi irrigidisco immediatamente, annuisco a fatica e mi alzo dirigendomi di fronte alla finestra dando le spalle alla porta.
-Hermione!- mi giro lentamente, con calma e mi trovo tra le braccia di Harry che mi cingono forte. – Diamine, se non sapessi che mandi ordini a Pansy ogni settimana avrei mandato delle squadre a cercarti! Non hai risposto a nessuna delle nostre lettere!- dice con una smorfia.
-Beh, il lavoro qui è molto, devo gestire due nazioni. Infatti ho chiesto di vederti per parlarti di una questione- rispondo facendolo accomodare, Malfoy rimane sulla soglia della porta e mi osserva intimidito.
-Draco, muoviti ad entrare e chiudi la porta!- ordina Harry facendogli segno di sedersi accanto a lui, odine che esegue senza borbottare.
-Mia..- sussurra appena sedendosi, lo fulmino con gli occhi e non lo degno di una risposta, Harry lo nota ma non dice nulla
-Allora, di cosa volevi parlarmi?- chiede il mio migliore amico indagatore.
-Ho approfittato della tua visita al ministero statunitense per informarti della mia decisione di abbandonare il posto di capo auror e accettare la dirigenza dei comandi internazionali- rispondo telegrafica porgendogli il mio distintivo di capo auror.
-TU COSA?- Draco l’ha urlato alzandosi. – Harry fa qualcosa! Diamine mi avevi promesso che l’avremmo riportata a casa! Invece dice che vuole tagliare completamente i ponti con noi!- continua rivolgendosi a Harry che sta per iniziare a urlare, non so contro chi.
-Draco calmati, Hermione, tesoro, vedi, le cose non stavano precisamente così quando te ne sei andata, ci sono stati una serie di malintesi..- inizia il discorso, ma Draco lo interrompe impaziente.
-Tu sei pazza!- mi urla contro, ma l’insulto non mi tocca, sono diventata immune a qualsiasi cosa.
-Uh, davvero Malfoy? E sentiamo perché sarei pazza? Solo perché accetto una carica di livello così alto da farmi schifo? O perché non ho voglia di passare la mia vita a tentare di catturare gli avanzi di galera ma a monitorare tutto il mondo? Dopo averlo fatto, ti pregherei di abbandonare il mio ufficio, la tua presenza mi da fastidio e mi appesta l’aria- rispondo cattiva, come lo era lui tanto tempo fa, le mie parole lo feriscono.
-Mia, sai cos’è l’amore?- chiede guardandomi.
-Non so cosa c’entri, ma sì so cos’è l’amore e non auguro a nessuno di innamorarsi, perché fa schifo- ribatto spaesata.
-L’amore per me è avere una ragione per svegliarmi la mattina ed andare in ufficio solo per vederla ed offrirle un caffè..- lo blocco prima che possa continuare.
-Mi dispiace, ma, ho sofferto troppo e qualsiasi cosa dirai non servirà a nulla, hai calpestato i miei sentimenti, un’infinità di volte, tanto che non riesco più a credere in una sola parola esca da quella bocca.- dico senza guardarlo in faccia.
-Non vuoi nemmeno lasciarmi parlare?- chiede con voce malferma.
-Sarebbe inutile, è troppo tardi- rispondo con un groppo alla gola.
-Finisce così dunque?- chiede ancora, con rabbia.
-Non c’è mai stato nulla..- sussurro appena.
-Sai che è una bugia, noi..- lo interrompo con un gesto della mano.
-Non c’è mai stato un noi, ora per favore va via- affermo, riportando gli occhi su Harry che ci ha osservati in silenzio per tutto questo tempo. Sento un respiro profondo e la porta chiudersi e allora mi rifugio tra le braccia di Harry per lasciarmi consolare – Dopo oggi non piangerò mai più per lui..- sussurro a me stessa.
 
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Osservo le lastre di marmo bianche davanti ai miei occhi e non posso far altro che piangere, Blaise e Ginny sono sepolti sotto metri di terra, eroi magici anche loro, caduti per disgrazia per salvare la vita ad un bambino che è bello come il sole e che mi tocca il volto curioso. Come possono voler fare del male ad una creatura così innocente. Il piccolo Logan orfano per dei fanatici, il destino si ricompie.
-Quando sarà grande, gli racconteremo di come l’amavano i genitori- dice una voce alle mie spalle.
-Sei tornato- affermo stringendo il bambino a me.
-Anche tu- risponde affiancandomi e porgendo le braccia per prendere Logan.
-Era la mia migliore amica- ribatto con un sussurro spezzato.
-Era il mio migliore amico-risponde con lo stesso tono. –Logan dovrà crescere con noi, siamo stati designati come suoi padrini, volevano chiedercelo a giorni, ma.. non hanno potuto, non dovremmo fargli mancare nulla.- continua accarezzando i capelli rossi come il fuoco del piccolo.
-Può stare con me, io parto tra alcuni giorni per Mosca, potrà venire con me.- affermo immediatamente, non posso abbandonare l’unica parte che mi resta di Ginny.
-No, le istruzioni sono chiare, deve stare con entrambi, possibilmente sotto lo stesso tetto, abbiamo in mano la sua vita che sarà abbastanza difficile senza i suoi genitori, figurati con i padrini che vivono separati, ha bisogno di stabilità nella vita, pensaci Mia.- continua duramente, guardando il cielo.
-Io e te non riusciremo mai a crescerlo, non riusciamo a stare nella stessa stanza, come possiamo immaginare di farcela, di vivere sotto lo stesso tetto?- chiedo duramente.
-Mia, abbiamo delle questioni da risolvere, ma ora come ora, non possiamo trattare Logan come un pacco- ribatte con lo stesso tono.
-Hai ragione.- rispondo arrendevolmente, il bene del piccolo prima di tutto.
 
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-Logan dorme?- chiedo rientrando nella ormai, mia dimora fissa, il Manor dei Malfoy, Draco alza gli occhi dal suo libro e annuisce. –Bene, buonanotte- sussurro avviandomi velocemente verso il piano di sopra. Sono stata costretta a trasferirmi da lui perché era l’unica casa con delle protezioni impenetrabili.
-Fammi compagnia a cena, sai che odio mangiare da solo.- dice fermandomi.
-Oh, d’accordo, nemmeno io ho cenato.- rispondo imbarazzata dirigendomi verso la sala da pranzo.
-Come procede il lavoro?- chiede iniziando a tagliare la carne.
-Sto facendo i salti mortali per gestire tutto da qui, ma ce la sto facendo, mi dispiace di non essere abbastanza a casa per Logan- rispondo concentrandomi sulla mia cena.
-Forse potremmo riottenere i nostri posti, mi sono congedato dai reparti speciali e ho chiesto ad Harry di riassumermi- dice guardandomi negli occhi.
-Quindi sei il nuovo capo Auror? Sono felice per te.- rispondo bevendo un sorso di vino.
-No, sono sempre il vice e solo se tu riprenderai il tuo ruolo.- ribatte sorridendomi
-Draco, mi spiace, ma il mio lavoro mi piace, certo mi porta a stare spesso lontana da casa, ma vedi, non credo riuscirei a lavorare nuovamente al tuo fianco, è questione di fiducia- rispondo abbassando gli occhi.
-Beh, tranquilla, sai che dopo l’ultimo rifiuto non ti dichiarerei più il mio amore- afferma acidamente.
-Wow! Dichiarazione d’amore? Quella sotto l’influsso dell’Amortentia o quella fatta di sott’intesi nel mio ufficio?- chiedo con lo stesso tono.
-Beh, non è colpa mia se non sono bravo nella comunicazione e il destino è contro di me!- urla, alzandosi arrabbiato.
-Beh me ne sono accorta!- rispondo alzandomi a mia volta.
-Di certo non sono l’unico ad avere delle colpe! Tu nemmeno mi hai detto nulla!-ribatte urlando ancora contro di me.
-Certo, tu mi trattavi da amica quando eri a genio ed io dovevo farmi avanti?- rispondo avvicinandomi a grandi passi verso di lui.
-Io ti amo, ti amo!- urla poi mi bacia, mi bacia con una passione e un amore travolgenti, che sento nel profondo della mia anima, tra le ossa, nello stomaco, nel cuore.
-Ti amo anche io..- sussurro ribaciandolo.
 
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-Logan, dov’è Hermione?- chiede Draco entrando nella biblioteca, non posso rispondergli perché altrimenti urlerei, fortuna che il mio piccolino ha capito che era il caso di andare a chiamare Draco.
-Dlaco, Helmy è lì.. Scolpius sta uscendo-dice ridendo.
-O Merlino! Hermione, tranquilla, andrà tutto bene!- dice venendomi vicino e pendendomi in braccio –Logan, afferra il mio pantalone e non lo lasciare per nulla al mondo, ora andiamo a far uscire quella peste di Scorpius- dice con un sorriso baciandomi la fronte mentre ci smaterializza al San Murgo.
   
 
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