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Autore: Frallosa    25/01/2013    2 recensioni
Il primo Natale ad Hogwarts di James e Albus, che ricevono da Harry i migliori regali di sempre.
Dal capitolo:
-Sai cosa significa questo, Albus?- sussurrò James ghignando come se fosse il cattivo di un film -Insieme conquisteremo Hogwarts!-
E per la prima volta, Al non lo guardò come se fosse impazzito.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Harry Potter, James Sirius Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Salve a tutti! :)
Come altre one-shot che ho scritto, anche questa qui è frutto di un sogno. Non so perché, ma i sogni su HP si tramutano sempre in storie nella mia testa lol

E' il primo Natale che James e Albus, frequentanti rispettivamente il secondo e il primo anno ad Hogwarts, passano lontano dalla famiglia, ed Harry, da bravo padre, pensa di regalargli qualcosa di...molto utile.

Bene, spero vivamente che qualcuno vorrà lasciarmi un parere, ci terrei particolarmente *occhi dolci*lol
Anyway, dedico questa shot al mio James Sirius, rijin, che mi è sempre accanto. :')


 

Londra, 24 Dicembre 2017.

Cari James ed Al,

quest’anno il tempo è trascorso fin troppo velocemente, e siamo già a Natale. E’ la prima volta che io, la mamma e Lily non trascorriamo le feste con voi, ma so che non siete più bambini. E’ giusto che scegliate di trascorrere il Natale con i vostri amici ,e so bene quanto Hogwarts diventi ancor più magica in questo periodo. Ma fate in modo che non diventi un’abitudine, ci ho messo secoli a convincere vostra madre a lasciarvi a scuola durante le vacanze!
In ogni caso, non è Natale senza regali, e proprio perché credo che siate diventati abbastanza grandi, voglio regalarvi qualcosa che a suo tempo è stato donato anche a me, e che ho custodito gelosamente data la grande importanza affettiva che questi oggetti hanno avuto per me e che spero avranno anche per voi.
Il pacchetto più sottile è per James, mentre quello più spesso per Albus. Probabilmente, l’uso di uno, renderà necessario anche l’utilizzo dell’altro. Comunque sia, sono certo che ne farete ‘buon uso’.

Un abbraccio da me, mamma e Lily.
Buon Natale,

Papà.

 
Erano le prime ore del mattino, infatti stava iniziando ad albeggiare, quando James e Albus si ritrovarono in un corridoio del settimo piano.
Si erano dati appuntamento lì, per scoprire cosa i loro genitori avevano loro inviato, prima che tutti i loro amici si svegliassero.

Era un Natale freddo, ma non abbastanza per far nevicare.
La Guferia era quasi vuota, se non si contavano i Barbagianni della scuola. La civetta di Albus aprì gli occhi gialli, li fissò per un momento e poi allungò la zampa verso il padrone, per farsi sfilare la lettera. I ragazzi presero a leggerla curiosi, poi si voltarono e videro in angolo i suddetti pacchetti. Quello di James era davvero sottile...

-Non sarà un pacco di pergamene, spero!- disse inorridito, mentre Al ghignava.

Il maggiore iniziò a strappare la carta e si ritrovò con in mano un grosso foglio di vecchia pergamena giallognola. Entrambi aggrottarono le sopracciglia, non capendo come un vecchio foglio di pergamena potesse essere un regalo di ‘grande importanza affettiva’. Era forse una tradizione di famiglia regalare di padre in figlio sempre lo stesso foglio?

Al prese il foglio e se lo rigirò tra le mani, pensando a ciò che poteva nascondere, poi lo tese al fratello e disse:

-Forse devi dire qualcosa... magari c’è un incantesimo che la fa svelare, o qualcosa del genere!-

James ci pensò e disse con voce seria e profonda: -Mostrati a me! Sono James Sirius Potter!-

Un attimo dopo quelle parole, un’elegante scritta di inchiostro nero apparve sul foglio:

 

Il Signor Ramoso le fa i complimenti per il suo nome.

 
E non fu la sola:
 

Il Signor Felpato predilige il suo secondo nome.
 
Il Signor Lunastorta spera vivamente che lei non sia imparentato con i sopracitati Felpato e Ramoso.

 

Poco dopo, tutte e tre le frasi scomparvero, lasciando attoniti i due ragazzi.

Albus rilesse la lettera del padre e ordinò al fratello: -Dì qualcosa di disgraziato...di solito le scemenze che dici funzionano!-

James non fece caso al poco velato insulto, e disse, più alla pergamena che al fratello: -Come faccio a scoprirti?-

 

 
Il Signor Lunastorta ritiene che si debbano sempre affermane le proprie non-buone intenzioni.


 
-Sentito? Devi dire di non avere buone intenzioni! Dillo con un po’ di sentimento, magari funziona meglio!- Mormorò Albus impaziente.

-Giuro solennemente di non avere buone intenzioni!-

Quella sembrò la frase perfetta. A poco a poco, l’intero foglio iniziò a scriversi, o meglio, a disegnarsi. In cima a quella che sembrava una cartina, le parole:
 
 

I Signori
Lunastorta, Codaliscia,
Felpato e Ramoso,
sono lieti di presentarvi
LA MAPPA DEL MALANDRINO.

 

 
Albus e James la guardarono ad occhi spalancati. Sotto i loro occhi si apriva una dettagliata riproduzione di Hogwarts. Erano descritti nel dettaglio persino posti che loro non si erano mai sognati di scoprire. E come se non bastasse, era una mappa che permetteva di scoprire dove si trovava chiunque fosse nel perimetro della scuola. In quel momento, solo i due puntini che riportavano i loro nomi erano visibili.

-Papà non avrebbe potuto farmi regalo migliore. Oh sì, con questa sarò l’unico alunno a sapere più cose di Hogwarts di quante ne sappiano gli stessi professori!-

-Poche chiacchiere, dobbiamo ancora aprire il mio regalo!- Disse Albus, chiedendosi se anche il suo regalo sarebbe stato qualcosa di così utile.
Scosse la testa, prese il suo pacchetto, che risultava stranamente morbido al tocco e si accinse a scartarlo. James notò che riportava una lettera, e l’aprì per leggerla:
 

Cari ragazzi,
se vi conosco bene, vi sarete alzati all’alba per la curiosità di scartare i vostri regali. Bene, spero che prima di leggere questa lettera o di scartare il regalo di Al, abbiate aperto quello di James, o meglio, abbiate capito quello di James.

Credo che il tuo animo Malandrino godrà particolarmente di questo regalo, Jamie. E di sicuro insieme a quello di Al, vi permetterà di dare libero sfogo alle vostre malefatte. Non fatemi pentire di avervi fatto questi regali!
Papà.

 
Dopo aver letto ad alta voce il messaggio del padre, James alzò gli occhi sul fratello...e rimase esterrefatto.

La testa di Al fluttuava di fronte a lui, ridendo della sua espressione.

-Ma che Godric...-

-Che scemo, non hai ancora capito? E’ un mantello dell’Invisibilità! Vieni a sparire qui con me!-

James non se lo fece ripetere due volte, si avvicinò al fratello che li coprì entrambi con il suo nuovo regalo. Ci stavano bene tutti e due lì sotto, dato che erano alti più o meno uguali.

-Ecco perché papà ha detto che per l’uso di uno poteva rendersi necessario l’utilizzo dell’altro!- rifletté Al -La tua Mappa permette di conoscere tutti i punti più nascosti, ma senza il mio Mantello tutti ti vedrebbero andare a caccia di nuovi passaggi segreti!-

-Sai cosa significa questo, Albus?- sussurrò James, ghignando come se fosse il cattivo di un film -Insieme conquisteremo Hogwarts!-

E per la prima volta, Al non lo guardò come se fosse impazzito.

  
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