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Autore: Belieberinfinity_    25/01/2013    0 recensioni
"Lo stomaco continua a chiamarti, a buttarti bestemmie e a chiedersi perche' diamine non ingerisci quel pezzo di pane e lo rimani li' dentro a macinarlo."
Genere: Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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writer's coner.


ok, ciao a tutti. l'ho scritta di getto, e ho pensato che era inutile farla marcire tra le tante storie nella cartella del mio computer, se andrebbe persa non me lo perdonerei mai, almeno qui e' salva. LOL.
va bene, forse non vi piacera', forse si, boh; spero comunque in una vostra recensione, positiva o negativa che sia: le critiche migliorano, i complimenti soddisfano.
Anyway, buona lettura bellezze, e alla prossima.

It burns.


 

"Hei, prendi questa fetta biscottata ricoperta di marmellata, l'ho fatta apposta per te, dai." 
Lo stomaco brucia, ormai sono giorni interi che mangi e vomiti tutto, potresti dare uno strappo alla regola e mangiare questa volta, tanto e' un po' di uova e farina con della frutta zuccherata, che sara' mai?
"Dai.."
Su, non farla aspettare, allunga la mano e prendi questa stupida fetta biscottata.
L'organo continua a brontolare, a chiamare quel cibo come se fosse l'unica cosa che desiderasse, come se lo salvasse da chissa' quale pasticcio. Ormai e vuoto, e ha tutta l'aria di volersi sentire pieno, perche' non lo accontenti? 
"Allora?"
Continua a chiedertelo, quasi ti implora, sei rimasta bloccata con una mano tesa e l'altra intenta a bloccarla. 
Lo stomaco continua a chiamarti, a buttarti bestemmie e a chiedersi perche' diamine non ingerisci quel pezzo di pane e lo rimani li' dentro a macinarlo, ma la tua mano e il tuo cervello vogliono il contrario, lotteranno affinche' girerai i tacchi e passerai oltre la porta per abbandonare l'imbarazzante situazione.
"Ti decidi o no?"
Sei bloccata avanti a tua madre da pochi minuti, eppure a te sembrano ore, e' sempre cosi', la solita routine. Ogni notte di prometti di accettare la colazione e di non rovesciarla prima che inizi ad integrarsi nel tuo corpo, ma puntualmente la riufiuti o la espelli appena assorbita. Non puoi chiedere piu' consigli a nessuno, lo stomaco dice si, ma il cervello e le mani dicono no, la maggioranza vince, quindi abbassi le mani e scuoti la testa.
"L'hai fatta seccare, ora la mangi."
T'impone scherzosamente la donna a cui tieni nascosta ogni tua frustrazione, per evitare di caricarle addosso altri problemi stupidi, perche' pensandoci la tua e' una cosa stupida.
"No, mamma, prendero' qualcosa al chiosco della scuola, tranquilla."
La rassicuri, lei sa quanto te che non ti prenderai il lusso di entrarci li' dentro, perche' solo a guardare quel grande carico di grassi e carboidrati vomiti.
"Non voglio che mangi cibo spazzatura, e lo sai. Prendila e va' a scuola. Come ti concerti se non assumi zuccheri? Niente storie."
Il suo tono si fa severo, e costretta ad accettare, macini lentamente quel duro impasto, pentendotene ogni volta che la tua mascella si chiude. Lo stomaco ride, ma sa che appena varcherai la porta diventera' ancora una volta un pozzo vuoto.
Stampi un bacio umido sulla guancia di tua madre e lasci l'edificio, nascondendoti dietro il primo abito che ti capita a tiro.
Di nuovo il bruciore, questa volta anche alla gola, ma ormai e' la tua vita, e fin quando la vivrai, questa sara' la tua routine.


 
  
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