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Autore: iFeffe97    25/01/2013    1 recensioni
Blaise è una ragazza molto volubile, la tipica ribelle da cui ti aspetteresti un gestaccio o una parola di troppo, ma lei è molto più complicata di quanto sembri: dentro di lei Tenebra e Luce si contrastano, rendendo la ragazza instabile e vuota.
Perché lei è una Originaria, una discendente diretta della prima generazione che ha popolato la terra, che è ancora capace di usufruire della magia. Eppure... Al compimento dei diciotto anni si deve prendere una decisione, per mantenere l'equilibrio.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Iris! Cavolo, aspetta!" Gesù! Quando si trattava di correre quella ragazza era una scheggia, il problema che scappava a caso, faceva lo slalom tra i ragazzi della nostra scuola speciale la St.Lois. Per inseguirla andai a sbattere contro parecchi studenti, ma lei non si fermava. Era scema? Può darsi... Dico io, come si fa a credere a Julie? Quella ragazza era perfida come una iena Mannara. Ma la mia migliore amica Iris era troppo credulona e ovviamente aveva creduto che io e Josh ci eravamo baciati. Il ragazzo era il povero malcapitato che Iris aveva preso sotto tiro. Avendo una cotta per lui, gli faceva biscotti e dolci ogni giorno. (Se fossi in Josh mi farei controllare immediatamente il colesterolo) Iris sterzò bruscamente e io finii a terra di striscio, lei si volatilizzò in trenta millisecondi. Sbuffai cercando di rimettermi in piedi, avevo il Jeans tutto sporco di terra. Quando mi rialzai notai che stavamo nella zona delle superiori. Quel gruppo di edifici dall'aria imponente che stavano poco dopo le medie. Il cortile di quel lato alberato qui e li, con una collinetta che arrotondava il terreno. Alcuni ragazzi più grandi mi fissarono con quella tipica aria condiscendente, grandioso. Scollai la testa e a passo di furia mi diressi verso la direzione che aveva preso Iris. Sapevo esattamente dove era diretta, dietro la biblioteca del campus, li c'era una piccola panchina dove lei amava leggere. Che cavolo di guaio! Anche se era una stupidata mi dispiaceva proprio litigare con lei, e qualsiasi nostra litigata finiva con lei che piangeva. Io,al contrario suo, non piangevo neanche se mi pagavano, nah, troppo umiliante anche per una ragazzina della prima media. Quando svoltai l'angolo mutato della biblioteca trovai quella vipera di Julie appollaiata vicino Iris come un avvoltoio. Iris era raggomitolata sulla panchina con il volto tra le gambe. Nessuna delle sue mi aveva notato. "Te l'avevo detto!" Disse Julie con quella voce da rimprovero. Cavolo! Volevo ficcarle la mano in gola e strapparle le corde vocali, in modo da non sentirla mai più. "Te l'avevo detto che ti avrebbe tradito!" "Non ci credo.." Uggiolò Iris. "Massì! Ti dico che ha baciato il tuo Josh" Che arpia! Julie si sistemò i capelli rossicci dietro le orecchie, ma i suoi riccioli ribelli continuavano a sfuggire. Mi gonfiai come un gatto incavolato e mi diressi a grandi passi verso Julie. "Toh, guarda" dissi acida. "Ciao traditrice, come va?" Fece Julie con un mezzo sorriso, ma poiché probabilmente si era accorta che grondavo di furia, si alzò per evitare di darmi le spalle. Grande errore, adesso che ero di fronte a lei volevo mangiarmela. "Ti do tre secondi per scappare" Julie roteò gli occhi. "Uno." Lei si toccò furiosamente i capelli. "Due" ringhiai. Lei indietreggiò "Avvicinati di nuovo a Iris.." "E cosa? Non credo che tu abbia il coraggio di fare qualcosa." Poi si infilò la mano nei capelli e sparì dietro l'angolo della biblioteca. Mi costrinsi a sbuffare per non inseguirla e strapparle tutti i capelli. Iris mormorò qualcosa così mi girai verso di lei, aveva i capelli biondo slavato tutti scompigliati, allungai la mano e glieli scostai dal volto. Lei singhiozzò come un cucciolo, aveva un viso rotondo e infantile, che più in la con l'età si sarebbe affilato, gli occhi erano verdi, con qualche sfaccettatura dorata, come i cristalli. "Su su, non piangere" le sussurrai. "Sai ti viene la candela, poi se ti vede Josh?" Le scosse la testa e si morse il labbro "Ma...ma.." Sbuffai impaziente e mi inginocchiai per guardarla in volto "Sai che non è vero, Iris." Lei sorrise, un bel sorriso a trentadue denti. "Scusa" borbottò. Poi mi prese la mano tra le sue, era gelida, così per riscaldarla coprì la sua con la mia. Le sorrisi. "Non voglio più litigare con te" disse, gli occhi cristallini puntati nei miei. A differenza a dei suoi che sembravano puri e innocenti i miei erano scaltri e birbanti, di un giallo brillante che metteva paura, gli occhi di un felino. "Neanch'io voglio litigare" la appoggiai. Iris mi tirò i capelli scuri e mi rivolse una linguaccia. "Allora facciamo un giuramento di sangue?" Rimasi un po' scossa "Cosa?" Lei armeggiò con la spilla che aveva sul maglione, goffamente sfilacciò il tessuto e si punse l'indice, facendone uscire una goccia di sangue. "Giuriamo che nessuno si intrometti mai nella nostra amicizia" i suoi occhi bruciavano di una determinazione petulante. "Perché?" Lei sorrise "Perché non voglio litigare ogni volta che qualcuno dice qualcosa, sei la mia migliore amica" "Sorelle di sangue allora?" Presi esitando la spilla. E mi punsi anch'io l'indice, il pizzicore inondò il polpastrello. Lei premette il suo dio contro il mio. "Giuro che niente e nessuno ci separerà mai" disse lei determinata. "Giuro che niente è nessuno ci separerà mai" aggiunsi "Nemmeno il ragazzo più bello del pianeta" Lei mi abbracciò, sembrava così gracile. Il mondo per lei sarebbe stato troppo difficile. "Sei mia sorella, Blaise"
  
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