Fumetti/Cartoni americani > Ben 10
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Autore: Astrid The Best    25/01/2013    2 recensioni
Ben ora ha 18 anni,è un eroe conosciuto e temuto da tutto l'universo. Alcuni alieni provenienti da un pianeta lontano,chiederanno di eliminarlo.Chi sarà a fare questo lavoro "sporco"?
Angelica Cruz,una ragazza apparentemente normale di 19 anni. Cosa succederà?
Genere: Azione, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4: Ripetizioni
ANGELICA
Esco dalla casa dei Tennyson,arrivo alla fine del vialetto.
-Angelica!- è Ben.
Mi giro. -Che vuoi,eroe?!-
-Forse hai ragione sui risolutori ma non puoi prendertela con noi. Non lo sapevamo.-risponde.
-è questo il punto. Nessuno sa.- replico in tono irritato.
Ben abbassa lo sguardo -Comunque sono venuto qui per chiederti di unirti alla squadra,ci faresti comodo u...-
-Accetto- dico con tono distaccato e mi dissolvo nel vento.

Arrivo a casa e inizio a correre verso il frigo:avevo bisogno di sangue.
Prima di trasferirmi in questa casa avevo saccheggiato un ospedale e avevo fatto scorta di sangue,si era inquietante ma dovevo pur mangiare.
Mi ero abituata al sapore del sangue,mi ci sono voluti solo un paio di centinaia di anni per farmelo piacere. Anzi, oggi non so come facevo prima: il sangue ha un gusto così dolce ma allo stesso tempo pungente, era qualcosa di fantastico in grado di mandarti in estasi.
Era passato così tanto tempo dalla mia vita mortale; non mi ricordo più com'è sentire l'aria sul proprio viso,il contatto con qualcuno,provare freddo,sentire il proprio cuore battere,il tuo respiro, il respiro di un altro essere umano sulla propria pelle  o qualsiasi altra cosa...
Ormai non sentivo più niente sia fisicamente che emotivamente: ero morta, peggio, ero solo un involucro vuoto. Io ero il niente.
Mi appoggio al cuscino del mio letto,chiudo gli occhi.
Provo a dormire ma non ci riesco. Faticavo a dormire,non dormivo quasi mai tanto ero un vampiro potevo resistere alla stanchezza. Il fatto è che ogni volta che chiudo gli occhi nella mia mente comparivano ricordi indelebili di guerre,morte, persecuzioni... Basta! Questo è troppo anche per me.  

Arrivo a scuola in leggero ritardo,come ho fatto non lo so. Arrivo in classe di corsa,fortunatamente la prof non c'è ancora. Ben è seduto sopra al banco a parlare con i suoi amici,credo.
Mi avvicino al gruppetto -Tennyson,oggi pomeriggio vengo a casa tua per farti ripetizioni-
-Ma io non pos...-cerca di protestare.
Batto una mano sul suo banco e mi avvicino al suo viso -Tu ci sarai se no sarò costretta a fare rapporto alla prof. E tu non vuoi che io lo faccia.- scandisco ogni parola.

BEN
Il suo viso è a pochi centimetri dal mio,mi rifletto nei suoi meravigliosi occhi glaciali. Quei occhi nascondono un enigma, nascondono dolore,caspita nascondono un sacco di cose...
Ma che cavolo sto pensando?! Io sono fidanzato con July: J U L Y!
-Ok- rispondo ad Angelica.
Lei sorride,non un sorriso qualunque,è un sorriso misterioso ed enigmatico non di felicità. Ma lei è felice?

Fortunatamente e stranamente la mattinata a scuola è tranquilla e io la passo pacifico con la testa sul banco a schiacciare qualche bel sonnellino.

A casa non c'è nessuno,mi dirigo alla cucina e prendo qualche snack da mangiare visto che cucinare non è il mio forte e poi fra pochi venuti arriverà Angelica. Salgo le scale e vado in camera mia a prendere tutto l'occorrente per lo studio. Odio lo studio. Odio la mitologia classica,a cosa mi serve? Io sono un eroe.
Dalla finestra della mia stanza entra un vento gelido che mi mette i brividi,la chiudo e quando mi giro davanti a me c'è Angelica.
-Ecco che cos'era quella sensazione di freddo,morte e disperazione-
Lei mi guarda spazientita -Sbrigati Tennyson io non ho tutto il pomeriggio-
-O si tu hai tutto il pomeriggio- contraddico .
-No- risponde seria.
-Io ho annullato i miei impegni tu annullerai i tuoi- replico.
Lei alza i suoi occhi di ghiaccio e sbuffa -Prendi i libri,sbrigati-
-Agli ordini-

ANGELICA
Ben,seduto sulla moquette verde della sua camera, alza per l'ennesima volta gli occhi verdi gelatina al cielo.
-Non riesco proprio a capire perchè  la tizia figlia dei fiori rimane con il tizio dei morti- sbuffa.
Me lo sentivo,ora gli mollavo un ceffone in pieno viso! Era da più di un'ora che stavo cercando di spiegargli, inutilmente, il mito delle stagioni quello su Plutone e Proserpina. Ma niente,a lui non rimaneva in testa e continuava a chiedere il perchè di ogni cosa, neanche fosse un bambino!
- ¡
Por Júpiter!- impreco. -Per l'ennesima volta! La tizia figlia dei  fiori si chiama Proserpina,mentre il tizio dei morti si chiama Plutone come il pianeta! Almeno questo ti dovrebbe rimanere in testa.- esclamo in preda all'esasperazione. Se osava domandarmi ancora una volta perchè Plutone volesse sposare sua nipote e commentava quanto fosse disgustoso il fatto.
-Non hai ancora risposto- replica.
- Proserpina ha mangiato il melograno quindi deve rimanere nel mondo dei morti. Hai capito?-
-Quindi lei non è tornata da suo zio perchè era innamorata di lui?- chiede Ben.
Mi alzo in piedi. -Non sono una consulente matrimoniale divina, questo fatto è quello che c'è scritto nel mito. Non tutto nel mondo succede per amore. Stai sopravvalutando troppo questo sentimento,molti fanno questo fatale errore- rispondo.
-Come fai a dire una cosa del genere?- chiede Ben alzandosi a sua volta in piedi. -Non credi che l'amore sia una cosa fanastica?-
-No- rispondo secca.
-Forse ti sei innamorata delle persone sbagliate-
-Io non mi sono mai innamorata- ribatto scocciata.
-Oh- emette Ben sorpreso.
-Che c'è? Perchè mi guardi così?- chiedo scontrosa.
-Quindi non hai mai baciato nessuno?- si informa.
-Ma quanto siamo curiosi oggi!-
-Voglio solo socializzare,deduco che la risposta è no visto che non vuoi rispondermi- dice prendendosi gioco di me.
-Smettila non sono fatti tuoi!- esclamo.
-Ahahah! Ora ti ho in pugno!- inizia a ridere divertito.
Ora lo stampo sul muro.
-Smettila! Io ho già baciato qualcuno. Ok?- sbotto.
-Certo come no- sbuffa.
-Perchè non mi credi?- chiedo incrociando le braccia al petto.
-Se non ti sei mai innamorata come fai ad aver baciato qualcuno?-
-Sai,a volte si bacia solo per vedere com'è o per altri motivi che non centrano con l'amore- rispondo. Ed era vero! Era quello che stavo facendo negli ultimi 2000 anni.
Prima che Ben potesse ribattere,perchè lo stava per fare, una palla di fuoco incandescente mi passa sopra alla testa e si schianta al muro.
Sia io che Ben siamo sorpresi.
I miei superiori non avevano programmato nessun attacco... chi era?
Mi giro lentamente davanti a me una ragazza dai capelli rosso fuoco, la pelle abbronzata, gli occhi scuri, alta,magra e con le orecchie ad elfo era un'abitante di Dianaee.
-Ben allontanati- ordino. Lui alza la manica della sua maglietta per usare l'Omnitrix ma non fa in tempo a trasformarsi che un dardo gli colpisce la spalla sinistra e cade a terra.
Mi volto verso la ragazza/elfo davanti a me,stringo i pugni e serro la mascella.
La ragazza non è molto forte per me, mi bastava poco per farla fuori anche se viene dal mio stesso pianeta,perlomeno metà. Mi dissolvo nel vento con un sorriso sulle labbra, lei si guarda attorno intimorita ma quando si accorge dove sono è troppo tardi per lei. I mie canini penetrano nella sua carotide, il suo sangue avevo un leggero retrogusto piccante.
Finito il mio spuntino butto il corpo senza vita dell'aliena da una parte. Mi pulisco i vestiti dal suo sangue con un leggero tocco dopotutto controllavo l'acqua potevo pulirmi con facilità.
Ben. Lui è ancora disteso a terra con una piccola pozza di sangue attorno alla ferita, mi precipito verso di lui.
Metto l'indice e il medio sul suo collo, il cuore batte. Stavo per tamponargli la ferita ma poi mi fermo. Perchè dovrei salvarlo? La ragazzina aveva già fatto potevo già finire questo irritante lavoro... Il mio sguardo cade sulla collana che porto sempre al collo, quella con il 10, sento che oggi non è il momento di concludere il lavoro.
Appoggio le mani sulla sua ferita e chiudo gli occhi,cerco di reprimere il mio istinto da vampiro ma è difficile.
Il sangue è un fluido. L'acqua è un fluido. Io controllo l'acqua, io controllo i fluidi. Senza ricorrere a una trasfusione Ben riapre gli occhi.
CONTINUA

ANGOLO AUTRICE:
Si! Sono in super mega ritardo, non ho scuse! Mi dispiace davvero tanto ma negli ultimi mesi ho avuto molti impegni ma sono tornata. Ora cercherò di aggiornare il prima possibile, non farò più così tanto ritardo.
Che nè pensate del capitolo? Si,è un po' corto e non succede praticamente niente ma nel prossimo vi assicuro che qualche rivelazione ci sarà, sono già all'opera. Consideratolo un capitolo di transito.
Un bacio.
ASTRID

  
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