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Autore: I want a yellow submarine    25/01/2013    3 recensioni
-Ecco Sally, è da un po' che voglio parlare con te...
Disse Duff torturandosi le mani a causa della tensione accumulata.
-Aspetta un secondo, anche io ti devo dire una cosa! Scusa, non riesco a trattenermi, sono troppo felice. Devo dirtelo: sono incinta! Io e Steven aspettiamo un bambino!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nelle giornate successive il rapporto tra Duff e Sally non fece altro che intensificarsi. Lei, che era finalmente in maternità, stava a casa tutto il giorno e il bassista non aveva altro da fare che accontentare le sue improvvise voglie.
-Duuuuuuuuuuuuuuuff! Mi porteresti del gelato alla liquirizia?
E io dove lo trovo adesso un gelato alla liquirizia?
-Certo, tesoro! Arriva subito!
-Facci mettere sopra le noccioline e la panna, mi raccomando!
-Contaci!
E allora l'ossigenato usciva di casa e vagava per l'immensa Los Angeles pregando di non tornare a casa a mani vuote.
Però non gli dispiaceva farlo. Lo rendeva felice e lo faceva stare bene con sé stesso. E poi Sally ricambiava sempre.
 
Cominciarono a parlare di qualsiasi cosa passasse loro per la testa a comportarsi come quei giovani innamorati che si aggirano per i corridoi della scuola, quelli che si tengono per mano e che continuano a sussurrarsi frasi dolci nelle orecchie. Il clima era sereno: nell'appartamento si poteva respirare la felicità, e i sorrisi ostentati orgogliosamente dalla ragazza, rendevano il bassista la persona più contenta del mondo.
 
In ogni caso non si erano dimenticati di Steven: ci pensavano spesso ed erano ottimisti, in fondo. Anche se nessuno dei due aveva seriamente pensato a come si sarebbero comportati se davvero fosse migliorato.
Stavano bene così, in quel momento. Nessuno dei due se la sentiva di rompere quell’equilibrio che si era creato e che tanto avevano desiderato.
 
Gli ultimi tre mesi di gravidanza volarono.
La pancia di Sally crebbe a dismisura e presto Duff si trovò sommerso dai regali per il futuro bambino e da libri sulla cura dei neonati.
Aveva promesso a Sally che sarebbe rimasto con lei e che le avrebbe dato una mano. Voleva essere un buon padre per un bambino che nemmeno era suo, e questo significava molto per la ragazza.
 
Sally aveva accettato l’amore del bassista, non lo respingeva e provava a ricambiarlo, ma le risultava molto difficile visto che, fin da quando aveva conosciuto Duff, l’aveva visto come un buon amico, ma niente di più.
E comunque per lei era praticamente impossibile dimenticare Steven.
 
 
Una sera, dopo aver cenato, il bassista si era seduto sul divano e Sally gli si era sdraiata accanto appoggiando la testa su quelle gambe esili strette nei pantaloni di pelle nera.
Dopo aver cambiato più volte canale con scarso successo, il bassista cominciò ad accarezzare i capelli rossi della ragazza e prese un bel respiro.
-Ti amo Sally. Ti ho amata fin dalla prima volta che ti ho vista.
Era la prima volta che glielo diceva chiaramente. Aveva optato per parole semplici, che arrivassero dritte al bersaglio.
Sally gli sorrise dolcemente.
-Sei sempre stato importante per me.
-E difficile, sai? Io non so cosa vuoi da me; non so se posso sperare in qualcosa o se non devo aspettarmi niente…
-Ho cominciato solo ora a vederti sotto un’altra luce. Sto imparando molto e scoprendo nuovi sentimenti, ma soprattutto sto apprezzando molto tutto quello che stai facendo per me.
-Quindi?
-Diamo tempo al tempo, abbiamo solo bisogno di un po’ di pazienza…
Duff le posò un bacio sulla fronte e riaccese la televisione per cercare di spegnere l’imbarazzante silenzio che era calato nella stanza. Fortunatamente incappò in un servizio dedicato ai Beatles che tenne loro compagnia fino a quando non si addormentarono.
 
Da quella sera il loro rapportò cambiò ulteriormente: i loro baci si fecero più frequenti, i loro abbracci più dolci.
 
Sally sembrava aver ceduto.
Forse erano state le parole della famosa canzone Beatlesiana All you need is love, love is all you need sentite nei giorni precedenti.
O forse la dolcezza del bassista.
Sta di fatto che qualcosa in lei si stava smuovendo, e lui ne era consapevole.
 
Andrà tutto bene.

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Sono scomparsa, lo so, ma ho avuto diversi problemi e ho dovuto riscrivere questo capitolo per ben TRE volte: tutte le volte che lo avevo pronto il mio compuer
decideva di morire senza salvare niente ><
E mi sono anche messa alla disperata ricerca di un fidanzato ed è una cosa complicatissima (ok, a voi non interessa)
E per di più la mia ispirazione si è messa a giocare a nascondino D:

Beh, spero che non faccia proprio schifo...

Come sempre grazie a tutti 

(Se vi va, lasciate una recensione :3)

A presto, si spera 
   
 
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