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Autore: Hallybabi    25/01/2013    0 recensioni
Ciao a tutti! beh questa è la storia di una ragazza, Harriet che che vive in italia ma che al contrario di tutte le altre ragazze ha un passato piuttosto interessante... Non voglio anticiparvi troppo della storia quindi vi dirò soltanto che la trama è incentrata su una vecchia amicizia distrutta da una lite anche abbastanza assurda che forse potrebbe essere ricostruita... ora non vi resta che leggere, ciaooo!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Mmm… beh, ciao a tutti sono Harriet, vivo in Italia e ho 18 anni.
I miei idoli sono i One Direction e li ho conosciuti quando ancora vivevo nel Cheshire. Eh si, mi piaceva un sacco, appena finisco il liceo vado a fare l’università in Inghilterra.
Onestamente non sono sicura se andare a trovarmi un appartamento a Londra o nella mia vecchia città …
Ci sono molti pro e molti contro infatti … di entrambe le possibilità.

I pro di Londra sono che li i One ci vanno spesso quando non sono in tour e che comunque ci sono più possibili università. I contro invece sono che li la vita è più caotica, ci sono sempre le macchine che passano anche alle tre di notte con la musica a palla, è più grande e quindi o si ha un sedere pazzesco o non li incontri e per ultimo che li non ci sono famigliari o amici e che quindi dovrei cominciare tutto da capo, con tutti.

I pro del Cheshire è che li ci sono famigliari e amici che tramite conoscenze mi possono procurare un lavoro, poi c’è un’ atmosfera più da relax… I contro sono che ci sono decisamente meno università -e quelle che ci sono hanno un livello più basso-e che infondo, forse, ci sono troppe persone che conosco, come la dolce Anne, madre del mio ex stupidissimo migliore amico che io purtroppo amo ancora:  Harry Styles. Forse è per questo che sono una directioner, solo per ricevere aggiornamenti puntuali su di lui e i ragazzi, per fare parte della loro vita infondo anche se loro non lo sanno. Abbastanza deprimente neh?
“Hei? Sei tra di noi?”

Batto le ciglia un paio di volte velocemente riprendendomi dallo stato di trans in cui ero caduta, mentre cerco di focalizzare sulla prof che sta leggendo un brano dal libro di antologia.

“S-si?” cerco di rispondere anche se la voce mi esce roca a causa del mal di gola.

“Beh ti eri bloccata fissando il libro e senza offesa eri un po’ inquietante!” bisbiglia Cris -si chiamerebbe Cristina ma a me piace quel soprannome!- sorridente.

“Oh, scusa… stavo di nuovo ripensando a-“

“Non dirlo, lo sai che questa faccenda mi innervosisce!” mi interrompe la mia migliore amica.

Beh, si, in effetti ha ragione, anche lei è una loro grande fan e capisco. Anche a me darebbe fastidio sapere che il mio idolo anni fa era migliore amico della mia migliore amica ma che non posso incontrarlo perché a) hanno litigato per una cavolata e b)lei si è trasferita prima che potessero fare pace. Senza poi aggiungere il famoso punto c) e cioè che se anche lo incontrassi non potrei confessargli il mio amore eterno perché a differenza di lei non parlo inglese.
Infondo sono fortunata ad avere una migliore amica come lei, che non si ingelosisce troppo, che non fa l’ ochetta e soprattutto che sa tenere il segreto … si, su questo punto devo fare una piccola ma vitale precisazione: solo io, la mia famiglia e la BFF sappiamo che ero amica di Harry, poi se vogliamo restringere il campo penso -o almeno spero- che solo io e lei sappiamo che ero pazzamente innamorata di Hazza, come lo ha soprannominato Liam. Infatti quando sono diventati famosi, per evitare che tutti si avventassero su di me dicendo di essere i miei ‘amici’, ho cercato in tutti i modi di nascondere il fatto che il mio ex migliore amico era diventato ed è ancora un cantante famoso in tutto il mondo. Penso che sia una cosa plausibile, non volevo essere assalita da un gruppo di ragazze e ragazzi considerati fighi che volevano conoscermi solo per avere uno spicchio di attenzione, roba davvero disperata! Senza poi contare il fatto che nella migliore delle ipotesi sarei finita per diventare come loro, una sculettatrice e baciatrice esperta senza un minimo interesse per la scuola, che nel loro caso significa contenitore di alluni su cui fare colpo. Bah! Quella gente mi fa proprio schifo, si è capito?

Suona la campanella, quindi raccolgo tutta la mia roba e comincio a chiacchierare con Cri sul primo argomento che mi viene in mente per distrarla dal cattivo umore che sembra esserle piombato addosso all’improvviso.
Metto tutti i libri nello zaino e ci alziamo contemporaneamente per avviarci verso gli spogliatoi della palestra.

“Ok, è ufficiale non ce la farò mai! Ti prego fai finta che mi sono sentita male e che sono andata a casa così posso scappare da qui! Ti preeego!” Comincia a supplicarmi facendo gli occhi dolci e io la guardo male. Non è possibile che io debba trascinarla nella palestra ogni santissimo giovedì!
“Dai, alzati e cammina!”
La guardo dall’alto in basso mentre lei mette il broncio ancora stretta attorno a me in un abbraccio che non sto minimamente ricambiando.
“La prossima volta giustifico per davvero!”
“Si, come no! Sono anni che lo dici!”
Ed in fondo è vero, ogni volta che c’è ginnastica, da quando la conosco, mi dice che convincerà sua madre  farle una giustificazione e, misteriosamente, ogni volta scende negli spogliatoi e si mette i leggins o la tuta e sale piagnucolante con me le scale per entrare nella grande e polverosa palestra.
Come sta facendo anche oggi.

Entriamo nella palestra che è ancor più fredda del solito. Mi guardo intorno accecata dalla luce abbagliante del sole che proviene dalle grandi finestre collocate appena sotto al soffitto in tutte le quattro mura che delimitano il locale. Alla destra c’è ancora il quadro svedese di legno che un giorno o l’altro cadrà di sicuro, deve essere vecchio di un secolo!Sulla mia sinistra addossata alla parete c’è la cattedra del prof e una porta che da accesso al magazzino. Per il resto la palestra è vuota. In quel momento entrano i nostri compagni che ci spintonano con molta delicatezza lontano dalla porta d’accesso.
A poco a poco finiamo tutti al centro del campo da basket disegnato per terra e una volta entrato, il prof ci dice di dividerci in due squadre -che come già so saranno i miei compagni che si credono superiori e le loro ragazze contro i secchioni e i miei amici- per poi giocare a palla prigioniera dove con tutta probabilità io schiverò e non toccherò assolutamente la palla mentre la mia amica e altri saranno direttamente mandati in prigione ad annoiarsi. Wow! Si vede proprio che adoro ‘sto gioco!

Ma perché non mi faccio fare una giustificazione pure io?
scuola/famiglia. Sono tutte sedute li con le loro magliette firmate complete di scollatura un po’ eccessiva, quanto le odio! Bah!
Suona il fischietto e cominciamo a giocare, purtroppo questa distrazione momentanea che mi sono concessa favorisce la squadra avversaria che mi colpisce subito nel fianco.

 

SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti! Allora scusate se il capitolo no è fantastico ma è la mia prima storia SERIA quindi abbiate pietà! in ogni caso la storia ora non porta a un colpo di scena epico, e sarà così per un paio di capitoli ancora... se non vi dispiace potreste lasciare una recensio ne in cui mi dite cosa ne pensate e cosa potrei migliorare? Anche piccolina giusto per dare un parere... a voi sembrerà poco a ma a me no! :) ok, ora smetto di annoiarvi! sciaoooo! 

  
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