«"JESSE ST JAMES": la prima cosa che vi viene in mente»
«Occhi azzurro cielo» sussurrò in fretta Finn
«Voce calda e musicale» sospirò Tina
«Ricci sospetti?» propose Puck
Kurt scosse la testa, spazientito «No, no e...no! La risposta esatta è ETERO, E-TE-RO!» urlò disegnando alla lavagna un arcobaleno e tracciandovi sopra una gigantesca X.
«Ok... dov'è il problema?»
«Il problema, caro Sam, è che solo poche settimane fa è saltato addosso a Blaine!»
«Ah, ecco. Allora è Blaine il problema»
«Problema Blaine!»
«Cosa scusa?»
«Volevo dire... Caro Blaine!»
«Finn»
«Perchè non sei venuto al glee, oggi?»
Perchè ho una vita sociale e interessi che vanno ben oltre il canto coreografato.
«Avevo da fare»
«Con Jesse?»
«Non sono affari tuoi»
Tutto che ciò che riguarda Jesse è decisamente affar mio.
8-0-8-0-8-0-8-0-8
Cara Rachel,
non c'è una vera ragione per cui ti sto scrivendo una lettera, inginocchiato davanti alla dispensa 4b, la tua preferita, invece di forzare la porta (l'hai chiusa a chiave, vero? Ma dove hai trovato le chiavi, Rach? Una dispensa si può chiudere dal di dentro?) e parlare con te. Suppongo sia perchè è più facile confessare i propri errori ad un pezzo di carta, che mormorarli alla persona che ami, con l'elevato rischio di incespicarsi e balbettare perchè ci si è persi nei suoi grandi occhi neri.
E' tutta colpa di Cassandra, ovviamente, e della poesia vittoriana, che ormai è una costante nella nostra storia.
In realtà la citazione di Shakespeare è teatro elisabettiano
Oscar Wilde una volta ha detto: «Scelgo gli amici per la bellezza, i conoscenti per il buon carattere e i nemici per l'intelligenza».
E' una frase molto arguta, la classica citazione che amo sfoderare nelle cene con gli amici, o quando voglio fare colpo su una ragazza, ma non l'ho mai trovata veritiera: i conoscenti vanno scelti per le doti canore, non per le qualità etiche! Non uscivo con Giselle perchè era intelligente o estroversa o sapeva preparare i pancake, ma perchè la sua interpretazione di Show must go on mi aveva lasciato senza fiato.
Per quanto riguarda i nemici... diciamo che non ne ho mai avuti, ho sempre preferito assecondarli e allontanarmene.
Questa mattina, tuttavia, ho capito che almeno la prima parte dell'affermazione di Wilde potrebbe essere vera non appena ho scorto Cassandra: era seduta sul letto, stava accarezzando il suo gatto. E' tutto nero, dovresti vederlo, sembra appena uscito da un comignolo... Era bellissima. Indossava una maglia nera, piuttosto larga, tanto da lasciarle la spalla destra scoperta. Proprio sopra il cuore (aspetta, forse il cuore è a sinistra. Allora era la spalla sinistra) era tatuata una farfallina, nera anch'essa.
Ma questo non ti interessa, immagino.
Mi sono seduto accanto a lei, e ho sussurrato «L'ho persa».
«Adoro che tu dia sempre per scontato il mio interesse...Inoltre non riesco neanche ad immaginare a chi ti riferisca»
Ero un po' spiazzato, nel sentire quella domanda, e devo averle risposto qualcosa come «A Rachel! L'unica a cui i miei pensieri sono rivolti»
Lei mi ha rivolto uno sguardo di dolore - sì, Rachel, proprio dolore - e io ho aggiunto «insieme a te, naturalmente»
Non volevo ferirla, davvero. Di solito tutte le miei risposte sono ponderate e ragionate, in modo tale da corrispondere esattamente a quello che l'interlocutore vorrebbe sentire (no, non è mentire, Rachel, non lo definirei così) ma l'amore mi rende disattento e imbranato, e le ho detto la prima cosa che mi passava per la testa. Ovvero, tanto per cambiare, il tuo nome.
Rach-el. Forse non si scandisce così, forse la pausa è prima della c, ma non mi importa: in questo modo non solo ti ho trovato un nuovo soprannome (dato che Creature of the night non ti piaceva poi tanto)
Cassandra mi ha detto di sapere cosa mi avrebbe fatto sentire meglio, così io le ho domandato «Un sonetto?» lei ha riso e ha esclamato «N-no! Ma perchè parliamo sempre e solo di poesie, io e te?!». Una ragione non c'è in effetti.
«Una tabella: quando dovevamo trovare Rachel ci è servita, magari riusciamo a farla tornare da te»
Sono stanco, Rach, te la lascio scivolare dentro la busta perchè mi sembra stupido ricopiarla.
Operazione St Berry (*«Cassie, ma è un nome orribile, sembra una marca di alcolici... la St Berry Beer» «Mia la tabella, mio il titolo»)
-Ritrovare Rachel
-Portare con sè fiori o cioccolatini
-Scusarsi
-Lasciare Blaine
Ma questo è quello che farebbe Hugh Grant in una commedia romantica - non che io guardi commedie romantiche.
Jesse St James sarebbe sincero, almeno per una volta.
Vorrei poterti spiegare il motivo per cui ho dovuto baciare Blaine, ma temo che se le lo facessi perderei ogni chance di ottenere il tuo perdono. Tuttavia Cassie dice che dovrei dirti la verità (*even if it hurts ha canticchiato.
Solo di te, Rach.
Se non potrai perdonarmi - come biasimarti? - almeno ti prego di dimenticarmi.
Forget, but not forgive dicono i Coldplay. Ascoltali (rientrano nella categoria "musica", per te?), ascoltami.
Dimenticami.
Per sempre tuo,
Jesse
--------------------------------------------------------------------------
*Even i it hurts è una frase di Dark side
*Forget but not forgive (and you belong with me) è una frase di Swallowed in the sea
*La greca 8-0-8 è per "l'esatta perfezione grafica dei numeri", citando Blaine.
*Ogni riferimento alla casata degli -El è definibile "di nicchia", quindi non sentitevi in colpa se non l'avete capito.
Fine delle note, inizio della vita personale (se mai vi importasse): ieri, per la prima volta, ho detto al mio amore platonico qualcosa di diverso dal "ciao". "Mi sono persa" gli ho detto, ma in realtà per me significava "Mi sono persa, tu hai sempre lo sguardo perso, vorrà mai dire qualcosa?"
Baci, tesori.