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Autore: Ladra di zucchero filato    26/01/2013    1 recensioni
E se due ragazzi vittima di bullismo si incontrassero nello sgabuzzino del bidello?
Due storie diverse ricche di prese in giro e lividi.
Due storie che si intrecceranno fino a diventare una sola.
Due ragazzi che troveranno amici d'oro ma continuerà il loro supplizio.
Geneva Stones e Liam Payne.
Questa e la loro storia.
Dal Prologo:
"Ehilà..." urlò lei.
"C-ciao." le rispose una voce calda e incredibilmente ammaliante.
"Stavi piangendo?" chiese poi lei.
"Non farci caso, finisco sempre per piangere qui dentro." la ragazza rimase stupita.
"Che strano, anche io finisco sempre per piangere qui dentro." ribattè lei.
"Tu sei?" chiese poi.
"Sono Geneva Stones terzo anno. E tu?"
"Liam Payne terzo anno anche io."
Leggete e saprete!
Baci
Ladra.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io ho lui e lui ha me, tiriamo avanti così.

 

Prologo.

 

Il ragazzo era seduto al banco con aria annoiata fissando la lavagna difronte a lui. L'algebra, non l'aveva mai capita e mai l'avrebbe capita come le altre materie in fondo.

"Ehy ehy, chi si vede!" il ragazzo sbuffò roteando gli occhi e preparandosi a venire saccagnato di botte.

"Drake."

"Finocchio."

"Ho un nome."

"Si, ma fa schifo." ormai sentiva già il sapore del sangue che di li a poco sarebbe colato dal suo naso.

"Lo so." ribattè lui con aria distratta.

"Se lo sai perchè non ti uccidi?"

"Perchè non voglio darti questa soddisfazione." si tappò la bocca con le mani. L'avrebbe pestato a sangue, sarebbe arrivato fin dove non si era mai spinto.

"Ah no?" Drake si avvicinava sempre di più, minacciosamente.

 

 

 

Geneva Stones 17 anni bassa dai riccioli rossi e gli occhi .

Si era trasferita da qualche mese e aveva avuto tempo di conoscere qualcuno.

"Stones." trillò una voce fastidiosa quando la padrona.

"Picket." mormorò lei.

"Sai che quei pantaloni ti ingrossano il culo più di quanto non lo sia già?" domandò Alexis, apparentemente a Geneva non faceva nè caldo nè freddo ma a casa, non riusciva a guardarsi allo specchio senza che quello che le dicessero le facesse effetto, e a casa vomitava. A lei piacevano i suoi vestiti ma a gli altri no, ed è questo che conta a scuola.

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"Lo so Picket, non hai qualche riccone da far cader ai tuoi piedi?" la ragazza la lasciò lì. Geneva alla prima ora aveva biologia e decise di saltarala andando al suo solito posto. Anche se era angusto lì si sentiva al sicuro, lo sgabuzzino del bidello era appartato e dimenticato da tutti così ci poteva stare.

Dei singhiozzi la distrassero dai suoi pensieri.

"Ehilà..." urlò lei.

"C-ciao." le rispose una voce calda e incredibilmente ammaliante.

"Stavi piangendo?" chiese poi lei.

"Non farci caso, finisco sempre per piangere qui dentro." la ragazza rimase stupita.

"Che strano, anche io finisco sempre per piangere qui dentro." ribattè lei.

"Tu sei?" chiese poi.

"Sono Geneva Stones terzo anno. E tu?"

"Liam Payne terzo anno anche io."

"Potresti farti vedere? Sai sei il primo che mi parla e non mi insulta o fa finta di non vedermi..." Liam si mise sotto la luce e Geneva vide che aveva un occhio nero e il naso sanguinante.

"MA!?" esclamò Geneva.

"Sì, sì sono un ragazzo etero che piange perchè dei suoi compagni lo hanno picchiato... Ah, potresti farti vedere anche tu?" Sotto gli occhi di Liam apparve una ragazza magrissima, dai lunghi ricci rossi e gli occhi chiarissimi. Liam fu colpito dallo stile di quella ragazza e specialmente dai suoi vestiti.

"Mamma mia! Ma mangi a casa o fai finta?"lei abbassò lo sguardo.

"Sono obesa...." mormorò poi lei.

"Non è vero, e chi te lo dice è un idiota!" Geneva sorrise.

"Geneva è lungo, non hai un soprannome?" chiese poi.

"No."

"Allora, sempre se non ti dispiace d'ora in poi per me sei Gen." sorrise.

"Come fanno a picchiarti!?" ribattè sorpresa della cattiveria delle persone che frequentavano la London Academy.

"Cosa avresti ora?" chiese lui.

"Biologia."

"I casi della vita, anche io biologia." Geneva sorrise. La campanella suonò e i due si guardarono un'ultima volta per poi andare nelle rispettive classi.

 

Geneva sbuffò Mrs. Willis era odiosa, poi per la zona in cui era stata sistemata era stupenda!, una gomitata la fece girare.

"Che vuoi riccio!?" sbottò lei massaggiandosi il gomito.

"Fa piano Harry che la smonti!" si aggiunse Zayn da dietro di loro.

"Scusa, volevo solo chiederti se mi passi le risposte visto che mi deve interrogare!" la ragazza annuì aprendo il libro e avvicinandolo al banco di Harry. La situazione era questa: Lei era vicino ad Harry Styles un ragazzo veramente bello che ci sapeva fare con le ragazze. Dall'altro lato aveva ''l'onore'' di stare vicino a Niall Horan, un irlandese spilla merende leggermente basso ma per carità! Bello da far impazzire. Dietro aveva Zayn Malik soprannominato Cullen per quanto fosse misterioso e bello ed infine Louis Tomlinson un ragazzo leggermente ripetetente ma simpatico ''Sapete, mi hanno bocciato tre volte con questa al terzo anno, la prima non lo avevo capito bene e la seconda mi è piaciuta telmente tanto che ho fatto il bis!" aveva detto lui il primo giorno di scuola. Fuori dall'aula di scienze però non si guardavano neanche e a Geneva andava bene così.

"Ragazzi..." bisbigliò lei.

"Dicci..." mormorò Louis,

"Conoscete Liam Payne per caso?"

"Di vista, è con me a francese e non è che sia un genio." ribattè Harry.

"Ehy Geneva mi passi le risposte, sai l'aria da secchione mi dona..." gli fee eco Niall.

"Geneva volevamo chiederti una cosa, sai è da tanto che ci conosciamo e se vuoi oggi a mensa puoi stare con noi?" chiese Zayn.

"Certo... Posso portare un amico?" chiese lei. Harry sorrise "Porta pure Payne, sembra simpatico anche lui." Geneva sorrise.

"Stones, vedo che è molto interessata!" tuonò la Willis.

"Bene, parlami tu di Newton." lei si grattò la nuca.

"Ehm... È un cartone della Nickelodeon*?" la classe scoppiò a ridere.

"No. Proviamo con una più semplice, una delle sue teorie ?" Niall le tirò una gomitata "Ehm ehm GRAVITA' ehm ehm..." tossì lui. Geneva, trattandosi di Niall Horan fraintese e disse.

"Inventò la granita!"Harry si sbattè una mano sulla fronte.

"Certo Stones ora dammi il diario che ti invento una F." la ragazza le porse il diario della prestigiosa scuola. La campanella suonò e i ragazzi si alzarono per andare in corridoio per l'intervallo.

"Attenta Stones. Attenta." Louis le prese una mano.

"Non me la traumatizzi! Mi serve sa?"ribattè lui. Uscirono e Geneva cercava Liam tra la folla.

"Gen!" sorrise.

"Ciao Liam!"

"Sopravvissuta alla Willis?" chiese poi.

"Sì, le ho solo detto che Newton era un cartone della Nickelodeon e che inventò la granita!"lui scoppiò a ridere.

"Oggi mi a mensa mi siedo vicino a quel gruppo laggiù" disse indicando i ragazzi. "Mi hanno detto che se vuoi puoi sederti anche tu." a Liam brillarono gli occhi. "Certo!!"

"Mezza calzetta? Dove sei?" tuonò Drake dietro di loro.

"Drake."

"Ma come? Rimorchi una bella ragazza e non me lo dici? Sai che rischi grosso..."

"Piantala di parlargi come se fosse ritardato,ok? Insultano me ed è gia abbastanza, abbiamo capito che sei un idiota e non c'è più bisogno di dimostrarlo! Capisci o al tuo cervello da gallina in coma si è bruciato anche l'ultimo neurone!" tuonò Geneva stupendosi.

"Oh, un tigrotto! Quanto a te Payne a francese facciamo i conti." ghignò Drake allontanandosi.

"Grazie." esordì Liam.

"Di niente, tutto per un amico."

 

La mensa era il posto adatto per essere presi in giro e sia Liam che Geneva ne sapevano qualcosa, ogni vassoio rovesciato ''accidentalmente'' sui vestiti o gli sgambetti avevano migliorato molto i riflessi dei due.

"Stones, ma che bella maglia! L'hai presa in un negozio per taglie forti?" Alexis, fastidiosa come la sabbia nelle mutande.

"Ma l'avete vista bene? È uno straccetto di Batman e poi quelle Converse tutte rovinate..." le fece eco Myria, entrambe erano ragazze a cui non fregava niente dei sentimenti altrui. Una mano sulla spalla fece rabbrividire Geneva.

"Vieni con noi?" dall'accento irlandese veramente marcato Geneva capì che si trattasse di Niall.

"Sì un minuto e arrivo." rispose lei, Myria le si parò davanti.

"Senti Stones sarò breve: Stai lontana da Niall Horan, l'ho visto prima io! Se dovessi fare qualche passo falso potrebbe finire male, molto male. Intesi?" la rossa annuì timidamente e andò verso il tavolo.

"Che voleva Myria?" le chiese Niall con la bocca piena.

"Sciocchezze." ribattè lei.

"Gen! Ragazzi." La ragazza sorrise,

"Siediti Liam!"

"Ragazzi lui è Liam. Liam loro sono Harry, Niall,Zayn e Louis. Siamo insieme a scienze." sorrisero.

"Allora non ci conosciamo bene, quindi parlaci di te Geneva..." iniziò Harry.

"Ho 17 anni, sono timida, amo Batman e le Converse, odio il cibo in generale." chiuse lei.

"Perchè!? È così buono invece!" esclamò Niall,

"Perchè mi fa ingrassare."

"Ma se peserai quanto otto moscerini incollati con lo sputo!"esclamò Louis.

"Apparte voi, nessuno la pensa così." disse guardando tutte le persone in mensa che stavano bisbigliando cose rivolte a lei.

"E tu Liam?" chiese Louis.

"I-io... Mi piace correre e giocare a basket odio la scuola, e..." fece una pausa.

"Vengo picchiato un giorno sì e l'altro pure." nel tavolo calò il silenzio totale.

 

Angolo Me.

 

Lo so, lo so mi odierete!

Grazie a voi che avete letto fin qui siete krnmgjgljksksm *-*,

le immagini Polyvore le ho fatte io solo che non ho voglia di registrarmi e quindi ho fatto lo screen e poi hoi ritagliato Lol.

 

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Questa è Geneva per come me la immagino io.

 

 

  
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