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Autore: Vale17    26/01/2013    2 recensioni
Pascal diceva "Il cuore conosce ragioni che la ragione non conosce".
Cavolo,aveva ragione..
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                         WILL YOU MARRY ME?


 
Erano passati per l'esattezza quattro mesi esatti da quando Harry era stato in Italia. L'autunno aveva già cominciato a sfoltire gli alberi e molte foglie cadevano lungo le vie della grande Londra. Io ero tornata in Inghilterra con Serena,alla fine di Agosto. Lei era tornata solo ed esclusivamente per chiarire con Niall,dopo il suo incontro con Andre. Conclusione,si sono lasciati. Serena,dopo essersi soffermata una settimana e partita di nuovo per l'Italia,ed io ora mi trovo nel mio vecchio appartamento insieme ad Eleanor,che si è trasferita nella mia abitazione. Vivere con lei è più che stupendo. La mia pancia è diventata un pallone,è enorme. A dire il vero ho un pò paura in questo periodo. Il momento del parto si stava avvicinando,ed io non sapevo quanto fossi pronta. Anzi,precisamente non ero pronta per nulla. I ragazzi stavano continuando a girare per l'Europa. Da Settembre ad inizio Novembre avevano viaggiato tanto,e la povera Eleanor non aveva fatto nemmeno un viaggio con Louis per rimanere con me. 
Oggi,per l'esattezza,era il 17 Novembre e questo significava solo una cosa: il mio compleanno.  I ragazzi erano tutti tornati a Londra, ed avevo intuito dal giorno precedente che stavano organizzando qualcosa. Niall,non sa nascondere le sorprese e sembrava un esaltato mentre parlava con Louis. Il tutto davanti a me,cercando di non farsi comprendere.
A mezzanotte avevo aspettato una chiamata o un messaggio di Harry per gli auguri,ma lui non si era fatto vivo,tantomeno gli altri ragazzi. Così,avevo deciso di andare a dormire.
La mattina fu Eleanor a svegliarmi. Spalancò la porta,facendola sbattere e quel suono fu in grado di farmi aprire gli occhi.
- Buongiorno splendore! -,esultò lei venendo a sedersi a bordo letto,con un vassoio pieno di roba da mangiare ed una tazza di latte e caffè. L'appoggiò sul letto,per poi sporgersi e darmi un forte abbraccio.
- Buon compleanno sfaticata -,mi stampò un forte bacio sulla guancia,con un sorriso a trentadue denti. Mi porse il vassoio.
- Grazie El,sei un angelo. Finalmente una fantastica colazione -,afferrai un croissant e lo presi a morsi subito. Era squisito.
- Bè,le voglie delle donne incinta vanno esaudite -,scherzò lei,afferrando un cornetto ed addentandolo. Finii in un boccone quel croissante e subito afferrai un muffin senza esitazioni.
- Harry non mi ha fatto gli auguri -,mugugnai con la bocca piena. Lei fece una faccia strana,alzando le spalle in segno di "e che ne so io". 
Finii la mia colazione,ed entrambe mangiammo a quantità industriali quella mattina. Alla fine,Eleanor ripulì tutto,costringendomi ad andarmi velocemente a lavare.
- Abbiamo tante cose da fare -,parlottò lei,andando verso la porta.
- Cos'è che dobb...? -,ma prima che finissi la mia frase,lei aveva già sbattutto la porta. Sospirando ,mi alzai decisa dal letto,prendendo la roba pulita e dirigendomi immediatamente verso il bagno. Feci una veloce doccia e lavai anche i capelli. Cercai di non impiegarci molto,e dopo aver asciugato i capelli,mi vestii velocemente,pronta per vedere cosa mi aspettava.
Neanche il tempo di uscire dal bagno,Eleanor mi stava già aspettando alla porta vestita ed incappucciata. La guardai leggermente stranita e prendendo il cappotto la seguii,senza dir parola. 
Giù,una macchina,anzi una Porche,ci stava già aspettando. Rimasi a bocca aperta quando la vidi,e mi voltai verso El,per delle spiegazioni.
- E questa cosa vuol dire? -,le domandai.
- E' un piccolo regalino -,alzò le spalle. Strabuzzai gli occhi,incredula che mi avess fatto un regalo del genere. Non me lo sarei mai aspettata. La Porche era una delle macchine che più amavo.
- Tu sei pazza! Caspita ma è... -,non avevo parole per descriverla. Quasi con le lacrime agli occhi,afferrai El e la strinsi a me,in un forte abbraccio. Quella ragazza era stupenda. Ma non perchè mi aveva regalato la macchina,ma perchè era sempre stata presente per me. Io la consideravo una sorella,ormai.
- Ti direi di fare un giro,ma finchè non partorisci,la guiderò io -,le sfuggì una risata,ed io non potei che alzarle il dito medio.
Troppo eccitata,andai incontro alla macchina,ed Eleanor mi lanciò le chiavi per darmi almeno l'onore di aprirla. Una volta fatto,entrai frettolosamente nella mia nuova macchina. Toccai i morbidi sedili,il cruscotto,le finestre. Era meravigliosamente stupenda.
Eleanor si posizionò al volante,anche lei tutta euforica di guidarla.
- Potresti dirmi dove siamo dirette? -,ero curiosa di sapere.
- Perchè dovrei dirtelo? E' una sorpresa -,e detto ciò,schiacciò l'accelleratore e partì verso non-so-dove.
 
Eravamo nella periferia di Londra. Eleanor parcheggiò la macchina di fronte una villetta che non avevo mai visto prima d'ora. Tra le folti piante,e qualche alberello,un delizioso cottage o meglio "casa in Canadà",era situato nel bel mezzo del verde. Attorno al perimetro della casa,vi era un immenso giardino,dove si potevano vedere i germogli dei fiori. La casa era recinatata in legno,dove vi era un cancelletto al centro, accompagnato da un citofono bianco. Mi avvicinai cauta,senza fare domande,troppi incantata da quella vista. Nel giardino,vi erano anche due altalene e si poteva intravedere da lontano,una piscina in terra,abbastanza grande. Era proprio la villetta stile inglese,di cui io non avevo mai saputo l'esistenza. Non sapevo nemmeno cosa ci facevamo lì e dopo averla ben meditata,mi voltai verso Eleanor per delle spiegazioni.
- Entriamo? -,propose lei,senza che io potessi dire nulla. Mi spinse verso il cancelletto,che era già aperto. Camminai fino alla porta verde,ancora interdetta su quello che stessimo facendo. Arrivata alla porta,stavo per bussare,quando mi resi conto che anch'essa era aperta. Non riuscii a capire perchè tutto fosse già aperto in quella zona. Ebbi anche un pò paura,così mi voltai di scatto verso Eleanor per chiederle le spiegazioni che non avevo potuto domandarle prima. Ma quando mi voltai,lei era sparita completamente. Eppure due minuti fa era dietro di me. E non mi ero accorta nemmeno che fosse sparita. Notai che la Porche era ancora parcheggiata,quindi non poteva essere andata via con quella. Sinceramente,iniziai a preoccuparmi su ciò che stava succedendo. 
- Eleanor? -,la chiamai senza avere nessuna risposta. Affranta e soprattutto spaventata,decisi di entrare in quella casa,anche se avevo una paura assurda. Presi coraggio e spalancai la porta verde,rimanendo un attimo sulla soglia. Delle candele dominavano la casa,e sembrava che qualcuno stesse facendo un esperimento vodoo. Decisi di oltrepassare la soglia della porta,chiudendola poi sistematicamente. Avanzai fino al soggiorno,dove potevo vedere,grazie alle poche candele che la illuminavano,un arredamento favoloso ed innovativo. Mobili bianchi,accompagnati da divanetti tondi e rosa. Un tavolino nero al baricentro dei divanetti,ed un tappeto rettangolare con vari disegni all'interno. I muri erano viola e bianchi,anch'essi con disegni strani ed alcune pareti pitturate a spugna. Da ciò che stavo vedendo,sembrava una casa appena arredata e completamente nuova. 
Mi avvicinai ad un mobile,e quando potei osservarlo meglio,sforzando la mia vista,notai che vi erano delle cornici,contenenti delle foto che rappresentavano Harry e me. Sbalordita,continuai a dare un'occhiata. Vi erano foto in Italia,a Londra,ed anche una foto quando eravamo andati dal ginecologo. Altre raffiguravano Eleanor e me,altre con tutti i ragazzi,un'altra dove io davo un bacio a Louis. Tutto ciò iniziava ad essere un pò strano,fin quando...
....sentii dei rumori alle mie spalle,e una sensazione di paura invase il mio stomaco. Non volevo girarmi,ma la mia mente diceva che dovevo assolutamente farlo. 
- Cris... -,prima che potessi girarmi il mio udito sentii una voce profonda e rauca. Due mani si posarono sulla mia pancia,iniziando ad accarezzarla,e la mia schiena sbattè contro il suo corpo. Tirai un sospiro di sollievo quando capii chi fosse.
- Harry...-,sussurrai. Una sua mano scostò i capelli,facendoli scendere solo da una parte del petto. Chinò la testa e le sue labbra inziarono a regalarmi baci umidi e lenti sul collo. Quei baci mi provocarono lunghi brividi che si divulgarono in tutto il corpo. Erano delle sensazioni piacevoli e maledettamente stupende. Portai la mia mano sulla sua che aveva ancora sulla mia pancia e socchiusi gli occhi,godendomi alla perfezione i suoi stupendi baci. 
- Questa casa è nostra... -,mormorò soffiando sul mio collo. Quando disse quelle parole,sentii le sue mani ritirarsi ed il suo corpo allontanarsi. Accigliata,mi girai definitivamente verso di lui. Ciò che videro i miei occhi fu un qualcosa di eclatante ed assurdo.
Harry era inginocchiato a terra,con solo una gamba più alzata. Le sue iridi verdi mi guardavano estasiate,ed io rimasi inerme a quello sguardo. 
- Harry che stai f-fac-facendo? -,balbettai. 
Lui sorrise. Uno di quei sorrisi dolci e rassicuranti. Quel sorriso che ti riscalda l'anima,che ti fa stare bene.
- Dal primo momento che ti ho vista,i miei occhi hanno avuto solo che te. Non credevo fosse possibile innamorarsi così velocemente di qualcuno,eppure tu sei riuscita a farti amare da me in questo modo così sproporzionato. Con te ho passato momenti straordinari,tu sei l'unica che mi fa stare realmente bene. Ed ora,il frutto di quello che siamo,è proprio nostro figlio. Io ti amo,con tutto me stesso e voglio che sia tu ad accompagnarmi nella vita. Voglio che sia tu a vedermi diventare uomo e a supportarmi tutte le volte che ne avrò bisogno. Io ti amo e voglio te. Cristel Alexandra Turner,vorresti diventare mia moglie? -,la sua voce tremò,- ho chiesto il permesso a tuo padre -,gli sfuggì una lieve risata. 
Il mio cuore per un istante si fermò,ed iniziò a battere irregolarmente all'ultima sua frase. Sentii le gambe indolenzirsi ed iniziare a tremare. I miei occhi erano fissi sul suo volto d'angelo,ma la mia bocca non riusciva ad emettere nessun suono. Ero impietrita,troppo felice per fare qualcosa. Avrei voluto piangere. Piangere di gioia. Era magnifico,non c'erano altre parole.
Cris,devi parlare, cercai di convincere il mio cervello a farmi muovere. Harry tirò fuori un anello d'argento,con un brillante,il quale spiccava nella sua lucentezza. Ingoiai a vuoto,ed infine una lacrima rigò il mio volto.
- Sì,sì,sì....SI! -,risposi infine,iniziando a piangere come una bambina. Harry,non esitò ad alzarsi. Mi tirò a sè,con dolcezza e facendo attenzione,e mi baciò. Le sue labbra morbide e vellutate si posarono sulle mie,inziando a muoversi con brama. I suoi baci erano caldi,ed il suo sapore era buonissimo. Quel bacio era pieno d'amore e di passione,ed io vi ero dentro completamente. Lui mi avvolse con le sue braccia,continuando a regalarmi dei baci che mi mandavano in estasi. 
Proprio in quel momento,il suono della musica e di trombette perforò i miei timpani,tanto che dovetti allontanarmi per vedere che stesse succedendo.
- Tanti auguri! -,sentii urlare abbastanza forte. Ancora abbastanza scossa,notai che le luci si erano accese. Davanti a me vi erano Louis,Eleanor,Zayn,Liam,Danielle,Niall,Ariel,Melissa e Serena. Erano tutti lì. Lì per me. I miei amici,la mia intera famiglia. Erano muniti di trombette,cappelletti da compleanno ed un sorriso stampato sul volto di ognuno di loro. Erano nove sorrisi stupendi,che mi stavano regalando un'emozione unica. Non riuscivo a spiegare come mi sentivo,so solo che iniziai nuovamente a piangere,abbastanza commossa. Non sapevo che dire,erano qualcosa di eccezzionale quei ragazzi. Prima che potessero venirmi ad abbracciare,Harry li fermò: - Dimentichi questo -,afferrò la mia mano ed infilò l'anello di fidanzamento. Dopodichè,i ragazzi vennero tutti verso di me. Ognuno di loro mi strinse forte,facendomi i suoi auguri.
E' una felicità che non si può spiegare. Ed era tutto ciò che volevo in quel momento.
 
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Fu una delle giornate più belle della mia vita. Liam e Danielle mi regalarono una collana della Guess. Niall e Zayn mi regalarono un viaggio ai Caraibi,con Harry e la piccola Grace. Ed infine Louis,mi diede le chiavi della nuova casa. Ariel,Serena e Melissa mi regalarono un quadro con la nostra foto da piccole.
Ammetto,erano tutti regali extra-costosi,ed infatti ripetei ad ognuno di loro che non dovevano. Ma loro volevano fare le cose in grande,ora che potevano ed avevano anche i soldi. Io si e no ai compleanni avevo regalato un portafoglio di 10 euro. Fatto sta,che fu il diciannovesimo compleanno più bello della mia vita. Trascorsi dei momenti indimenticabili e questo era il regalo più grande,che la vita mi aveva donato.


 
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