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Autore: auwhoran    26/01/2013    4 recensioni
“Io cosa?”
“Si, insomma.. io ti piaccio..”
Mi morsi il labbro.
Era inutile continuare a negare.
E poi, a me lui non piaceva, io ero proprio innamorata di lui.
In tutto e per tutto.
Ancora non riesco a capire come ho fatto tutto questo tempo a restare in silenzio e a reggere questa situazione.
“E con questo?”
“Anche..io.. cioè, anche tu..”
Farfugliava cose senza senso.
Era piuttosto impacciato.
Ormai non stavo più nemmeno prestando attenzione a quello che diceva, presi il bicchiere con del succo e iniziai a sorseggiarlo.
“Si, anche tu mi piaci, Chloe.”
Mi affogai.
“C-che cosa?”
“Pensavi che in tutto questo tempo per me le cose non sarebbero cambiate? Non ho mica un cuore di pietra, io.”
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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“We’ve been friends, now for a while
Wanna know that when you smile
Is it me, yeah? Are you thinking of me, yeah?”

 

 
 
Ed era sempre la solita sensazione di vuoto.
Come se stessi camminando su un filo con un equilibrio parziale. Debole come me.
Ed era come se stessi cadendo.
Cadevo.
Cadevo in un vuoto, in una voragine.
Tutto buio.
C’era  freddo, ma non era per quello che tremavo.
C’era un’altra cosa.
Avevo paura, non so di che cosa, ma avevo paura.
Forse ere quella di farmi male, dello stesso fatto di cadere, oppure di non sapere dove stessi andando a finire.
Stringevo gli occhi per non guardare in basso, fino a quando qualcosa non mi costrinse ad aprirli.
Quel qualcosa era una mano calda che si poggiò sulla mia e la strinse dolcemente.
Le immagini giungevano sfocate, ma riuscivo a distinguere vagamente una figura maschile che mi stava affiancando nella caduta.
Chi sei?!” urlai con tutto il fiato che avevo.
Nessuna risposta.
Non mi potevo fidare di una persona che non conoscevo, mai!
Mi svincolai dalla sua presa e caddi velocemente verso il fondo, senza più rivederlo.
 
Mi svegliai di colpo.
Il cuore a mille.
Qualche goccia di sudore che cadeva lentamente lungo la fronte.
Mi voltai verso Harry, a dorso nudo.
Di nuovo lo stesso errore.
Mi ero imposta di non concederglielo più.
Eppure, ogni santissima volta mi ritrovavo sempre nella stessa situazione, ripetendomi che sarebbe stata quella l’ultima volta.
“Stasera studi da me?”
Si, come no, biologia?
No, Harry, non vengo.
E invece finivo per acconsentire, cosciente del fatto che non avremmo toccato libro, ovviamente.
E così continuo a ripetere i miei sbagli.
Ero segretamente innamorata di lui, si, da ben due anni, quando mi trasferii a Holmes Chapel con mia madre.
Lo sapevamo solo io e Ash.
Avevo provato a parlarne con Liam, il suo migliore amico, ma poi ho finito per negare tutto per paura che glielo andasse a dire.
Come se non lo sapesse già.
Infatti, ne approfittava delle mie debolezze per fare ciò che voleva.
Non che non mi volesse bene, anzi, eravamo davvero molto amici.
Scopamici.
La sua definizione era quella.
Un po’ egoista, un po’ altruista.
Lui non era di certo interessato a me, ma c’era attrazione.
Altrimenti non si sarebbe spinto a tanto.
Nonostante tutto, ci frequentavamo, sempre come amici, ed uscivamo nella stessa comitiva.
Io, Ash, Liam, Niall, Harry, Louis ed Hannah.
Si girò verso di me.
“Che è successo?”
“Niente, Harry, torna a dormire.”
Si girò e si rigirò nel letto, poi si mise a sedere.
Riuscivo ad ammirare tutti i suoi tatuaggi e i muscoli scolpiti.
I riccioli ricadevano sulla fronte e aveva un broncio assonnato.
Mi alzai e misi una maglietta.
“Sempre lo stesso sogno?”
Annuii.
“E allora? Cos’è che ti turba? È solo un sogno.”
“Vorrei capire chi è quella persona.”Mi bloccai, incontrando le sue iridi smeraldine. “E poi lo sai come la penso riguardo i sogni.”
Io ero una che credeva fermamente in un significato dei sogni.
Ho sempre pensato che rispecchiassero il nostro futuro, qualcosa che sarebbe accaduto.
Non sono pazza, ma ogni volta il giorno dopo accadeva qualcosa di simile.
Quella figura tanto familiare era un mistero.
Era come se la conoscessi, ma non riuscivo a guardarla negli occhi.
Era una tortura.
Corsi in bagno e accesi una sigaretta.
Sentii dei passi venire più vicino e poco dopo la figura di Harry in boxer mi si prostrò davanti.
Si stropicciò gli occhi e sbadigliò.
“Per la persona, non ti preoccupare.”
“E perché?”
“Sono io.” rispose con un sorriso beffardo.
Feci finta di pensarci su, poi scossi la testa.
Harry? Harry Edward Styles?
Perché mai doveva starmi accanto?
In un sogno?
In un pericolo?
Ma non farmi ridere!
“Si, certo, tu.”
Ridacchiò e mi fece l’occhiolino, per poi andare di nuovo a letto.
Spensi la sigaretta e decisi di tornare a dormire.
Tra tre ore mi sarei dovuta svegliare per andare a scuola.
Quella tortura.
Ero completamente assente.
Sempre e comunque.
Causa Harry.
Eravamo negli stessi corsi, ovvero, nella maggior parte e passavo tutto il tempo a perdermi nei suoi occhi.
Osservavo ogni sua mossa, ogni movimento delle sue labbra, come incantata.
Infatti a causa di tutte le mie distrazioni non ero un’arca di scienza.
E ormai le insufficienze erano diventate un’abitudine.
Se volevo recuperare dovevo mettermi la testa a posto.
 
La sveglia suonò puntuale alle sette.
“Buongiorno”
“’Giorno.”
Che serata fantastica, eh?”
Disse alludendo a quello che c’era stato tra di noi.
Mi limitai a fare una smorfia seccata, mentre lui si stiracchiava con quel sorrisetto stampato in faccia.
“Eddai, ammettilo!”
Fece per abbracciarmi e io lo scansai, alzandomi dal letto e dirigendomi verso il piano di sotto per fare colazione.
Una volta a tavola insieme ne approfittai per parlargli, questa situazione prima o poi doveva finire.
“Hazza, dobbiamo parlare.”
“Dica pure.”
Si sedette di fronte a me.
Era terribilmente stupendo con quei ricci spettinati e quelle iridi smeraldine che mi trafiggevano.
“A proposito di.. noi.”
Deglutì rumorosamente.
Anche lui era in tensione.
“Sinceramente, noi cosa siamo?”
“Beh.. scop-.. beh, amici.”
Fece spallucce.
“Che situazione di merda è questa?”
Scossi la testa.
“Beh, spiegamelo tu, perché io non lo capisco.”
Lo guardavo in attesa di una risposta.
Si tolse un ciuffo di troppo dal viso e iniziò a gesticolare nervosamente.
“Allora..”
“Allora?”
Prese fiato.
Io intanto battevo le dita sul tavolo.
Sembrava infastidito da quel suono, lo avevo capito.
Era anche per quello che lo facevo ancora.
“Dio, Chloe, smettila!”
Fece per poi appoggiare le sue mani sulla mia.
Non c’era mai stato un contatto del genere al di fuori della camera da letto.
E ne rimasi abbastanza sorpresa.
Anche per il fatto, di cui non riuscivo a capacitarmi, che mi aveva guardato per la prima volta dritto negli occhi.
Non che non mi avesse guardata mai negli occhi, ma le altre volte il suo sguardo era in superficie.
Ora stava navigando nelle mie iridi chiare, come per cercare di specchiarsi, di trovare il suo riflesso.
Di sicuro, si sarebbe trovato.
Arrossii, involontariamente, e lui ritrasse la mano.
Perfetto, ho rovinato anche questo momento.
“Da quanto tempo va avanti questa storia?”
“Da più o meno..un anno.”
“Sono una merda.”
Acconsentii.
“Tu.. sei..”
Io cosa?”
“Si, insomma.. io ti piaccio..”
Mi morsi il labbro.
Era inutile continuare a negare.
E poi, a me lui non piaceva, io ero proprio innamorata di lui.
In tutto e per tutto.
Ancora non riesco a capire come ho fatto tutto questo tempo a restare in silenzio e a reggere questa situazione.
“E con questo?”
Anche..io.. cioè, anche tu..”
Farfugliava cose senza senso.
Era piuttosto impacciato.
Ormai non stavo più nemmeno prestando attenzione a quello che diceva, presi il bicchiere con del succo e iniziai a sorseggiarlo.
 “Si, anche tu mi piaci, Chloe.”
Mi affogai.
“C-che cosa?”
“Pensavi che in tutto questo tempo per me le cose non sarebbero cambiate? Non ho mica un cuore di pietra, io.”
Mi diedi un pizzicotto.
“Stai scherzando?”
Lo guardai con gli occhi sbarrati.
Mentre il cuore batteva all’impazzata.
Lui ridacchiò, mantenendo lo sguardo basso, come se si vergognasse.
Poi lo alzò su di me, studiandomi per bene.
“Davvero.”
Le mie labbra si incurvarono in un sorriso involontario.
Non me lo sarei mai aspettata.
Ecco!
Il significato del sogno non aveva fatto cilecca.
E Harry aveva ragione, era senza dubbio lui.
Con mia sorpresa vidi che si stava avvicinando a me, sporgendosi dal tavolo.
Quasi non riuscivo a respirare.
Più vicino si faceva più i miei battiti si velocizzavano.
Feci anch’io qualche passo verso di lui, fino ad annullare tutte le distanze.
Era il nostro primo bacio.
Il nostro primo vero bacio.
Chiese accesso con la lingua alla mia bocca e glielo consentii.
Un miscuglio di emozioni, diverse dal solito, resero l’atmosfera nel mio stomaco e nella mia testa ancora più confusa.
Penso che mi sarei potuta anche abituare a queste sorprese.
 
 

 

Ciaoh (?)

Eccomi qui, con un’altra ff.
Eh, si, non siete riusciti a sbarazzarvi di me così facilmente.
Ora vi ritrovate un’altra ff di questa pazza e vi chiedete “Ma che faccio, la leggo?”
E poi, magari, per pietà la recensite anche.
Se lo fate, ne sarei davvero contenta.
Questa è la mia seconda storia su efp.
E in teoria, dovrei essere migliorata (?)
Beh, spero proprio di si.
Come avevo promesso la avrei pubblicata.
Per chi non lo sapesse già, questa ff è ispirata alla OS su Zayn .
Passate, se volete sapere l’inizio, perché è una specie di epilogo.
Fatemi sapere qualcosa.
Che ne pensate, come vi sembra.. consigli, critiche.. insomma, sbizzarritevi.
Non sono brava a farmi pubblicità, quindi mi accontenterò di chi la trova da solo.
Fatevi sentire, ora devo scappare a scrivere il capitolo dell’altra storia.
Vi anticipo che non sono molto puntuale, ma quando sono ispirata e soprattutto quando ho tempo, non mi faccio attendere molto.
Però vorrei provare una cosa.
Che ne dite se fate arrivare il capitolo a.. 7 recensioni?
E appena raggiunte le 7 recensioni continuo. C:
Ora mi eclisso. ewe
Spero che vi piaccia.
Se volete seguirmi su twitter, sono auwhoran.
Ricambio, ditemi solo chi siete, magari anche quando recensite.
Un bacio. xx
 
-s
                             
Passate dalla mia ff:
"Little Things"
Passate dalla mia OS:
"Forever"
 

  
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