DUBBI DI DIGNITA'
Conti ferito
le cose che non sono andare come volevi
temendo sempre e solo di apparire peggiore
di ciò che sai realmente di essere
Conti precisi
per ricordare quanti squardi hai evitato
e quante le parole che non hai pronunciato
per non rischiare di deludere
“Cara Pansy,
sono ormai giorni, settimane, mesi che io e la mia famiglia siamo segregati in casa nostra.
Gli amici di mio padre, ormai considerati anche miei amici, continuano ad andare e venire per portare notizie di ogni genere.
Non sono più così convinto di aver fatto bene a ricevere il Marchio, non ora che ho fallito nel compiere la mia missione.
Se l'è presa con la mia famiglia, avresti dovuto vederLo, sembrava impazzito.
Per colpa mia la mia famiglia è caduta in disgrazia, sono il disonore dei Malfoy.
Effettivamente mi manca Hogwarts, mi mancano le prese in giro a San Potter, Lenticchia e la so-tutto Granger, mi mancano le lezioni con il professor Piton, mi mancano persino le lezioni (se così possiamo chiamarle) con quello zoticone del guardiacaccia. Mi mancano anche i tuoi comportamenti nei miei confronti, mi manca essere idolatrato da qualcuno.
So che non avrò mai il coraggio di spedirti questa lettera per paura di essere rintracciato, ma è stato bello anche solo per un attimo pensare di potermi ribellare a questa situazione.
Ti saluto,
Draco.”
'Incendio', sussurrai nel buio della mia camera. La lettera prese fuoco e io mi coricai sul mio letto a baldacchino, pensando a tutte quelle cose che non avevo avuto il coraggio di fare. Il mio ricordo si fermò sugli occhi supplichevoli di Silente, poi finì sulle parole che avrei dovuto pronunciare io. Erano due parole così semplici, così elementari, così...spaventose.
E poi arrivò Piton e mi rubò la gloria: non ero riuscito a compiere la mia missione, non ero degno di essere un Malfoy.