Sospirò, sedendosi si una panchina. Appoggiò le grandi buste e lasciò scivolare le braccia lungo i fianchi.
Finalmente poteva riposare.
Si stiracchiò appena volgendo lo sguardo verso l’immenso cielo autunnale, provando un po’ di nostalgia.
Da quanto tempo non si sedeva su un prato a perdersi nel celeste del cielo?

- Papà, papà!!! –

Un’allegra vocina richiamò l’attenzione di Shikamaru. Abbassò lo sguardo.
Due occhietti di un azzurro così intenso da non sembrare umani, messi in maggior risalto dai capelli corvini, lo fissavano gioiosi.
Una piccola bambina di circa 3 anni.

- Che c’è, Aki? –
- Guarda! – rispose la bambina mostrando un piccolo fiore. Una cosmea.

Se lo mise sulla testa e fece un giro su se stessa.

- Sono bella? Eh, papà? –

L’uomo sorrise.

- Sei bellissima, tesoro. –
- Davvero? Sono tanto bella? –
- Certo! –
- Come una principessa?? –

L’uomo si lasciò scappare una breve risata.

“ è tutta sua madre” pensò

Si alzò, prendendola in braccio e osservando da vicino quei due grandi occhi azzurri.

- Tu sei la mia principessa, Akino! –

La bambina sorrise, abbracciando il padre.

Shikamaru guardò un ultima volta il cielo prima di tornare a guardare il viso della bambina.

- Su torniamo a casa, o la mamma si arrabbia. –


Da quanto tempo non si sedeva su un prato a perdersi nel celeste del cielo?Perchè chiederselo?
Lui non aveva più bisogno di guardare il cielo. Aveva due piccoli cieli tutti per se.
Gli occhi di una principessa…