Credo
al tuo ritorno
Qui narrerò la mia
storia…
Vi voglio parlare di lui,
di quanto sia stato scaldato il mio cuore di come si sia ghiacciato da
un
giorno all’altro. Leggete e se vi va recensite.
Grazie a tutti
Tutto ebbe inizio
esattamente il primo giorno di questo freddo dicembre, quando aprendo
facebook,
lessi un messaggio da un ragazzo mai visto e conosciuto:
“Ehi, ciao!” così c’era
scritto. Lo guardai quasi con disgusto, sembrava uno dei soliti che per
noia
cercava le ragazzine, ma per una ragione o per l’altra gli
risposi anche
abbastanza incerta.
Il giorno dopo,
un’amica
appena conosciuta a scuola mi propose di uscire con lei e i suoi amici
e per
una ragione o per l’altra accettai. Quello stesso pomeriggio
lo vidi lì, seduto
su un muretto davanti alle onde marine, i suoi capelli scossi da quella
leggera
brezza, il sole alle sue spalle, il suo sorriso stampato sul volto, i
suoi
occhi verdi, magnetici che mi squadrarono stupiti.
Era lo stesso del giorno,
lo stesso “sfigatello” che mi aveva scritto per
noia!
Andai a grattarmi la nuca
indecisa sul da farsi. Non so perche, ma nei suoi occhi vidi
qualcosa… mi
affascinava, un qualcosa di impercettibile. Non era possibile notarlo
nel solo
guardare alcune fotografie. Occhi verdi mischiati a delle sfumature
marroni,
illuminati dal sole e quel classico sorriso di chi aveva sofferto tanto
nella
vita, si vedeva o almeno io l’avevo capito subito. I segni
lasciati dalla
stanchezza erano ben visibili e difatti la mia prima domanda fu:
“Come può
questo ragazzo apparire così sereno nonostante
tutto?”
M’invitò
a sedermi al suo
fianco e con lentezza e indecisione accettai. Parlammo quel pomeriggio,
chissà
se ora lui ricorda di cosa… Imparai il suo nome quel giorno,
il suo mestiere,
le sue origini, parte delle sue abitudini.
Ero fredda allora. Non mi
volevo affezionare a nessuno, mai più innamorarmi di
qualcuno, ma in qualche
modo lui riuscì ad ottenere il mio numero di cellulare e la
sera stessa mi
scrisse svariati messaggi a cui risposi.
Forse era per il
disperato bisogno di avere qualcuno al mio fianco, forse era per
questione di
non avere più voglia di essere sola, decisi di rincontrarlo
più volte finche
una sera non decise di accompagnarmi in stazione e lì,
proprio mentre me ne
stavo per andare riuscì a rubarmi un bacio. Il nostro primo
bacio. Era stato
così strano poter risentire quel mix di emozioni tutte
d’un tratto, le sue
labbra sulle mie sembravano così perfette come due pezzi di
puzzle che si
attaccano perche sono così.. fatti per stare insieme.
Mi dedicò una
canzone
qualche giorno dopo, sembrava scritta apposta e l’imparai
subito. La cantammo
insieme, l’ascoltavamo, la ballavamo… Mi faceva
sorridere, stavo di nuovo bene,
ero viva!
Ehi ragazzo, ti ricordi
quando mi facevi fare l’aeroplano? Quando su quello stesso
muretto abbiamo
parlato della vecchiaia e di come la sogniamo? Quando ci tenevamo la
mano per
strada, quando ci rincorrevamo nudi per casa, riacchiapparci per fare
l’amore?
Quando mi hai protetta da un pericolo che io non ero riuscita a vedere?
Quando
mi hai scritto quella poesia, quando mi accarezzavi i capelli, mi
mordevi le
orecchie, mi baciavi tra un sorriso e l’altro…
E quei tuoi occhini
grandi che mi fissavano, mi facevi le smorfie, le linguacce, quando ti
rubavo
quei baci mentre dormivi appoggiato alla mia spalla.
Ma ti ricordi quella
volta alle giostre? Quanto mi hai fatto ridere su dei semplici
autoscontri?
Ascoltavi i miei problemi
sembrava che solo tu al mondo mi capivi e provavi ad aiutarmi, ma io
quante
volte ero riuscita a fare lo stesso per te? Non mi sono mai messa nei
tuoi
panni: tu, il tuo lavoro, i tuoi problemi e nonostante tutto riuscivi a
far
felice una persona che aveva perso la fiducia nella vita.
Non mi ero resa conto che
il mio amore così forte ti stava lentamente strangolando.
Non hai più retto e
te ne sei andato proprio quando mi ero resa conto che il mio cuore era
tuo.
Ma tu mi hai detto che
devi ancora parlarmi, che ci sono cose che non mi hai detto e me le
dirai
perche così hai deciso. Non so bene quando, ma lo farai.
“Da quando non ho
più i
tuoi occhi non mi bastano le stelle”, questo penso da quando
te ne sei andato.
La prima cosa che ho
amato di te sono stati i tuoi occhi, così stanchi, ma allo
stesso tempo così
pieni di luce ed è stata proprio quella a farmi innamorare.
Hai vegliato su di
me, hai detto di amarmi ed è proprio per questo che non
riesco ad andare avanti
facilmente. E’ proprio questa la causa di queste lacrime che
ora cadono sulla
tastiera di questo computer che ancora adesso conserva tutti i tuoi
messaggi e
le tue foto.
Non mi
dimenticherò mai
di te. Le tue abitudini, le tue paranoie, la tua risata, i tuoi
versetti così
strani con il tuo “Ahhhh!” quando qualcosa ti
faceva innervosire, le tue
smorfie basate sulle tue insicurezze…
Spero in un tuo ritorno e
ti aspetterò.
Sai che per te ci
sarò,
qualsiasi cosa il futuro ci riservi perche tu per me c’eri,
ci sei sempre stato…
Ti amo.
Posso solo dire
questo.