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Autore: LaUrA43587    26/01/2013    1 recensioni
Ho bisogno di te..
Ritorna, ti prego
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Credo al tuo ritorno

 

Qui narrerò la mia storia…

Vi voglio parlare di lui, di quanto sia stato scaldato il mio cuore di come si sia ghiacciato da un giorno all’altro. Leggete e se vi va recensite.

Grazie a tutti

 

 

Tutto ebbe inizio esattamente il primo giorno di questo freddo dicembre, quando aprendo facebook, lessi un messaggio da un ragazzo mai visto e conosciuto: “Ehi, ciao!” così c’era scritto. Lo guardai quasi con disgusto, sembrava uno dei soliti che per noia cercava le ragazzine, ma per una ragione o per l’altra gli risposi anche abbastanza incerta.

Il giorno dopo, un’amica appena conosciuta a scuola mi propose di uscire con lei e i suoi amici e per una ragione o per l’altra accettai. Quello stesso pomeriggio lo vidi lì, seduto su un muretto davanti alle onde marine, i suoi capelli scossi da quella leggera brezza, il sole alle sue spalle, il suo sorriso stampato sul volto, i suoi occhi verdi, magnetici che mi squadrarono stupiti.

Era lo stesso del giorno, lo stesso “sfigatello” che mi aveva scritto per noia!

Andai a grattarmi la nuca indecisa sul da farsi. Non so perche, ma nei suoi occhi vidi qualcosa… mi affascinava, un qualcosa di impercettibile. Non era possibile notarlo nel solo guardare alcune fotografie. Occhi verdi mischiati a delle sfumature marroni, illuminati dal sole e quel classico sorriso di chi aveva sofferto tanto nella vita, si vedeva o almeno io l’avevo capito subito. I segni lasciati dalla stanchezza erano ben visibili e difatti la mia prima domanda fu: “Come può questo ragazzo apparire così sereno nonostante tutto?”

M’invitò a sedermi al suo fianco e con lentezza e indecisione accettai. Parlammo quel pomeriggio, chissà se ora lui ricorda di cosa… Imparai il suo nome quel giorno, il suo mestiere, le sue origini, parte delle sue abitudini.

Ero fredda allora. Non mi volevo affezionare a nessuno, mai più innamorarmi di qualcuno, ma in qualche modo lui riuscì ad ottenere il mio numero di cellulare e la sera stessa mi scrisse svariati messaggi a cui risposi.

Forse era per il disperato bisogno di avere qualcuno al mio fianco, forse era per questione di non avere più voglia di essere sola, decisi di rincontrarlo più volte finche una sera non decise di accompagnarmi in stazione e lì, proprio mentre me ne stavo per andare riuscì a rubarmi un bacio. Il nostro primo bacio. Era stato così strano poter risentire quel mix di emozioni tutte d’un tratto, le sue labbra sulle mie sembravano così perfette come due pezzi di puzzle che si attaccano perche sono così.. fatti per stare insieme.

Mi dedicò una canzone qualche giorno dopo, sembrava scritta apposta e l’imparai subito. La cantammo insieme, l’ascoltavamo, la ballavamo… Mi faceva sorridere, stavo di nuovo bene, ero viva!

Ehi ragazzo, ti ricordi quando mi facevi fare l’aeroplano? Quando su quello stesso muretto abbiamo parlato della vecchiaia e di come la sogniamo? Quando ci tenevamo la mano per strada, quando ci rincorrevamo nudi per casa, riacchiapparci per fare l’amore? Quando mi hai protetta da un pericolo che io non ero riuscita a vedere? Quando mi hai scritto quella poesia, quando mi accarezzavi i capelli, mi mordevi le orecchie, mi baciavi tra un sorriso e l’altro…

E quei tuoi occhini grandi che mi fissavano, mi facevi le smorfie, le linguacce, quando ti rubavo quei baci mentre dormivi appoggiato alla mia spalla.

Ma ti ricordi quella volta alle giostre? Quanto mi hai fatto ridere su dei semplici autoscontri?

Ascoltavi i miei problemi sembrava che solo tu al mondo mi capivi e provavi ad aiutarmi, ma io quante volte ero riuscita a fare lo stesso per te? Non mi sono mai messa nei tuoi panni: tu, il tuo lavoro, i tuoi problemi e nonostante tutto riuscivi a far felice una persona che aveva perso la fiducia nella vita.

Non mi ero resa conto che il mio amore così forte ti stava lentamente strangolando. Non hai più retto e te ne sei andato proprio quando mi ero resa conto che il mio cuore era tuo.

Ma tu mi hai detto che devi ancora parlarmi, che ci sono cose che non mi hai detto e me le dirai perche così hai deciso. Non so bene quando, ma lo farai.

“Da quando non ho più i tuoi occhi non mi bastano le stelle”, questo penso da quando te ne sei andato.

La prima cosa che ho amato di te sono stati i tuoi occhi, così stanchi, ma allo stesso tempo così pieni di luce ed è stata proprio quella a farmi innamorare. Hai vegliato su di me, hai detto di amarmi ed è proprio per questo che non riesco ad andare avanti facilmente. E’ proprio questa la causa di queste lacrime che ora cadono sulla tastiera di questo computer che ancora adesso conserva tutti i tuoi messaggi e le tue foto.

Non mi dimenticherò mai di te. Le tue abitudini, le tue paranoie, la tua risata, i tuoi versetti così strani con il tuo “Ahhhh!” quando qualcosa ti faceva innervosire, le tue smorfie basate sulle tue insicurezze…

Spero in un tuo ritorno e ti aspetterò.

Sai che per te ci sarò, qualsiasi cosa il futuro ci riservi perche tu per me c’eri, ci sei sempre stato…

Ti amo.

Posso solo dire questo.

  
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