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Autore: I Believe In Dream    27/01/2013    4 recensioni
Harry: Perchè dici questo?
Mi: Perchè lo so Harry, tutti se ne vanno prima o poi.
Harry: Io no, io non ti lascerò mai piccola.
Gli sorrido, lasciandogli un umido bacio sulle labbra; ma infondo so, che il "Per Sempre" non esiste.
*La sua vita, le sue passioni, il suo primo vero amore: questa è Michela Darwer.
Riuscirà Michela, a sbarcare a riva sana e salva, dopo la tempestosa storia d'amore che le sconvolgerà la vita?
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles
Note: Lime | Avvertimenti: Bondage
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Ho bisogno di questa nuova vita.

Mancano cinque ore alla partenza dell'aereo, sono emozionatissima, ma nonostante ciò devo sbrigarmi, perchè sennò rischierò di rimanere a casa. Faccio la valigia a modo mio, ci metto solo ed esclusivamente vestiti semplici: Converse bianche, jeans attillati e maglioni su maglioni. Infondo, nascosto dietro all'armadio trovo un vestitino nero, che mi era stato regalato l'anno scroso dai miei genitori per il mio compleanno, ma che non mi sono mai messa visto e verificato che sono una timidona e mi considero grassa.

Senza pensarci due volte lo infilo nella valigia, e appena Clo se ne accorge mi bacia la fronte e non finisce più di raccomandarsi con me.

Dopo due ore di preparativi, scendo per salutare papà Gianni e mamma Clo; mi stritolano entrambi in un abbraccio infinito, e appena riesco a liberarmene; corro a salutare le due pesti di casa e la mia amata sorellina.

Papà e mamma mi vogliono accompagnare all'aereoporto, così infiliamo in macchina e partiamo. Dopo dieci minuti parcheggiamo ed entriamo nell'aereoporto. Ci guardiamo un pò intorno, e appena udiamo il microfono che dice: "Volo per Londra partirà tra quindici minuti", ci fiondiamo nella fila e resco a passare avanti a molte persone che non si accorgono della mia presenza perchè troppo prese dall'emozione. Seguita dallo sguardo fisso di mamma e papà, salgo sull'aereo sbracciandomi per salutarli l'ultima volta, loro fanno lostesso e si tengono la mano come se uno dei due avesse bisogno del sostegno dell'altro per non cadere.

"Benvenuti a bordo dell'Aereo.............." Solo questo ho sentito, perchè appena trovato il posto migliore mi ci sono piantata e con le cuffie all'orecchie ho crecato di mantenere la calma. Era la prima volta che viaggiavo in aereo e questo mi metteva addosso un'ansia incredibile.

Sempre con le mie fedeli cuffie non sento nemmeno che l'aereo sta per atterrare; scendiamo e seguamo la prof.ssa. Appena usciamo dall'areoporto, mi sento più viva, e alla sola vista di Londra sento la terra mancarmi sotto i piedi; ho addosso una strana sensazione, come di un ricordo assai familiare.

Prendiamo un autobus che ci porta al nostro albergo, scopro di essere in camera con una ragazza della mia classe che non ho mai conosciuto, perchè anche lei è un pò come me, chiusa e timida e mi piacerebbe sapere se anche lei ha avuto in passato problemi come i miei. Danno a tutti la chiave, la prendo io e quando pigio il bottone dell'ascensore me la ritrovo dietro.

Rosa: siamo in camera insieme, vero?

io: si...

Entriamo in ascensore e fino al piano 5° stiamo in silenzio, disinvolte come a pensare ad altro. Le porte si aprono e ci buttiamo alla ricerca della numero 523.

io: la vedi da qualche parte?

Rosa: mmmm... no.

io: facciamo così, io guardo a destra e tu guardi a sinistra, ok?

Rosa: ok!

Dopo aver sorpassato cento camere la sento urlare: L'HO TROVATAA!!

io: shhhhh!! Ahahahah

Rosa: pff... Ahahaha

Non so, con lei sentivo che avrei legato molto, con lei riusciva a scapparmi un sorriso. Entriamo e poggiamo le cose sopra i letti, io come sempre ho scelto quello vicino alla finestra.

Rosa: bene bene..

io: e già!

Rosa: pensare che sei in classe mia e..

La interrompo: non ti ho mai calcolata!

Rosa: siamo state delle stupide e forse sarebbe meglio cominciare da capo.. Non credi?

io: credo proprio di si!

Rosa: benissimimo. Piacere Rosa.

io: il piacere è tutto mio!

E lì scoppiammo a ridere come due grulle. Il pomeriggio era libero e mi era venuta in mente una bellissima idea.

io: Rosa, che ne dici se oggi pomeriggio visitiamo un pò Londra e magari facciamo anche un pò di shopping! (?)

Rosa: affare fatto!!

Così entro in bagno e mi vesto con Converse bianche, un maglione e dei jeans attillati, lei uguale a me.

Scendiamo e mentre passiamo per uscire ci scappa una piccola risatina che lascia tutti a bocca aperta.

Rosa: questa città mi affascina molto, e credo che due mesi siano troppo pochi!

io: lo sai, che la penso come te, vero?

Rosa: chiunque la penserebbe così.

io: si, hai ragione.

Camminiamo e parliamo, di noi, del nostro essere così chiuse e timide, di non aver mai avuto un ragazzo ecc...

Quando arriva la questione famiglia, il mio stomaco si attorciglia, come non aveva mai fatto e avevo paura, paura di non essere accettata per quello che mi era successo.

Rosa: lo sai Michela, basta guardarti negli occhi e si capisce già tutto. Anche i miei non ci sono più, ovvero mio padre è morto e mia madre è una tossica. Adesso vivo con una famiglia stupenda che mi fa sentire importante, e ho tre fratelli, uno più grande di me e due più piccoli. Adesso tocca a te!

io: a me?

Rosa: si!

io: allora, mio padre è in carcere, e mia madre è morta, e anche io sono stata adottata, ma vivo in Italia solo perchè la mia famiglia adottiva è italiana, prima vivevo qui a Londra.

Rosa: vedo, che le nostre storie non sono poi così diverse, cioè noi due non siamo così diverse.

io: no non lo siamo.

Rosa: se io potessi contare su di te, per qualsiasi cosa staresti la mia migliore amica e..

La interrompo come è mio solito fare: da oggi sei la mia migliore amica! Ti voglio bene!

Mi butto tra le sue braccia e rimaniamo appicciacate, finchè non ci accorgiamo che ci stanno fissando tutti, così continuamo la strada. Stufa di camminare la prendo per mano e la trascino dentro al primo negozio che vedo, entriamo e guardiamo un pò; inoltre scopriamo che anche i nostri gusti non sono così diversi.

io: Rosa, mi fanno male tantissimo i piedini, che ne dici se torniamo all'Hotel, ci riposiamo un pò e magari torniamo fuori stasera dopo cena?

Rosa: aggiudicato, andiamo.

Usciamo dal negozio e Rosa chiama un taxi, saliamo e facciamo la nostra prima parlata con un londinese.

Pago io anche se contro il suo volere e per la mano corriamo di sopra.

Troviamo la nostra amata camera e ci buttiamo contemporaneamente sul mio letto. Così morbidoso che mi ricorda quello della mia sorellina.

Rosa: stasera che facciamo Miche?

io: usciamo!

Rosa: ho sentito prima che qualcuno parlava di discoteca... Noi che facciamo ci andiammo?

In quel momento mi prese una forte fitta allo stomaco.

Rosa: ehi! Che ti prende Mi?

io: niente, è solo che non mi va di venirci, sono stanca, ma tu vacci non farti problemi, davvero.

Rosa: no no, carissima, tu credi di tagliarmi fuori, ma anche se ti conosco da tredici ore, so già riconoscere quando c'è qualcosa che non va!

E' proprio vero, come faceva a conoscermi già cosi bene?

io: uffa!

Rosa: ti prego, dimmi cosa c'è!

io: è solo che non mi piace mettermi in mostra, insomma hai visto come sono grassa?

Rosa mi tira un cuscino addosso e comincia ad urlare: SCIOCCA DI UNA RAGAZZA, TU STASERA VIENI A BALLARE CON ME E TI METTI IL VESSTITINO PIU STRETTO DELL'UNIVERSO! E' CHIARO???

io: ahahahahah! ok ok.. vengo!

Rosa mi sorride e va in bagno a lavarsi.

io: ROSA! Urlo dall'altra stanza.

Rosa: SI?

io: stavo pensando che non ho scarpe da mettere con il vestitino!

Rosa esce dal bagno e con l'accappatoio, mi porge un paio di tacchi neri bellissimi.

Rosa: non voglio sentire MA!

io: o-o-okkey.

Con il sorriso stampato in faccia, torna in bagno dove si asciuga i capelli e appena esce, i suoi capelli sono bellissimi, lisci e voluminosi.

io: ma come hai fatto?

Rosa: fatti la doccia e dopo ti metto a posto io!

Mi tira dietro i panni ed entro in bagno, un profumo di fragola mi invade il naso, tanto che mi tocca aprire una finestra.

Con l'accappatoio, mi asciugo, mi metto il vestitino ed esco.

io: allora come sto?

Rosa: sei una favola!

io: ehehehe!

Rosa: vieni qui un secondo.

Mi avvicino, pensando che volesse sistemarmi qualcosa, e invece ci casco come una deficente; prende uno dei cuscini e me lo tira addosso. Cominciamo a ridere e senza rendercene conto si fanno le nove e mezza.

Rosa: muoviti Mi, corri in bagno!

Mi trucca, mi asciuga i capelli, me li piastra e quando mi guardo allo specchio non mi sento più IO, quella persona tanto timita e paurosa, ma una ragazza nuova e piena di speranze.

io: grazie Rosa! La bacio delicatamente sulla guancia destra e insieme usciamo.

Spazio autrice:
Vi prego commentate in tante, anche perchè è parecchio lunghino e ci tengo molto!
Sciaooo bellezzeee! <3 _Directionerlove

 
  
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